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Tag: scandinavia

Un vecchio palazzo in legno b en tenuto

OULU-Capitale finlandese della Tecnologia


Oulu – Informazioni generali


Oulu più che di una città finlandese, sembra il nome di una località africana. Credo che veramente pochi abbiano sentito questo nome.

Oulu. Attraverso la foresta lappone.

Chi proviene da Kirkenes, in Norvegia, al confine con la Finlandia e vuole dirigersi ad Helsinki o viceversa, la incontra dopo circa 700 chilometri ed è per questo che dovrà fermarsi in questa città per fare una necessaria, anzi indispensabile sosta.

Provenendo da Kirkenes, gran parte di questi chilometri si snodano attraversano la Lapponia finlandese, tra foreste, laghi  e incontrando spesso gruppetti di renne lungo la strada allo stato libero.

Oulu. Renne allo stato libero.

In Lapponia questi animali sono onnipresenti perfino in città.

Oulu. Renna in città

Oulu – Descrizone della città


Nonostante Oulu non rientri nelle tradizionali rotte turistiche, è una città in continua crescita anche per quanto riguarda le attività e i servizi per i visitatori. E’ diventata in poco tempo la Capitale Finlandese  dell’Elettronica.

Oulu. Vie del centro moderno.

La “Silicon Valley del Nord” è riuscita a trasformare alcuni dei suoi luoghi e dei suoi edifici caratteristici in attrazioni uniche.

La città appare subito moderna, ben tenuta con le sue belle strade affiancate da bei  palazzi tra i quali alcuni abbastanza datati per il fatto di essere ancora tradizionalmente in legno, ma  molto ben tenuti.

Sicuramente meno conosciuta di Helsinki, Oulu è un’interessante tappa finlandese e una meta turistica in pieno sviluppo. Situata alla foce del fiume Oulojoki e ricostruita dopo l’incendio del 1822, la città della Finlandia del Nord è riuscita, nel corso del tempo, a rinascere completamente.

Oulu. Veduta del fiume Oulojoki
Il fiume Oulojoki

Non presenta attrazioni artistiche ed architettoniche di una certa importanza, se non lla Cattedrale e il Municipio, ma offre tante attività all’aperto, concerti e spettacoli.


Oulo – Cosa vedere

Video con commento audio (clicca sul titolo Oulu-Finlandia in alto a sx – oppure su Guarda su YouTube))


Piazza Kauppahalli

Per assaporare un po’di atmosfera finlandese, il posto ideale è sicuramente il Kauppahalli, la grande piazza che si affaccia sul porticciolo lungo il fiume.

Appena arrivati nella piazza si rimane incuriositi da una statua posta davanti al mercato coperto.

Toripolliisi

Si tratta del Toripolliisi, un piccolo monumento eretto in onore di tutti i poliziotti che nel tempo hanno prestato il loro servizio per la sicurezza e l’ordine della piazza.

Oulu. La statua Toripolliisi
Toripolliisi

La piazza è abbastanza grande per ospitare anche un mercato all’aperto formato da tante bancarelle ben fornite di molti prodotti locali.

Oulu. La piazza con le bancarelle
Piazza del Mercato-Kauppahalli

Mercato Coperto

Ma l’attrazione maggiore è data sicuramente dal Mercato Coperto che fu edificata per volere del consiglio comunale della città allo scopo di migliorare le norme igieniche e la sicurezza alimentare.

Oulu. Mercato coperto.
Mercato coperto

L’ edificio in stile neogotico e Art Nouveau fu progettato dagli architetti Karl Lindahl e Valter Thomé    che riconvertirono gli ex granai in botteghe artigiane.  

Cento anni dopo, la sala è ancora attiva. Comprende, tra le altre cose, un negozio di alimentari e un bar, ma principalmente negozi di pesce di tutti i tipi e varietà.

Vecchie case lungo fiume

La  parte particolarmente singolare di Oulu è quella  costituita da vecchie case rosse in legno occupate da caratteristici bar, pub e ristoranti.

Oulu. Tradizzionali case finlanddesi in legno.

Altre costruzioni simili, situate sulla passeggiata lungo il fiume, sono invece adibite a magazzini, negozi di articoli particolari e souvenir in genere. E’ in un certo senso un piccolo museo all’aperto, specialmente se entriamo in questi negozi e ci guardiamo intorno per osservare le strutture dei fabbricati.


Oulu – Conclusioni


Personalmente non partirei apposta per visitare Oulu, ma considerando che si trova su una tratta interessante, e che una sosta in questa città è strategicamente indispensabile, merita sicuramente una visita accurata per una maggiore conoscenzadue giorni non saranno troppi per chi ha tempo a disposizione.

Oulu. Aeroporto.
Aeroporto

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Bergen – Ex Capitale della Norvegia

Bergen – Presentazione

Circondata da sette colline e sette fiordi, Bergen gode di una stupenda posizione su due bracci di mare, come ben si nota dall’alto, arrivando in aereo.

Bergen. In arrivo  con l'aereo.

E’ una città dal fascino ammaliante. Giovane e vivace grazie anche alla nutrita presenza di studenti, tra i quali molti Italiani, che la rendono il centro culturale più attraente della Norvegia.

Bergen. Studenti in uno dei quartieri di Bergen.

Dal monte Floyen, raggiungibile con una comodissima e moderna funicolare, potrete avere subito una visuale completa di tutta la città. Avrete modo di farvi un idea esatta sui punti più importanti da visitare. Sarete così più disinvolti negli spostamenti.

Il panorama che si gode da quassù non ha eguali; è veramente spettacolare e comprende tutta la città.

Bergen – Un po’ di Storia

Già agl’inizi del medioevo Bergen era un importante porto marittimo e faceva parte della potente Lega Anseatica che proprio in questa città aveva una delle sedi più importanti d’Europa.

In quel periodo la città era anche la Capitale della Norvegia, un’eredità visibile nelle splendide case in legno di Bryggen, un quartiere inserito dall’UNESCO tra i siti Patrimonio dell’Umanità.

Bergen. Case in legno nel quartiere di Bryggen.

