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Tag: capitali europee

Zagabria-Due città: Alta e Bassa


Zagabria – Perché questa scelta


Zagabria – Perché visitare sempre le solite mete turistiche scontate? 

Spesso mi  incuriosisco di luoghi turistici meno conosciuti, mete meno ambite e mi domando: come sarà quella tale città? Varrà la pena visitarla? Avrà pur qualcosa d’interessante…ma se non vado non lo potrò mai sapere.

Premesso che viaggiare è sempre bello a prescindere, la mia curiosità, questa volta, mi  ha spinto a scegliere Zagabria come meta da visitare, sicuramente meno sfruttata di Dubrovnik, Spalato, Pola, Fiume, Zara ed altre, in quanto un po’ fuori dai consueti  circuiti turistici.

Quindi mi faccio un programma qualche giorno prima, salgo in macchina, parto ed in otto ore ( da Lucca) sono nella via Ilica, in pieno centro di Zagabria.

Zagabria. Via Ulica

Zagabria – Drazen Petrovic

Per gli appassionati sport e storia dello sport, prima di cominciare la visita della città, raccomando un po’ di tempo da dedicare alla memoria di Drazen Petrovic, grande campione del Basket Jugoslavo, una grande promessa a livello mondiale che avrebbe potuto sfidare addirittura Michael Jordan.

Zagabria. Drazen Petrovic

Nato a Zagabria e morto a 29 anni in un incidente stradale in Germania. A lui è stata intitolata una piazza dove molti suoi fan e appassionati di basket si recano quasi come in pellegrinaggio.

Ma il pellegrinaggio, non si limita solo alla piazza col monumento, ma bensì anche all’enorme cimitero monumentale di Zagabria, dove i tifosi si fermano per alcuni minuti davanti alla sua tomba.


Zagabria – Visita della Città


Zagabria – Città Bassa

Importante, al fine di organizzare meglio la visita della città, ricordarsi che Zagabria è divisa in due parti: la città bassa (Donji Grad) e città alta (Gornji Grad). Da dedicare un giorno per la parte bassa ed uno per la parte alta.

La parte bassa di Zagabria, Dolnjji Grad, si  può visitare, giusto per averne un idea, in una mezza giornata a passo svelto, ma sarebbe un peccato  non passeggiare lentamente, anche senza una precisa meta, guardarsi  intorno per osservare tanti particolari disseminati per la città, alzare lo sguardo per ammirare i tanti bellissimi palazzi così ben  decorati e costruzioni che seppur molto moderne non contrastano affatto  con l’ambiente circostante.     


Video con Commento Audio

Via Ulica e Trg Bana Jelacica

Imbocchiamo la Ilica, il grande viale che attraversa tutta la città e conduce nella piazza centrale, nel cuore della città: Trg Bana Jelacica, e cominciamo  così la visita della città  bassa, la Donji Grad, la parte più moderna.

Zagabria. Via Ulica

In questa bellissima piazza, dove si erge l’imponente monumento al generale Josip Jelacic, si affacciano i più importanti negozi di Zagabria. La piazza è sempre molto frequentata sia di  giorno  che di sera, anche perché da qui passano tutti i tram.

Oltre ad essere uno spazio di divertimento per i giovani, è anche per molti un luogo di relax . Ecco perché viene chiamata il cuore della città. E’ un grande spazio dove tutti, prima o poi, vi devono passare.

Cvjetni trg

Un’altra piazza ben conosciuta é la Cvjetni trg, dove troviamo un’antica galleria commerciale dell’800 situata in un bellissimo palazzo, dove sono presenti importanti e storici negozi.

Nelle immediate vicinanze, quasi a spezzare tutto questo aspetto esclusivamente commerciale, si può visitare la piccola, ma singolare chiesetta serbo-ortoddossa, la  Pravoslavna Crkva, del 1866.

Gli Spazi verdi della città

Zagabria non è una città di cui ci si innamora a prima vista ma lentamente vi saprà rubare l’anima.  Quando scoprirete le magnifiche piazze , i grandissimi spazi verdi così  ben tenuti e curati, ve ne innamorerete subito.

Zagabria. Piazza del Maresciallo Tito.

Ecco la piazza del maresciallo Tito, dove si trova, tra altre rilevanze architettoniche, il bellissimo teatro del, mentre subito adiacente a questo slargo troviamo la Marulicev, altra piazza immersa nel verde, con bellissimi palazzi.

Zagabria. Palazzo Marulicev.

Ma gli spazi verdi più grandi e più curati li  troviamo nei pressi della stazione: TRG KRALIA TOMISLAVA e LA SRTOSSMAYEROV . In quest’ultima si trova il  bel palazzo del Padiglione.

Questi grandi giardini, oltre ad essere luoghi di relax, sono anche spazi per il divertimento e lo svago  dei cittadini.

Zagabria – Città Alta

La città Alta si divide a sua volta in due quartieri, storicamente rivali: il Gradec e i Kaptol, dove si trova la Catytedrale.

Funicolare – Via Ulica

Una  comoda  funicolare ci risparmia la fatica della salita alla città alta, arrivando alla torre Lotrscak, il simbolo i Zagabria, nel quartiere Gradec.

Zagabria. Funicolare.

Purtroppo ci accorgiamo subito che gran parte dei monumenti sono in fase di restauro, come la stessa chiesa di San Marco, famosa per il suo tetto piastrellato. Questa chiesa, tra l’altro, non solo é chiusa, ma neanche avvicinabile, essendo bloccata tutta la piazza.

