Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Mese: Marzo 2020

Vernazza – Il Castrum Vernatio


Vernazza – Impressioni


Vernazza è un paese iscritto nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia. Ciò non significa che sia anche il più bello rispetto agli altri borghi delle Cinque Terre che sono Monterosso, Manarola, Corniglia e Riomaggiore.

Sicuramente ha altre caratteristiche storico-artistiche che lo differenziano dagli altri altrimenti non sarebbe iscritto in tale elenco, ma in quanto a bellezza anche gli altri paesi non sono sicuramente da meno.

Vernazza. Veduta del borgo dall'alto arrivando da Corniglia.

Comunque, dobbiamo ammettere che percorrendo il sentiero in direzione Corniglia-Monterosso e arrivando quindi dall’alto sopra il borgo, lo spettacolo è semplicemente magnifico. Sembra di trovarci di fronte ad uno schermo di un Cinerama a 180°. Il colpo d’occhio è veramente spettacolare.

Vernazza è considerata in effetti una delle più belle località delle Cinque Terre, circondata da rocce, mare e disseminata di alte case variopinte in stile genovese.

Vernazza. Vista dall'alto del borgo sul sentiero proveniente da Corniglia.
Vista dall’alto del borgo

L’aspetto che la rende unica in confronto alle altre ”terre” è indubbiamente la sua bellissima piazza ed il porto che non hanno eguali in nessun‘altro borgo di questo litorale.

Vernazza. La piazza principale circondata da case variopinte.
La Piazza principale

Un po’ di Storia


Il nome pari derivi da un vecchio tipico prodotto del luogo:  il vino locale denominato “vernaccia”.

La storia di questo borgo è molto antica e risale intorno all’anno 1000.

La prima notizia storica risale infatti al 1080, quando per la prima volta appare il nome di Castrum Vernatio, ovvero il castello di Vernazza, in un documento dell’epoca.

La storia del borgo si è sviluppata tutta intorno al suo porticciolo, l’unico naturale di questa costa che era anche la base marittima degli Obertenghi. Questi erano i signori di Vernazza che edificarono quello che fu il primo sistema difensivo del paese.

Vernazza. La torre cilindrica ed i resti del castello-
La torre cilindrica

Il simbolo di questo paese è la sua torre cilindrica alta circa 70 metri, ed è la parte più antica del castello.


Come arrivare


Vernazza si raggiunge facilmente in treno da La Spezia. L’uso dell’auto è assolutamente sconsigliabile per mancanza quasi assoluta di parcheggi. Sarà più pratico raggiungere in auto la stazione ferroviaria di La Spezia dove qui potremo parcheggiare facilmente per poi prendere uno dei tanti treni che collegano quasi ogni 15 minuti la città alle Cinque Terre.


Vernazza – Visita del Borgo


Le attrazioni particolari da visitare sono la chiesa di Santa Margherita d’Antiochia e il Torrione di Avvistamento con i resti del castello. Ma l’attrazione migliore è costituita dalle case tipiche liguri che sono tutte ammassate le une alle altre e tutte appositamente colorate con varie tinte.

Questo affinché un tempo i marinai che tornavano dal mare, potessero scorgere le proprie abitazioni da lontano.

Anche tutti i vicoli che si snodano stretti e tortuosi tra le case, sono molto caratteristici

Questi vicoli un tempo servivano per intrappolare gli invasori e buttare loro addosso olio bollente dalle cose-torri.

Vernazza. Case tipiche liguri.
Terrazzamenti

Tutto intorno al borgo, sono visibili le piccole e caratteristiche terrazze, piccoli appezzamenti di terreno strappati alle rocce delle colline circostanti, trasformate nel tempo e con molta fatica a piccoli vigneti che producono un’ottima uva da vino.

Da qualunque parte volgeremo lo sguardo, il panorama sarà sempre superbo.

Impossibile non indugiare nella bella piazza principale proprio davanti al porto, tutta circondata da belle case colorate.

Seduti ad un tavolino di uno dei tanti locali presenti, ci potremo riposare e rilassare osservando il via vai di barche, respirare aria di mare e godersi un’atmosfera veramente unica.


Piatti tipici


Chi rimane a pranzo a Vernazza, non può rinunciare alle Trofie al Pesto ed al “tian Vernazza”, un piatto preparato con acciughe di Monterosso, pomodori e patate.

Non mancano ottimi vini bianchi tra i quali un particolare e famoso passito: lo Sciacchetrà.


Vernazza. Un locale tipico del borgo.
Locale tipico

Conclusioni


Per smaltire il pranzo, potremo incamminarci a piedi lungo il sentiero per Monterosso o Corniglia. Una volta raggiunta una di queste località, riprenderemo il treno per tornare a La Spezia.

Forse potrà essere una giornata stancante, ma sicuramente ne rimarrete entusiasti. Sarà veramente una bellissima gita.



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Brugnato – Il Borgo a forma di Tenaglia

…per la serie I Borghi più Belli d’Italia


Brugnato – Introduzione


Brugnato – Come arrivare


Brugnato. Facciate variopintye nel centro storico.
Centro Storico – Facciate variopinte

A circa 30 km da La Spezia, sull’Appennino ligure, esiste un altro dei sette paesi, iscritti nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia, appartenenti a questa provincia.

Tanto per informare il viaggiatore su questi borghi, credo di fare cosa gradita fornendone l’elenco da Nord a Sud:

Varese Ligure, Moneglia, Brugnato, Framura, Vernazza, Tellaro, Montemarcello.

Una gita a Brugnato è consigliabile in quanto, nonostante sia veramente piccolo e visitabile in brevissimo tempo, è facilmente raggiungibile da La Spezia attraverso una bella strada collinare e panoramica. E’ poi equidistante (circa 25 km) da altri due borghi iscritti nel famoso elenco:  Framura e Varese Ligure.


Brugnato – Visita del Borgo


Con circa 1300 abitanti, Brugnato ha un centro storico, visto dall’alto, con una particolare struttura urbanistica a forma di tenaglia.

Questo differisce molto dalla forma degli altri borghi della Val di Vara che hanno invece una sagoma rotonda.

