Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Mese: Agosto 2022

Capo Nord

Capo Nord – Il punto più a Nord dell’Europa

Capo Nord – Introduzione

Sicuramente il sogno per tutti coloro che affrontano un viaggio in Norvegia, è quello di raggiungere Capo Nord.

Capo Nord. Veduta dall'alto del promontorio.
Capo Nord

Diversi sono i modi per arrivare al punto più settentrionale del continente europeo.

Partendo da Tromso, considerata ormai base di partenza per tutti i viaggi nel grande nord, si può viaggiare in auto per una decina di ore, lungo la tortuosa, seppur panoramica, strada artica. Oppure affidarsi ad un bus che raggiunge Capo Nord in 15 ore.

Si può arrivare da Tromso a Honninsvag con un volo interno e percorrere poi gli ultimi 32 chilometri che separano questa cittadina dall’estremo punto settentrionale con un bus. Infine ci si può imbarcare su una delle navi della Hurtigruten, con l’opportunità così di ammirare durante la navigazione, tanti bei fiordi.


Io ho scelto quest’ultima soluzione


Inizio del Viaggio

Al porto di Tromso, ultima grande città più a nord d’Europa, c’imbarchiamo sulla Vesteralen, una delle navi della Società Hurtigruten, il noto postale norvegese.

Capo Nord. Nave Vesteralen della Società Hurtigruten.
Nave Vesteralen – Hurtigruten

Con la prua rivolta in direzione Capo Nord, lasciamo lentamente il porto, potendo così scrutare la città anche da un altro punto di osservazione.

Il viaggio durerà tutta la notte fino alla tarda mattina successiva, ma il sole di mezzanotte ci permetterà di ammirare i fiordi in piena luce anche nelle ore piccole.

Capo Nord. Inizia il viaggio attraverso i fiordi.

Lo spettacolo dei fiordi

Poco dopo l’uscita dal porto, si comincia ad apprezzare un panorama diverso, fatto di montagne che si gettano a strapiombo nel mare, piccoli villaggi con le loro tipiche abitazioni in legno tinte di rosso, casette isolate e fiordi incantevoli con le loro immancabili cascate.

Questi fiordi, simbolo tipico della bellezza della Norvegia, sono tutelati dall’UNESCO e sono luoghi dove il tempo si muove al proprio ritmo.

In Norvegia esistono più di mille fiordi, bracci di mare che si insinuano spesso molto profondamente nell’entroterra, sovrastati da entrambi i lati da maestose montagne.

Capo Nord. Un bellissimo fiordo
Fiordo

Anche se è possibile navigare tra le insenature, o ritornare verso il mare, quando ci si trova all’interno di un fiordo può sembrare di essere in un mondo totalmente a parte.

Capo Nord. All'intgerno di un fiordo.
All’interno di un fiordo

Video del viaggio con Commento Audio


Capo Nord – Cosa Vedere???

A questo punto devo dire che l’interesse per Nord Kapp non è dato da quello che possiamo trovare una volta arrivati. Non esistono particolari attrazioni turistiche né paesaggi particolarmente spettacolari. L’interesse per Capo Nord sta nel lungo viaggio per arrivare fin qui. In tutto quello che s’incontra, nei mutamenti del paesaggio e nella soddisfazione insieme alla curiosità di raggiungere questo punto estremo dell’Europa. Questo è ciò che entusiasma e che rende interessante questa meta.

La nave effettua delle fermate anche in villaggi o paesini con piccoli porti permettendo, quando il tempo lo consente, di scendere a terra durante la sosta. Tutte queste fermate sono riportate su una cartina messa a disposizione alla reception della nave, con il tempo di sosta indicato.

Capo Nord. Paesini di sosta della nave.

Ad Honninsvag, il paese con 2400 abitanti più a nord della Norvegia, la nave effettua una sosta di circa quattro ore. Tale sosta permette al viaggiatore di raggiungere Nord Kapp.

Questo borgo sorge ben oltre i confini di Svezia e Finlandia. Per molti questa rappresenta l’ultima tappa prima di Nord Kapp, la meta di tante straordinarie e originali imprese di viaggiatori e turisti.