La città nasce nel 1070, ed oggi Bergen è il secondo centro più popoloso della Norvegia, dopo Oslo, con 270.000 abitanti.


Bergen – Visita della città


TORGET

Come tutte le località, anche Bergen ha il suo punto di attrazione principale che richiama subito a sé il viaggiatore e questo è il Torget, la piazza più animata e colorata della città.

Bergen. Torgen, la piazza più  animata di Bergen.
Torget

Raggiungere a piedi questa piazza, dal capolinea dei bus in Festplassen, consente di ammirare già una parte del centro storico, con grandi piazze dalle quali si staccano altre piccole piazzette con locali caratteristici; fontane monumentali, come quella in Torgallmenningen, la piazza più grande e più  frequentata di Bergen, dedicata ai marinai norvegesi.

Quando finalmente arriviamo nel Torget, ci rendiamo subito conto di avere intorno a noi tutta la parte più bella e caratteristica di Bergen.
Dal porto, con la sua possente fortezza, al quartiere Bryggen, il punto più affascinante della città con le sue antiche e colorate case medievali.

Dal tradizionale mercato del pesce all’aperto, la parte più animata e frequentata, ad altri quartieri meno noti ma pur sempre molto caratteristici.


MERCATO DEL PESCE

Ma chi la fa veramente da padrone nel Torget è sicuramente il mercato del pesce.

Bergen. Mercato del  Pesce.

Tanti banchi con le più svariate specie di pesce, dal merluzzo a l’halibut, dal salmone ai più disparati tipi di molluschi e crostacei, compresi i King Crab ancora vivi, i famosi granchi giganti.

Non mancano poi tradizionali piatti già pronti da portare via o mangiare sul posto, compreso i filetti di balena.

Bergen. Mercato  del pesce. Filetti di  Balena.
Filetti di Balena

I viaggiatori più esigenti, potranno servirsi dell’altro mercato adiacente, quello chiuso, molto adatto specialmente nelle giornate fredde e piovose, dove poter assaggiare con tutta tranquillità, tanti buoni piatti comodamente seduti e riparati dalle intemperie.

Bergen. Mercato al chiuso.
Mercato al chiuso

BRYGGEN

A pochi passi dal Torget, una lunga schiera di coloratissime case in legno affacciate sul mare, richiama l’attenzione del turista. Si tratta di Bryggen, il suggestivo quartiere medievale di Bergen.

Bergen Turisti ai tavolini nel quartiere Bryggen.

E’ uno dei luoghi più belli al mondo che ha saputo mantenere intatta nel tempo la sua forma originaria, permettendo all’umanità intera di conoscere abitudini e stili di vita di una potente comunità mercantile: la Lega Anseatica.

La forma originaria degli edifici era così composta: sulla facciata principale si trovavano gli uffici e le abitazioni; all’interno c’erano i magazzini, mentre sul retro vi erano le aule assembleari della Lega, le cucine e alcune strutture in pietra utilizzate per la conservazione della merce più costosa.

Tra una casa e l’altra, nella parte interna, si aprono delle piccole strettoie con funzione di cortile, condiviso tra più abitazioni.

Bergen. Cortili interni.

Queste case, mantengono anche oggi la medesima struttura di un tempo nonostante le numerose distruzioni e ricostruzioni subite dal quartiere nel corso dei secoli.  

Bergen. Vecchie case ancora oggi così mantenute.

Fantoft Stavkirke

Lasciamo il centro storico e dedichiamo un po’ di tempo anche alla periferia. Con il comodissimo ed efficiente servizio di tram, ci rechiamo nel sobborgo di Paradis per visitare la singolare e storica chiesa Fantoft Stavkirke.

Bergen. Verso i sobborghi con il  tram.

Le singolari “stavkirke”, particolari chiese costruite interamente in legno, sono tra le costruzioni più diffuse sul territorio norvegese. Molte di queste risalgono addirittura a 900 anni fa.

Bergen. Vista dall'alto della Fantoft Stavkirke

La Fantoft Stavkirke fu costruita nel Sognefjord intorno al 1150 e trasferita qui nel 1883. In realtà quella che osserviamo oggi è una riproduzione. L’originale fu infatti distrutto da un incendio appiccato da un musicista heavy metal satanista, agli inizi degli anni ’90.

Bergen. Chiesa Fantoft Stavkirk

Interessante conoscere la storia di questo satanico musicista Euronymous


FESTPLASSEN

Dopo il Bryggen, sicuramente questo è il punto più bello della città specialmente nelle giornate di sole. Un bellissimo lago in uno stupendo spazio verde dove sedersi per un po’ su una panchina ed ammirare tutto quanto ci circonda. 

Bergen. Vista del lago.

Non potrete evitare questo luogo, in quanto è qui il capolinea dei Bus. Nelle immediate vicinanze si trova anche il noto museo KODE che si divide in quattro sezioni.

Bergen. Veduta dall'alto di Festplassen.

MUSEI

Molti sono i musei da visitare e tutti interessanti. Quello della Lega Anseatica e il Fiskerimuseum, il museo della pesca, sono a mio avviso da non perdere.

Il primo si trova subito dietro il quartiere Bryggen ed il secondo raggiungibile con il bus, un paio di chilometri dopo il porto.

Bergen – Consigli

Non fatevi mancare una bella escursione in qualche fiordo (Mostraumen è consigliabile), ma fate attenzione al tempo quando prenoterete l’escursione.

Se piove o tira troppo vento, sarete costretti a restare chiusi nel battello senza godervi niente. I fiordi sono stupendi quando, con il sole, la luce artica esalta i colori

Come non dovrete farvi mancare la buona cucina norvegese, ricca di tutto: verdure, carne, pesce e dolci.

Assaggiate la Renna, buonissima sia a filetti in forno che come stufato. Non fatevi condizionare ed assaggiate la balena: carne rossa buonissima, che non ha niente a che veder con il pesce.

Il salmone norvegese, insieme a quello scozzese è sicuramente il migliore. Per gli amanti del baccalà, ci sarà da sbizzarrirsi con le innumerevoli ricette, sempre buone e appetitose.

