Oslo – Introduzione e Impressioni


In un viaggio in Scandinavia, se poi addirittura ci troviamo a passare da Goteborg, non ci dobbiamo assolutamente perdere la visita di Oslo, una singolare capitale.

Oslo, al contrario di altre città, appare in un primo momento meno interessante e meno fornita di attrazioni da visitare. Ma poi si lascia scoprire lentamente dimostrando di essere una capitale ricca sotto tutti gli aspetti, anche turistici, storici ed architettonici.

Oslo. Palazzi lungo la Karl Johans, il viale principale della capitale.
Palazzo lungo la Karl Johans

Ciò che colpisce subito il turista sono gli spazi aperti e i sontuosi palazzi del centro, imponenti costruzioni progettate all’epoca per dare un senso di sicurezza alla neonata nazione.

Oslo, come abbiamo già detto, è la capitale della Norvegia ed è la città più grande. Con circa 600.000 abitanti oltre quelli dell’area metropolitana, la capitale ospita il 25% di tutta la popolazione nazionale. La città è tranquilla, ma allo stesso tempo viva e ricca di cose da fare e da vedere.

Per ottimizzare la visita della città, dobbiamo pensare di suddividerla in tre macro aree: il centro ovvero la parte più storica con le sue belle passeggiate, la penisola di Bygdoy immersa tra foreste e bella campagna  e infine i quartieri residenziali un po’ fuori dal centro vero e proprio. Per questo motivo sarebbe opportuno dedicare almeno tre giorni a questa Capitale, ma avendo solo un giorno e mezzo a disposizione, ci limiteremo alla visita del centro storico e una parte della penisola di Bygdoy.


Oslo – Un po’ di Storia


Secondo le leggende nordiche, Oslo fu fondata attorno al 1048 dal re Harald Hardråde. Pare comunque che segnali precedenti dimostrino che il luogo era popolato già da tempo. Le celebrazioni del millenario di Oslo si sono comunque tenute nel 2000.

È stata considerata come capitale da quando Haakon V salì al trono (1299-1319). Egli iniziò anche la costruzione della fortezza Akershus. Però un secolo dopo la Norvegia  era diventata una provincia della Danimarca e il ruolo di Oslo fu ridotto a quello di un centro amministrativo provinciale, con il re che risiedeva a Copenaghen.

Oslo fu distrutta da un incendio nel 1624 e il re Cristiano IV la fece ricostruire dandole il nome di Christiania. Solo nel 1925 fu ripristinato l’originale nome di Oslo.

Oslo. Panorama sulla città, visto dal tetto dell'Opera House.
La città vista dal tetto del Palazzo dell’Opera

Dopo lo scioglimento dell’unione con la Danimarca e la Svezia, Oslo divenne la capitale della Norvegia. Nel XIX secolo iniziò la costruzione dei più importanti palazzi ed opere architettoniche. Cominciò così a popolarsi al punto da superare ben presto Bergen, a quel tempo la città più popolosa della Norvegia.


Oslo – Visita della Città


Opera house


Prima di cominciare la visita del centro, un forte desiderio ci spinge a raggiungere subito la baia di Bjorvika dove si trova l’incredibile Palazzo dell’Opera, un capolavoro di  architettura moderna che s’innalza sul fiordo come una montagna di marmo bianco.

Già famoso in tutto il mondo, questo affascinante edificio è diventato ormai il simbolo di Oslo.

La struttura, che sembra uscire dall’acqua, è stata completata nel 2008 ed ha una facciata completamente in marmo bianco di Carrara..

Il tetto dell’edificio fa un angolone al livello del suolo, creando una grande piazza che invita i pedoni a salire fino sopra il tetto e godere della vista panoramica sulla capitale.  

Oslo. Palazzo dell'Opera e del Balletto.
Palazzo dell’Opera e del Balletto

L’atrio è circondato da finestre alte 15 m con una piccolissima cornice e vetro speciale che permette la massima vista dell’acqua. Le superfici interne sono completamente in legno di rovere.