Capo Nord si trova sull’isola di Mageroya, attraversata dalla strada E69 molto panoramica che ci permette di ammirare bellissimi paesaggi ed una natura veramente singolare.


Non sarà difficile incontrare renne allo stato libero.


Capo Nord. Renne allo stato libero.
Renne allo stato libero

L’ormai inconfondibile mappamondo, simbolo di Nord Kapp, ci conferma di essere arrivati al punto più settentrionale del continente europeo.

Capo Nord.ò Il Mappamondo
Capo Nord – Il simboico Mappamondo

Capo Nord – Precisazione geografica

Una precisazione geografica però è dovuta, seppur turisticamente insignificante: la località più a nord del continente europeo non è Capo Nord, ma bensì Knivskjelodden visibile un po’ più a ovest, un punto che si può raggiungere solo a piedi per un lungo sentiero. Tecnicamente infatti Capo Nord si trova su un’isola, l’isola di Mageroya e non sul continente.

L’emozione comunque di trovarsi in questo punto estremo della Norvegia e dell’Europa, è veramente tanta.

Capo Nord. Veduta dall'alto del Mappamondo

Conclusioni

Questa è una meta molto ambita da automobilisti, motociclisti, camperisti, e viaggiatori in genere. Una destinazione però non sempre così agevolmente raggiungibile, in quanto molto remota.

Capo Nord mantiene la sua fama e conferma le aspettative che da secoli motivano numerosi visitatori a raggiungerlo.


La splendida e delicata natura dell’isola Mageroya, la bellezza e la varietà dei panorami incontrati in questo lungo viaggio, rendono questa località tra le più indimenticabili mete turistiche.



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Cascio

Cascio – Il borgo della Criscioletta

Cascio – Introduzione

Viaggiando nella regione della Garfagnana, non è affatto difficile imbattersi in borghi e villaggi più o meno grandi, qualche volta forse apparentemente insignificanti.

GHIVIZZANO

Poi passeggiando, curiosando, leggendo qualche cartello e parlando con qualche abitante, affiorano particolari e dettagli storici che c’invogliano ad approfondire. Scopriamo così tante storie interessanti legate al medioevo, alla Repubblica di Lucca, al dominio degli Estensi, alle lotte per la conquista di questi borghi sempre strategici per un motivo o per un altro.

Cacio. Accesso al centro storico.

E’ il caso anche di questo borgo: CASCIO, una frazione del comune di Molazzana, in Garfagnana, nella provincia di Lucca, con 400 abitanti.


Cascio – Un po’ di Storia


Il centro storico è circondato da mura costruite in seguito alle tante guerre che nei primi anni del Seicento interessavano la Garfagnana, in particolare questo paese.

Cascio. Veduta delle mura.
Cascio – Le Mura

Uno dei più importanti conflitti militari è avvenuto nel 1603, quando Lucca conquistò Cascio.

Quando il borgo ritornò sotto il dominio degli Estensi, questi per prima cosa costruirono le mura su progetto dell’ingegnere Pasio Pasi.

Le mura formano un quadrilatero irregolare e sono lunghe circa 435 metri

Da quanto sopra si può intuire che anche questo territorio fu teatro di lotte e contese tra Lucca, gli Estensi, i Fiorentini e I Pisani. La cosa è ricorrente anche in altri paesi e borghi di questo territorio come Barga, Coreglia degli Antelminelli, Castiglione di Garfagnana e tanti altri.

Molte sono le piccole località presenti in questo territorio lucchese. Ecco perché la Garfagnana è ricca di storia, arte, costume, folclore, nonché cucina tipica e prodotti locali.


Cosa vedere


Cascio è molto piccolo, ma carino e seppur una sola ora sia sufficiente per visitarlo, la passeggiata sarà veramente gratificante e rilassante. Si potrà ammirare il panorama circostante, osservare le mura ancora intatte e ben tenute. Si potranno ammirare diversi fabbricati tipici ben ristrutturati e particolari ben curati.

Cascio – Panorama

Dopo la breve passeggiata e qualche foto, avrete tutto il tempo, per visitare nelle immediate vicinanze, altri paesi interessanti, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta.