Zagabria. Piazza San Marco.

Kamenita Vrata

Saltiamo quindi la  visita di  questa piazza, e ci dirigiamo  subito verso la Kamenita Vrata, ovvero la Porta di Pietra la sola rimasta delle quattro  antiche porte , dove è stata eretta una cappellina barocca della Madonna col Bambino.

Zagabria. Kamenita Vrata.

Museo Cittadino

Doverosa é anche la visita al museo cittadino. Tra i  numerosi reperti della vecchia Zagabria, troviamo anche un simpatico busto  che ricorda l’invenzione della Penna Stilografica, avvenuta proprio in questa città.

Zagabria. Museo cittadino. Penkalia, la penna stilografica inventata a Zagabria.

Scendiamo nell’altro quartiere  il Kaptol, imbattendoci involontariamente in un’antica e storica farmacia.

Una targa narra che un pronipote di dante Alighieri, Nicolò Alighieri, viveva e si era sposato in Zagabria, dove aveva acquistato questa farmacia nel 1399.

Quartiere Kaptol

Il Kaptol è il quartiere più turistico in assoluto, la cui vita si concentra quasi tutta nella via Tkalciceva.

Zagabria. Tkalciceva.

E’ in questo quartiere che si trova la Cattedrale

Questa è una delle zone più animate della città, piena di negozi, ristoranti e caffè tutti situati in vecchi e caratteristici fabbricati dell’epoca.

Dolac (Il Mercato)

Percorrendola tutta arriviamo nella piazza del Dolac, il caratteristico mercato di Zagabria, pieno di banchi per la vendita di frutta e verdura, prodotti alimentari, e tantissimi altri generi di merci.

Zagabria.Dolec...il mercato.

Ristoranti e Parcheggi

I ristoranti nella parte bassa della città sono in genere buoni ed offrono menu di qualità, anche se non molto vari. I prezzi, per essere in Croazia, non sono particolarmente contenuti.

I parcheggi sono un problema in modo particolare nella città alta, e parcheggiare nel centro della città bassa sarà abbastanza difficile, quindi conviene trovare un parcheggio sotterraneo, di cui la città è ben fornita.

La città alta, si raggiunge benissimo a piedi, con o senza funicolare.

Zagabria. Struttture moderne.

                                                                              


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Vienna – Città Imperiale e Capitale Asburgica


Vienna – Impressioni


E’ diventato un luogo comune ormai che Vienna, la capitale dell’Austria, sia una città per vecchietti, noiosa, dove fa sempre freddo, tutti sono precisini, rispettano le code, i semafori e la gente non sorride mai.

Niente di più sbagliato. Vienna è una bella capitale europea, piena di vita e di giovani, con un’intensa vita culturale, accogliente, confortevole ed a misura d’uomo.

Vienna. Giovani nel Graben che animano la vita cittadina.
La vita nel Graben

Tra le più grandi e più belle capitali europee, è sicuramente quella più vicina all’Italia e anche la più facilmente raggiungibile con i propri mezzi.

Dalla mia città, che è Lucca, impiego non più di dieci ore per raggiungerla in auto, percorrendo sempre autostrade.

Non esiste un periodo migliore o peggiore per la visita della città. In primavera e in estate abbiamo sicuramente le temperature più miti e le giornate più lunghe per effettuare video, scattare foto e  maggior tempo per passeggiare.

Vienna. Il Municipio con ikl vecchio e famoso circo Roncalli.
Municipio con il vecchio e famoso circo Roncalli

Anche d’inverno è bellissima, specialmente sotto le feste natalizie. Ma è anche parecchio fredda.

Vienna è una città che non stanca mai. Tutte le volte che mi reco nella capitale asburgica, provo sempre una forte emozione.

Rimango continuamente affascinato dai bei palazzi, dalle piazze, dalle belle vetrine dei caffè e dai monumenti, come fosse la prima volta.

Si respira sempre un’atmosfera del tutto singolare e inspiegabile. E’ una città piena vita e di giovani, non esiste però confusione. Tutto avviene con rispetto, educazione e in piena  rilassatezza.

Vienna. Palazzi neoclassici nel centro storicio
Palazzi viennesi

Vienna – Visita della città


Ritengo che per ottimizzare la visita della capitale, per poter vedere il più possibile senza sprechi di tempo , sia opportuno, in funzione del tempo a disposizione, suddividerla virtualmente in settori.

In questo articolo, Vienna è stata suddivisa in quattro settori, tanti erano i giorni a disposizione per la visita della città.

Il primo giorno verrà dedicato al centro storico vero e proprio compreso la famosa Cattedrale.

Il secondo giorno consiste in un’escursione nell’immediata periferia, per visitare gli heurigen di Grinzing.

Il terzo giorno visiteremo il ring che comprende il municipio, l’università, il parlamento, i parchi e l’Hofburg

Il quarto giorno sarà dedicato al Prater ed alla visita del Belvedere.


Vienna – Primo Giorno (Il Centro Storico)


Dopo il primo approccio mattutino alla città, con una passeggiata nella bella Kartnerstrasse, verifichiamo subito l’efficienza dei mezzi pubblici. Prendiamo quindi il metro che ci condurrà nella piazza della Cattedrale, il cuore della città, in origine il cimitero di Santo Stefano, abbandonato ai primi del ‘700.

