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Torun – La città natale di Copernico

Una tra le città più affascinanti d’Europa

Torun – Il Ratusz

Torun è una delle città più belle della Polonia, situata sulla direttrice DanzicaPoznan, lungo il corso del fiume Vistola. La città è uno dei centri più antichi della nazione, uno dei pochi ad essere sopravvissuto intatto ai danni della Seconda Guerra Mondiale. Da quando nel 1997 è stata iscritta dall’Unesco nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è diventata anche un centro di intenso richiamo turistico. Il centro storico di Torun é uno di quei luoghi da vedere almeno una volta nella vita.

Torun – Rynek Staromiejski


Un po’ di Storia


L’attuale Città Vecchia fu fondata nel 1233 dai Cavalieri Teutonici. Raggiunse il periodo di massimo splendore durante il Medioevo, quando divenne membro della Lega Anseatica. Nel Seicento diventò anche il centro del movimento protestante e nel 1473 diede i natali a Niccolò Copernico, lo scienziato che per primo rivoluzionò la concezione dell’universo, immobile fino allora da migliaia di anni.

Gospoda-Locanda del 1489 la più antica di Torun

Divenuta un’attiva e ricca città commerciale, in virtù anche della sua adesione alla Lega Anseatica, iniziò il suo declino in seguito alle Guerre Svedesi e all’Annessione prima alla Prussia e poi alla Germania. Tornerà ad essere Polacca solo nel 1945 alla fine della II Guerra Mondiale.


La visita della città

Torun – Panorama sulla città e sulla Vistola

La bellezza di Torun si deve in particolare allo Stare Miasto, il Centro Storico, raccolto ancora oggi nella sua tipica atmosfera medievale di un tempo. Infatti qui incontriamo subito le Mura medievali del XIII e XIV secolo, conservatesi per un buon tratto lungo il fiume. Ancora ben conservate sono le tre porte Brama Mostowa, Brama Zglarska e Brama Klasztorna. Una quarta, chiamata Krzywa Wieza, la trecentesca torre pendente, è stata adattata nell’800 ad abitazione.Deve la sua pendenze a un cedimento del terreno.


Torun - la casa pendente
La Casa Pendente

Tutte le chiese della città sono apprezzabili per la loro importanza storica e architettonica, ma la Cattedrale, dedicata ai santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, è affascinante, oltre che per la sua imponenza, per la ricchezza artistica del suo interno e per una delle campane più grandi d’Europa: la Tuba Dei. Originaria del ‘500 è stata la più grande campana della Polonia fino all’installazione di quella della Cattedrale di Cracovia.

La Cattedrale è veramente un capolavoro gotico, iniziata nella prima metà del XIII secolo; al suo interno si conserva un vecchio fonte battesimale del ‘200 che servì, nel 1473, per il battesimo di Copernico.

Uno dei due simboli della città è proprio Copernico e lo si nota dalle innumerevoli statue con cui è decorato il centro storico. L’altro simbolo è rappresentato dai biscotti di pan pepato, di cui moli negozi della passeggiata sono fornitissimi.

Altre attrazioni importanti sono costituite dalla Casa e dal Museo di Copernico, che meritano un’attenta visita, mentre sarà molto piacevole passeggiare nel Rynek Staromiejski, la piazza del mercato della Città Vecchia, dominato dal Ratusz (il Municipio), forse il più bello della Polonia.

Anche una passeggiata lungo la Vistola vi offrirà un’atmosfera del tutto particolare e vi consentirà di osservare la città medievale da un altro punto di osservazione.


Escursioni nelle vicinanze

A circa 80 Km di distanza da Torun, possiamo visitare due singolari località, distanti tra loro solo circa quattro chilometri, che si chiamano Biskupin e Wenecja: due villaggi veramente unici, degni di un’attenzione particolare.

Biskupin

Questa piccola località con 300 abitanti in frazione di Gasawa, a circa 1 km dall’omonimo villaggio, è divenuta famosa per il suo Museo Archeologico a Cielo aperto. Biskupin è un sito archeologico e un modello a grandezza naturale di un insediamento fortificato dell’età del ferro in Polonia, chiamato “la Pompei del Baltico”. Il museo è situato su una penisola paludosa nel lago Biskupin, lo scavo e la ricostruzione dell’insediamento preistorico hanno avuto un ruolo strumentale nella coscienza storica polacca.

Lago di Biskupin

Il villaggio, abitato da tribù protoslave, occupava un’isola di circa 2 ettari al centro del lago ed era circondato da una doppia palizzata di forma ovale ripiena di terra, larga 3 metri e alta 6, con tanto di porta con torre e ponte che lo collegava alla terraferma.