Bergen. Baccalà con patate

L’unico forse che non sarà tanto d’accordo con la cucina, sarà il vostro portafoglio. D’altronde ormai si sa che la Norvegia è uno dei Paesi più cari al mondo.

Bergen – Conclusioni

Bergen è una città che è riuscita a coniugare in modo perfetto il suo rapporto con il mare, che le ha dato ricchezza e fama in tutto il mondo, e con le montagne che la circondano, particolarmente apprezzate dai viaggiatori in questi ultimi anni.

Una città con i suoi particolari e spesso invidiabili stili di vita.

Bergen. Una via  del centro. Bambini vengono trasportati con nuovi moderni mezzi di locomozione.

Un città assolutamente da visitare, la seconda della Norvegia dopo Oslo, ma seconda solamente per popolazione, non certamente per importanza, bellezza e interesse.

Bergen. Atterraggio all'aeroporto.

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Capo Nord

Capo Nord – Il punto più a Nord dell’Europa

Capo Nord – Introduzione

Sicuramente il sogno per tutti coloro che affrontano un viaggio in Norvegia, è quello di raggiungere Capo Nord.

Capo Nord. Veduta dall'alto del promontorio.
Capo Nord

Diversi sono i modi per arrivare al punto più settentrionale del continente europeo.

Partendo da Tromso, considerata ormai base di partenza per tutti i viaggi nel grande nord, si può viaggiare in auto per una decina di ore, lungo la tortuosa, seppur panoramica, strada artica. Oppure affidarsi ad un bus che raggiunge Capo Nord in 15 ore.

Si può arrivare da Tromso a Honninsvag con un volo interno e percorrere poi gli ultimi 32 chilometri che separano questa cittadina dall’estremo punto settentrionale con un bus. Infine ci si può imbarcare su una delle navi della Hurtigruten, con l’opportunità così di ammirare durante la navigazione, tanti bei fiordi.


Io ho scelto quest’ultima soluzione


Inizio del Viaggio

Al porto di Tromso, ultima grande città più a nord d’Europa, c’imbarchiamo sulla Vesteralen, una delle navi della Società Hurtigruten, il noto postale norvegese.

Capo Nord. Nave Vesteralen della Società Hurtigruten.
Nave Vesteralen – Hurtigruten

Con la prua rivolta in direzione Capo Nord, lasciamo lentamente il porto, potendo così scrutare la città anche da un altro punto di osservazione.

Il viaggio durerà tutta la notte fino alla tarda mattina successiva, ma il sole di mezzanotte ci permetterà di ammirare i fiordi in piena luce anche nelle ore piccole.

Capo Nord. Inizia il viaggio attraverso i fiordi.

Lo spettacolo dei fiordi

Poco dopo l’uscita dal porto, si comincia ad apprezzare un panorama diverso, fatto di montagne che si gettano a strapiombo nel mare, piccoli villaggi con le loro tipiche abitazioni in legno tinte di rosso, casette isolate e fiordi incantevoli con le loro immancabili cascate.

Questi fiordi, simbolo tipico della bellezza della Norvegia, sono tutelati dall’UNESCO e sono luoghi dove il tempo si muove al proprio ritmo.

In Norvegia esistono più di mille fiordi, bracci di mare che si insinuano spesso molto profondamente nell’entroterra, sovrastati da entrambi i lati da maestose montagne.

Capo Nord. Un bellissimo fiordo
Fiordo

Anche se è possibile navigare tra le insenature, o ritornare verso il mare, quando ci si trova all’interno di un fiordo può sembrare di essere in un mondo totalmente a parte.

Capo Nord. All'intgerno di un fiordo.
All’interno di un fiordo

Video del viaggio con Commento Audio


Capo Nord – Cosa Vedere???

A questo punto devo dire che l’interesse per Nord Kapp non è dato da quello che possiamo trovare una volta arrivati. Non esistono particolari attrazioni turistiche né paesaggi particolarmente spettacolari. L’interesse per Capo Nord sta nel lungo viaggio per arrivare fin qui. In tutto quello che s’incontra, nei mutamenti del paesaggio e nella soddisfazione insieme alla curiosità di raggiungere questo punto estremo dell’Europa. Questo è ciò che entusiasma e che rende interessante questa meta.

La nave effettua delle fermate anche in villaggi o paesini con piccoli porti permettendo, quando il tempo lo consente, di scendere a terra durante la sosta. Tutte queste fermate sono riportate su una cartina messa a disposizione alla reception della nave, con il tempo di sosta indicato.

Capo Nord. Paesini di sosta della nave.

Ad Honninsvag, il paese con 2400 abitanti più a nord della Norvegia, la nave effettua una sosta di circa quattro ore. Tale sosta permette al viaggiatore di raggiungere Nord Kapp.

Questo borgo sorge ben oltre i confini di Svezia e Finlandia. Per molti questa rappresenta l’ultima tappa prima di Nord Kapp, la meta di tante straordinarie e originali imprese di viaggiatori e turisti.

Capo Nord si trova sull’isola di Mageroya, attraversata dalla strada E69 molto panoramica che ci permette di ammirare bellissimi paesaggi ed una natura veramente singolare.


Non sarà difficile incontrare renne allo stato libero.


Capo Nord. Renne allo stato libero.
Renne allo stato libero

L’ormai inconfondibile mappamondo, simbolo di Nord Kapp, ci conferma di essere arrivati al punto più settentrionale del continente europeo.

Capo Nord.ò Il Mappamondo
Capo Nord – Il simboico Mappamondo

Capo Nord – Precisazione geografica

Una precisazione geografica però è dovuta, seppur turisticamente insignificante: la località più a nord del continente europeo non è Capo Nord, ma bensì Knivskjelodden visibile un po’ più a ovest, un punto che si può raggiungere solo a piedi per un lungo sentiero. Tecnicamente infatti Capo Nord si trova su un’isola, l’isola di Mageroya e non sul continente.

L’emozione comunque di trovarsi in questo punto estremo della Norvegia e dell’Europa, è veramente tanta.