Si accede al paese dalla porta della Chiocciola che conduce all’oratorio di San Bernardo e alla Piazza Maggiore. Nei pressi notiamo la Cattedrale di San Pietro, Lorenzo e Colombiano, una delle più belle della regione ligure. Questa, insieme al palazzo vescovile, è il monumento più rilevante del borgo.

Brugnato. Porta Chiocciola
Porta Chiocciola

Il centro storico, riaperto da poco, deve la sua particolarità proprio a questo assetto delle case, costruite molto vicine le une alle altre per ragioni difensive, circondate una volta da un grande fossato.

Anche le case di Brugnato mantengono nelle facciate i classici colori liguri che trasmettono gioia e serenità.

Brugnato. Tipiche case con facciate colorate nel centro storico.
Tipiche case del centro storico

Questa è una caratteristica che la possiamo notare ovunque passeggiando tra le viuzze del borgo.

Insieme a tanti altri particolari degni di nota, come i portali in pietra arenaria tipica della Lunigiana, piazzette e vicoli, sono da notare anche archi antisismici e resti delle murature medievali.

Brugnato. Particolare di porta con archi e resti di muri medievali
Particolare di infisso

Nelle vicinanze


Alla visita del borgo si può abbinare un’escursione nelle Cinque Terre, magari limitandosi solo a Monterosso e Vernazza, altro paese iscritto nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia e rimandando eventualmente ad altra gita la visita delle ultime “tre terre”: Cornilia, Manarola e Riomaggiore.

Un’alternativa invece, per non appesantire troppo la giornata, potrebbe essere quella di visitare la frazione di Bozzolo che è un antico castello dell’abbazia di Brugnato ed è posto sulla collina a difesa della piana.

Poiché questo è un borgo piccolissimo, conta veramente una manciata di abitanti: 24 maschi e 22 femmine.


Prodotti locali


Prima di lasciare la nostra meta, se siamo vicini all’ora di pranzo, sarà bene fermarsi in un ristorante o in una trattoria. Potremo assaggiare i Ravioli di carne e come dessert il famoso Canestrello di Brugnato, un dolce morbido con pasta zuccherata e finocchio selvatico.

Se siamo vicini a Pasqua, si potrà assaggiare anche il cavagnello pasquale, che è una ciambella zuccherata a forma di cestino con al centro un uovo sodo.


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Framura – Il Borgo che non esiste


…per la serie I Borghi più Belli d’Italia


Framura

Divertitevi pure a cercare su una cartina o su una mappa il Borgo di  Framura: non lo troverete mai.

Allora vi domanderete: com’è possibile quindi che compaia nell’elenco ufficiale dei Borghi più Belli d’Italia?

Framura è un comune della provincia di La Spezia che esiste solo come aggregazione di cinque piccoli borghi tre dei quali, Costa, Setta ed Anzo, hanno delle caratteristiche storico architettoniche ben diverse dagli altri due insediamenti oltre anche ad un fascino particolare.

Framura. Cartello che indica Setta appartenente all'elenco dei Borghi più belli d'Italia.
Setta

Proprio questi  tre insediamenti e tutti insieme, rientrano nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia sotto la voce di Framura.

Il paese, che conta cinquecento abitanti, ha un territorio scosceso che degrada fino al mare con una vista stupenda. L’insieme dei piccoli agglomerati di case conserva ancora il fascino di epoche passate.

Il comune di Framura è facilmente raggiungibile in treno sulla linea ferroviaria Genova-La Spezia, in auto tramite l’autostrada A12 Genova-Rosignano, uscita di Deiva Marina.

Per raggiungere la nostra meta, conviene arrivare in località Castagnola che si trova nella parte più alta del comune. Qui parcheggiamo e cominciamo la nostra escursione scendendo verso il mare.

Attraversiamo Costa, Setta, Ravecca fino ad arrivare ad Anzo, dove esiste anche la stazione ferroviaria ed un porticciolo.


Framura. Stazione ferroviaria di Anzo.
Stazione ferroviaria di Anzo

Framura – Cenni storici


La storia principale di queste località gira attorno alle famiglie più potenti e più famose nel medioevo come i Da Passano, proprietari del territorio framurese, nonché i Fieschi, che abbiamo già ritrovato nella storia di Varese Ligure.

Questi, ancora più potenti, occuparono il castello di Frascario sottraendolo ai Da Passano..

Framura. Veduta sul mare da Costa.

Nel 1815, con tutta la Liguria anche Framura entrò nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861.


Costa


Framura. Piazzetta con accesso al borgo.
Costa – Ingresso del Borgo

Questo insediamento ha buone caratteristiche architettoniche. La torre carolingia, spiccatamente robusta costruita nel IX secolo, è stata oggi trasformata in campanile dell’attigua Pieve di San Martino .

Alcuni storici sostengono che la pieve di San Martino nacque tra il X e l’XI secolo come complesso monastico alle dipendenze dell’abbazia di San Colombano di Bobbio .

Questa chiesa e la torre di avvistamento sono le due attrazioni di maggior rilevanza.

E’ bello e molto rilassante passeggiare nel paese per le stradine ed i vicoli, ammirando i vecchi edifici e le case con le facciate colorate alla maniera tipicamente ligure. Ogni tanto lo sguardo si volge verso il mare che a tratti appare tra una casa e l’altra, tra un vicolo e l’altro, separato dal borgo da uliveti e vigneti.


Setta


Scendendo verso il mare, passando attraverso piante di limoni e pompelmi, arriviamo all’altro insediamento denominato Setta.

Framura. Piante di limoni e pompelmi

La sede del Comune di Framura si trova proprio qui a Setta, protetta da un’altra torre di guardia genovese, anch’essa del XV secolo. A Setta si può ammirare anche la Cappella di San Rocco, la cui facciata è stata ristrutturata di recente.

Sicuramente in questo borgo, seppur anch’esso piccolo, le strutture architettoniche sono di maggior rilevanza rispetto agli altri due insediamenti. Qui si possono notare ancora tracce di muri medievali, ed archi costruiti con la pietra di Levanto.