Il sito è uno dei monumenti storici nazionali ufficiali della Polonia

Wenecja

Anche questa è una piccola frazione distante circa 4 km da Biskupin, famosa per il Museo della Ferrovia a Scartamento Ridotto.


Questa ferrovia, vecchia di quasi 120 anni, continua ancora ad essere funzionante con le sue vecchie e singolari locomotive e carrozze, unendo due località distanti tra loro circa 12 km, passando da Biskupin ed appunto da Wenecja


Wenecja-Stazione Museo a scartamento ridotto
Stazione di Wenecja

Sarà veramente divertente salire sule vecchie carrozze, munite ancora di vecchie stufe per il riscaldamento, visitare la vecchia sala d’attesa e poi farsi un piccolo giro anche solo di pochi chilometri, magari proprio fino a Biskupin, per provare a rivivere l’atmosfera di tempi passati.

La ferrovia è funzionante da Maggio ad Agosto; anche a Settembre solo però per raggiungere il villaggio di Biskupin

Vecchia sala d’attesa

Wenecja si pronuncia Venezia, proprio come la nostra città. Chi arriva però qui attratto casualmente da questo nome, non troverà ponti ,canali e bei palazzi in stile gotico, ma solo tre laghi con le rovine di un castello e tanti, tanti vecchi treni a scartamento ridotto, particolarmente interessanti e rari per gli appassionati di Fermodellismo.

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Zamosc – Polonia sudorientale. La “Città Ideale”…la Padova Polacca.

Zamosc

 

 

…la Città Ideale su progetto dell’Italiano Bernardo Morando.

 

 

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Zamosc-Il Municipio

 

Zamosc – Motivi del Viaggio

In uno dei tanti viaggi fatti in Polonia, mi sono prefissato l’obbiettivo di visitare il Campo di Sterminio di Majdanek nei pressi di Lublino e la Foresta di Bialowieza. Per questo motivo ho dovuto guidare lungo tutto il confine orientale della Polonia con l’Ucraina e la Bielorussia. Transitando quindi nei pressi della città di Zamosc, non ho  potuto fare a meno di fermarmi un paio di giorni: mi ero documentato prima della partenza ed avevo scoperto dettagli ed informazioni importanti, che mi “costringevano” ad una sosta.
zamosc-polonia

Zamosc – Rynek

La città di Zamość rappresenta l’unico complesso urbanistico-architettonico al mondo che si avvicina al famoso concetto rinascimentale della “città ideale”. Inoltre a Zamość si può trovare una delle più belle piazze municipali d’Europa. La città viene definita la “perla del rinascimento”, per descrivere l’importanza che riveste dal punto di vista storico e architettonico. Tutto il complesso, costituito dal centro storico e dai resti della fortezza, fu apprezzato dall’UNESCO e nel 1992 fu iscritto nella lista dei Patrimoni dell’Umanità come perfetto ed unico esempio di città rinascimentale.
 
 
 

Pur trovandosi all’estremità sud-orientale della Polonia, non lontano dal confine ucraino, Zamosc deve molto all’Italia. La città, infatti, è una perla rinascimentale ottimamente conservata.  La particolarità del centro è l’ottimale stato con cui si sono conservati più di cento monumenti di grande valore artistico e architettonico.

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Zamosc – Centro Storico

 

Zamosc – Un po’ di storia

 

Zamość, fondata nel 1580, sorse dal nulla per volontà del potente magnate  polacco Jan Zamoyski, come capitale dei propri vastissimi possedimenti all’interno della Polonia.

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Zamosc-Particolare di facciata

Uomo di profonda cultura e vasti interessi, Zamoyski, al censimento del 1605, possedeva 5 città e 149 villaggi in Polonia oltre ad altri 50 villaggi in Ucraina per un totale di 17.000 kmq di  territorio, corrispondente all’incirca  alla superficie  del  Lazio.

Aveva studiato nella città di Padova della quale si era letteralmente innamorato e  dove conobbe l’architetto Bernardo Morando. Proprio qui a Padova tra l’altro, si era anche convertito dal Calvinismo al Cattolicesimo ed era stato rettore dell’Università dei Legisti.
La “Capitale del suo Stato” fu proggettata e edificata sul percorso commerciale che collega l’Europa occidentale e settentrionale al Mar Nero, secondo un progetto di “città ideale” rinascimentale dell’architetto padovano Bernardo Morando.
Concepita per svolgere allo stesso tempo funzioni di residenza principesca, centro commerciale e presidio militare, per certe caratteristiche ricorda la città natale dell’architetto e viene chiamata “la Padova del Nord”.
 
Inizialmente vennero edificati la residenza di Zamoyski e il centro commerciale, quindi si passò alle fortificazioni su pianta pentagonale, per resistere alle frequenti incursioni di cosacchi e tartari. Insieme a Czestochowa e Danzica, Zamosc fu l’unica a resistere agli assedi durante le invasioni svedesi, proprio grazie  alla sua piazzaforte pentagonale.
 