Il Centro


Oslo. Cittadini a passeggio nel centro.
Pedoni in centro nei pressi della Cattedrale.

Il  centro è in buona parte visitabile a piedi tenendo come punti di riferimento la stazione centrale ed il viale Karl Johans che staccandosi proprio dalla piazza della stazione, attraversa tutto il centro tra bei palazzi ed eleganti negozi, fino ad arrivare in cima alo colle dove si trova il palazzo reale con il rispettivo parco.

Per questo motivo, la visita può iniziare proprio dalla Piazza della Stazione, cuore e fulcro della vita cittadina, dove arrivano tutti i mezzi pubblici, tram compresi.

La Cattedrale e il Basarhallene

Il primo monumento di una certa importanza che incontriamo è la Cattedrale, bell’edificio del ‘600 fiancheggiata dal Basarhallene, singolare struttura a pianta circolare a due piani, all’interno della quale si aprono porticati che fino al secolo scorso ospitavano il mercato alimentare di Oslo.

L’interno della Cattedrale, anche se non artisticamente molto rilevante, rimane pur sempre interessante da vedere, considerato che non tutti sono abituati a questi stili e queste impostazioni religiose che fanno parte della Chiesa Evangelica Luterana. Ben curato  il soffitto con gli affreschi e singolare l’altare con un bassorilievo raffigurante l’ultima cena  ed il pesante pulpito in stile barocco.

Il Parlamento

Ripresa la Karl Johans gate, nel tratto in discesa fiancheggiata da bei negozi, pub e ristoranti, raggiungiamo lo Stortinget, overo il Parlamento. Questo imponente edificio, di aspetto neoromanico, in  solida struttura di mattoni color sabbia, fu costruito dopo una lunga serie di accese discussione nel 1860.

Oslo. Lo STortinget, ovvero il Parlamento Norvegese.
Lo Stortinget

I giardini di fronte e quelli lungo il viale, valorizzano ancora di più questa zona.


Tra i vari eleganti negozi che fiancheggiano il viale in questo punto della città, vale la pena di visitarne uno veramente singolare ed elegantissimo pur essendo un negozio di souvenir.  Fa parte di una catene norvegese ed è veramente un piacere visitarlo, in modo particolare per i bambini.



Il Palazzo Reale

Giunti sul piazzale del castello, dove al centro si trova il monumento a cavallo di Carlo Giovanni XIV, possiamo godere di un panorama completo sulla città. Il monumento riporta il motto del re: “L’amore del popolo è la mia ricompensa”.

Oslo. Il palazzo reale.
Palazzo Reale

Questo palazzo, monumento all’apertura norvegese, fu eretto tra il 1825 e 1848 quando i sovrani di altre nazioni europee dovevano guardarsi  bene gli uni dagli altri. La Norvegia, che invece non aveva nemici, era uno stato sereno e tranquillo, per cui come si può notare, l’edificio non presenta nè cancellate né mura difensive e i suoi giardini sono aperti gratuitamente al pubblico.

Il palazzo è protetto su tutti i lati dalla Guardia Reale Norvegese, le tipiche guardie con i tradizionali costumi, oggi rappresentate sia da maschi che da femmine, carine e ben felici di essere osservate.

Tutti i giorni alle 13,30 avviene il cambio della guardia.

Il Municipio

A sud del Palazzo reale, nei pressi del porto e più precisamente  nella Fridtjof Nansens Plass (Piazza per la  Pace della Mente) c’imbattiamo in una strana e possente costruzione: il Radhus ovvero il Municipio.

Oslo. Piazza per la Pace della Mente.
Fridtjof Nansens Plass
Oslo. Il Municipio.
Il Municipio

L’edificio  si staglia con le sue guglie sullo sfondo del porto e la sua costruzione, durata vent’anni, fu portata avanti senza non poche polemiche. Venne inaugurato nel 1950 in occasione della  celebrazione dei novecento anni di storia di Oslo.