Capo Nord. Veduta dall'alto del Mappamondo

Conclusioni

Questa è una meta molto ambita da automobilisti, motociclisti, camperisti, e viaggiatori in genere. Una destinazione però non sempre così agevolmente raggiungibile, in quanto molto remota.

Capo Nord mantiene la sua fama e conferma le aspettative che da secoli motivano numerosi visitatori a raggiungerlo.


La splendida e delicata natura dell’isola Mageroya, la bellezza e la varietà dei panorami incontrati in questo lungo viaggio, rendono questa località tra le più indimenticabili mete turistiche.



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Stoccolma – La maggiore città della Scandinavia.


Stoccolma. Panoramica sulla Gamla Stan scattata dal ponticello del Parlamento.

Stoccolma – Arrivo


Due sono gli aspetti che ci colpiscono immediatamente appena arriviamo a Stoccolma: la presenza dell’acqua ovunque ed i grandi spazi aperti.   

La capitale della Svezia, sorge su un ampio arcipelago nel Mar Baltico e comprende 14 isole collegate tra loro da più di 50 ponti, formando in questo modo un grande territorio privo di alture, situazione questa che giustifica la presenza di acqua ovunque e gli ampi spazi.

Stoccolma. Veduta sull'arcipelago dal battello.
Arcipelago di Stoccolma

Questi grandi spazi, occupati da bellissimi palazzi, torri, parchi, architetture moderne ed ampi viali, fanno sì di pensare a Stoccolma come ad un’austera ed affascinante signora.     

Questo é infatti il carattere che diversifica questa metropoli da Oslo, tanto per rimanere in tema scandinavo, molto più racchiusa  e sotto certi aspetti anche un po’ triste. Diversa anche da Copenaghen, più raccolta, semplice e molto giovane.

Stoccolma è una città davvero affascinante, un po’ come tutte le città sull’acqua.

E’ una città da gustare lentamente, guardandoci intorno mentre passeggiamo tra i vari quartieri, osservando palazzi, negozi, canali e gli specchi d’acqua con le banchine di attracco per i traghetti e imbarcazioni per piccole crociere.


Spostamenti


Nella capitale svedese ci si sposta molto facilmente grazie ai tram, ai bus ed alla metro.

Anche i traghetti pubblici sono molto utili ed efficienti.

Stoccolma. Traghetto in servizio pubblico.
Traghetto in servizio pubblico

Fanno la spola da una riva all’altra evitando così tutto il traffico cittadino. Ci consentono anche, in questo modo, di ammirare la città da un’altra prospettiva.

Il Servizio tramviario è efficientissimo e i tempi di attesa tra un tram e l’altro sono veramente insignificanti.

Ogni tanto possiamo ammirare vecchi tram, restaurati e rimessi in circolazione per la gioia dei turisti che rimangono letteralmente sorpresi nel veder azionare manualmente vecchi comandi meccanici.

A proposito di trasporti pubblici...

Una volta giunti in città, è bene recarsi all’ufficio del turismo, nella piazza Sergels Torg. Oltre a tutte le informazioni del caso, qui potrete acquistare la Stockholm Card che da diritto al trasporto illimitato su tutti i mezzi i pubblici, oltre all’ingresso gratuito per circa 60 attrazioni.

Il costo è veramente conveniente e la carta si può acquistare anche on line.


Visita della città



Proprio dalla Sergels torg può avere inizio il giro della città, percorrendo la pedonale Drottninggatan, una delle principali vie del centro, la via del passeggio e dei bei negozi.

Questa via, attraversando un ponticello nei pressi del Parlamento, ci immette nella Gamla Stan, la parte più antica di Stoccolma, l’isola sulla quale si estendeva il nucleo della città medievale.

Stoccolma. Sergels torg, la piazza centrale, fulcro della vita cittadina.
Sergels Torg

Stoccolma – Gamla Stan


La Gamla Stan è la parte più famosa di Stoccolma e la più suggestiva con le sue piccole stradine, pittoresche ma eleganti allo stesso tempo.

Per visitare la città vecchia non esiste un itinerario predefinito. Basta lasciarsi trasportare dalla curiosità e passeggiare serenamente. L’isola è piccola per cui prima che ve ne rendiate conto, l’avrete girata tutta.

La Cattedrale

Non possiamo però trascurare le attrazioni principali come la Cattedrale del XIII secolo.

Stoccolma. Interno della Cattedrale con volte reticolate.
La Cattedrale

Forse non é molto appariscente esternamente, ma ha un bell’ interno formato da cinque navate su pilastri a fascio, in mattoni rosa e con volte reticolate.

Slottsbacken

La Slottsbacken é la grande piazza chiamata anche collina del palazzo. Offre una vista sul mare veramente affascinante ed é qui che si trova la Residenza Ufficiale del Re.

Interessanti sono gli Appartamenti Reali, il Tesoro e il Museo.

Cambio della Guardia

Rimanendo in zona, se l’orario lo consente, possiamo assistere al bellissimo cambio della guardia.

E’ veramente straordinario non solo per i costumi, i colori e la regia, quanto per la singolare abilità musicale della fanfara.

Stortorget

Continuando a passeggiare nell’isola non finiamo mai di imbatterci in sorprendenti curiosità come la Stortorget, la piazza ornata da una bella fontana e circondata da nobili palazzi in stile tedesco-olandese de XVII secolo.

Stoccolma. Lo Stortorget
Stortorget
Piazza e Chiesa dei Cavalieri

Continuiamo la nostra passeggiata e scendiamo verso il mare attraversando la bellissima piazza Birger Jaris.

Questa piazza, chiamata anche piazza dei Cavalieri, è dominata dall’omonima chiesa conventuale fondata verso il 1270.

Ever Taubes Terrass

Oltrepassata la piazza dei cavalieri, arriviamo a questa bellissima terrazza dove è consigliabile fermarsi, sedersi e godere dello stupendo panorama che ci si presenta davanti agli occhi.

Stoccolma. Ever Taubes Terrass, da dove si ha una bella veduta sul municipio.

