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Tag: grecia

Ioannina – La città di Alì Pascià e Capoluogo dell’Epiro


Introduzione


Ioannina, perché?

Molte persone parlando della Grecia fanno il nome di luoghi come Skiatos, Santorini, Paros, Mikonos, Hydra, Corfù, Zante, e chi più ne ha più ne metta. Tutte bellissime isole immerse in un mare stupendo. Mete ormai ben conosciute, turisticamente abbastanza sfruttate e forse scontate.

Nei miei articoli sulla Grecia insisto sempre nel ricordare che questo Paese non è solo mare e isole, ma anche continente, e che continente! Esistono delle zone bellissime fuori dalle consuete mete turistiche che proprio queste possono aiutarci a conoscere ed apprezzare meglio la Grecia. Basta avere la curiosità e il desiderio di scoprirle.

A chi verrebbe in mente di passare due o tre giorni a Ioannina, nella regione dell’Epiro per visitare questa bella città orientaleggiante, in stile ottomano e magari poi spostarsi in qualche paese limitrofe tipo Metsovo?

Ioannina. Donna in abiti tradizionali a Metsovo
Metsovo – Donna con abiti popolari

Ebbene in questo articolo voglio parlare proprio di questa città e del suo territorio circostante.

Ioannina. Vista della città fuori dalle mura.
Ioannina

Ioannina – Come Arrivare


Giannina, come viene chiamata in Italiano, è un comune della Grecia situato nella periferia dell’Epiro, con circa 100.000 abitanti.

Arrivare in questa città non è difficile. Esiste un piccolo aeroporto collegato ad Atene con voli domestici.

Per chi ha la voglia e la possibilità di viaggiare in auto, consiglio di raggiungere la città attraverso la vecchia strada panoramica, la E90/E92. Non adatto ai deboli di stomaco, questo percorso è un susseguirsi di curve tortuose arrampicate su per le montagne dell’Epiro, attraverso paesini microscopici che sembrano costruiti nel nulla.

Ioannina. Vista sulla città dal lago Pamvotis.
Veduta di Ioannina dal lago Pamvotis

Dal porto di Igoumenitsa, Ioannina dista solo 80 chilometri.


Alì Pascià


Per capire la presenza di tutto questo stile ottomano ed apprendere meglio una  parte della storia di Ioannina, dobbiamo prima conoscere qualcosa su Ali Pascià.

Chi era Ali Pascià?-Era un politico e militare albanese. Dopo aver praticato per lungo tempo il brigantaggio contro gli Ottomani,  proprio da questi fu eletto Governatore di Ioannina.  

Ioannina. Quadro che rappresenta l'uccisione di Alì Pascià, con la consegna della testa al Sultano.
La testa di Alì Pascià offerta al Sultano

Riuscì ben presto a farsi signore di un regno semi-indipendente tra Grecia ed Albania. Entrato però in aperto conflitto con il sultano ottomano Mahmud II, venne da questi fatto eliminare insieme ai figli.


Ioannina – Cosa Vedere


Centro Storico

Bellissima cittadina lungo le rive del lago Pamvotis, non molto distante dal confine con l’Albania, il capoluogo dell’Epiro è meta ideale per un weekend all’insegna di arte, tradizione e cultura ellenica.

Ioannina. Vista della città dal lago Pamvotis.
Ioannina – Sullo sfondo la Moschea

Il suo centro storico, tutto racchiuso all’interno della cerchia muraria, è veramente particolare e interessante. Non esistono rilevanze architettoniche straordinarie, ma sarà bello passeggiare ed osservare le case in pietra, i palazzi ed i vari particolari anche architettonici, disseminati qua e là, molti dei quali ispirati completamente allo stile ottomano.

La parte però più interessante della città è il Castello. Questo costituisce un’intera città-roccaforte, una delle poche che si sono salvate in Grecia. Il suo aspetto odierno è opera di epoca ottomana ed incorpora precedenti costruzioni bizantine. Il tutto è suddiviso in due piccole cittadelle.

Nella parte settentrionale spicca la moschea di Aslan Pascià del 1618. Questo è uno dei migliori esempi di architettura religiosa islamica in Grecia, con decorazioni pittoriche e scultoree che colpiscono particolarmente.

Qui ha sede anche il Museo Bizantino e la tomba di Alì Pascià.

Ioannina. La Mosche di Aslan Pascià.
La Moschea di Aslan Pascià

Parte Moderna

Mentre il passato della città è tutto circoscritto sul Castello, Il presente invece è fuori le mura.

Fuori dalla cerchia muraria, Ioannina è scoppiettante e vivace di gioventù grazie anche alle presenza dell’Università che è la seconda per importanza in tutta la Grecia, dopo quella di Atene. Nella zona pedonale, sempre della parte moderna, sono racchiusi molti negozi, gran parte dei quali  artigianali. Ed è ancora qui che si trovano la maggior parte degli alberghi e ristoranti.


Lago Pamvotis

Un’escursione sul lago Pamvotis e nell’isoletta di Nissi, sarà sicuramente la parte più eccitante del nostro soggiorno a Ioannina.

Prendendo il battello, ormeggiato lungo la Leoforos Karamanli, raggiungiamo l’isola di Nissi, chiamata anche Isola di Ioannina. Appena sbarcati, intorno al piccolo porticciolo avremo l’imbarazzo della scelta, nel caso cercassimo un ristorante.

Un piatto molto diffuso nell’isola, sono i “Ranocchi Fritti”.

Ioannina. Isola di nessa appena fuori dal porticcioli di sbarco.
Isola di Nissi

All’interno di Nissi, potremo visitare la casa di Alì Pascià e i cinque monasteri, aperti per le visite dalle 9 alle 13. Una passeggiata poi tra le stradine ed i vicoli, tra case in pietra, completerà la visita..

Non dovremo però perderci anche una bella camminata tutt’intorno all’isola, partendo proprio dalla Casa di Alì Pascià e in senso orario tornando lentamente al porticciolo dove eravamo sbarcati.



I Dintorni di Ioannina

Per chi avesse ancora tempo da spendere, interessante sarebbe una gita a Metsovo, distante da Ioannina circa 50 chilometri.

Si tratta di un piccolo paese di montagna dove non è raro vedere ancora uomini e donne vestiti con vecchi abiti tradizionali. Si potrà visitare il piccolo, ma interessante museo di Arte Popolare ed acquistare alcuni prodotti tipici del luogo, come le marmellate ed altri prodotti dolciari locali.

Sempre da Ioannina si possono raggiungere agevolmente anche le Meteore e la regione della Zagoria.