Questa è la frazione che più mi è piaciuta, dove è stato molto bello passeggiare e curiosare. Ogni volta che mi guardavo intorno, scoprivo sempre qualche particolare degno di nota.


Anzo


Anzo, l’ultimo dei tre borghi, è una delle località turistiche preferite dai genovesi benestanti, grazie anche ai restauri ottocenteschi che hanno fatto di questo paese, un luogo di villeggiatura caratterizzato da dimore signorili e giardini mediterranei. Il tutto al riparo dal “caos” cittadino, nella calma dei numerosi “orti” presenti in paese.

Framura. Particolare di facciata a Anzo.

All’interno del borgo si trova la Cappella della Madonna della Neve, costruita nell’Ottocento e decorata con il gusto neogotico. Questa è l’attrazione architettonica più rilevante di Anzo.

Anche qui passeggiare, osservare e curiosare è l’attrazione più bella. L’insieme delle case formano un borgo fortificato che proteggeva gli abitanti dalle incursioni dei pirati barbareschi.

Un bel sentiero, dopo aver attraversato tutto il paese in mezzo alle case tra angoli caratteristici e particolari degni di nota, conduce per mezzo di una lunga scalinata fino al mare.

E’ una bellissima passeggiata con scorci panoramici stupendi, in mezzo ai profumi di piante mediterranee di ogni tipo, rilassante e facile, ma altrettanto faticosa quando dovrete risalire per tornare nel borgo. Comunque la fatica vale la bellezza degli scorci panoramici.


Framura – Prodotti Locali


Anche qui possiamo trovare alcune specialità locali particolari come i Tagliolini con le cozze, Polpettone di verdure o di acciughe, Coniglio fritto impanato e Frittelle di fiori di zucchini. 



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Londra – Horse Guards Parade and The Queen’s Guard


Londra – Introduzione


Nella stupenda Londra, una delle due più grandi capitali europee insieme a Parigi, oltre alle innumerevoli attrazioni da vedere come monumenti, palazzi, piazze, chiese e molto altro, non possiamo perderci i famosi cambi della guardia.

Mentre altri Capitali Europee come Stoccolma, Oslo, Copenaghen e Atene hanno anche loro una simile cerimonia giornaliera o settimanale, Londra ne ha addirittura due, entrambi giornaliere e molto diverse tra loro: Il Cambio della Guardia (The Qeen’s Guard) a Buckingham Palace e l’Horse Guard Parade all’arco di Horse Guard Building in White Hall.

Nonostante la prima sia quella più conosciuta e sicuramente più spettacolare, ma molto, forse troppo affollata, personalmente ho gradito di più la seconda. Questa, pur essendo meno conosciuta e meno scenografica, è forse più singolare dal punto di vista fotografico, molto meno affollata, quasi si svolgesse tra pochi intimi, intorno al cordone che delimita lo spazio di manovra dei cavalli, in un grande cortile.

Londra. Horse Guard Parade. Reggimento Blues and Royals.
Reggimento Blues and Royals

Horse Guards Parade

La cerimonia avviene in assenza di musica, in un silenzio “vuoto”. È una tradizione che si ripete tutti i giorni e risale addirittura ai tempi di Enrico VIII.

Il drappello della guardia in servizio si schiera nel cortile in attesa di quella nuova.

Londra. Schieamenteo della guardia in servizio del reggimento Blues and Royals.
Schieramento della guardia in servizio-Blues and Royals

I reggimenti che effettuano il Cambio della Guardia sono due: The Blues and Royals con giacca blu e pennacchi rossi e The Queen’s Life Guards con giacca rossa e pennacchi bianchi.

La Nuova Guardia  lascia Hyde Park Barracks alle 10:28 nei giorni feriali e alle 9:28 di domenica per andare alla Horse Guards Parade passando per Hyde Park Corner, Constitution Hill e The Mall diretti alla cerimonia di cambio delle guardie.

The Queen’s Life Guard , montata su cavalli perfettamente curati con pettorali che splendono al sole, offre uno spettacolo veramente emozionante mentre attraversa le strade di Londra per arrivare a White Hall.

Londra. Arrivo della nuova guardia. In questo turno, reggimento deòòaa Queen's Life Guards
Arrivo della nuova guardia – Reggimento Queen’s Life Guards

La cerimonia dura circa una trentina di minuti durante i quali le guardie faticano a trattenere i cavalli più bizzosi. I due comandanti si scambiano ordini e comandi al centro del campo da parata.


Londra – The Qeen’s Guard


La Guardia che monta a Buckingham Palace è chiamata The Queen’s Guard.

E’divisa in due distaccamenti: quello di Buckingham Palace e quello di St. James’s Palace. Le guardie appartengono ad un battaglione di professionisti dell’esercito scelti con particolare cura.

La guardia montante si muove dalle Wellington Barracks, nelle immediate vicinanze di Buckingham Palace, accompagnata dalla banda musicale.

Questa banda si esibisce non solo in marce militari ma anche in brani di colonne sonore e di musica pop.

Il tragitto dura circa 5 minuti ma la cerimonia vera e propria, che si tiene nel grande cortile, dura circa quarantacinque minuti.

Personalmente, da musicista, ritengo che la parte migliore di questa cerimonia siano le prove che la banda effettua all’interno del cortile delle baracche, prima di iniziare il cambio della guardia.

Tutti i militari che compongono la fanfara sono dei musicisti eccezionali, così come il loro ufficiale direttore.

Anche qui non mancano gli spunti per fare delle ottime fotografie. Belle divise, particolari tirati al lucido, la polizia a cavallo che dirige il traffico ed accompagna in caserma la vecchia guardia.

Londra. La vecchia guardia torna in caserma accompagnata dalla polizia a cavallo.
La vecchia guarda torna in caserma

The Queen’s Guard a Buckingham Palace inizia alle 11.00.

E’ consigliabile consultare però il Calendario del Cambio della Guardia ufficiale per eventuali variazioni ed arrivare con un certo anticipo per riuscire a vedere la cerimonia considerata la presenza costante di molti, troppi turisti.

Londra. Poliziotto addetto alla gestione degli spettatori.