La Cattedrale di Santo Stefano

Gran parte della piazza è stata ricostruita dopo i bombardamenti del 1945 che distrussero in parte anche il tetto della cattedrale.

Il Duomo di Santo Stefano, tra i più significativi esempi di architettura gotica dell’Europa centrale, incanta per le sue decorazioni in pietra, il tetto policromo ed il suo interno maestoso.

Vienna. cattedrale di santo Stefano
Cattedrale di Santo Stefano

Il grandioso interno a tre navate è lungo 92 metri e nella navata centrale raggiunge un’altezza di 28 metri

Alte finestre polifore si alternano a pilastri lungo tutte le navate laterali.

Vienna. Interno della Cattedrale di santo Stefano.
Interno della Cattedrale

Con un comodo ascensore si può raggiungere la sommità di una delle torri, dalla quale è possibile ammirare il magnifico tetto e godere di un vasto panorama sulla città e sulla piazza sottostante, dove stazionano le numerose carrozze di cavalli ben tenute e molto ben conservate.

Il Graben

Tutt’intorno alla piazza, si sviluppa la parte più bella del centro storico, il Graben, una piazza allungata da secoli cuore commerciale della città, dove si esibiscono mimi e artisti di strada, i ragazzi si danno appuntamento e le signore si riposano nei caffè dopo lo shopping.

Nel Settecento la piazza si arricchì di palazzi divenuti oggi d’epoca e storici come il monumentale Grabenhof, edificio classicista, progettato da Otto Wagner anticipatore dello Jugendstill

Piazza Freyung

Continuando a passeggiare per il Graben, troviamo più avanti la vasta piazza trapezoidale denominata Freyung, dalla parola frei (libero) in quanto nel medioevo il luogo garantiva il diritto d’asilo.

Al centro della piazza si trova l’Austria Brunner, la fontana d’Austria del 1846 e dei fiumi Danubio, Elba, Vistola e Po.

Vienna. Piazza Freyung, fontana dei fiumi.
Fontana dei Fiumi

Su tutta la piazza si affacciano notevoli palazzi prevalentemente in stile barocco.

Piazza Am Hof

Anche la Am Hof, una delle più vaste piazze della vecchia Vienna, è circondata da palazzi storici, come la caserma principale dei pompieri viennesi, ricavata dall’unione di diversi edifici in stile neoclassico.


Potrà forse sembrare eccessivo un giorno intero per queste attrazioni. Dobbiamo però considerare che tra una visita e l’altra incontriamo tanti altri monumenti, fontane, bei palazzi, angoli neoclassici, negozi e vetrine straordinariamente addobbate. Tutto questo ci attirerà, ci farà fermare per curiosare, approfondire. Insomma saremo circondati da così tanta bellezza che arriveremo a sera senza neppure accorgersene.


Vienna. Negozio tradizionale con infissi ed insegna d'epoca.
Vecchio tradizionale negozio


Vienna – Secondo Giorno (Grinzing)


Lasciamo il centro storico per recarci nella periferia settentrionale di Vienna che ha inglobato piacevoli villaggi oggi divenuti eleganti quartieri.

Vienna. Panorama sulla città visto da Grinzing.
Panorama su Vienna visto da Grinzing

Grinzing, sicuramente il più famoso, si può raggiungere anche con il vecchio storico tram che dal centro della capitale raggiunge proprio il cuore del villaggio. Tra tutti i villaggi questo è particolarmente apprezzato e frequentato per i suoi numerosi Heurigen.

Vienna. Stazione dei tram a Grinzing, proveniente dal centro di Vienna
Grinzing – Stazione dei Tram

Non si può visitare Vienna senza fare una passeggiata in questo quartiere e fermarsi nelle tipiche locande dove viene servito l’inebriante e profumato vino novello detto “heurige” appena uscito dal torchio. Il termine “Heuriger” indica sia il vino nuovo che il posto in cui lo si beve.

Gli Heurigen sono i locali dove, secondo la tradizione, si beve il nuovo vino della stagione. Oggi gli Heurigen sono disseminati un po’ dappertutto e sebbene Grinzing abbia perso un po’ del suo fascino, essendo praticamente sempre piena di turisti, una passeggiata in questo villaggio con una visita culinaria in uno di questi locali caratteristici, é sempre molto piacevole e da non perdere.

Gli heurigen godono a Vienna di una fama pari a quella dei caffè. In questi locali vengono esclusivamente serviti vino e bevande analcoliche, insieme ad una grande varietà di tradizionali piatti locali, principalmente piatti freddi con formaggi, speck, lardo, affettati, uova e diversi tipi di pane.

Nelle vie strette di questo paese, non si ha affatto la sensazione di trovarsi in un quartiere della metropoli. Le case sono piccole al massimo di due piani, e tutte di un colore diverso dall’altro. Sembra un po’ il paesino delle fiabe.

Passeggiare per Grinzing dopo un buon pasto in un Heurigen è veramente piacevole e rilassante.


Vienna – Video con Commento Audio

Vienna – Terzo Giorno (Il Ring)


Tornati in città, ci dedichiamo ad una passeggiata lungo il RING, una delle più importanti arterie della capitale, una trafficata circonvallazione a più corsie, che in questi giorni ospita anche lo storico circo Roncalli, fondato nel 1976 dal tedesco Bernhard Paul.