Ioannina. Isola di Nissi.
Isola di Nissi

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Meteore – “Rocce sospese in aria”


Introduzione


Io credo, anzi sono sicuro che un’attrazione così come le meteore è unica al mondo, qualcosa di veramente eccezionale che non ha eguali. La Grecia ci riserba anche questo ed altro.

Guardando queste montagne e questi spuntoni di roccia, sembra perfino impossibile che possa esistere un luogo del genere, ma ancora di più che siano stati costruiti, sulla sommità di queste rocce, stupendi monasteri che hanno resistito ad intemperie e ad eventi catastrofali arrivando intatti fino ai giorni nostri.

Sto parlando ovviamente delle Meteore. In Greco questo nome significa “Rocce sospese in Aria”. In effetti quando ci troviamo sulla sommità di questi spuntoni di roccia e ci guardiamo intorno, sembra proprio di essere sospesi in aria.

Meteore. Agios Nikolaos, altro imperdibile monastero.
Meteore – Agios Nikolaos

Intorno a questi pilastri di roccia, di vertiginosa altezza, non è raro veder aggirarsi gli avvoltoi.

Se ci fermiamo al cospetto di queste rocce e le osserviamo con attenzione, stentiamo a credere che in tempi così remoti, i contatti con il mondo avvenissero solo tramite scale a corda o ceste gettate dall’alto. Ma ancora più difficile ci rimane pensare come potessero i monaci trasportare le pietre e tutti gli altri materiali per costruire queste opere d’arte. Come avranno risolto poi con l’acqua?…mahhhh

Oggi possiamo raggiungere questi luoghi attraverso sentieri, ponti e scalinate scavate nella roccia, senza contare che una comoda carrozzabile mette in comunicazione tutti e sei i monasteri.

Meteore. Strada panoramica che gira attorno le Meteore.
Strada Panoramica

Notizie Utili


Oggi di questi santuari ne sono rimasti sei ed abitati solo cinque, mentre nel ‘500 se ne potevano contare ben 24.

Il primo monastero ad essere costruito fu il Megalo Meteoro. Il suo fondatore fu Sant’Anastasio che arrivò qui insieme ad altri nove monaci, tutti provenienti dal Monte Athos. Ben presto questi “Magnifici Dieci” furono imitati da altri monaci che sfruttarono le difese naturali di questi spuntoni di roccia, per creare altri monasteri.

Meteore. IL Grande Meteoro, il pi+ù importante ed i più antico.
Megalo Meteoro

Per poter visitare con tutta calma e comodità le Meteore, ovviamente la base strategica è Kalambaka , un borgo ben attrezzato per quanto riguarda ristoranti ed alberghi, oppure anche l’altro paese, nelle immediate vicinanze, Kastraki.

Personalmente avevo prenotato un albergo proprio all’ingresso di Kalambaka, in quanto da questa posizione potevo girare intorno alle meteore sia in senso orario che antiorario.

Meteore. Kalambaka, hotel Kosta Famissi
Kalambaka – Hotel Kosta Famissi

Arrivati sul posto, meglio ancora prima di partire, sarà opportuno informarsi sui giorni e gli orari di visita, in quanto non tutti i monasteri si possano visitare negli stessi giorni e a tutte le ore..


Come visitare le meteore


Meteore. Mappa per la visita dei monasteri.
Mappa delle Meteore

Scegliendo il percorso in senso antiorario, lungo la strada che aggira le meteore incontreremo in ordine i seguenti monasteri:

Agios Stefanos, abitato e gestito da monache, è dotato di due chiese e la sua costruzione risale al XV secolo. Da quassù il panorama abbraccia tutto il borgo di Kalambaka.

Agia Triada, bel monastero con un’antica chiesa isolata sulla roccia risalente al XV secolo, decorata con apprezzabili affreschi, che merita veramente una visita, anche per il panorama sottostante  e sulle altre meteore.

Prima di dirigersi su Agia Roussanou, conviene mantenere la destra al bivio e visitare nell’ordine il Monastero di Varlaam e il più grande ed affascinante Megalo Meteoro.


Qui una scalinata scavata nella roccia conduce alla torre di Vrizzoni, dove esiste ancora l’antico montacarichi.


Questo è il monastero che richiede maggior tempo per la visita, in quanto molto più grande degli altri ed interessante in quanto il più antico, essendo stato il primo ad essere edificato.

Completata la visita di questi due monasteri, torniamo indietro e al bivio teniamo la destra. Poco dopo incontreremo gli ultimi due santuari, Agia Roussanou ricostruito nel ‘500 e Agios Nikolaos. Con la visita di quest’ultimi, avremo terminato il giro e la visita delle Meteore.


Consigli e Informazioni


Per i più coraggiosi che non vorranno salire tanti scalini, esistono anche alcune “impressionanti” teleferiche che vi condurranno direttamente all’interno del monastero.

Meteore. Foto di teleferica.
Foto di Hotel Meteoritis (Kastratis) – Trip Advisor

Sarà veramente una bella prova di coraggio.

All’ingresso dei monasteri vengono forniti gratuitamente pantaloni e gonne lunghi, per permettere anche a chi indossa abiti e calzoni corti, di poter accedere agli interni.

Non potete immaginare l’atmosfera che si respira in questi luoghi finché non sarete sul posto.

Almeno nei monasteri più importanti sarà bello sedersi, leggere un po’ di storia e notizie di questi luoghi e costruzioni, guardarsi intorno, godere del panorama e respirare una magica atmosfera, dopo essersi rinfrescati dalla calura estiva a  qualche fontanella sempre presente in ogni monastero.

Per completare la visita di tutti i siti sacri occorrono sicuramente due giorni. In questo modo, pernottando almeno due notti, avrete anche l’opportunità di visitare il borgo di Kalambaka.

Il paese non è niente di particolare perché purtroppo distrutto completamente dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, ma carino e ben tenuto. L’unica testimonianza della vecchia Kalambaka è la Mitropoli, la cattedrale eretta nel XII secolo. Il suo interno merita una visita.

Meteore. Centro di Kalambaka con fontana colorata.
Kalambaka

Per coloro che avessero intrapreso un viaggio per visitare la Grecia continentale, da qui potranno spostarsi nella Zagoria, altra incredibile e singolare regione, fatta di case e ponti in pietra, con il famoso Canyon di Vikos, immersa nella natura più incontaminata.


Ricordatevi…la Grecia non è solo Mare e Isole…



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Kalavryta – L’impressionante ferrovia a cremagliera, un’attrazione unica in Grecia.