Guardando con attenzione  il video inserito in questo articolo, ci si può rendere conto meglio dello svolgimento di entrambe le cerimonie ed ascoltare dal vivo un paio di brani eseguiti in modo impeccabile dalla banda della Queen’s Guard.


Video con Commento Audio

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Amsterdam – Una città a misura di ciclista


Amsterdam – Introduzione


Navigando tra i vari blog, pagine e siti web si legge: Amsterdam, 44 cose da non perdere. Le 20 cose da vedere. 30 attrazioni imperdibili e così via.

In effetti la città è veramente ricca di cose da fare e da vedere. Oltre ai singoli monumenti e musei, ci sono i quartieri particolari, come quello a luci rosse e il Begijnhof, i canali, i coffee shop, le case sull’acqua, i vicoli e le stradine più nascoste con le loro alte abitazioni caratteristiche. Tante, troppe cose che vederle tutte in pochi giorni sarebbe impossibile. Quindi come dico sempre: meglio vedere meno, ma bene.

Amsterdam. Vecchio ponte levatoio.
Vecchio ponte levatoio

Io credo che, a parte le attrazioni turisticamente scontate, cioè quelle veramente da non perdere, il bello della città sia quello di lasciarsi andare in totale rilassatezza, passeggiare, curiosare,osservare, imboccare la prima strada che ci capita a portata di mano dove la curiosità ci spinge, passeggiare lungo i canali, girare per i mercati ed ammirare tanti bravi artisti da strada.

Queste sono le cose da non perdere. Anche il semplice ponte lavatoio che si alza al passaggio di un battello è un particolare da non perdere.


Amsterdam – Consigli e Suggerimenti


In questo articolo non starò certo ad elencare dettagliatamente tutte le cose da vedere, ma cercherò semplicemente di riassumere in poche righe le cose da me viste e che più mi hanno colpito. Cercherò di fornire qualche indicazione, qualche raccomandazione e qualche consiglio, come quello di non farvi prendere dalla voglia di circolare in bicicletta: sarebbe abbastanza problematico.

Importante sarà anche saper ottimizzare le visite evitando di saltare inutilmente da una parte all’altra della città in modo dispersivo.

Nel mio viaggio in Olanda, ho fatto volutamente base ad Amsterdam per 10 giorni, per spostarmi da qui a nord e a sud, in altri interessanti luoghi, tutti vicini alla capitale, come Haarlem, Alkmaar, Texel, Kinderdijk ed altri. Anche questa strategica posizione, fa di Amsterdam  una città straordinaria.


Amsterdam – Visita della Città



Il Dam

Giungendo ad Amsterdam in treno, in aereo, in auto o con qualunque altro mezzo, il turista immancabilmente ed inconsciamente, si dirige subito nel Dam, la vasta piazza centrale, cuore della città, frequentata dai più svariati artisti da strada e personaggi singolari. Sempre animatissima, punto nevralgico per i mezzi pubblici è il luogo di passaggio quasi obbligatorio per gli stessi abitanti di Amsterdam.

Amsterdam. Piazza del DAM, la piazza principale, il cuore della vita cittadina.
DAM

I Canali

Capitale dell’Olanda, Amsterdam con i suoi 814.0000 abitanti è una città tanto urbanisticamente compatta quanto culturalmente aperta e cosmopolita. E’ fasciata da una rete di circa 1600 canali, tra principali e secondari, fiancheggiati da file di olmi e scavalcati da oltre 1200 ponti, che scorrono concentrici in torno al nucleo storico, formando un centinaio di isole.

I quattro più importanti, dall’interno verso l’esterno, sono il Singel, lo Herengracht, il Kaizergtacht e il Prinsengracht e, insieme a tutti gli altri, costituiscono un vero capolavoro d’ingegneria.

L’arteria d’acqua più importante di Amsterdam è sicuramente l’Amstel, il fiume che ha dato il nome alla città e da cui confluiscono i tre canali principali: l’Herengracht, o canale dei signori, concepito nel 1585 come area prevalentemente residenziale, il Keizergracht, canale dell’Imperatore, il più ampio con i suoi 30 metri di larghezza, e il Princessgracht, che rappresenta un po’ la sintesi dell’esperienze precedenti, ricco di case galleggianti. Qui sono attivi ancora i ponti levatori in legno, come il Blow Brug, il più vecchio di Amsterdam detto anche il Ponte Magro perché ai tempi della sua costruzione, era talmente stretto che poteva passare un solo pedone alla volta.

Le case d’epoca

Amsterdam. Tipiche case d'epoca.
Case d’epoca

La fitta cortina di dimore d’epoca (sono quasi 7000 gli edifici storici vincolati) sfrutta al massimo l’esiguo spazio disponibile secondo la divisione in lotti lunghi e stretti; il risultato è un affascinante insediamento palafitticolo di case dai caratteristici frontoni che, insieme a chiese e palazzi, formano  il più vasto centro storico d’Europa.

Le Housesboat (le case galleggianti)

Originariamente le merci che arrivavano al porto, su navi mercantili, venivano scaricate su chiatte per poi essere trasportate sui canali fino ai destinatari che lavoravano ed abitavano in città. Ecco perché si sviluppò molto lo stile delle housesboat. Attualmente le 2500 case galleggianti non navigano più e sono permanentemente ormeggiate lungo le sponde dei canali cittadini. Le case galleggianti di Amsterdam sono simili a case costruite sull’acqua; solitamente sono dotate di un terrazzo e di un piccolo giardino sul ponte. Oggigiorno tutte le case sono collegate al sistema elettrico ed idraulico della città. Alcune di loro, circa una sessantina, sono diventate un’alternativa agli alberghi, molto confortevoli, dotate di tutti i servizi e ben arredate.

Il fenomeno delle Housesboat si è diffuso dopo il secondo conflitto mondiale, quando la dismissione di molte attività portuali ha reso disponibili chiatte e natanti a prezzi di saldo. Oggi il solo canale Singel ne conta circa 750.

Kalverstraat

La passeggiata di Amsterdam è la Kalverstraat. Questa lunga via stretta, sempre affollata di gente, costituisce  il quartiere più affollato della città essendo anche il più fornito di negozi.

La via, lunga circa 700 metri, collega il Munttoren, la storica torre con carillon, al Dam.