Passeggiando in questo parte di Vienna, ci rendiamo effettivamente conto di trovarci nella Città Imperiale, nella ex Capitale Asburgica. I grandi viali, i giardini ben curati incastonati nei bellissimi parchi, i grandi palazzi e gli storici edifici che ospitano le maggiori istituzioni nazionali, rendono ancora più emozionante e magnifica questa elegante capitale.


I Palazzi del Ring


I monumentali palazzi che qui si trovano, tutti facilmente raggiungibili a piedi, sono tra le principali attrazioni di Vienna.

Sicuramente i più belli e quelli che colpiscono subito il turista, sono il municipio in spiccato stile gotico, il parlamento, edificio in stile neoclassico del 1874 e l’università, in stile rinascimentale, inaugurata nel 1884.

Vienna. Il grande e monumentale edificio del Parlamento.
Il Parlamento

Di fronte a questi palazzi, sempre lungo il ring, bellissimi giardni corredati da fontane, ci accompagnano fino a una grande area monumentale costituita dall’Hofburg, l’ex palazzo imperiale.


L’ Hofburg


La struttura dell’Hofburg è composta da grandi ali di edifici e palazzi più piccoli. E’ un vasto complesso cresciuto per successivi ampliamenti nel corso dei secoli senza un progetto unitario. E’ questa un’attrazione che merita una visita più accurata, che richiede però parecchio tempo.

Passando attraverso belle carrozze d’epoca, ci affacciamo sulla Michaelerplatz, da dove si può ammirare la magnifica facciata del Michaelertrakt, sempre parte del complesso dell’Hofburg, eretta tra il 1891 e 1893 a forma di grandioso emiciclo

Vienna. La bela facciata del Michaelertrakt nella Michaelerplatz.
Michaelertrakt

All’interno del complesso, si trovano anche le stalle imperiali affollate di bellissimi esemplari equini, ulteriore conferma dell’importanza che i cavalli rivestono a Vienna, mentre tutt’intorno all’Hofburg possiamo ammirare tanti altri bellissimi palazzi come l’Albertine, il Palazzo dell’Opera ed il celebre Hotel Sacher con annesso il prestigioso Caffè Sacher.


Lo Stadtpark


Dopo tutto questo camminare, si può sentire la necessità di riposarsi un attimo, e cosa c’è quindi di meglio di un parco viennese?

Nella capitale i parchi sono veramente tanti, tutti curati, attrezzati e ben tenuti. Uno di questi è lo Stadtpark, spazio verde con tanto di laghetto e fontanelle, dedicato ai musicisti, trai quali ovviamente spiccano Schubert e Strauss. Si tratta di un giardino pubblico all’Inglese realizzato nel 1862. Questo è il parco più antico di Vienna, attraversato dal piccolo fiume Wienfluss, prima della sua confluenza nel Danubio.

Vienna. LoStadtpark il parco più antico di Vienna.
Lo Stadtpark

Vienna – Quarto Giorno (Il Prater e il Belvedere)


Un Parco molto particolare, dove oltre al riposo anche il divertimento è garantito, è il Prater, considerato tra i dieci parchi urbani più belli del mondo, con un grande luna-park permanente dove tra le tante attrazioni spicca la famosa Riesenrad (la ruota panoramica).

Vienna. Riesenrad - La Ruota Panoramica del Prater.
Riesenrad – La Ruota Panoramica

Prima dell’immancabile giro sulla ruota, è consigliabile una visita al piccolo museo, anche per capire come si svolgesse la vita all’interno del parco nell’800 e quanto fosse apprezzato dai viennesi.

La grande ruota panoramica, progettata nel 1897 dall’Inglese Walter Basset, è divenuta il simbolo di Vienna. Usata come punto di osservazione militare durante la prima guerra mondiale, fu distrutta dalle bombe nel 1944 e ricostruita alla fine del conflitto. Alta 65 mt e larga 61, effettua un giro completo in 15 minuti ed offre una grande panorama sul parco e sulla città.


Hundertwasserhause


Con il comodo Metro, attraversiamo il Danubio e torniamo in centro non senza prima però aver dato un’occhiata alla famosa Hundertwasserhause.

Questo palazzo con la facciata ad onde, decorata con colori vivaci, è diventato un altro dei simboli della città

Seppure tra pesanti polemiche riguardanti i costi della sua realizzazione, il palazzo è regolarmente abitato da famiglie viennesi che hanno avuto il permesso di decorare personalmente la facciata attorno alle finestre, dando all’insieme un aspetto ancora pi eclettico e vivace.

Vienna. Lo stravagante palazzo  Hundertwasserhause .
Hundertwasserhause

Il Belvedere


Non possiamo lasciare Vienna senza prima aver visitato almeno una delle due più bellle ed eleganti residenze: lo Schonbrunn ed il Belvedere. Essendo il tempo a disposizione quasi esaurito, optiamo per il secondo e ci dirigiamo quindi nell’immediata periferia per visitare il complesso del Belvedere Superiore e Belvedere Inferiore.

Il Belvedere è tra le più belle ed eleganti residenze principesche d’Europa; l’insieme fu fatto costruire come residenza estiva tra il 1700 e 1723 dal principe Eugenio di Savoia.

Vienna. Lo stupendo Palazzo del Belvedere.
Il Palazzo del Belvedere

L’originalità del complesso è data dalla contrapposizione dei due edifici, uno ai piedi della collina e uno di rappresentanza sul punto più alto, collegati tra loro da un giardino scenografico.