Kalavryta. Veduta del paese con la sua piccola passeggiata.
Kalavryta – Scorcio del Paese

Introduzione


Ora qualcuno penserà: ma dove l’ha pescata questa località Alessandro?!…Ma cosa gli è venuto in mente?!

Kalavryta?!…Con tutte le famose località che esistono in Grecia e che tanti viaggiatori vorrebbero conoscere meglio, in effetti tirare fuori questo paese è un po’ strano.

Ma la Grecia non è solo mare e isole.

La Grecia è stupenda proprio perché ci offre anche queste località interessanti e piacevoli fuori dalle consuete mete turistiche.

Tutto nasce dalla mia passione per i treni.


Kalavryta – Motivazioni di viaggio


Un giorno, sfogliando una rivista, ho letto un articolo su questa impressionante linea ferroviaria in Grecia molto particolare,  esattamente Kalavryta-Diakoftò, che mi ha letteralmente incuriosito e di cui parlerò più avanti .


Questo articolo mi ha permesso di conoscere anche una piccola e bella località del Peloponneso che altrimenti mi sarebbe mancata.



In ritorno da Nauplia, ho raggiunto Kalavryta con la mia auto percorrendo una bellissima e panoramica strada di montagna. Ho attraversato foreste e gole molto verdi e fresche, nonostante l’estate in pieno agosto.


Kalavryta – Visita del Paese e Dintorni


Giunto a destinazione, ho scoperto una piccola città di montagna, ad un altezza di 720 slm, sul lato settentrionale del Peloponneso, circondata da uno splendido paesaggio.

Situata alle pendici del monte Helmos, il paese pur non avendo rilevanze storico-architettoniche di particolare interesse, ha però un piccolo centro molto carino con la sua bella passeggiata, ben tenuto e molto caratteristico. Tipicamente greca è la chiesa del paese.

Kalavryta. Chiesa del paese.
Kalavryta – Chiesa del Paese

Più interessanti sono invece i suoi dintorni che valgono veramente alcune escursioni.


A circa 10 chilometri da Kalavryta, troviamo Il Monastero di Megalo Spilià completamente scolpito nella roccia di una montagna. E’ il più antico tra i monasteri greci ed uno dei più imponenti santuari ortodossi.

Il Monastero di Megalo Spilià, in Italiano la Grande Grotta, ha preso il nome appunto dalla grotta in cui fu ritrovata l’icona della Madonna.

Kalavryta. Megalo Spilià o Mega Spilo, monastero della grotta.
Monastero di Megalo Spilià

Sempre nei pressi di Kalavryta, troviamo il Santuario di Agia Lavra, lo storico monastero dove ebbe inizio la prima rivoluzione greca del 1821, per la lotta all’indipendenza contro l’Impero Ottomano.

Il Monastero si trova sul monte Helmos a un’altitudine di 961 metri sopra il livello del mare, vicino alla città di Kalavryta.



Il Santuario è stato costruito nel 961 ed anche questo è uno dei più antichi monasteri ortodossi della Grecia. Oggi é considerato un simbolo della nascita della Grecia moderna.


Il Massacro di Kalavryta


Kalavryta è tristemente nota anche come luogo del massacro nazista contro i guerriglieri greci.

Il 13 Dicembre 1943, durante la seconda guerra mondiale, le forze di occupazione tedesche rasero al suolo il paese.

Il generale nazista Karl von Le Suire,  per rappresaglia all’uccisione di 81 soldati tedeschi , fece fucilare 696 cittadini.

Kalavryta. A memoria del massacro.

Le persone che sopravvissero alle ferite, furono solo tredici.

Un monumento situato a circa 1 chilometro dal centro, ne ricorda il terribile evento.

Nel 1991 il comune di Marzabotto si è gemellato con questo paese.


Linea ferroviaria Kalavryta-Diakoftò


Kalavryta è famosa per Odontotos , il servizio di ferrovia a cremagliera inaugurato nel 1896, che copre la rotta Kalavryta-Diakoftò di 22 km.

Kalavryta. Tratto scavato nella rocia della ferrovia Kalavryta-Diakoftò.

Il treno accompagna i passeggeri in un tour intorno alla gola di Vouraikos.

Il percorso è considerato uno dei più panoramici in Grecia. Il treno è diventato una delle caratteristiche della zona, in armonia con la natura circostante. La corsa termina alle coste del Golfo di Corinto, in località Diakoftò.



Quando cominciamo ad attraversare la gola di Vouraikos, il panorama diventa a dir poco impressionante.

Il treno, che viaggia su un binario a scartamento ridotto ed in alcuni punti con cremagliera, percorre tratti scavati nella roccia lungo precipizi incredibili. E’ veramente uno spettacolo e un’esperienza che deve assolutamente essere provata.

Pensate che data la pericolosità e la difficoltà del percorso, il treno impiega circa un’ora e mezza per percorrere poco più di venti chilometri.

Kalavryta. Tratto tra le roccie della ferrovia odontotos.

E’ opportuno prenotare il biglietto almeno il giorno prima, perché spesso il treno è preso letteralmente d’assalto.


Le carrozze sono climatizzate e molto comode.

Una volta raggiunto il capolinea a Diakoftò, si potrà spendere parte del tempo in questa località, consumando un buon pranzo a base di pesce in una delle trattorie sul mare.

In attesa di riprendere il treno, che ci riporterà a Kalavryta, potremo passeggiare nei dintorni della stazione ferroviaria tra i fitti agrumeti costituiti principalmente da limoni e aranci,



Anche questo mio articolo, come l’altro sulla Zagoria, vuole nuovamente ricordare che: “la Grecia non è solo mare e isole”.



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Nauplia – Meta obbligata delle tue vacanze nel Peloponneso


NaupliaIntroduzione.

Quando si parla di Grecia, si sentono quasi esclusivamente nominare isole come Zante, Corfù, Cefalonia, Lefkada, Mikonos, Samos, Santorini, Karpathos, Paros e chi più ne ha più ne metta.

Personalmente insisto nell’affermare che la Grecia non è solo Mare e Isole. Non possiamo avere un quadro completo di questo stupendo Paese, senza conoscere almeno una parte del suo territorio continentale.