Proprio in questo edificio si celebra il premio Nobel per la Pace, istituito dal trentenne norvegese Alfred Nobel, inventore della dinamite, grazie alla quale diventò ricchissimo con fabbriche sparse in oltre venti nazioni.


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La Penisolo di Bygdoy


Bygdøy è uno dei più antichi paesaggi culturali della Norvegia, che può vantare una ricca storia unitamente a parchi, foreste ed alcune delle più famose spiagge di Oslo. E’ ricca di musei tra i più famosi al mondo, quali quello delle Navi Vichinghe e il Norsk Folkemuseum. Solo la visita di tutti questi musei richiede almeno una giornata piena  o, per non stancarsi troppo, almeno due mezze giornate.

Oslo. Penisola di Bygdoy.
Penisola di Bygdoy

Per chi non avesse tempo di visitare questa penisola, se ne può fare almeno un idea visitando il Museo delle Tradizioni Popolari Norvegesi. Il Norsk Folkemuseum si trova proprio in questo territorio.

Con il suo museo a cielo aperto costituito da stalle, granai, fienili, abitazioni e strutture varie dal XVII al XIX secolo, si può comprendere ancora meglio lo stile di vita in Scandinavia di quei tempi, e quanti e quali sacrifici venissero affrontati giornalmente per combattere la fame e il freddo.

Il miglior modo per raggiungere Bygdøy in estate è quello di prendere il traghetto pubblico che parte dal Molo 3 davanti al Municipio. Il tragitto è di soli 15 minuti e il servizio è operativo da aprile a ottobre. Per il resto dell’anno è possibile raggiungere la penisola con l’autobus 30 che impiega circa 20 minuti dal Nationaltheatret.


Il Porto e l’Aker Brygge


A questo punto, per lasciare questa bellissima capitale e portarsi a casa il migliore dei ricordi, manca solo una rilassante passeggiata lungo il porto. Il quartiere di Aker Brygge é uno stravagante e singolare centro commerciale che é allietato da bar e ristoranti tra i più alla moda in città, sia all’interno delle strutture che esternamente lungo il porto, dove la sera e nei giorni di festa si riversano gran parte degli abitanti di Oslo.


La Fortezza


Dall’alto di uno spuntone roccioso, come se stesse a controllare quanto avviene nel porto, domina la fortezza Akershus.

Fu costruita nel 1300, con uno spirito piuttosto diverso dal resto della città e merita veramente una visita

Oslo. La Fortezza del '300. Akershus.
Akershus – La Fortezza

Conclusioni


Per tutto quanto descritto in questo articolo è stato necessario un giorno e mezzo di visita. Questo è il solo tempo che abbiamo potuto dedicare alla visita della città. Per questo motivo mancano quindi anche tante altre attrazioni e monumenti da visitare. Anche alcune escursioni sarebbero da non perdere tra le quali sicuramente l’arcipelago e il fiordo di Oslo. Da vedere anche il Museo Nazionale, il Teatro Nazionale e l’interno del Municipio.

Infine una passeggiata nei quartieri residenziali sarebbe opportuna per vedere il contesto, estremamente ecologico e con i più ampi servizi, in cui abitano molti cittadini. Bellissimi sono anche i Barcode, queste lunghe file di grattacieli nelle forme architettoniche più stravaganti e multi funzioni.

Si può mangiare un po’ ovunque sia con cucina internazionale che tipicamente locale. Alla sera danno il meglio di sé alcuni ristoranti proprio nel cortile davanti alla cattedrale. Sono ubicati nei locali del Basarhallene. Tra questi molto buono è il BALTAZAR. Qui alcuni camerieri parlano anche l’Italiano.

Oslo. Basarhallenet. Ristorante Baltazar.
Basarhallene – Ristorante Baltazar

Cercate di dedicare almeno “…tre giorni” alla visita di Oslo”. Ne resterete pienamente soddisfatti.


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