Il palazzo è composto da due monumentali facciate a più padiglioni e corpi sporgenti; oggi ospita mostre temporanee e una collezione permanente ricca di capolavori.

Il giardino che unisce il Belvedere Inferiore al Superiore, fu sistemato alla francese tra il 1700 e il 1725 dal Francese Dominique Girard, con fontane, vasche, statue e scale. Attraversandolo si gode di un panorama sempre più ampio sulla città, su questa stupenda capitale europea, elegante, affascinante e così ricca di arte, storia e musica da lasciarvi letteralmente incantati.


Conclusioni


I mezzi pubblici sono molto diffusi e servono molto bene tutta l’area sia urbana che extraurbana. Veloci e comodi sono sia I tram che i bus così come la Metropolitana.

La cucina viennese è abbastanza varia e saporita. In tutti i ristoranti possiamo trovare una vasta scelta di zuppe che tradizionalmente vengono servite come antipasto. La Wiener schnitzel è molto buona e molto diffusa. Andare a Vienna e non mangiare una Wiener Schnitzel è un po’ come andare a Roma e non vedere il Colosseo. Molto buono e da non perdere è anche il Goulash viennese.

Tra i dolci sicuramente primeggia la Sacher-torte seguita da l’Alpenstrudel e i Kaiserschmarn

Chi avesse ancora una mezza giornata a disposizione, potrà spostarsi nella periferia, per visitare un’altra bella cittadina, luogo di villeggiatura molto famoso per le sue terme, frequentato un tempo dall’aristocrazia austriaca e dagli stessi prìncipi e imperatori: Baden bei Wien.


Vienna. Panorama sulla città ripreso dalla torre della Cattedrale.
Panorama su Vienna

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Copenaghen. Canale Nyhavn.

Copenaghen – La Città della Sirenetta


La Capitale più accogliente e vivibile del Nord Europa.


Copenaghen. Il canale Nyhavn simbolo della città.
Nyhavn

Copenaghen – Introduzione ed impressioni


Quando le persone mi domandano: com’è Copenaghen?-Rimango un attimo perplesso perché sono avvolto da un flusso di aggettivi tale da non saper quali scegliere.

Copenaghen è una città giovane, festosa, piena di studenti e affascinante per l’atmosfera ed i colori tipicamente nordici. E’ trafficata e dinamica, ma allo stesso tempo rilassante con i suoi numerosi parchi e le sue belle passeggiate nel centro storico.   

E’ una città ricca di sorprese e di contraddizioni: innovazione e tradizione, design ultra moderno e palazzi antichi, atmosfere tranquille e serate mondane, tutto nella stessa metropoli.

Qui, tutto può essere pretesto di divertimento: anche la fine dell’anno scolastico ed il bagno nelle fontane per il caldo eccessivo.

Copenaghen. Gli studenti festeggiano la fine dell'anno scolastico, tuffandosi in una fontana del centro.
Studenti dentro una fontana

Non per niente i Danesi sono considerati uno dei Popoli più felici al mondo.

La città non è estremamente estesa come altre metropoli europee, ma al suo interno ha veramente tante attrazioni che si trovano quasi tutte a breve distanza l’una dall’altra, tanto da pensare di poterle visitare tutte a piedi.

Con l’uso di una bicicletta però sarà ancora meglio, più divertente e più singolare.

Copenaghen. Parcheggio di biciclette nei pressi di una stazione del metro.

Copenaghen, forse più di Amsterdam, è affollatissima di biciclette e tricicli che i Danesi usano per portare in giro  i bambini e caricare le proprie cose. Tutti i giorni e con qualunque situazione meteorologica, in città si muove un esercito di due ruote. È stato calcolato che gli abitanti di Copenaghen pedalano ogni giorno l’equivalente di 35 giri intorno al mondo.

Copenaghen. Triciclo attrezzato per il trasporto dei figli e di cose.
Triciclo familiare

Ma cosa c’è da visitare  a Copenaghen?….molte cose.



La capitale danese è un vero e proprio museo  all’aperto vibrante di vita, sempre al passo con i tempi e con le ultime tendenze nell’ambito della moda, del design e dell’architettura.


Copenaghen. Palazzo del municipio.
Palazzo del Municipio

Visita della città

Per ottimizzare la visita della città è opportuno partire dalla piazza del municipio, per cui prendiamo il metro ed arriviamo proprio nei pressi del bellissimo palazzo comunale, uno dei simboli della città.  L’edificio è aperto al pubblico e quindi vi si può accedere per ammirare gli splendidi interni, i soffitti, le statue e gli affreschi, nonché i bei giardini attorno al palazzo.

Poiché l’accesso è consentito durante le ore normali di lavoro, sarà sorprendente notare con che silenzio e concentrazione lavorano gli impiegati comunali. Non noterete nessuno a giro nei corridoi né udirete vociare dalle stanze.

Dopo aver osservato alcuni particolari intorno alla piazza, come il famoso barometro cittadino, la fontana del drago, il monumento ad Andersen e l’ingresso ai Giardini di Tivoli, entriamo finalmente nella zona pedonale.

Copenaghen. Monumento a H.C.Andersen
Monumento a H.C.Andersen

Centro Storico

Percorrendo lo Stroget, una lunga arteria pedonale di quasi due chilometri, fiancheggiata da bellissimi negozi, attraversiamo tutto il centro storico fino alla parte opposta della città.