Nauplia-Mappa della Grecia a testimonianza di quanto sia ampio il territorio continentale da visitare.
Grecia – Mappa

Non vorrei essere frainteso se affermo che, limitandoci alla sola visita delle classiche ed ormai turisticamente sfruttate isole elleniche, abbiamo una falsa immagine della Grecia.  Per cui, oltre alle due ormai consuete e famose città come Atene e Salonicco, dovremmo cominciare a visitarne anche altre come Ioannina, Kalamata, Larissa e Patrasso, allargandoci poi a paesi, cittadine e regioni meno conosciute, ma con la propria fetta di interesse turistico, storico ed artistico come Kalavryta, per la sua singolare ed incredibile ferrovia a cremagliera, Metsovo, la Zagoria, Epidauro, le Meteore ed altre ancora.

Non ho volutamente menzionato un’altra bellissima città ricca di storia, con un bel mare ed attrazioni importanti  nelle immediate vicinanze, come il Teatro di Epidauro, proprio perché è l’oggetto di questo articolo: stiamo parlando di NAUPLIA, in Italiano, o NAFPLIO in Greco .

Nauplia-Piazza Syntagma, la piazza centrale circondata da vecchi e importanti edifici.
Piazza Syntagma

Notizie generali


Nauplia è un comune della Grecia situato nella regione dell’Argolide alla periferia del Peloponneso con poco più di 33.000 abitanti. E’ una vivace città ricca di musei, gioielli architettonici e coronata da imponenti castelli veneziani. E’ facilmente raggiungibile da Atene, distante solo due ore circa di guida, quindi ottima anche per una gita di un solo giorno.

Ritengo però che almeno con un pernottamento, potremmo apprezzare al meglio questa cittadina, quando la sera è caratterizzata da un’atmosfera calda ed accogliente.

Proprio per essere appartenuta nei secoli al dominio prima degli Ottomani e poi dei Veneziani, la città è molto particolare e variegata negli edifici, nei quartieri, nelle piazze e nelle strutture architettoniche in generale, nonché nella cucina, nei colori e nei profumi che si respirano nell’aria.

E’ un luogo pieno di vita che conserva ben vive le sue leggende, con un suo mondo misterioso e affascinante. Chiamata dai Veneziani “la Napoli dell’est”, Nafplio è stata anche la prima capitale dello Stato greco.


Un po’ di Storia


Tra i vari domini ai quali Nauplia è stata sottoposta, uno dei più importanti è stato quello dei Romani e quindi dei Bizantini fino al 1205 per poi essere venduta nel 1388 a Venezia. Attaccata ben quattro volte dagli Ottomani, fu difesa da Greci, Italiani e Albanesi stradioti che la riconsegnarono a Venezia con un trattato del 1503.

Nauplia-Fontana in stile otomana, costruita al tempo dell'invasione degli Ottomani.

Strappata dagli Ottomani ai Veneziani nel 1540, fu da questi riconquistata definitivamente al tempo in cui il Doge di Venezia era Francesco Morosini.

Sotto il dominio veneziano, la città fu oggetto di grandi opere di ricostruzione e fortificazione.

Nel 1829, in occasione dell’indipendenza della Grecia, quando Atene era ancora in mano agli ottomani, Nauplia ebbe l’onore di diventare la prima Capitale del neonato stato ellenico.

Nauplia-Fortificazione veneziana costruita dopo la sconfitta degli ottomani
Fortificazione venezaiana

Cosa vedere a Nauplia


Album Fotografico


La prima attrazione più gratificante sarà sicuramente quella di passeggiare per le stradine della città, tra i tanti negozi particolari e ben curati, attraversare la piazza principale e le varie piazzette guardandoci intorno per ammirare i tanti particolari sparsi un po’ ovunque ed i vecchi palazzi in stile veneziano che fanno da cornice.


Negozi del Centro Storico

Ciò che attrae però immediatamente il turista è l’imponente fortezza di Palamidi.

La fortezza, costruita a tempo di record dai Veneziani, è raggiungibile a piedi (circa un migliaio di scalini…salita consigliata per chi vuol farsi del male) o in auto per una ripida salita piena di curve, con ampio parcheggio nelle vicinanze dell’ingresso.

Passeggiando e curiosando all’interno di questa gigantesca fortificazione, potremo godere di stupende viste panoramiche sula città e sul mare.

Proprio dall’alto di Palamidi si nota ancora meglio la sagoma del Bourtzi, il castello anch’esso veneziano, dove risiedevano i giustizieri dei prigionieri detenuti nel Castello della Fortezza.

Nauplia-Castello di Bourtzi.
Castello di Bourtzi

Altra interessante fortificazione è indubbiamente Akronafplia, l’acropoli di Nafplio, eretta anche questa dai Veneziani su tre livelli, ciascuno con il proprio castello e le proprie mura. Da questa rocca abbiamo la miglior vista sul Bourtzi e sulla sottostante spiaggia di Arvanitias.

Non possiamo infine perderci una bellissima passeggiata sul lungomare di Arvanitia ed all’interno della piazza Syntagma, circondata da molti  edifici storici come il Trianon, il Museo Archeologico e l’edificio della Banca Nazionale di Grecia, costruito negli anni ’30.


Conclusioni


Dedicando una visita a questa città e a questa parte della Grecia, sono certo che rimarrete sorpresi dalla bellezza ed eleganza di Nauplia nonché dalla sua antica, ricca ed interessante storia.

La visita di questa città contribuirà sicuramente ad avere un quadro ancora più completo della Grecia ampliando ulteriormente la conoscenza di questo bellissimo e straordinario Paese che, non dimenticatelo, NON E’ SOLO MARE E ISOLE.

Nauplia - Catsello di Bourtzi
Nauplia – Il Castello di Bourtzi

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Corfù – Isola bella e affascinante come il suo omonimo capoluogo

Corfù – Canal d’Amour

Come distinguere Corfù Isola da Corfù Capoluogo

Per evitare disguidi e/o incomprensioni, in questo articolo userò il nome Corfù per indicare l’isola e Kerkyra quando dovremo parlare del suo capoluogo.


Per questo viaggio nell’isola ionica non arriviamo, come sarebbe normale pensare, dall’Italia ma bensì dall’Albania ed esattamente dal Porto di Saranda. Il traghettamento è veloce ed in circa un’ora e mezzo arriviamo in vista del porto di Kerkyra. I controlli effettuati dalla polizia greca sono veramente estenuanti e capillari probabilmente a causa del paese di provenienza e dal particolare momento della stagione.


La località scelta come base per il soggiorno nell’isola è Gouvia.


Gouvia

Questa località consente di essere molto vicini al capoluogo Kerkyra, nello stesso tempo fuori dal caos della grande città ed in ottima posizione per spostarsi verso le località balneari della parte settentrionale.

