Matera – Introduzione

Prima di cominciare la visita di Matera, ritengo opportuno osservare attentamente il territorio circostante. E’ un luogo dell’Italia veramente singolare che costituisce un esempio di civiltà scomparsa,  uno spettacolo a dir poco sensazionale, fatto di forre e dirupi impressionanti che si aprono sulle rive del torrente Gravina.

Matera. Vista dal drone sulle forre e sul torrente Gravina.
Le Forre ed il torrente Gravina

E’ in questo ambiente che sorge la nostra meta. Una città la  cui storia andrebbe insegnata nelle scuole affinché ogni essere umano ne possa trarre ispirazione. Un perfetto equilibrio tra intervento umano ed ecosistema.

Matera. Vista della città dall'altro, dal parco nazionale delle murge.
Vista di Mater dal Parco Nazionale delle Murge

Una città che dopo essere stata la vergogna dell’Italia è diventata la Capitale della Cultura 2019, patrimonio mondiale dell’UNESCO, un singolare se non unico al mondo Giardino di Pietra, la Gerusalemme italiana.


Matera – Storia


La città si presenta nettamente divisa in due parti tra loro molto diverse.

Ad Est, nella parte bassa, sull’orlo della stretta gravina che si sprofonda nell’omonimo torrente, è situata la zona dei caratteristici  Sassi.

Matera. Chiesa di san Pietro Caveoso, la parte bassa dei sassi.
La parte bassa dei Sassi – San Pietro Caveoso

A Ovest, nella parte più alta, si estende invece la città più moderna con i quartieri più recenti.   

Matera. Il nuovo quartiere denominato anche Dorsale Barocca.
La dorsale barocca – Il Nuovo Quartiere

Per tutto il medioevo il confine di Matera è sempre stato ristretto a quello dei Sassi. L’espansione della città inizia dal XVII secolo allargandosi sulla dorsale barocca, anche perché orograficamente pianeggiante.

Nel 1663 la città ottiene, dal regno di Napoli,  il titolo  di  Capitale della Regia Udienza. Un titolo che favorirà  il  grande sviluppo di Matera nella  dorsale barocca, con nuove abitazioni signorili, palazzi e chiese in stile barocco   a cominciare dal palazzo Lanfranchi.

Questo  quartiere diviene così la zona abitata dalla classe sociale più agiata a differenza dei Sassi che rimarrà ancora quella abitata dalla gente più povera.


Matera – Visita della Città


La dorsale barocca-Il nuovo quartiere

Seppur la vera attrazione della città sia proprio il quartiere dei Sassi, anche la dorsale barocca è molto interessante e merita sicuramente uno sguardo attento. Anzi la visita di Matera dovrebbe cominciare proprio da qui. 

Matera. Palazzo Lanfranchi  in piazza Giovanni Pascoli.
Palazzo Lanfranchi – Piazza Giovanni Pascoli

Questo quartiere moderno é oggi il centro della città. Tutto raccolto intorno all’asse viario che si stacca dal palazzo Lanfranchi, in  piazza Giovanni Pascoli, arriva fino in piazza Vittoria Veneto, fulcro e cuore della vita cittadina. 

Via del Corso – Via Ridola  

La strada, molto  caratteristica,  è fiancheggiata dai bei palazzi storici ed abitazioni dall’aspetto spesso singolare.

Questa via costituisce una gradevole passeggiata. In modo particolare alla sera quando il quartiere si anima ancora di più. I locali si apprestano ad accogliere i turisti, esponendo i loro più variegati menù ed i negozi di artigianato espongono i loro particolari articoli come opere d’arte.

Proprio in questo  quartiere potremo ammirare, tra le tante, due importanti attrazioni.

Il Palombaro Lungo

Sotto la piazza Vittorio Veneto troviamo il grande palombaro di Matera. Detto Palombaro Lungo, è un enorme invaso ipogeo capace di contenere 5000 mc di acqua e che da solo poteva rifornire tutta la città.

Matera. Il Palombaro lungo.
Il Palombaro Lungo

Diversi sono i palombari presenti nel sottosuolo  di Matera,  ma questo è veramente un’opera architettonica eccezionale.

Chiesa di San Francesco

Alla fine di Via del Corso non dobbiamo perderci la  visita della chiesa di San Francesco. L’edificio si trova nell’omonima piazza. Fu quasi completamente rifatto in forme barocche nel 1670.

La doppia scalinata ci conduce all’interno. L’unica navata è coperta di stucchi barocchi bianchi. Bellissimo il ricco altare ligneo intagliato e dorato.