Da questo punto si  può ammirare un’altra isola a sud della Gamla Stan e l’inconfondibile struttura del municipio.

Il Municipio

Situato sulla punta sudorientale dell’isola Kungsholmen, il Municipio è uno dei più significativi edifici della città, il simbolo di Stoccolma. Fu edificato in mattoni tra il 1911 e 1923.

E’ in questo palazzo che si tiene il banchetto di gala che segue la consegna dei premi nobel. Da non perdersi la visita all’interno delle bellissime sale.


Drottingholm


Non solo Stoccolma è bagnata dal mare, ma anche dal lago Malaren. Questo è il terzo lago svedese per estensione e comunica con il Mar Baltico proprio nei pressi della Capitale.

Prendiamo quindi un battello e solchiamo il lago tuffandoci nella più incontaminata natura scandinava.

Raggiungiamo una delle tante isolette su cui si trova il Drottingholm, ovvero la residenza della famiglia reale svedese.

Costruito nel XVII secolo, il palazzo è il meglio conservato della Svezia e rappresenta un prezioso esempio dell’architettura dei palazzi reali europei di quell’epoca. Per la sua costruzione, che fu iniziata nel 1662, gli architetti si sono chiaramente ispirati al castello di Versailles.

Dal 1981, la famiglia reale si è trasferita permanentemente nel palazzo di Drottingholm occupando le stanze dell’ala sud dell’edificio. La maggior parte del castello e dei giardini sono aperti al pubblico.

I soffitti ben decorati,  gli stucchi ovunque  presenti,  gli arazzi e gli arredi rendono gli interni veramente sontuosi.

Artefici di tutto questo sono stati decoratori francesi e stuccatori  italiani del ‘600. Mobili  francesi e svedesi e pitture di provenienza varia. Ulteriori informazioni

Tra i vari re, ritratti durante le loro visite a palazzo, possiamo notare anche il nostro Vittorio Emanuele Secondo

Drottingholm. Dipinto-ritratto di Vittorio Emanuele secondo
Vittorio Emanuele Secondo

I giardini, sistemati alla francese, le aree del parco che circondano il castello ed i suoi edifici sono una delle principali attrazioni per i turisti che  a migliaia visitano il palazzo ogni anno


Stoccolma – Museo Vasa


Nel 1628, durante il suo viaggio inaugurale, una nave di nome Vasa si rovesciò ed affondò provocando morti e feriti. Dopo oltre 300 anni sul fondo del mare, l’imponente nave da guerra venne individuata e  recuperata ricominciando così il suo viaggio nello splendido museo omonimo: Il Museo Vasa.

Dopo che questo galeone fu recuperato e rimorchiato nei cantieri navali di Stoccolma nel 1961, venne costruita un’apposita struttura galleggiante per la conservazione e  restauro della nave.

Il Museo, inaugurato nel  1990, è il museo più visitato della Svezia.


Stoccolma – Skansen


Anche lo Skansen di Stoccolma, che è stato il primo dei musei all’aperto svedesi creato nel 1891, è quello più visitato della Svezia.

Una visita a questo bellissimo parco, oltre che essere piacevole e rilassante, è anche utile per comprendere meglio le antiche tradizioni svedesi.

Capire come si svolgeva la vita una volta e quale fosse il suo stile, osservando le varie costruzioni e visitando gli interni ricchi ancora di vecchi arredi ed accessori che servivano nella vita quotidiana.


Arcipelago di Stoccolma


Un altro degli aspetti straordinari di Stoccolma è quello di trovarci in una metropoli, ma nello stesso tempo essere circondati dall’acqua nonché da una natura veramente stupenda ancora incontaminata.


Stoccolma. Lago Malaren
Lago di Malaren

Questo grande arcipelago, il più grande della Svezia ed uno dei maggiori del Mar Baltico, si estende da Stoccolma verso est per circa 60 km ed è formato  da circa 24.000 isole di varie dimensioni.


La suprema bellezza dei paesaggi, la quiete e la conservazione del patrimonio naturalistico, rendono  questo luogo unico nel suo genere.


Stoccolma. Veduta sull'arcipelago di stoccolma
Arcipelago di stoccolma

Durante questa navigazione, così rilassante per la tanta bellezza, una riflessione viene spontanea: la visita a Stoccolma non può  che rafforzare l’ammirazione per la Svezia, per la sua capacità di guardare avanti, il suo rispetto per la natura e la sua visione del mondo: aperta, accogliente e tollerante.


Album Fotografico


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Copenaghen. Canale Nyhavn.

Copenaghen – La Città della Sirenetta


La Capitale più accogliente e vivibile del Nord Europa.


Copenaghen. Il canale Nyhavn simbolo della città.
Nyhavn

Copenaghen – Introduzione ed impressioni


Quando le persone mi domandano: com’è Copenaghen?-Rimango un attimo perplesso perché sono avvolto da un flusso di aggettivi tale da non saper quali scegliere.

Copenaghen è una città giovane, festosa, piena di studenti e affascinante per l’atmosfera ed i colori tipicamente nordici. E’ trafficata e dinamica, ma allo stesso tempo rilassante con i suoi numerosi parchi e le sue belle passeggiate nel centro storico.   

E’ una città ricca di sorprese e di contraddizioni: innovazione e tradizione, design ultra moderno e palazzi antichi, atmosfere tranquille e serate mondane, tutto nella stessa metropoli.

Qui, tutto può essere pretesto di divertimento: anche la fine dell’anno scolastico ed il bagno nelle fontane per il caldo eccessivo.

Copenaghen. Gli studenti festeggiano la fine dell'anno scolastico, tuffandosi in una fontana del centro.
Studenti dentro una fontana

Non per niente i Danesi sono considerati uno dei Popoli più felici al mondo.

La città non è estremamente estesa come altre metropoli europee, ma al suo interno ha veramente tante attrazioni che si trovano quasi tutte a breve distanza l’una dall’altra, tanto da pensare di poterle visitare tutte a piedi.

Con l’uso di una bicicletta però sarà ancora meglio, più divertente e più singolare.

Copenaghen. Parcheggio di biciclette nei pressi di una stazione del metro.