I giorni da dedicare alla visita dell’isola sono solo cinque di conseguenza, volendo effettuare anche un’escursione con pernottamento a Paxos, decido di dedicare il resto del tempo a disposizione solo alla parte settentrionale di Corfù compreso ovviamente anche il suo capoluogo.

Ritengo che sia sempre meglio vedere meno ma con più attenzione, che troppo con superficialità.


Capitolo dedicato all’Isola


Gouvia


Appena usciti dal porto, la prima cosa  che colpisce l’occhio è purtroppo l’immondizia ammucchiata ai bordi della strada. Mi spiegano però che è solo un problema temporaneo, avendo difficoltà di raccolta in questi momenti particolari della stagione. Non ne sono comunque convinto, ma allontanandoci dai centri più affollati, il problema sparisce.

Il borgo si trova lungo la costa orientale di Corfù a circa 8 chilometri dal capoluogo Kerkyra. Piccolo e moderno, il paese è a misura di turista e offre tutto il necessario: due belle spiagge  con le rovine dell’arsenale veneziano del XVII secolo, negozi e ristoranti di ogni genere e una vivace vita notturna.

La spiaggia principale è di sabbia e ciottoli, è piccola ma carina e permette sia di affittare ombrelloni e sdraio sia di praticare diversi sport acquatici. 

Dall’altra  parte della baia, la storica e caratteristica chiesetta di Ypapanti, esalta ancora di più il paesaggio. Situata sul suo proprio isolotto, collegata alla terra ferma da un piccolo istmo , merita veramente una visita anche per il suo caratteristico interno.


Spiagge e Località balneari


L’isola non offre villaggi o borghi particolarmente interessanti o tipicamente greci come Santorini, Paros o Mykonos, ma la sua ricchezza sta nelle bellissime spiagge disseminate un po’ ovunque, ciascuna in un contesto completamente diverso che le rende uniche rispetto alle altre.

E’ il caso per esempio di Paleokastritsa, una delle località più famose di Corfù per la bellezza delle sue acque e per l’unico tratto di costa roccioso con baie non sabbiose.

Da non perdere è la visita del Monastero di Paleokastritsa. Si tratta di un capolavoro dell’architettura monastica e una testimonianza ancora attuale della vita tradizionale dei monaci greci. Qui potrete arricchire, con un’esperienza diretta dello stile di vita locale, il vostro viaggio a Corfù assistendo da vicino alle occupazioni quotidiane dei monaci ortodossi.

Paleokastritsa

Agios Georgios


Altra bella spiaggia, poco distante da Paleokastritsa è Agios Georgios; attrezzata con possibilità di parcheggio proprio davanti alla spiaggia, per niente affollata anche nei giorni festivi ed alle ore critiche, con menù attaccato all’ombrellone e possibilità quindi di pranzare in spiaggia con servizio alla sdraia.


Canal d’Amour


Proseguendo verso nord, sulla costa settentrionale dell’isola, arriviamo al pittoresco villaggio di Sidari. Il paese si trova poco distante da alcune bellissime spiagge e dal famoso Canal D’Amour.

Canal d’Amour – Sidari

Il Canal D’Amour è una zona con formazioni rocciose dalle diverse tonalità di giallo sormontate da molta vegetazione, che danno luogo ad una serie di meravigliose baie e canali. Questa area è una delle principali attrazioni dell’isola. Secondo la tradizione, le coppie che attraversano nuotando lo stretto canale, si sposeranno presto. La visita del Canal D’Amour  è assolutamente sconsigliata nelle giornate di vento.


Ritornando verso Gouvia, decido di visitare altre due località ben conosciute dell’Isola che sono Kouloura e Barbati.


Kouloura


Kouloura è una piccola ma incantevole località principalmente frequentata dai diportisti che nel porticciolo del villaggio, seppur piccolo, trovano un ottimo riparo, tranquillo e ben attrezzato sotto tutti i punti di vista.  Protetto da numerosi cipressi, che regalano una piacevole ombra naturale, il litorale è bagnato da un bel mare color smeraldo, offrendo una scenografia immortalata ormai in molte cartoline.

Kouloura

Barbati


Anche Barbati, poco distante da Kouloura, é famosa per la sua bellissima spiaggia di sassi e facilmente raggiungibile in auto senza problema alcuno di parcheggio. Le sue attrezzature sono ottime,  con servizio bar e ristorante direttamente all’ombrellone, a  prezzi molto contenuti (due lettini ed un ombrellone prezzo massimo per un intero giorno 8 Euro).

Barbati

Capitolo dedicato al Capoluogo


Kerkyra

Kerkyra é la vera attrazione dell’Isola. Oltre ad elementi storico-architettonici come chiese, fortificazioni, monumenti  e bei palazzi, offre anche un po’ di vita animata, con i suoi locali, ristoranti e negozi di ogni genere che sono anche  motivo di belle passeggiate.

Spianada

La città si sviluppa tutt’intorno alla Spianada, il vasto piazzale situato tra la vecchia cittadella e il centro storico.

Gli ampi giardini ben curati, le architetture neoclassiche, le fortificazioni veneziane e i vecchi palazzi con terrazzi in ferro battuto, sono testimonianze evidenti delle presenze inglesi, francesi e italiane, che hanno lasciato nell’isola un’atmosfera tutta particolare.

Sul lato occidentale della piazza, il Liston, lunga cortina di edifici porticati, offre una piacevole atmosfera parigina con tanti tavolini dei più noti caffè della città, allineati davanti ai portici.

Liston

Sul lato nord invece, spicca la figura del Paleà Anàktora,  un tempo residenza dell’alto commissario inglese, divenuta poi Palazzo Reale, dal cui giardino si gode un bellissimo panorama sulla Costa Albanese e sulla Vecchia Fortezza.

Vecchia Fortezza

Vecchio Quartiere

Spostandoci dalla Spianada verso occidente, nella parte compresa tra la Vecchia e la Nuova Fortezza, entriamo nel centro storico vero e proprio.

Da qui inizia il quartiere Campiello formato da un dedalo di stradine acciottolate, caffè tradizionali, e antiche chiese con singolari campanili; un quadro suggestivo formato dall’unione del carattere tipicamente italiano ed il colore greco.


Anche qui le chiese rivestono una grande importanza e ne possiamo contare diverse tutte concentrate nello spazio ristretto  del centro storico.

Le Chiese Principali

Le più note sono sicuramente la chiesa di San Giacomo, cattedrale cattolica che sorge di fianco al municipio, la chiesa di San Giovanni, altro esempio di stile architettonico tipico delle Isole Ioniche, ed infine, in Via San Spiridono, la Cattedrale di Kerkyra con il suo campanile divenuto ormai punto di riferimento in città grazie alla sua inconfondibile sagoma.