Castelnuovo Garfagnana, Barga, Coreglia Antelminelli e Ghivizzano sono solo quattro di una più lunga serie.

Potrete anche acquistare prodotti locali come, farina di castagne, farro, formaggi e miele.


Sagra della Criscioletta


Ma nonostante le piccole dimensioni del borgo, peraltro poco conosciuto anche dagli stessi Lucchesi, nei mesi estivi di Luglio e Agosto, questo paese ospita un grande evento: La Sagra delle Crisciolette.



La criscioletta, grande cialda ottenuta da un impasto di farina di granturco e grano duro, è ottima da consumare ad esempio insieme alla pancetta o al formaggio di vacca, accompagnata da ottimo vino locale.

La simpatia, la cordialità e la disponibilità degli abitanti, sarà la ciliegina sulla torta.

Cascio. Il Campanile.

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La foto rappresente la manifestazione che ha reso più famoso il Borgo

Cerageto – Il Paese degli Orti


Introduzione


Cerageto

Cerageto. All'interno del borgo

Moltissimi sono i borghi, paesi e villaggi in Toscana ed anche la regione della Garfagnana, in provincia di Lucca, ne è particolarmente ricca.

Spesso si tratta di borghi veramente piccoli, senza interessi artistici o architettonici, ma così ben tenuti e caratteristici che ne vale la pena di visitarli.

Tutti hanno comunque un interesse turistico comune non indifferente: sono ricchi di storia interessante da sapere, per comprendere ed approfondire sempre di più la conoscenza del nostro territorio.

Cerageto. Monumento ai caduti

Cerageto è uno di questi borghi, una frazione del comune di Castiglione di Garfagnana, in provincia di Lucca, nel territorio dell’alta Garfagnana, in Toscana.


Come arrivare


Da Lucca si raggiunge agevolmente il borgo puntando su Castelnuovo di Garfagnana, Pieve Fosciana, Castiglione di Garfagnana e dopo soli 4,5 chilometri si arriva a Cerageto.

Cerageto. Mappa dell'itinerario da Lucca.

Si tratta di un paesino veramente piccolo, situato a 837metri slm con soli 145 residenti, senza particolari interessi artistici o architettonici. Ma interessante è la sua storia come tanti altri villaggi della Garfagnana.

Cerageto. Abitazioni ristrutturate

Cerageto – Storia

Come molti altri borghi della zona, anche questo è stato fondato in età longobarda, quando i dominatori d’oltralpe vi fondarono un loro santuario, chiamato “dalubro” (santuario di antichissime origini).

Le prime notizie di Cerageto si hanno già nel periodo antecedente l’occupazione dei Longobardi,  intorno al 1168, quando iniziò un lento e graduale spopolamento dal vicino villaggio di Montepigole, proprio verso il luogo che diventerà successivamente Cerageto. Causa del graduale abbandono di Montepigole, fu il fatto che da questa altura, gli Estensi insidiavano continuamente il borgo fortificato di Castiglione di Garfagnana.

Cerageto. Interno di un cortile.

Nel 1370 molte terre garfagnine si ribellarono alla repubblica di Lucca e fra queste anche Cerageto.

Nel 1453 i Lucchesi, vedendo ancora segni di ribellione, distrussero le case ed il castello.


Cerageto – Cosa vedere

Cerageto. Panorama sulle Apuane.

Oltre all’aspetto storico, il  borgo è tenuto così bene, pulito, ordinato con tutte costruzioni ben ristrutturate, che è  veramente un piacere anche solo passeggiare all’interno del villaggio per osservare le case in pietra, tanti  piccoli particolari, ed il panorama tutt’intorno che ne fa da cornice.

Infatti da qui si possono osservare sia le Alpi Apuane Centrali che quelle Settentrionali.

Cerageto.. Veduta sulla Pania di Corfino.
Pania di Corfino

A spiccare tra tutti gli edifici, nel tracciato cittadino, è la Chiesa di San Martino del Duecento. L’edificio presenta quattro altari e un importante organo. Annessi vi sono il campanile e l’oratorio.