Copenaghen, forse più di Amsterdam, è affollatissima di biciclette e tricicli che i Danesi usano per portare in giro  i bambini e caricare le proprie cose. Tutti i giorni e con qualunque situazione meteorologica, in città si muove un esercito di due ruote. È stato calcolato che gli abitanti di Copenaghen pedalano ogni giorno l’equivalente di 35 giri intorno al mondo.

Copenaghen. Triciclo attrezzato per il trasporto dei figli e di cose.
Triciclo familiare

Ma cosa c’è da visitare  a Copenaghen?….molte cose.



La capitale danese è un vero e proprio museo  all’aperto vibrante di vita, sempre al passo con i tempi e con le ultime tendenze nell’ambito della moda, del design e dell’architettura.


Copenaghen. Palazzo del municipio.
Palazzo del Municipio

Visita della città

Per ottimizzare la visita della città è opportuno partire dalla piazza del municipio, per cui prendiamo il metro ed arriviamo proprio nei pressi del bellissimo palazzo comunale, uno dei simboli della città.  L’edificio è aperto al pubblico e quindi vi si può accedere per ammirare gli splendidi interni, i soffitti, le statue e gli affreschi, nonché i bei giardini attorno al palazzo.

Poiché l’accesso è consentito durante le ore normali di lavoro, sarà sorprendente notare con che silenzio e concentrazione lavorano gli impiegati comunali. Non noterete nessuno a giro nei corridoi né udirete vociare dalle stanze.

Dopo aver osservato alcuni particolari intorno alla piazza, come il famoso barometro cittadino, la fontana del drago, il monumento ad Andersen e l’ingresso ai Giardini di Tivoli, entriamo finalmente nella zona pedonale.

Copenaghen. Monumento a H.C.Andersen
Monumento a H.C.Andersen

Centro Storico

Percorrendo lo Stroget, una lunga arteria pedonale di quasi due chilometri, fiancheggiata da bellissimi negozi, attraversiamo tutto il centro storico fino alla parte opposta della città.

Incontreremo il museo dei Guinness Mondiale dei Primati e un grandissimo punto vendita della nota casa danese ideatrice e costruttrice dei mattoncini di plastica: la famosissima LEGO.

Lo Stroget ogni tanto sbocca in qualche bellissima piazza, oppure divide in due uno slargo formando altrettante piazze con fontane decorate e monumentali, come la Fontana delle Tre Cicogne.

Così passeggiando, possiamo quindi ammirare anche bei palazzi più o meno antichi, fontane monumentali, particolari disseminati qua e là, arrivando lentamente al Nyavn, il famoso canale simbolo di Copenaghen.


Canale Nyhavn

Questo splendido e famoso angolo di Copenaghen, chiamato Nyhavn, ovvero porto nuovo, è un bacino creato nel 1671 che per lungo tempo è stato un luogo malfamato. Qui si concentravano bettole, botteghe di tatuaggi e, in tempi più recenti, sex-shop.

Una profonda operazione di risanamento, accompagnata dal restauro di gran parte degli edifici settecenteschi, ha trasformato questo vecchio quartiere malfamato, in un angolo tra i più caratteristici e tra i più fotografati, da un’atmosfera veramente unica, richiamando turisti da tutto il mondo.

Copenaghen. Nyhavn, il canale diventato ormai uno dei simboli della città.
Nyhavn

Al posto delle bettole e dei negozi di tatuaggi, oggi ci sono ristoranti e caffè  aperti tutta la notte.

Le due rive del canale inoltre, sono state riservate all’approdo stabile di chiatte e imbarcazioni a vela. Alcune di queste sono state trasformate in abitazioni ed altre ancora utilizzate per la navigazione interna.

Anche la Danimarca, come i Paesi Bassi, è ricca di canali. Qui si può respirare aria di mare ed osservare i Danesi come hanno trasformato, questi corsi d’acqua, in luoghi di divertimento e di relax. Ci si può sedere leggere in santa pace un libro e, perché no, prendere anche un po’ di sole.

Copenaghen. Canali nei pressi del porto.

Copenaghen – Album Fotografico


Christiansborg E amalienborg

Dopo una breve visita al palazzo Christiansborg, sede del parlamento danese, situato sull’isolotto di Slotsholmen, nel centro di Copenaghen ed al Palazzo della Borsa, in stile rinascimentale olandese, ci soffermiamo presso l’Amalienborg, armonioso complesso costituito da quattro palazzi rococò disposti intorno ad una piazza ottagonale. Il complesso è la residenza reale, dove ogni giorno alle ore 12 si svolge il cambio della guardia, accompagnata dalla banda, solo però quando la Sovrana è presente a palazzo.


Quartiere NYBODER (kASTELlET-sIRENETTA)

Passeggiando nei pressi del porto, se intravediamo la chiesetta anglicana di sant’Albano con l’adiacente scenografica fontana dei tori,

significa che ci troviamo nei pressi dell’immancabile attrazione di Copenaghen, il vero e insostituibile simbolo della città, protagonista della celebre fiaba di Andersen: LA SIRENETTA. 

Copenaghen. La sirenetta sulla Langelinie la bella passeggiata a mare.
Lille Havfrue (Sirenetta)

Alta solamente 125 centimetri, per lei i turisti impazziscono e si litigano per scattare fotografie.

Se non siamo troppo stanchi ed abbiamo tempo a disposizione, anche una visita al Kastellet sarà opportuna. La cittadella attuale fu fatta realizzare dal Re Federico III come avamposto a difesa del porto.


Castello di Rosenberg

Immerso nei meravigliosi Kongens Have, i più antichi giardini reali in Danimarca, sorge il fiabesco castello di Rosenborg, con le adiacenti baracche militari della guardia reale.

Copenaghen. Il parco che conduce al castello di Rosenberg.

Il castello racchiude gran parte della storia della monarchia danese, ed è una tappa da non perdere. Gli ambienti sono di una stupefacente bellezza. Il Complesso  è stato utilizzato come residenza della famiglia reale fino al 1720.