Questa è senza dubbio la chiesa ortodossa più significativa. Fu costruita nel 1590 e dedicata a Spiridone, il santo protettore della città. Presenta un interno interessante a cui si accede da due differenti ingressi, uno da via Spiridon e l’altro, sul retro,  di fronte ad una piazzetta.

Passeggiare senza una precisa meta nell’imperdibile quartiere vecchio, è la più bella escursione che si possa  fare nel capoluogo. Un’accurata visita di questa  città è indispensabile ed imperdibile in una vacanza nell’isola.

Le stradine sono affollate di miriade di negozi con articoli di ogni genere, come i dolci tipici greci e gli articoli di artigianato locale, originali, particolari e ben fatti a prezzi veramente contenuti. Stessa cosa si può dire per i ristoranti presenti un po’ ovunque, nei vicoli e nelle piazzette, che offrono tutti i giorni piatti tipici della cucina greca a base di pesce e non solo.

Di notte il vecchio quartiere ha un fascino tutto suo, particolare, tutto illuminato e brulicante di turisti in cerca di refrigerio dopo la calura pomeridiana.


Pontikonissi


Visita imperdibile se non obbligatoria, è quella al monastero di Vlacherna, che assieme all’Isola di Pontikonissi, “isola del topo”, sono i luoghi simbolo di Corfù, riconosciuti a livello mondiale.

La piccolissima chiesa è molto particolare perché si trova proprio in mezzo al mare ed è collegata al porticciolo da uno stretto e lungo pontile dove vengono attraccate le barche dei pescatori.

Monastero di Vlacherna

Icona ormai da anni di Corfù, il monastero fu fondato molti secoli fa come “monastero femminile”.

La particolarità di questo luogo, sta  anche nella vicinanza alla pista di atterraggio dell’aeroporto di Corfù e se vi sedete sopra alla diga, a vostro rischio, avrete l’emozione di vedere passare l’aereo a pochi metri dalla vostra testa.


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Paxos – La più piccola isola dell’Eptaneso

 

 

Paxos – Strappata da “Poseidone”, con il suo tridente, dall’Isola di Corfù.

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Paxos – Premessa

Paxos. In questo breve articolo non voglio assolutamente esaltare Paxos come un’isola stupenda, unica, eccezionale, meravigliosa, una delle più belle tra le isole greche, ecc…Oggi giorno gli aggettivi superlativi si sprecano, è diventata questa una bruttissima abitudine. Meglio stare con i piedi a terra e dire le cose come stanno.

Paxos, come tante altre isole elleniche, è un luogo incantevole, rilassante, bello e dal  fascino insulare tipicamente greco: merita sicuramente una visita. E’ una meta  ambita dai diportisti e richiama a sé un certo tipo di turismo di qualità. Personalmente ritengo che sia una località imperdibile nel caso in cui un turista si trovi in Grecia per una vacanza nell’isola di Corfù.

 

Come raggiungere Paxos

L’Isola  è facilmente raggiungibile anche dall’Albania. Dal porto di Saranda, in Albania, a Corfù, il salto è breve: poco più di un’ora. Con lo  stesso tempo dal porto di Corfù, si può raggiungere la piccola isola di Paxos attraccando al porticciolo di Gaios nel  cuore dell’isola.

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A sole 7 miglia a sud dell’isola di Corfù e 32 miglia dal porto di Corfù, questa isoletta ci conquista dal primo istante, già mentre stiamo arrivando dal mare.

Mentre attracchiamo al porto, ci rendiamo subito conto delle sue piccole dimensioni semplicemente  osservando il  suo piccolo porticciolo e la stazione  marittima.

 

Notizie generali

Paxos o Paxi, in Italiano Passo, è la più piccola tra le sette isole greche che formano l’arcipelago delle Ionie, detto anche Eptaneso. In poco meno di 20 kmq vivono i 2400 Paxioti, così  si chiamano gli abitanti di Paxos,  dedicandosi alla produzione dell’olio e al turismo. Queste sono le due principali se non esclusive fonti di sostentamento.

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Molti sono anche gli Italiani, compreso importanti personaggi dell’industria, dello spettacolo e della moda, che frequentano abitualmente Paxos ormai da anni e che qui hanno acquistato e costruito rilevanti complessi  immobiliari. Questa situazione ha creato quindi un’altra importante fonte di sostentamento per gli isolani. In inverno, quando il turismo estivo finisce, questi vengono impiegati per gestire, restaurare, costruire e manutenere queste realtà  immobiliari.

 

Album Fotografico

 

Visita dell’isola

Lakka e Gaios sono le due località principali di Paxos. Gaios, il capoluogo, è anche il principale porto dell’isola, molto suggestivo e dal carattere tipicamente insulare.  E’ il cuore dell’isola; le case con la loro architettura tradizionale ionica, le strade strette con i piccoli negozi, i bar e i piccoli caffè, contribuiscono a creare un’atmosfera gioiosa, serena e rilassante. Vale la pena prendersi il tempo per fare una passeggiata tra le strette viuzze che si allargano dalla darsena ed entrano nel cuore della cittadina. Ci possiamo così riempire gli occhi delle bianche e azzurre case in tipico stile greco e delle suggestive chiesette che si aprono sulle piazze sempre popolate di turisti.

 

Il mare a Paxos

Secondo la mitologia greca, si dice che Poseidone separò Paxos da Corfù con il suo tridente per creare un luogo tranquillo tra le due isole per lui e sua moglie Anfitrite. In effetti questa è l’atmosfera che si respira nell’isola: pace e mare splendido. Tante sono le spiagge, piccole ma graziose, spesso con arenile di ciottoli bianchi. L’acqua è meravigliosa, con colori che vanno dal turchese al celeste, all’azzurro, allo smeraldo e al blu profondo, sempre trasparente e cristallina.

 

Conclusioni

Oggi Paxos è una meta molto frequentata da quel turismo riservato, discreto e educato che rifugge le mete gremite dal turismo di massa. Nonostante l’isola abbia fama di località di alto bordo e meta prediletta di diportisti, i prezzi sono assolutamente in linea con il resto della Grecia insulare.

Anche per i vostri pranzi quindi, non avrete che l’imbarazzo della scelta tra i tanti ristoranti presenti a Gaios, senza timore di sorprese nel prezzo e nella qualità della cucina: sempre ottima, variegata e così tipica da esaltare ancora di più il piacere di trovarsi a Paxos.