Amsterdam. La Kalverstraat, la via principale della città, il 0passeggio e lo struscio.
Kalverstraat

Tra un canale e l’altro, dove la terra ne ha concesso la possibilità, si sono sviluppati nel tempo quartieri molto pittoreschi, animati e diventati ormai famosi come lo Spui e il Mont Plein, pittoresco incrocio di strade e di canali, dominato dalla quattrocentesca Muntorren, la torre della Zecca, trasformata in torre campanaria nel 1626. Qui s’innestano la Kalvestraat e il Rokin, le due più famose strade di Amsterdam, le passeggiate per eccellenza, lo struscio ricco di negozi.


Bloemenmarkt (Il mercato galleggiante dei fiori)

Una delle attrazioni più visitate della città è sicuramente il Bloemenmarkt, il tradizionale mercato galleggiante dei fiori, sulle chiatte ancorate alla riva del Singel, uno dei principali canali della città, a memoria del tempo in cui i fiori arrivavano in città lungo le vie d’acqua. E’ veramente una delle più appariscenti attrazioni di Amsterdam. Fiori, bulbi,sementi,souvenir per turisti e perché no…piantine di cannabis e marijuana.


La città è un “porto di mare”, un rifugio di minoranze religiose con circa 170 etnie diverse di popolazione. Questi aspetti hanno lasciato ad Amsterdam i caratteri distintivi di una tradizione di tolleranza e permissivismo che sono diventati motivo di attrazione turistica e stereotipo non del tutto corrispondente al vero. La vendita ed il consumo di stupefacenti sono consentiti solo all’interno dei Coffee Shop autorizzati ed il quartiere a luci rosse è diventato un’attrazione di stampo vagamente circense. Altri due punti di forza della città sono i servizi pubblici e l’uso incredibile di biciclette che con circa 850.000 unità superano di gran lunga il numero degli abitanti.


Amsterdam – Beghijnhof

Un piccolo quartiere nascosto tra i vicoli e i palazzi nella zona dello Spui, da non perdere, è il Beghijnhof, all’interno del quale tra l’altro si può ammirare la casa in legno più vecchia della città. L’impianto del Beghijnhof è quello di un piccolo paese. Ad eccezione di questa casa del 1475, la più antica della città, quasi tutte le altre sono state ristrutturate nel seicento. Questo è sicuramente il luogo più celebrato e suggestivo dell’ Amsterdam medievale.

Amsterdam. Cortile interno del Beghijnhof.
Cortile interno del Beghijnhof

Passeggiare per la città è comunque l’attrazione più bella, attraversando i vecchi ponti levatoi, camminando nell’affollatissimo e sempre animato quartiere della Stazione Centrale, lungo i canali ancora muniti di vespasiani ed arrivare, sempre camminando, al Vondelpark, il parco principale della città. Qui ci possiamo godere il meritato riposo dopo una lunga giornata faticosa.


Vondelpark

Il Vondelpark è un pomone di 45 ettari con alberi e prati all’Inglese, disseminato di laghetti con alternanza di grandi spazi e angoli più raccolti. Aperto nel 1865 per le passeggiate borghesi, tra giardini di rose e scuole di equitazione, è diventato famoso un secolo dopo come ritrovo ed ostello a cielo aperto per i figli dei fiori e per le controculture dell’epoca hippy. Oggi è tornato ad essere un luogo per tutti dove ritrovarsi per mangiare insieme, pattinare, prendere il sole e tenersi in forma.

Amsterdam Guardie a cavallo nel Vondelpark
Guardie a cavallo nel Vondelpark

Vita Notturna

Ma la visita di Amsterdam non può dirsi conclusa senza aver scoperto almeno un po’ di vita notturna.

Una cosa è certa: ad Amsterdam non ci si annoia facilmente. Al tramonto, le strade del centro, già affollate di giorno, diventano ancora più affollate. I giovani in cerca di svago sono tanti. I canali sono strapieni di persone sedute ai locali lungo le rive. Il gioco di luci è magico e l’atmosfera diventa davvero speciale.

Con il tram n. 14 ci dirigiamo in Rembrandt Plein, quartiere particolarmente fornito di ristoranti e pizzerie, dove troviamo il famoso locale VAPIANO AMSTERDAM. Qui si può mangiare la pasta cucinata all’italiana in modo accettabile, così come per la pizza. La cottura e la preparazione vengono effettuate in diretta alla presenza del cliente, che viene coinvolto spesso anche nella scelta di alcuni ingredienti. Sistema organizzatissimo e con buon rapporto qualità prezzo. Rinunciamo al tram per tornare in albergo, passeggiando così tra i locali che si stanno affollando richiamando i giovani con giochi di luci e musica. Nelle vie de centro alcuni negozi sono ancora aperti fino a tarda ora per permettere ai clienti ritardatari di effettuare gli ultimi acquisti prima di lasciare la città.


Video con Commento Audio

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Monteriggioni – Il Borgo della Montagnola Senese


Monteriggioni – Introduzione e Impressioni


Monteriggioni

E’ giusto ed opportuno, andando a Siena, fermarsi lungo la strada per fare una visita a San Gimignano , bel borgo medievale con le sue famose torri, bei palazzi, case in pietra, viuzze e vicoli ancora perfettamente conservate.

Ma allora perché non fermarsi anche a Monteriggioni, che si trova a metà strada tra San Gimignano e Siena?

Monteriggioni. Vista del castello e delle torri dalla strada provinciale.
MonteriggioniIl Castello con le torri

E’ veramente un borgo imperdibile seppur piccolo al punto che due ore sono ampiamente sufficienti per visitarlo. E’ uno dei tanti bei paesini di cui l’Italia è ricca.

Si accede al grande piazzale entrando da una delle due porte d’accesso. Con un po’ di fantasia sembrerà veramente di fare un salto indietro ai tempi del medioevo.

Intorno a questo grande slargo si affacciano gli edifici e le costruzioni più caratteristiche di un tempo, tutte in pietra, con particolari originali ed infissi singolari.