Christiania

A Copenaghen esiste anche un piccolo stato libero chiamato  Christiania, ossia lo Stato Libero di Christiania.

E’ un quartiere autoproclamatosi autonomo all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso. Oggi conta circa 850 abitanti ed è situato nella zona di Christianshavn. E’ veramente singolare anche per l’atmosfera che vi si respira e la visita di Christiania oltre che essere raccomandata è veramente imperdibile.

Come ogni quartiere autogestito, Christiania è casa di occupanti e gli scontri tra polizia e residenti sono frequenti. Tuttavia, l’atmosfera che si respira qui è davvero unica, molto rilassata e particolare.

Molti edifici hanno origine militare, come vecchi magazzini di polvere da sparo. Qui si può comprare e trattare liberamente di tutto; esiste anche una grande varietà di “sostanze non proprio lecite”. L’unico rigido divieto è quello di fotografare .


Giardino di Tivoli

Ormai prossimi alla partenza, completiamo la visita di Copenaghen all’insegna del divertimento visitando i Giardini di Tivoli, il più antico parco di divertimenti del mondo.

Tivoli è  molto di più di una parco di divertimenti, è un tesoro per la storia e un paese delle meraviglie per la cultura, situato proprio nel cuore di Copenaghen.

Copenaghen. I Giardini di Tivoli, il parco divertimenti più antico al mondo.

Questo favoloso parco è un importante punto d’incontro per la gente del posto: famiglie con bambini, uomini d’affari in pausa pranzo, giovani che prendono parte ai concerti e anziani che passeggiano…e non per ultimo, è un’attrazione rispettosa dell’ambiente, come del resto tutto quello che esiste ed avviene nella città di Copenaghen.



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Oslo – Una ricca Capitale di un ricco Stato



Oslo – Introduzione e Impressioni


In un viaggio in Scandinavia, se poi addirittura ci troviamo a passare da Goteborg, non ci dobbiamo assolutamente perdere la visita di Oslo, una singolare capitale.

Oslo, al contrario di altre città, appare in un primo momento meno interessante e meno fornita di attrazioni da visitare. Ma poi si lascia scoprire lentamente dimostrando di essere una capitale ricca sotto tutti gli aspetti, anche turistici, storici ed architettonici.

Oslo. Palazzi lungo la Karl Johans, il viale principale della capitale.
Palazzo lungo la Karl Johans

Ciò che colpisce subito il turista sono gli spazi aperti e i sontuosi palazzi del centro, imponenti costruzioni progettate all’epoca per dare un senso di sicurezza alla neonata nazione.

Oslo, come abbiamo già detto, è la capitale della Norvegia ed è la città più grande. Con circa 600.000 abitanti oltre quelli dell’area metropolitana, la capitale ospita il 25% di tutta la popolazione nazionale. La città è tranquilla, ma allo stesso tempo viva e ricca di cose da fare e da vedere.

Per ottimizzare la visita della città, dobbiamo pensare di suddividerla in tre macro aree: il centro ovvero la parte più storica con le sue belle passeggiate, la penisola di Bygdoy immersa tra foreste e bella campagna  e infine i quartieri residenziali un po’ fuori dal centro vero e proprio. Per questo motivo sarebbe opportuno dedicare almeno tre giorni a questa Capitale, ma avendo solo un giorno e mezzo a disposizione, ci limiteremo alla visita del centro storico e una parte della penisola di Bygdoy.


Oslo – Un po’ di Storia


Secondo le leggende nordiche, Oslo fu fondata attorno al 1048 dal re Harald Hardråde. Pare comunque che segnali precedenti dimostrino che il luogo era popolato già da tempo. Le celebrazioni del millenario di Oslo si sono comunque tenute nel 2000.

È stata considerata come capitale da quando Haakon V salì al trono (1299-1319). Egli iniziò anche la costruzione della fortezza Akershus. Però un secolo dopo la Norvegia  era diventata una provincia della Danimarca e il ruolo di Oslo fu ridotto a quello di un centro amministrativo provinciale, con il re che risiedeva a Copenaghen.

Oslo fu distrutta da un incendio nel 1624 e il re Cristiano IV la fece ricostruire dandole il nome di Christiania. Solo nel 1925 fu ripristinato l’originale nome di Oslo.

Oslo. Panorama sulla città, visto dal tetto dell'Opera House.
La città vista dal tetto del Palazzo dell’Opera

Dopo lo scioglimento dell’unione con la Danimarca e la Svezia, Oslo divenne la capitale della Norvegia. Nel XIX secolo iniziò la costruzione dei più importanti palazzi ed opere architettoniche. Cominciò così a popolarsi al punto da superare ben presto Bergen, a quel tempo la città più popolosa della Norvegia.


Oslo – Visita della Città


Opera house


Prima di cominciare la visita del centro, un forte desiderio ci spinge a raggiungere subito la baia di Bjorvika dove si trova l’incredibile Palazzo dell’Opera, un capolavoro di  architettura moderna che s’innalza sul fiordo come una montagna di marmo bianco.

Già famoso in tutto il mondo, questo affascinante edificio è diventato ormai il simbolo di Oslo.

La struttura, che sembra uscire dall’acqua, è stata completata nel 2008 ed ha una facciata completamente in marmo bianco di Carrara..

Il tetto dell’edificio fa un angolone al livello del suolo, creando una grande piazza che invita i pedoni a salire fino sopra il tetto e godere della vista panoramica sulla capitale.  

Oslo. Palazzo dell'Opera e del Balletto.
Palazzo dell’Opera e del Balletto

L’atrio è circondato da finestre alte 15 m con una piccolissima cornice e vetro speciale che permette la massima vista dell’acqua. Le superfici interne sono completamente in legno di rovere.


Il Centro


Oslo. Cittadini a passeggio nel centro.
Pedoni in centro nei pressi della Cattedrale.

Il  centro è in buona parte visitabile a piedi tenendo come punti di riferimento la stazione centrale ed il viale Karl Johans che staccandosi proprio dalla piazza della stazione, attraversa tutto il centro tra bei palazzi ed eleganti negozi, fino ad arrivare in cima alo colle dove si trova il palazzo reale con il rispettivo parco.