Video con Commento Audio


Matera – Storia dei Sassi


Matera è una delle città più antiche del mondo. L’uomo è presente sul territorio materano da tempi remotissimi, addirittura dalla preistoria ed è stato presente, senza soluzione di continuità, fino ai tempi nostri.

Matera. Panorama sul Sasso Caveoso.

Agli inizi abitava nelle grotte situate nella zona antistante i Sassi, per poi trasferirsi nel tempo proprio qui, spinto anche dall’abbondanza di acqua.

Matera. Vista delle grotte abitate in tempi anrichissimi.

La Calcarenite, che costituiva la pietra, consentiva di scavare facilmente la roccia. Con i materiali restanti, si costruivano le facciate ed altre case anche sovrastanti, così come  le vie che  spesso passavano sopra le case.

Ancora oggi possiamo vederne le tracce dai rialzi lungo le strade.

Matera. Dosso dovuto al passaggio di una strada sopra una casa.

Nell’immediato dopoguerra, Togliatti definì Matera ” La Vergogna d’Italia”. Fino agli ‘60 la gente viveva ancora nelle grotte, senza un gabinetto, con cisterne scavate all’interno del Sasso per raccogliere l’acqua.

Vivevano in condizioni igieniche inesistenti, insieme con gli animali per riscaldare l’ambiente e le malattie erano molto diffuse. La mortalità infantile era tragica. circa la metà dei bambini nascevano morti.

Sfollamento dei Sassi

Nel 1952, con una legge speciale, comincia lo sfollamento dai Sassi. Ma nel 1986, con un’altra legge speciale ed in seguito a forti investimenti comincia il contro esodo,  il  ripopolamento dei Sassi con relative ristrutturazioni.

Ripopolamento dei Sassi

Dopo essere entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, Matera acquista anche il titolo di “Capitale della Cultura 2019”. 

Arrivano in città grossi capitali e agevolazioni anche a fondo perduto per chiunque abbia intenzione di destinare un Sasso a Bed & Breakfast, Agenzia Turistica o Laboratorio artigiano.

Matera. I Sassi nella parte Caveosa.

Ecco perché oggi vediamo questa città così ben ordinata, ricca di negozi e di locali, con una grande ricettività alberghiera.

Matera. Tipico B&B nel Sasso Baresano.

Tutta questa situazione consente di riscoprire e restaurare opere d’arte, chiese ipogee, palazzi e strade ricostruite come erano un tempo, si aprono nuove attività, tutte nel rispetto dell’ambiente materano.

Gli artigiani tornano a produrre vecchi oggetti tradizionali come il simbolo  di Matera, il Cuccù.

Matera. Il Cuccù, tipico simbolo di Matera, con una storia tradizionale molto curiosa.
Il famoso Cuccù-Simbolo di Matera

Vengono riscoperti i vecchi sapori , come la salsiccia ed il salame “pezzente” ed il pane, dal gusto singolare, diventa un a curiosità quasi da museo, messo in mostra anche per strada, tanto  é l’orgoglio dei Materani per questa loro tradizione. 

Suddivisione e visita dei Sassi

I sassi, come già detto in precedenza, furono il primo nucleo dell’odierna Matera. Sono divisi in tre quartieri: la Civita, che é la parte alta della città dove si trova il Duomo con il  suo belvedere, il Sasso Caveoso, costituito da una miriade di abitazioni scavate nella roccia ed il Sasso Barisano con abitazioni più tradizionali.

Chiesa di San Pietro Caveoso

Proprio nel Sasso Caveoso, il più pittoresco e primitivo dei due,  incontriamo due importanti attrazioni. Nella piazza San Pietro, con vista suggestiva sulla gravina, si trova la chiesa di San Pietro Caveoso con bella facciata barocca. 

Matera. San Pietro Caveoso visto dal da Santa Maria de Idris.
Chiesa di san Pietro Caveoso

Chiesa di santa Maria de Idris

Nelle immediate vicinanze, sulla destra di san Pietro, in cima ad uno sperone denominato Monte Errone, spicca la singolare chiesetta di Santa Maria de Idris. 

La chiesetta è quasi interamente scavata nella roccia.

Matera. Chiesetta di santa Maria de Idris, completamente scavata nella roccia.
Chiesa di Santa Maria de Idris

Matera – Conclusioni


Alla sera il panorama sui sassi è a dir poco affascinante, la sensazione è  quella di trovarsi difronte ad un vero presepe.

Le strade, i locali, le case cambiano volto e mostrano un altro aspetto della città completamente diverso.

Anche per i Materani stessi è una gioia ammirare tutta questa illuminazione. Ogni casa illuminata l significa per la loro, un Materano in più tornato ad abitare e far rivivere un Sasso.

Matera. Panorama notturno sul Sasso Barisano.

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