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Grecia – Sintesi dei Viaggi

 

 

                             Sintesi dei Viaggi effettuati in Grecia

Grecia – Sintesi dei Viaggi

Grecia

Grecia – Sintesi dei Viaggi – Un traghetto per l’Isola di Zante

 

Primo Viaggio

A tutto il 2017, i viaggi da me effettuati in Grecia con i propri mezzi, sono stati tre. Il primo viaggio è del 1977 quindi troppo tempo fa. Mi ha permesso però di vedere una Grecia uscita da poco dalla dittatura dei Colonnelli. Un viaggio fatto da Brindisi ad Igoumenitsa, poi da qui a Ioannina , Larissa, Salonicco, Atene, Corinto, Nauplia, Porto Heli e imbarco per il ritorno a Patrasso. Il tutto con una piccola grande auto: la mitica DYANE 6. Di tutte queste località, le uniche due che mi delusero furono Larissa e Salonicco.

 

Secondo Viaggio

Lago Pamvotis

Il viaggio successivo è stato fatto nel 2010 imbarcandomi ad Ancona per Igoumenitsa, dirigendomi subito a Ioannina dove ho soggiornato un paio di giorni. Ho scoperto un’interessante città ancora in stile ottomano, con un bellissimo lago (Pamvotis) ed il suo isolotto Nissi. Qui si  trova la casa di Alì Pascià, un tempo dittatore di questa regione; proprio nella sua casa fu ucciso e decapitato.

Grecia

Grecia – Sintesi dei Viaggi – Casa di Alì Pascià

Il tratto di strada tra  Igoumenitsa e Ioannina è abbastanza breve (circa 80 km) così come tra Ioannina e Kalambaka (circa 100 km). Qui si trovano le incredibili, stupende ed imperdibili Meteore. Da Kalambaka in breve tempo si raggiunge la regione della Zagoria.  Questa é una caratteristica zona ricca di villaggi e ponti in pietra. La Valle di Vikos, il cui Canyon è menzionato nel libro dei Guinness dei Primati.Da Kalambaka in

 

 

Grecia

Grecia – Sintesi dei Viaggi – Kalambaka – Le Meteore

 

Album Fotografico delle Meteore

 

 

Come raggiungere Atene da Kalambaka

Da Kalambaka si raggiunge Atene dopo circa 350 km in un tempo di circa 4 ore. La strada è buona ed a tratti panoramica con viste sul mare nella seconda metà dell’itinerario.

Nauplia

Dopo una sosta ad Atene di tre giorni, il viaggio prosegue per Nauplia attraversando ovviamente il canale di Corinto e dopo circa 140 km e 2 ore di tempo si raggiunge questa bellissima città un tempo appartenuta ai Turchi e poi ai Veneziani e che è stata addirittura la prima capitale della Grecia.

 

Kalavryta

Decido di attraversare il Peloponneso all’interno per dirigermi in una località di montagna poco conosciuta ( Kalavryta ), ma con una particolarità da non perdere: una linea ferroviaria Kalavryta-Diakoftò a scartamento ridotto e a cremagliera lunga circa 22 km che unisce queste due località, superando in certi punti pendenze anche del 17,5%. Si tratta della più stretta cremagliera dell’Europa che copre una distanza di 22 kilometri con una velocità da 30- a 40 km/h, in linea singola, e da 6 a 15 km nella rotaia dentata. Con un viaggio unico di circa un ora, la cremagliera attraversa la gola del Vouraikos in un paesaggio mozzafiato, con precipizi incredibili. Consiglio di prenotare in tempo per non perdere questa esperienza indimenticabile.

 

Ponte di Rion

Ponte di Rion

Lasciata Kalavryta dopo circa 260 kilometri e 7 ore di tempo, raggiungiamo l’Isola di Lefkada oggi collegata alla terra ferma da un ponte girevole che evita la seccatura del traghettamento. Per raggiungere l’isola attraversiamo anche il ponte RIO ( Rion Antirion); bellissimo ponte che attrversa il Golfo  di Corinto unendo le due località Rion nel Peloponneso e Antirion nella Grecia, velocizzando quindi le comunicazioni tra le due sponde ed evitando anche qui la necessità del traghetto.

 

Lefkada

Lefkada è una bellissima isola non  troppo  affollata in estate, facente parte dell’arcipelago delle Isole Ionie, con ottime spiagge e ben collegata, con un servizio molto capillare di  traghetti, anche alle altre isole dell’arcipelago, tra le quali la più vicina Itaca.

Lasciata Lefkada in soli 125 km e due ore di tempo, raggiungo il porto di Igoumenitsa, da dove mi imbarco per il ritorno ad Ancona.

 

 

Terzo Viaggio

Il terzo è datato Luglio 2017, e per questo viaggio è stato scelto un itinerario completamente diverso, tranne che nell’ultimo tratto per la consueta visita ad Atene.

Dopo una bellissima e confortevole traversata, se pur lunga 22 ore, da Ancona a Patrasso con una bellissima nave della Anek Line, una volta sbarcato a Patrasso in soli 75 chilometri e poco meno di un’ora, raggiungo il porto di Killini dove da dove mi imbarco di nuovo per l’Isola di Zante ; anche in questo caso “Traghetto Eccezionale” se pur breve traversata di poco più di un’ora.

 

Isola di Zante

Spiaggia del Relitto

Zante, terra natia del  poeta Ugo Foscolo, è un’isola famosa per le tartarughe e le sue bellissime spiagge tra le quali spicca la stupenda Spiaggia del Relitto o del Naufragio.

Dopo un soggiorno nell’isola di 5 giorni, una volta tornato sul continente, mi dirigo a Kalamata distante circa 165 Km, poco più di due ore di viaggio, attraverso paesaggi talvolta selvaggi e aridi, con vecchie linee ferroviarie che fanno ricordare “altri tempi”. La scelta di Kalamata  è stata fatta in funzione del fatto che la città è in una posizione geografica strategicamente adatta per spostarsi agevolmente tra le molte altre località interessanti del Peloponneso meridionale.

Oltre ai bellissimi paesi da visitare, quali Pylos e Korone, non da meno sono le spiagge anche qui bellissime, sempre poco affollate, organizzate in modo essenziale ed a prezzi molto economici; personalmente ritengo che tra tutte risalti, per la sua bellezza ed il contesto paesaggistico, la  spiaggia di Voidokilia.

Spiaggia di Voidokilia

Anche a Kalamata il soggiorno dura cinque giorni e poi mi sposto nell’ Isola di Poros , passando per Nauplia. Dopo un itinerario di circa 230 km arrivo al piccolo porto di Galatas da dove ogni mezz’ora parte un piccolo traghetto che in soli 10 minuti e per pochi Euro ci sbarca sull’isola.