Incontreremo il museo dei Guinness Mondiale dei Primati e un grandissimo punto vendita della nota casa danese ideatrice e costruttrice dei mattoncini di plastica: la famosissima LEGO.

Lo Stroget ogni tanto sbocca in qualche bellissima piazza, oppure divide in due uno slargo formando altrettante piazze con fontane decorate e monumentali, come la Fontana delle Tre Cicogne.

Così passeggiando, possiamo quindi ammirare anche bei palazzi più o meno antichi, fontane monumentali, particolari disseminati qua e là, arrivando lentamente al Nyavn, il famoso canale simbolo di Copenaghen.


Canale Nyhavn

Questo splendido e famoso angolo di Copenaghen, chiamato Nyhavn, ovvero porto nuovo, è un bacino creato nel 1671 che per lungo tempo è stato un luogo malfamato. Qui si concentravano bettole, botteghe di tatuaggi e, in tempi più recenti, sex-shop.

Una profonda operazione di risanamento, accompagnata dal restauro di gran parte degli edifici settecenteschi, ha trasformato questo vecchio quartiere malfamato, in un angolo tra i più caratteristici e tra i più fotografati, da un’atmosfera veramente unica, richiamando turisti da tutto il mondo.

Copenaghen. Nyhavn, il canale diventato ormai uno dei simboli della città.
Nyhavn

Al posto delle bettole e dei negozi di tatuaggi, oggi ci sono ristoranti e caffè  aperti tutta la notte.

Le due rive del canale inoltre, sono state riservate all’approdo stabile di chiatte e imbarcazioni a vela. Alcune di queste sono state trasformate in abitazioni ed altre ancora utilizzate per la navigazione interna.

Anche la Danimarca, come i Paesi Bassi, è ricca di canali. Qui si può respirare aria di mare ed osservare i Danesi come hanno trasformato, questi corsi d’acqua, in luoghi di divertimento e di relax. Ci si può sedere leggere in santa pace un libro e, perché no, prendere anche un po’ di sole.

Copenaghen. Canali nei pressi del porto.

Copenaghen – Album Fotografico


Christiansborg E amalienborg

Dopo una breve visita al palazzo Christiansborg, sede del parlamento danese, situato sull’isolotto di Slotsholmen, nel centro di Copenaghen ed al Palazzo della Borsa, in stile rinascimentale olandese, ci soffermiamo presso l’Amalienborg, armonioso complesso costituito da quattro palazzi rococò disposti intorno ad una piazza ottagonale. Il complesso è la residenza reale, dove ogni giorno alle ore 12 si svolge il cambio della guardia, accompagnata dalla banda, solo però quando la Sovrana è presente a palazzo.


Quartiere NYBODER (kASTELlET-sIRENETTA)

Passeggiando nei pressi del porto, se intravediamo la chiesetta anglicana di sant’Albano con l’adiacente scenografica fontana dei tori,

significa che ci troviamo nei pressi dell’immancabile attrazione di Copenaghen, il vero e insostituibile simbolo della città, protagonista della celebre fiaba di Andersen: LA SIRENETTA. 

Copenaghen. La sirenetta sulla Langelinie la bella passeggiata a mare.
Lille Havfrue (Sirenetta)

Alta solamente 125 centimetri, per lei i turisti impazziscono e si litigano per scattare fotografie.

Se non siamo troppo stanchi ed abbiamo tempo a disposizione, anche una visita al Kastellet sarà opportuna. La cittadella attuale fu fatta realizzare dal Re Federico III come avamposto a difesa del porto.


Castello di Rosenberg

Immerso nei meravigliosi Kongens Have, i più antichi giardini reali in Danimarca, sorge il fiabesco castello di Rosenborg, con le adiacenti baracche militari della guardia reale.

Copenaghen. Il parco che conduce al castello di Rosenberg.

Il castello racchiude gran parte della storia della monarchia danese, ed è una tappa da non perdere. Gli ambienti sono di una stupefacente bellezza. Il Complesso  è stato utilizzato come residenza della famiglia reale fino al 1720.


Christiania

A Copenaghen esiste anche un piccolo stato libero chiamato  Christiania, ossia lo Stato Libero di Christiania.

E’ un quartiere autoproclamatosi autonomo all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso. Oggi conta circa 850 abitanti ed è situato nella zona di Christianshavn. E’ veramente singolare anche per l’atmosfera che vi si respira e la visita di Christiania oltre che essere raccomandata è veramente imperdibile.

Come ogni quartiere autogestito, Christiania è casa di occupanti e gli scontri tra polizia e residenti sono frequenti. Tuttavia, l’atmosfera che si respira qui è davvero unica, molto rilassata e particolare.

Molti edifici hanno origine militare, come vecchi magazzini di polvere da sparo. Qui si può comprare e trattare liberamente di tutto; esiste anche una grande varietà di “sostanze non proprio lecite”. L’unico rigido divieto è quello di fotografare .


Giardino di Tivoli

Ormai prossimi alla partenza, completiamo la visita di Copenaghen all’insegna del divertimento visitando i Giardini di Tivoli, il più antico parco di divertimenti del mondo.

Tivoli è  molto di più di una parco di divertimenti, è un tesoro per la storia e un paese delle meraviglie per la cultura, situato proprio nel cuore di Copenaghen.