Monteriggioni. La grande piazza all'interno del borgo.
La Grande Piazza

La vista da lontano del borgo fortificato ed un piccolo giro sulle mura con vista dall’alto sia all’esterno che all’interno del paese, daranno un idea più completa di quanto doveva essere bella e importante questa fortificazione nel medioevo.


Monteriggioni – Un po’ di Storia


I Senesi costruirono il castello tra il 1214 e il 1219. Aveva scopo principalmente difensivo ed il tracciato circolare delle mura si deve semplicemente all’andamento della collina.

Monteriggioni. Tipiche case in pietra all'interno del borgo.
Tipiche case in pietra

Fu oggetto di molte battaglie tra Fiorentini e Senesi per il suo possesso. I Senesi addirittura, anziché il consueto fossato pieno d’acqua, intorno alle mura installarono le carbonaie, fossati pieni di carbone che veniva incendiato all’occorrenza per resistere agli attacchi.

Negli ultimi anni, Monteriggioni ha assunto maggiore rilevanza turistica essendo stato inserito, dal Consiglio d’Europa,  all’interno del percorso della Via Francigena, permettendogli così di entrare a far parte degli itinerari culturali, col numero di tappa 32.


Visita del Borgo



Ancora oggi il castello, che è situato a circa 10 chilometro da Siena,  appare imponente e maestoso come una corona. Questa analogia è dovuta al fatto che le mura sono costellate da 14 torri e sono ricordate anche da Dante nella Divina Commedia.

Le due porte di accesso, che sono la Porta Franca o Romea e la Porta di Ponente, sono rispettivamente la porta principale, in direzione di Roma e la porta secondaria in direzione di Firenze.

Monteriggioni. Grande Piazza con in primo piano la Pieve Romanica.
La Pieve Romanica

La Pieve Romanica, che è l’edificio più importante del borgo, è quella che meglio conserva i caratteri medievali.
Costruita nel XIII secolo, presenta un unico ambiente.  La facciata, di raffinata eleganza, ha un bel portale con arco in pietra.

Imperdibile è la visita ai camminamenti sulle mura del castello. Dall’alto della cinta difensiva si può ammirare la splendida campagna circostante verso il Chianti e la Valdelsa e godere di una inusuale veduta di tutto il borgo. 

Sulla grande piazza si affacciano il Museo delle Armature, l’Ufficio turistico, così come i ristoranti ed i negozi di prodotti tipici.

Monteriggioni. Il piazzale con ilo museo e l'ufficio del turismo.
Il piazzale con il Museo e l’ufficio del Turismo

Notizie Utili


Due ampi parcheggi si trovano nella zona della Porta Franca e sia quello alla base del castello che quello in alto, nelle immediate vicinanze del borgo, offrono molti stalli.

Nei ristoranti si potrà assaggiare, oltre ai consueti piatti locali, una varietà di crostini ed insaccati del luogo veramente straordinarie e accompagnati da ottimo vino della zona sia bianco che rosso.

Monteriggioni. Tipica locanda all'interno del borgo.
Tipica Locanda

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Vienna – Città Imperiale e Capitale Asburgica


Vienna – Impressioni


E’ diventato un luogo comune ormai che Vienna, la capitale dell’Austria, sia una città per vecchietti, noiosa, dove fa sempre freddo, tutti sono precisini, rispettano le code, i semafori e la gente non sorride mai.

Niente di più sbagliato. Vienna è una bella capitale europea, piena di vita e di giovani, con un’intensa vita culturale, accogliente, confortevole ed a misura d’uomo.

Vienna. Giovani nel Graben che animano la vita cittadina.
La vita nel Graben

Tra le più grandi e più belle capitali europee, è sicuramente quella più vicina all’Italia e anche la più facilmente raggiungibile con i propri mezzi.

Dalla mia città, che è Lucca, impiego non più di dieci ore per raggiungerla in auto, percorrendo sempre autostrade.

Non esiste un periodo migliore o peggiore per la visita della città. In primavera e in estate abbiamo sicuramente le temperature più miti e le giornate più lunghe per effettuare video, scattare foto e  maggior tempo per passeggiare.

Vienna. Il Municipio con ikl vecchio e famoso circo Roncalli.
Municipio con il vecchio e famoso circo Roncalli

Anche d’inverno è bellissima, specialmente sotto le feste natalizie. Ma è anche parecchio fredda.

Vienna è una città che non stanca mai. Tutte le volte che mi reco nella capitale asburgica, provo sempre una forte emozione.

Rimango continuamente affascinato dai bei palazzi, dalle piazze, dalle belle vetrine dei caffè e dai monumenti, come fosse la prima volta.

Si respira sempre un’atmosfera del tutto singolare e inspiegabile. E’ una città piena vita e di giovani, non esiste però confusione. Tutto avviene con rispetto, educazione e in piena  rilassatezza.

Vienna. Palazzi neoclassici nel centro storicio
Palazzi viennesi

Vienna – Visita della città


Ritengo che per ottimizzare la visita della capitale, per poter vedere il più possibile senza sprechi di tempo , sia opportuno, in funzione del tempo a disposizione, suddividerla virtualmente in settori.

In questo articolo, Vienna è stata suddivisa in quattro settori, tanti erano i giorni a disposizione per la visita della città.

Il primo giorno verrà dedicato al centro storico vero e proprio compreso la famosa Cattedrale.

Il secondo giorno consiste in un’escursione nell’immediata periferia, per visitare gli heurigen di Grinzing.

Il terzo giorno visiteremo il ring che comprende il municipio, l’università, il parlamento, i parchi e l’Hofburg

Il quarto giorno sarà dedicato al Prater ed alla visita del Belvedere.


Vienna – Primo Giorno (Il Centro Storico)


Dopo il primo approccio mattutino alla città, con una passeggiata nella bella Kartnerstrasse, verifichiamo subito l’efficienza dei mezzi pubblici. Prendiamo quindi il metro che ci condurrà nella piazza della Cattedrale, il cuore della città, in origine il cimitero di Santo Stefano, abbandonato ai primi del ‘700.

La Cattedrale di Santo Stefano

Gran parte della piazza è stata ricostruita dopo i bombardamenti del 1945 che distrussero in parte anche il tetto della cattedrale.