Poros è una piccola isola carina e pittoresca, con spiagge piccole ma molto particolari e molto differenti tra loro, come Love Bay, Russian Bay e la spiaggia del Monastero. E’ consigliabile salire dal lungo mare fino alla Torre dell’Orologio, per ammirare le tipiche abitazioni ed il superbo panorama sul canale.

Il Teatro di Epidauro

Teatro di Epidauro

Lasciata l’isola e ritornato sulla terraferma, punto dritto su Atene, ma con una sosta a Epidauro, dopo circa 60 km dal porto di Galatas, per ammirare lo stupendo teatro famoso in tutto il mondo per la sua bellezza e la sua incredibile acustica.

 

Canale di Corinto

Canale di Corinto

 

Dopo circa 70 km, altra sosta d’obbligo sul canale di Corinto per osservare il passaggio delle navi, e poi via versa l’ultima meta di questo viaggio: Atene .

Da Corinto si raggiunge agevolmente la capitale in circa un’ora, con un tratto di autostrada di 80 km.

Il soggiorno in questa metropoli cosmopolita dal sapore orientale, è di soli tre giorni, sufficienti per vedere gli aspetti più salienti della Capitale, tra i quali l’Acropoli, Anafiotika, la Plaka, il Vecchio Mercato, la parte più moderna e commerciale nei pressi della piazza Sintagma ed il singolare Cambio Della Guardia.

 

Fine dl Viaggio

Da Atene in poco più di due ore quasi completamente in autostrada e superstrada, raggiungo il porto di Patrasso da dove m’imbarco per Ancona su  un’altra bellissima nave sempre della Anek Line.

                                      Video del Terzo Viaggio 

 

Note – Avvisi – Consigli – Curiosità

1) Consigliabile prenotare la nave entro il 28 febbbraio per usufruire di interessanti sconti.  La ANEK LINE è un’ottima Compagnia navale con bellissime navi.
2) I prezzi dei ristoranti in generale sono molto più bassi rispetto all’Italia, in modo particolare nel syd del Peloponneso, zona turisticamente meno sfruttata dagli stranieri: un buon pasto completo in un ristorante o  trattoria può variare rispettivamente da 15 a 10  euro compreso caffè e vino.
3) I lettini e l’ombrellone sulle spiagge costano 5 euro al giorno, oppure niente se effettuiate una consumazione.
4) Il gasolio costa circa 1 euro al litro

5) Comprate le olive di  Kalamata che sono ottime, ma non dai baracchini lungo le strade: hanno soffferto il caldo e non sono troppo buone. Per quanto riguarda l’olio, ritengo che quello italiano non abbia  niente da invidiare a quello greco.

6) Ad Atene state particolarmente attenti ai borseggiatori nel quartiere di Monastiraki
7) Il traghetto per l’isola di Poros si può prendere da Galatas, porticciolo dell’omonima cittadina proprio di fronte Poros; i biglietti si fanno sul piazzale prima di imbarcarsi al costo di 5 Euro per l’autovettura ed Euro 0,70 per ogni passeggero solo andata. Durata della traversata 10 minuti.
8) Il traghetto per Zante si prende da Killini ad un costo di circa 90 Euro per un’auto e due persone andata e ritorno. I traghetti sono bellissimi e forniti di ogni tipo di comfort anche se la traversata dura circa un’ora e mezza.
9) Pere chi pensa di recarsi a Poros, è consigliabile una sosta a Nauplia ed una visita ad Epidauro.

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Poros – piccola isola incantevole del Golfo Saronico

Poros…l’isola preferita dagli Ateniesi

 

Poros

Poros – Imbarco a Galatas

POROS è una piccola isola greca sita nella zona meridionale del golfo Saronico, a circa 55 km a sud del Pireo e separata dal Peloponneso da uno stretto canale largo solo poche centinaia di metri, di fronte alla città di Galatas sulla terraferma al di là dello stretto, dal cui porticciolo si può traghettare per  pochi euro anche la propria auto.Conta circa 3600 abitanti e una superficie quadrata di circa 30 kmq. E’ composta in realtà da due isole, Kalavria e Sferia, collegate tra loro da un ponticello.

Pçoros

Poros – L’Abitato

Isola di Kalavria

L’isola più piccola ospita il capoluogo, Poros Città, una meta imperdibile che è la parte più abitata e attrezzata, a differenza della seconda (Kalavria) caratterizzata più da una natura selvaggia, ricca di vegetazione mediterranea, con poche e piccole strade, da percorrere preferibilmente in scooter o con un quod.

Le uniche due attrazioni turistiche di Kalavria, sono il Monastero Zoodohos Pigi, famoso per la sua acqua curativa, situato in ottima posizione panoramica e il Santuario di Poseidone (VI sec a.c.) all’interno di una foresta solitaria, nel cuore dell’Isola di Kalavria. Vale la pena sostarvi, non tanto per le rovine del tempio e degli altri edifici che costituivano il sito (molto danneggiate), quanto per la magnifica vista sul Peloponneso che, quando il cielo è terso, si estende fino all’Attica e a Salamina.

 

Poros

Spiaggia Love Beach

Rispetto ad altre isole, le spiagge non sono di certo il  punto forte di POROS, pur tuttavia ve ne sono diverse, nella parte meridionale, tutte carine, raccolte, sempre sufficientemente e discretamente attrezzate, senza alcun problema di parcheggio, mai affollate e qualcuna immersa addirittura nel verde come la Love Bay. Il costo dei lettini ed ombrellone è praticamente irrisorio e qualche volta addirittura gratuito se effettuata almeno una consumazione.

 

Poros

Case tipiche

Da non perdere, la risalita a piedi della collina dal lungo mare fino a raggiungere La Torre dell’Orologio, sulla sommità del colle.

Durante questa risalita, avrete l’opportunità di ammirare le case tipiche dell’isola e godere di un panorama mozzafiato sul canale, sulla cittadina di Galatas e osservare il piacevole traffico marittimo intorno a POROS .

 

                                          Video di Poros con Commento Audio

 

Note-Curiosità-Avvisi-Consigli

Si può traghettare ogni 30 minuti da e per Poros con una spesa di € 0,70
a persona ed € 5 per l’autovettura solo andata; il traghettamento dura circa 10 minuti, dalle 7 la mattina fino alle 22.
Per chi desidera usare il Quod, in estate è consigliabile prenotarlo anche il giorno prima. Il costo è di circa 25 euro.  

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