Copenaghen. I Giardini di Tivoli, il parco divertimenti più antico al mondo.

Questo favoloso parco è un importante punto d’incontro per la gente del posto: famiglie con bambini, uomini d’affari in pausa pranzo, giovani che prendono parte ai concerti e anziani che passeggiano…e non per ultimo, è un’attrazione rispettosa dell’ambiente, come del resto tutto quello che esiste ed avviene nella città di Copenaghen.



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Bruxelles - Quartiere Europeo

Bruxelles – “Atomium e Manneken Pis”… simboli indiscussi della città.


Simboli di Bruxelles. Atomium e Manneken Pis
Simboli di Bruxelles

Dov’é, com’é, cosa c’è a Bruxelles?…queste le domande frequenti.


Premessa


Parlando di viaggi verso Capitali Europee e curiosando tra FB, Instagram, Blog ed altri Social, saltano fuori, con molta frequenza, nomi ormai noti come Madrid, Lisbona, Parigi, Londra, Vienna, Varsavia, Copenaghen, Budapest…e chi più ne ha più ne metta. Raramente o quasi mai si sente parlare di Bruxelles, meta turisticamente meno ambita che non suscita particolari interessi.


Bruxelles - Quartiere Europeo
Bruxelles – Quartiere Europeo

Motivazioni


Così la capitale del Belgio era anche per me fino a qualche mese fa, se non fosse stato per quel “biglietto aereo da 30 euro andata e ritorno Pisa-Bruxelles” che ho acquistato senza esitazioni.

Con un breve volo di due ore e un week-end a disposizione, ho potuto quindi visitare un’altra importante città europea che, contrariamente a quanto detto in premessa, è risultata essere una bella ed importante metropoli. Ritengo pertanto che debba avere la giusta considerazione ed una immancabile visita, senza la quale ci mancherebbe sicuramente qualcosa nei nostri viaggi in Europa.


Impressioni



Nonostante la prima impressione sia quella di una città frenetica, trafficata, con gente che si muove frettolosamente ed auto che sfrecciano nei boulevard, cominciando a passeggiare nel centro storico e osservando con attenzione tutto quanto ci circonda, cominciamo lentamente ad apprezzarla e scopriamo che Bruxelles è una città tranquilla, a misura d’uomo, dove passeggiare è particolarmente piacevole, dove il moderno e l’antico, la Storia del Passato e quella dei Fumetti riescono a convivere in modo naturale.


Un po’ di Storia

Il primo nucleo della città si è sviluppato nel VI secolo d.C. per volere del vescovo di Cambrai che volle in questo luogo, un punto di collegamento tra le importanti città di Colonia e di Bruges. Durante Il regno di Luigi XIV, Bruxelles risentì pesantemente della politica espansionistica della Francia, subendo anche un pesante bombardamento nel 1695.
Dopo un periodo di occupazione napoleonica ed una pseudo-alleanza con la Corte Olandese, durata una quindicina di anni, la città raggiunge la sua indipendenza nel 1830.
Dopo tale data, Bruxelles vive diversi decenni di tranquillità interrotti soltanto dalle invasioni tedesche del 1914 e 1940.

Vecchia Bruxelles - Parco del Cinquantenario
Parco del Cinquantenario

Visita della città


Questa é una capitale che non ha assolutamente niente da invidiare alle altre.

I monumenti di elevato interesse spesso affiancati ad architetture moderne, un  passato storico notevole che convive serenamente con il nuovo e i grandi murales che spesso ci appaiono all’improvviso svoltando un angolo, creano un’atmosfera così particolare, da rendere questa città diversa da tutte le altre. Scrutando gli angoli più impensati e lanciando sguardi all’interno dei negozi, scopriamo con stupore molti dettagli e curiosità così singolari e ben curati, da rendere particolarmente piacevole passeggiare per la città.

I luoghi e le attrazioni da non perdere assolutamente, a mio parere, sono i seguenti:

Nel Centro Storico: tutta la zona pedonale che, dal Boulevard du Jardin Botanique, arriva fino al Palazzo della Borsa (Rue Neuve), le attrazioni che s’incontrano in questa parte della città e cioè Piazza dei Martiri, Place de la Monnaie, la Chiesa di San Nicola, il Palazzo della Borsa da dove si può accedere al vecchio quartiere Ilote Sacré, la Grand Place fino ad arrivare all’angolo dove si trova la statuetta di Manneken Pis. Piacevole sarà passeggiare anche nei dintorni di questa zona fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Caterina situata nell’omonima piazza nella zona del Vecchio Porto e la Galeries Royales, in una zona particolarmente caratteristica.

Fuori dal Centro Storico:non dovremo perderci la parte alta della città, con la Place Royale, il Palazzo Coudenberg, i Boulveard, la Cattedrale di San Michele, per arrivare quindi al Quartiere Europeo ed al Parco del Cinquantenario, senza perdersi infine l’Atomium.


Centro Storico


Manneken Pis

La visita dettagliata al Centro Storico vero e proprio, può cominciare partendo proprio dall’angolo dove è situata la statuetta di Manneken Pis, il bambino simbolo della città, che la leggenda   lo vuole eroe per aver spento, con la pipì, un fuoco che altrimenti sarebbe divampato incendiando la città.



Grazie alle donazioni da tutto il mondo, esiste un museo di abiti di Manneken Pis ed un’associazione che provvede al cambio giornaliero del suo abbigliamento.