Zamosc fu una delle otto più importanti città della Polonia e un vivace centro commerciale internazionale. Vi arrivavano merci dal Portogallo, dall’Inghilterra, dalla Turchia, dalla Persia. Attratti dai privilegi concessi dal Zamoyski, si insediarono in questo territorio  mercanti armeni, greci, ebrei, ungheresi, tedeschi, italiani e perfino scozzesi. Questa sorta di Stato nello Stato duro fino al 1944.
 

Zamosc – Visita della città

 
Il segreto per godersi Zamość è girovagare per la Rynek Wielki, la “Città Vecchia”, dove le cose da vedere sono tantissime.  L’unico elemento stonato che stride con l’ottimo stato di conservazione degli edifici e dei palazzi governativi del centro è la cinta muraria, gravemente danneggiata dai bombardamenti russi durante la seconda guerra mondiale. Tra i pochi tratti sopravvissuti ricordiamo quelli all’estremità meridionale del centro, dove, dal 2004, si stanno compiendo ingenti sforzi per restaurarli e riportarli al loro stato originario.
 
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Zamosc – Il Centro

 

Il Municipio

Uno dei palazzi migliori della Rynek è il municipio, costruito tra il 1639 ed il 1651, che però presenta anche ampliamenti successivi, come la scalinata curva aggiunta nel 1768.
 
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Zamosc – Ratusz

La piazza sulla quale si affaccia l’edificio è delimitata da abitazioni appartenenti in gran parte a mercanti armeni, e per questo decorate in maniera del tutto particolare.
 
Due di queste sono state destinate ad ospitare il Muzeum Zamojskie (Museo di Zamosc), all’interno del quale è possibile vedere tante testimonianze interessanti legate alla storia della città, oltre ad ammirare gli splendidi soffitti lignei e le decorazioni che contraddistinguono porte e finestre. Tra i pezzi migliori ricordiamo un modello che raffigura l’insediamento com’era al momento della fondazione ed una lettera inviata da Bernardo Morando a Jan Zamoyski con disegnata la planimetria della piazza ed i nomi dei primi occupanti di ciascun edificio.
 
Subito fuori dai confini della Rynek, si erge la cattedrale, costruita da Morando tra il 1587 ed il 1598 come mausoleo della famiglia Zamoyski. Le fattezze esterne sono state modificate nell’Ottocento, ma per fortuna l’interno è ancora quello originale.
Al di sotto dell’ultima cappella della navata destra c’è la cripta della famiglia Zamoyski.
 

Muzeum Arsenal (Museo dell’Arsenale)

 
Ad ovest della chiesa si trovano altre due bellezze: il Muzeum Arsenal (Museo dell’Arsenale) ed il Palac Zamoyskich (Palazzo Zamoyski). Il primo mette in mostra un’ampia collezione di armi di ogni genere, tra cui cannoni, moschetti, spade,  mentre  il Palazzo Zamoyski, invece, è chiuso al pubblico in quanto sede di alcuni uffici governativi, ma rappresenta un edificio cardine della storia della città.
 
Il Rynek Wielki è tutto circondato da bellissimi portici utili anche per passeggiare nelle giornate di pioggia, con vecchie insegne, portoni e serramenti in ferro per accedere alle vecchie cantine. Una visita raccomandata è  anche quella all’unico bastione visitabile delle mura.
 

Zamosc – Ennesimo Campo di  Concentramento Nazista in Polonia

Per concludere la visita a Zamosc bisogna percorre i circa 500 metri che separano la Città Vecchia dalla cosiddetta Rotonda, un forte a pianta circolare del diametro di 54 metri che circonda un cortile a sud-ovest del centro.
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Zamosc – La Rotunda

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Annessa alla precedente struttura difensiva all’inizio dell’Ottocento, la fortificazione, costruita nel 1825/1831 e adibita a polveriera, fu utilizzata invece dalle SS, durante la Seconda Mondiale come base per gli interrogatori, prigione e luogo di esecuzioni di massa da parte dei Nazisti
 
Per ricordarli, dal 1947 la Rotonda ospita il Museo del Martirio: una visita estremamente toccante che consente di comprendere meglio le atroci sofferenze patite dalla popolazione polacca durante la guerra.
 
 
In questo luogo dal 1940 al 1944, furono fucilati e bruciati dai Tedeschi 8.000 prigionieri. Nel cimitero interno alla Rotonda riposano le ceneri di altre 45.000 vittime dei Nazisti: partigiani e soldati polacchi e sovietici.
 
 
Tra i dintorni di Zamosc, molto  interessanti sono la città di Lublino e il  borgo di Kazimierz Dolny.
 

Album Fotografico

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