Il Duomo di Santo Stefano, tra i più significativi esempi di architettura gotica dell’Europa centrale, incanta per le sue decorazioni in pietra, il tetto policromo ed il suo interno maestoso.

Vienna. cattedrale di santo Stefano
Cattedrale di Santo Stefano

Il grandioso interno a tre navate è lungo 92 metri e nella navata centrale raggiunge un’altezza di 28 metri

Alte finestre polifore si alternano a pilastri lungo tutte le navate laterali.

Vienna. Interno della Cattedrale di santo Stefano.
Interno della Cattedrale

Con un comodo ascensore si può raggiungere la sommità di una delle torri, dalla quale è possibile ammirare il magnifico tetto e godere di un vasto panorama sulla città e sulla piazza sottostante, dove stazionano le numerose carrozze di cavalli ben tenute e molto ben conservate.

Il Graben

Tutt’intorno alla piazza, si sviluppa la parte più bella del centro storico, il Graben, una piazza allungata da secoli cuore commerciale della città, dove si esibiscono mimi e artisti di strada, i ragazzi si danno appuntamento e le signore si riposano nei caffè dopo lo shopping.

Nel Settecento la piazza si arricchì di palazzi divenuti oggi d’epoca e storici come il monumentale Grabenhof, edificio classicista, progettato da Otto Wagner anticipatore dello Jugendstill

Piazza Freyung

Continuando a passeggiare per il Graben, troviamo più avanti la vasta piazza trapezoidale denominata Freyung, dalla parola frei (libero) in quanto nel medioevo il luogo garantiva il diritto d’asilo.

Al centro della piazza si trova l’Austria Brunner, la fontana d’Austria del 1846 e dei fiumi Danubio, Elba, Vistola e Po.

Vienna. Piazza Freyung, fontana dei fiumi.
Fontana dei Fiumi

Su tutta la piazza si affacciano notevoli palazzi prevalentemente in stile barocco.

Piazza Am Hof

Anche la Am Hof, una delle più vaste piazze della vecchia Vienna, è circondata da palazzi storici, come la caserma principale dei pompieri viennesi, ricavata dall’unione di diversi edifici in stile neoclassico.


Potrà forse sembrare eccessivo un giorno intero per queste attrazioni. Dobbiamo però considerare che tra una visita e l’altra incontriamo tanti altri monumenti, fontane, bei palazzi, angoli neoclassici, negozi e vetrine straordinariamente addobbate. Tutto questo ci attirerà, ci farà fermare per curiosare, approfondire. Insomma saremo circondati da così tanta bellezza che arriveremo a sera senza neppure accorgersene.


Vienna. Negozio tradizionale con infissi ed insegna d'epoca.
Vecchio tradizionale negozio


Vienna – Secondo Giorno (Grinzing)


Lasciamo il centro storico per recarci nella periferia settentrionale di Vienna che ha inglobato piacevoli villaggi oggi divenuti eleganti quartieri.

Vienna. Panorama sulla città visto da Grinzing.
Panorama su Vienna visto da Grinzing

Grinzing, sicuramente il più famoso, si può raggiungere anche con il vecchio storico tram che dal centro della capitale raggiunge proprio il cuore del villaggio. Tra tutti i villaggi questo è particolarmente apprezzato e frequentato per i suoi numerosi Heurigen.

Vienna. Stazione dei tram a Grinzing, proveniente dal centro di Vienna
Grinzing – Stazione dei Tram

Non si può visitare Vienna senza fare una passeggiata in questo quartiere e fermarsi nelle tipiche locande dove viene servito l’inebriante e profumato vino novello detto “heurige” appena uscito dal torchio. Il termine “Heuriger” indica sia il vino nuovo che il posto in cui lo si beve.

Gli Heurigen sono i locali dove, secondo la tradizione, si beve il nuovo vino della stagione. Oggi gli Heurigen sono disseminati un po’ dappertutto e sebbene Grinzing abbia perso un po’ del suo fascino, essendo praticamente sempre piena di turisti, una passeggiata in questo villaggio con una visita culinaria in uno di questi locali caratteristici, é sempre molto piacevole e da non perdere.

Gli heurigen godono a Vienna di una fama pari a quella dei caffè. In questi locali vengono esclusivamente serviti vino e bevande analcoliche, insieme ad una grande varietà di tradizionali piatti locali, principalmente piatti freddi con formaggi, speck, lardo, affettati, uova e diversi tipi di pane.

Nelle vie strette di questo paese, non si ha affatto la sensazione di trovarsi in un quartiere della metropoli. Le case sono piccole al massimo di due piani, e tutte di un colore diverso dall’altro. Sembra un po’ il paesino delle fiabe.

Passeggiare per Grinzing dopo un buon pasto in un Heurigen è veramente piacevole e rilassante.


Vienna – Video con Commento Audio

Vienna – Terzo Giorno (Il Ring)


Tornati in città, ci dedichiamo ad una passeggiata lungo il RING, una delle più importanti arterie della capitale, una trafficata circonvallazione a più corsie, che in questi giorni ospita anche lo storico circo Roncalli, fondato nel 1976 dal tedesco Bernhard Paul.

Passeggiando in questo parte di Vienna, ci rendiamo effettivamente conto di trovarci nella Città Imperiale, nella ex Capitale Asburgica. I grandi viali, i giardini ben curati incastonati nei bellissimi parchi, i grandi palazzi e gli storici edifici che ospitano le maggiori istituzioni nazionali, rendono ancora più emozionante e magnifica questa elegante capitale.


I Palazzi del Ring


I monumentali palazzi che qui si trovano, tutti facilmente raggiungibili a piedi, sono tra le principali attrazioni di Vienna.

Sicuramente i più belli e quelli che colpiscono subito il turista, sono il municipio in spiccato stile gotico, il parlamento, edificio in stile neoclassico del 1874 e l’università, in stile rinascimentale, inaugurata nel 1884.

Vienna. Il grande e monumentale edificio del Parlamento.
Il Parlamento

Di fronte a questi palazzi, sempre lungo il ring, bellissimi giardni corredati da fontane, ci accompagnano fino a una grande area monumentale costituita dall’Hofburg, l’ex palazzo imperiale.