Cerageto. Chiesa di San Martino
Chiesa di San Martino

Poiché la visita del borgo richiede pochissimo tempo, ci si può organizzare per visitare altri borghi nella zona, come lo stesso Capoluogo della zona: Castiglione di Garfagnana.

Cerageto. Veduta di Castiglione di Garfagnana
Castiglione di Garfagnana

Nella pizza centrale si può mangiare ed acquistare prodotti tipici, come pasta, farro, farina di castagne, formaggi, salumi, funghi porcini, confetture, miele e legumi.


Cerageto – Manifestazione degli Orti


Oltre che per il suggestivo panorama che si gode sulle Apuane, Cerageto merita di essere visitato per l’appellativo che si porta appresso dal 2011: ” Il Paese degli Orti”.

Cerageto. Orti all'interno del villaggio.
L’orto del paese

Ogni anno infatti si svolge una vera e propria sfida paesana tra coloro che riusciranno a fare il miglior orto.

Una vera e propria giuria decreta il vincitore sulla base di diversi parametri, come la ricchezza degli ortaggi, la varietà, la precisione e la pulizia.

Cerageto.  Interno del borgo.

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Tromso – La Capitale Artica


Tromso – E’ una città con 77.000 abitanti situata 400 km a nord del Circolo Polare Artic0.

E’ l’ultima grande città dell’estremo nord europeo ed è considerata la Capitale Artica.

Tromso. La Storgata, zona pedonale della città e via principale
Storgata

Infatti é da Tromso che comincia l’avventura artica verso l’estremo nord della Norvegia, nel Finmark fino a Capo Nord.

E’ da qui inoltre che partivano e partono tutt’oggi le spedizioni al Polo Nord e nelle Isole Svalbard.

Tromso. Locale tipico nordico.

Tromso – Come raggiungere la città

Si può raggiungere la  città con un volo diretto su Bergen, per esempio Firenze-Bergen, e da qui effettuare un altro volo diretto Bergen-Tromso della durata di circa due ore, sorvolando le isole Lofoten, le spettacolari e imperdibili isole più belle della Norvegia.

Tromso. Vista delle Lofoten dall'aereo

Oppure una bella esperienza sarà quella di  imbarcarsi su una delle navi della Hurtigruten, il noto postale norvegese, che navigando tra bellissimi fiordi, attracca nelle città e in tanti piccoli  porti con possibilità di scesa a terra durante le soste.

Tromso. La Hurtugruten - Il Postale norvegese
Hurtigruten – Il Postale Norvegese

Infine, chi ama fotografare, registrare video o meglio ancora  alzarsi  in volo con un drone, potrà noleggiare un’auto e guidare attraverso le tortuose strade costiere con limiti di velocità molto contenuti ma che  consentono di ammirare con tutta calma stupendi panorami. Sarà sicuramente più faticoso, visto la distanza da Bergen di circa 1800 km, ma per chi ha tempo a disposizione, sarà una bellissima avventura.


Tromso – Perchè proprio questa città


Tromso è la città ideale per chi desidera avventurarsi nell’estremo nord della Norvegia.

La bellezza di questa città, non è dovuta alle attrazioni artistiche o architettoniche, ma all’atmosfera nordica che vi si respira. Qui tutto ricorda l’estremo nord. Le vecchie case e i negozi del ‘800, la calma e la quiete anche nella seppur centralissima via principale ” Storgata” , lo “struscio della città”, con i suoi caratteristici negozi, che espongono in modo  molto attraente i più svariati articoli locali. E’ impossibile non entrare per curiosare.


Tromso – Visita della città


Video con Commento Audio


Tromsdalen Kirke – La Cattedrale artica

L’unica attrazione architettonica di una certa rilevanza e assolutamente da non perdere, è la Tromsdalen  Kirke, conosciuta anche come la Cattedrale Artica.

Tromso. Vista della Tromsdalen, la cattedrale artica.
Tromsdalen – La Cattedrale Artica

Gli 11 archi triangolari della chiesa, ricordano i crepacci dei ghiacciai. La splendida e luminosa vetrata istoriata, rappresenta invece il ritorno di Cristo sulla Terra.