Grand Place

Da Manneken Pis, dopo pochi passi, sbuchiamo nel punto clou di Bruxelles, nella Grand Place.

Questa spettacolare piazza, di forma rettangolare, armonizza stili ed epoche diverse, dal gotico al fastoso barocco. Distrutta nel 1695 dall’artiglieria francese, fu ricostruita in meno di quattro anni con elementi italianeggianti liberamente interpretati. Sul lato sud spicca il Palazzo del Municipio, un significativo esempio di architettura gotica profana e di fronte, sul lato opposto, il Palazzo del Museo della Città, costruito inizialmente come Casa del Re, in eleganti forme tardogotiche.

Ilot Sacrè

Subito a nord della Grand Place, si sviluppa la Ilot Sacrè, il quartiere più antico di Bruxelles. Formato da un reticolo di strade strette, tra edifici del seicento e settecento questa è la parte di Bruxelles più animata e frequentata alla sera grazie anche al gran numero di ristoranti di cucina tradizionale belga, sempre affollati di turisti.

E’ questo il quartiere più caratteristico, in buona parte pedonalizzato, punteggiato di botteghe artigianali,  negozietti, pub e come in tutto il resto della città, da allettanti negozi di cioccolata.

Galeries Royales

Prima di lasciare il centro storico per spostarsi nella Città Alta, dobbiamo dedicare una visita all’imperdibile  Galeries Royales, antica galleria costruita nel 1846 e completamente coperta in vetro.

Antica galeries royales di bruxelles costruita nel 1846 e tutta coperta in vetro.
Galeries Royales

Questa storica ed raffinata struttura è ancor oggi il ritrovo elegante della città, con tavolini sotto le arcate, librerie, negozi di gastronomia, birrerie e caffè.

Proprio davanti all’ingresso sul lato est, dove una volta si svolgeva il vecchio mercato, si apre una piazzetta molto caratteristica, con un atmosfera tutta particolare e rilassante, dove si può sedere al tavolino di uno dei tanti bar ed ascoltare in totale relax qualche bravo artista da strada.

Da qui comincia la salita per raggiungere la parte monumentale della città alta.


La Città Alta


A far da cerniera tra la città bassa e la città alta, è la panoramica terrazza da cui si può contemplare la Bruxelles medievale tutta stretta attorno alla Grand Place.


Place Royale

La larga area pedonale, in parte scalinata, ci accompagna lentamente alla Place Royale dove si trova il bellissimo palazzo del Coudenberg. Non particolarmente interessante, ma pur sempre importante, il palazzo fu sede di Duchi, Re, Imperatori e Governatori, poi diventato il Palazzo Reale di Bruxelles anche se i Re non vi risiedono più da oltre un secolo.

Questa parte della città alta costituisce il quartiere reale e gravita tutt’intorno al Palais Royal.  I suoi larghi viali e i palazzi dalle più singolari e sfarzose architetture sono tutti concentrati intorno alla cattedrale di San Michele,miscuglio di stili tra il gotico delle torri, il rinascimentale delle vetrate e l’architettura quattrocentesca della facciata.

A poca distanza dalla Chiesa di San Michele e dal Palazzo Reale, i simboli del nuovo e del vecchio Belgio si affollano sulla stessa via di fuga cittadina: la “Rue de la Loi”, che si allunga dal Coudenberg fino al parco del Cinquantenario, passando tra i vistosi palazzi dell’Unione Europea.

Quartiere europeo

Questo quartiere moderno è costituito da infrastrutture destinate all’ Unione Europea quali funzioni amministrative, commissione europea, attività politiche della commissione e consiglio europeo. Tutto questo in un contesto ultra moderno veramente gradevole, che ben si associa alle vecchie strutture preesistenti come ristoranti e pub oggi molto frequentati da funzionari ed impiegati del Parlamento europeo.

Tra i vari palazzi risaltano in modo particolare il Centre Berlaymont, dalla singolare pianta a croce terminato nel 1968 ma completamente ristrutturato nel 2004, e il Palazzo Europa, grande parallelepipedo in legno e vetro.

Parco del Cinquantenario

Se il quartiere europeo è il simbolo del Nuovo Belgio, il Parco del Cinquantenario è invece il simbolo del Vecchio Belgio.

Il palazzo e il territorio che lo circonda, furono costruiti nel 1880 in memoria  dell’indipendenza belga.

Il parco è disseminato di edifici, monumenti e strutture architettoniche di rilevante importanza.

In fondo al parco spicca il classicheggiante palazzo del Cinquantenario, formato da due ali a emiciclo unite da un arco di trionfo a tre fornici.

Prodotti e Piatti Tipici

  • Il prodotto tipico per eccellenza che lo si può trovare ovunque in città, nei numerosi negozi caratteristici, ben addobbati e molto curati, è indubbiamente la ” CIOCCOLATA” nelle sue più svariate forme e gusti. In ogni negozio vengono offerti assaggi e pacchetti promozionali.
  • Abbiamo inoltre i famosi Waffle ed ovviamente la Birra Belga
  • Tra i piatti tipici, oltre ad i noti Cavoletti di Bruxelles, spicca ovunque l’ottimo binomio dei “moules et frites”, ovvero Cozze e Patatine fritte.

Potrà sembrarvi strano ma le patatine fritte sono state inventate proprio in Belgio!


Video con Commento Audio


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