L’ Hofburg


La struttura dell’Hofburg è composta da grandi ali di edifici e palazzi più piccoli. E’ un vasto complesso cresciuto per successivi ampliamenti nel corso dei secoli senza un progetto unitario. E’ questa un’attrazione che merita una visita più accurata, che richiede però parecchio tempo.

Passando attraverso belle carrozze d’epoca, ci affacciamo sulla Michaelerplatz, da dove si può ammirare la magnifica facciata del Michaelertrakt, sempre parte del complesso dell’Hofburg, eretta tra il 1891 e 1893 a forma di grandioso emiciclo

Vienna. La bela facciata del Michaelertrakt nella Michaelerplatz.
Michaelertrakt

All’interno del complesso, si trovano anche le stalle imperiali affollate di bellissimi esemplari equini, ulteriore conferma dell’importanza che i cavalli rivestono a Vienna, mentre tutt’intorno all’Hofburg possiamo ammirare tanti altri bellissimi palazzi come l’Albertine, il Palazzo dell’Opera ed il celebre Hotel Sacher con annesso il prestigioso Caffè Sacher.


Lo Stadtpark


Dopo tutto questo camminare, si può sentire la necessità di riposarsi un attimo, e cosa c’è quindi di meglio di un parco viennese?

Nella capitale i parchi sono veramente tanti, tutti curati, attrezzati e ben tenuti. Uno di questi è lo Stadtpark, spazio verde con tanto di laghetto e fontanelle, dedicato ai musicisti, trai quali ovviamente spiccano Schubert e Strauss. Si tratta di un giardino pubblico all’Inglese realizzato nel 1862. Questo è il parco più antico di Vienna, attraversato dal piccolo fiume Wienfluss, prima della sua confluenza nel Danubio.

Vienna. LoStadtpark il parco più antico di Vienna.
Lo Stadtpark

Vienna – Quarto Giorno (Il Prater e il Belvedere)


Un Parco molto particolare, dove oltre al riposo anche il divertimento è garantito, è il Prater, considerato tra i dieci parchi urbani più belli del mondo, con un grande luna-park permanente dove tra le tante attrazioni spicca la famosa Riesenrad (la ruota panoramica).

Vienna. Riesenrad - La Ruota Panoramica del Prater.
Riesenrad – La Ruota Panoramica

Prima dell’immancabile giro sulla ruota, è consigliabile una visita al piccolo museo, anche per capire come si svolgesse la vita all’interno del parco nell’800 e quanto fosse apprezzato dai viennesi.

La grande ruota panoramica, progettata nel 1897 dall’Inglese Walter Basset, è divenuta il simbolo di Vienna. Usata come punto di osservazione militare durante la prima guerra mondiale, fu distrutta dalle bombe nel 1944 e ricostruita alla fine del conflitto. Alta 65 mt e larga 61, effettua un giro completo in 15 minuti ed offre una grande panorama sul parco e sulla città.


Hundertwasserhause


Con il comodo Metro, attraversiamo il Danubio e torniamo in centro non senza prima però aver dato un’occhiata alla famosa Hundertwasserhause.

Questo palazzo con la facciata ad onde, decorata con colori vivaci, è diventato un altro dei simboli della città

Seppure tra pesanti polemiche riguardanti i costi della sua realizzazione, il palazzo è regolarmente abitato da famiglie viennesi che hanno avuto il permesso di decorare personalmente la facciata attorno alle finestre, dando all’insieme un aspetto ancora pi eclettico e vivace.

Vienna. Lo stravagante palazzo  Hundertwasserhause .
Hundertwasserhause

Il Belvedere


Non possiamo lasciare Vienna senza prima aver visitato almeno una delle due più bellle ed eleganti residenze: lo Schonbrunn ed il Belvedere. Essendo il tempo a disposizione quasi esaurito, optiamo per il secondo e ci dirigiamo quindi nell’immediata periferia per visitare il complesso del Belvedere Superiore e Belvedere Inferiore.

Il Belvedere è tra le più belle ed eleganti residenze principesche d’Europa; l’insieme fu fatto costruire come residenza estiva tra il 1700 e 1723 dal principe Eugenio di Savoia.

Vienna. Lo stupendo Palazzo del Belvedere.
Il Palazzo del Belvedere

L’originalità del complesso è data dalla contrapposizione dei due edifici, uno ai piedi della collina e uno di rappresentanza sul punto più alto, collegati tra loro da un giardino scenografico.

Il palazzo è composto da due monumentali facciate a più padiglioni e corpi sporgenti; oggi ospita mostre temporanee e una collezione permanente ricca di capolavori.

Il giardino che unisce il Belvedere Inferiore al Superiore, fu sistemato alla francese tra il 1700 e il 1725 dal Francese Dominique Girard, con fontane, vasche, statue e scale. Attraversandolo si gode di un panorama sempre più ampio sulla città, su questa stupenda capitale europea, elegante, affascinante e così ricca di arte, storia e musica da lasciarvi letteralmente incantati.


Conclusioni


I mezzi pubblici sono molto diffusi e servono molto bene tutta l’area sia urbana che extraurbana. Veloci e comodi sono sia I tram che i bus così come la Metropolitana.

La cucina viennese è abbastanza varia e saporita. In tutti i ristoranti possiamo trovare una vasta scelta di zuppe che tradizionalmente vengono servite come antipasto. La Wiener schnitzel è molto buona e molto diffusa. Andare a Vienna e non mangiare una Wiener Schnitzel è un po’ come andare a Roma e non vedere il Colosseo. Molto buono e da non perdere è anche il Goulash viennese.

Tra i dolci sicuramente primeggia la Sacher-torte seguita da l’Alpenstrudel e i Kaiserschmarn

Chi avesse ancora una mezza giornata a disposizione, potrà spostarsi nella periferia, per visitare un’altra bella cittadina, luogo di villeggiatura molto famoso per le sue terme, frequentato un tempo dall’aristocrazia austriaca e dagli stessi prìncipi e imperatori: Baden bei Wien.


Vienna. Panorama sulla città ripreso dalla torre della Cattedrale.
Panorama su Vienna

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