Bellissimo l’organo di foggia contemporanea e i lampadari di cristallo boemo.

Purtroppo la serenità del luogo è disturbata  dalla vicinanza di una delle strade più trafficate di Tromso.

Domkirke

In pieno centro, lungo la Storgata, si trova la Domkirke, costruita nel 1861. E’ una delle chiese in legno più grandi della Norvegia e si fregia del titolo di sede episcopale più settentrionale del mondo.

Tromso. La Domkirke
Domkirke

Magic Ice Bar

Una strana attrazione, che data la zona geografica in cui ci troviamo, non ci possiamo perdere, è il Magic Ice Bar, dove ad una temperatura interna di -5° tutto è di ghiaccio, compreso il bar ed il bicchiere dove bere.

Tromso. Magic Ice Bar
Magic Ice Bar

Polaria

Tanto per rimanere in tema Artico, Polaria offre al suo interno diverse interessanti attrazioni. Si tratta dell’acquario artico più al nord del mondo. Già la sua struttura, che simboleggia dei ghiacci che si spingono l’uno sopra l’altro, incuriosisce ed attira subito l’attenzione.

Tromso. Polaria, acquario e centro addestramento foche.
Polaria

Polaria è anche un centro di addestramento per foche barbute, con una grande vasca dove, ad orari precisi si può assistere al loro pasto, durante il quale questi animali giocano con i loro istruttori, regalando momenti molto piacevoli e divertenti.

Polarmuseet

Anche il Polarmuseet, situato in un vecchio edificio adibito a magazzino doganale, contribuisce a mantenere viva l’atmosfera nordica, con il museo che espone foto, particolari e ricostruzioni di ambienti che ricordano le famose spedizioni al Polo Nord, con particolare riferimento alla caccia ed alla cattura di animali artici.

Tromso. Veduta del Polarmuseet
Polarmuseet

Tromso – In generale

Come già detto in precedenza, Tromso non offre attrazioni architettoniche o artistiche particolari. La vera attrazione sta nel passeggiare per le strade, respirare questa atmosfera nordica rilassante. Scoprire ed ammirare le vecchie case in legno delll’800, con i loro colori caratteristici e le vecchie scritte, tanti curiosi particolari sparsi un po’ ovunque, volgendo ogni tanto lo sguardo anche verso l’alto.

Tromso. Vecchie case dell'ottocento.

Forse osservando le case in legno molto diffuse in tutta la Norvegia e verniciate di rosso, vi domanderete: perché proprio il colore rosso? Perché questa già in tempi antichi era la tinta più economica. In seguito è divenuta una caratteristica ed una tradizione in tutto lo Stato.

Il sole di mezzanotte agevola molto la visita della città, potendo passeggiare anche a fino a tarda notte data la luce del sole che non tramonta mai. Questo fenomeno si verifica da circa metà maggio a metà luglio.

Tromso – La cucina

Ovunque mangerete sempre bene (…e spenderete anche molto, ma d’altronde la vita in Norvegia è molto cara, forse di più di quanto immaginiate). Il pesce è presente ovunque. Il baccalà è il piatto tipico, cucinato in svariati modi.

Tromso. Baccalà
Baccalà

Presente è anche la carne, in modo particolare lo spezzatino di renna e il filetto di renna.

Tromso. Spezzatino di renna
Spezzatino di renna

NON DOVETE ASSOLUTAMENTE PERDERVI ALMENO UN ASSAGGIO DI BALENA.

Tromso. Bistecca di balena
Bistecchina di Balena

E’ un’ottima carne che niente ha a che vedere con il pesce (d’altronde si tratta di un mammifero). Carne rossa, tenera e molto saporita.


Il tutto potrà essere accompagnato da ottima birra presente ovunque.


Tromso – Finale

Non lasciate la città senza aver fatto delle belle passeggiate lungo la Storgata, la zona pedonale della città.

Tromso. Interno  di un negozio.

Ammirate le vecchie costruzioni in legno dell’ottocento ed entrate in qualche negozio, anche senza comprare niente, ma solo per osservare la varietà di articoli locali, originali, così vari e ben esposti.


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