Per questo motivo, la visita può iniziare proprio dalla Piazza della Stazione, cuore e fulcro della vita cittadina, dove arrivano tutti i mezzi pubblici, tram compresi.

La Cattedrale e il Basarhallene

Il primo monumento di una certa importanza che incontriamo è la Cattedrale, bell’edificio del ‘600 fiancheggiata dal Basarhallene, singolare struttura a pianta circolare a due piani, all’interno della quale si aprono porticati che fino al secolo scorso ospitavano il mercato alimentare di Oslo.

L’interno della Cattedrale, anche se non artisticamente molto rilevante, rimane pur sempre interessante da vedere, considerato che non tutti sono abituati a questi stili e queste impostazioni religiose che fanno parte della Chiesa Evangelica Luterana. Ben curato  il soffitto con gli affreschi e singolare l’altare con un bassorilievo raffigurante l’ultima cena  ed il pesante pulpito in stile barocco.

Il Parlamento

Ripresa la Karl Johans gate, nel tratto in discesa fiancheggiata da bei negozi, pub e ristoranti, raggiungiamo lo Stortinget, overo il Parlamento. Questo imponente edificio, di aspetto neoromanico, in  solida struttura di mattoni color sabbia, fu costruito dopo una lunga serie di accese discussione nel 1860.

Oslo. Lo STortinget, ovvero il Parlamento Norvegese.
Lo Stortinget

I giardini di fronte e quelli lungo il viale, valorizzano ancora di più questa zona.


Tra i vari eleganti negozi che fiancheggiano il viale in questo punto della città, vale la pena di visitarne uno veramente singolare ed elegantissimo pur essendo un negozio di souvenir.  Fa parte di una catene norvegese ed è veramente un piacere visitarlo, in modo particolare per i bambini.



Il Palazzo Reale

Giunti sul piazzale del castello, dove al centro si trova il monumento a cavallo di Carlo Giovanni XIV, possiamo godere di un panorama completo sulla città. Il monumento riporta il motto del re: “L’amore del popolo è la mia ricompensa”.

Oslo. Il palazzo reale.
Palazzo Reale

Questo palazzo, monumento all’apertura norvegese, fu eretto tra il 1825 e 1848 quando i sovrani di altre nazioni europee dovevano guardarsi  bene gli uni dagli altri. La Norvegia, che invece non aveva nemici, era uno stato sereno e tranquillo, per cui come si può notare, l’edificio non presenta nè cancellate né mura difensive e i suoi giardini sono aperti gratuitamente al pubblico.

Il palazzo è protetto su tutti i lati dalla Guardia Reale Norvegese, le tipiche guardie con i tradizionali costumi, oggi rappresentate sia da maschi che da femmine, carine e ben felici di essere osservate.

Tutti i giorni alle 13,30 avviene il cambio della guardia.

Il Municipio

A sud del Palazzo reale, nei pressi del porto e più precisamente  nella Fridtjof Nansens Plass (Piazza per la  Pace della Mente) c’imbattiamo in una strana e possente costruzione: il Radhus ovvero il Municipio.

Oslo. Piazza per la Pace della Mente.
Fridtjof Nansens Plass
Oslo. Il Municipio.
Il Municipio

L’edificio  si staglia con le sue guglie sullo sfondo del porto e la sua costruzione, durata vent’anni, fu portata avanti senza non poche polemiche. Venne inaugurato nel 1950 in occasione della  celebrazione dei novecento anni di storia di Oslo.

Proprio in questo edificio si celebra il premio Nobel per la Pace, istituito dal trentenne norvegese Alfred Nobel, inventore della dinamite, grazie alla quale diventò ricchissimo con fabbriche sparse in oltre venti nazioni.


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La Penisolo di Bygdoy


Bygdøy è uno dei più antichi paesaggi culturali della Norvegia, che può vantare una ricca storia unitamente a parchi, foreste ed alcune delle più famose spiagge di Oslo. E’ ricca di musei tra i più famosi al mondo, quali quello delle Navi Vichinghe e il Norsk Folkemuseum. Solo la visita di tutti questi musei richiede almeno una giornata piena  o, per non stancarsi troppo, almeno due mezze giornate.

Oslo. Penisola di Bygdoy.
Penisola di Bygdoy

Per chi non avesse tempo di visitare questa penisola, se ne può fare almeno un idea visitando il Museo delle Tradizioni Popolari Norvegesi. Il Norsk Folkemuseum si trova proprio in questo territorio.

Con il suo museo a cielo aperto costituito da stalle, granai, fienili, abitazioni e strutture varie dal XVII al XIX secolo, si può comprendere ancora meglio lo stile di vita in Scandinavia di quei tempi, e quanti e quali sacrifici venissero affrontati giornalmente per combattere la fame e il freddo.

Il miglior modo per raggiungere Bygdøy in estate è quello di prendere il traghetto pubblico che parte dal Molo 3 davanti al Municipio. Il tragitto è di soli 15 minuti e il servizio è operativo da aprile a ottobre. Per il resto dell’anno è possibile raggiungere la penisola con l’autobus 30 che impiega circa 20 minuti dal Nationaltheatret.


Il Porto e l’Aker Brygge


A questo punto, per lasciare questa bellissima capitale e portarsi a casa il migliore dei ricordi, manca solo una rilassante passeggiata lungo il porto. Il quartiere di Aker Brygge é uno stravagante e singolare centro commerciale che é allietato da bar e ristoranti tra i più alla moda in città, sia all’interno delle strutture che esternamente lungo il porto, dove la sera e nei giorni di festa si riversano gran parte degli abitanti di Oslo.


La Fortezza


Dall’alto di uno spuntone roccioso, come se stesse a controllare quanto avviene nel porto, domina la fortezza Akershus.

Fu costruita nel 1300, con uno spirito piuttosto diverso dal resto della città e merita veramente una visita

Oslo. La Fortezza del '300. Akershus.
Akershus – La Fortezza

Conclusioni


Per tutto quanto descritto in questo articolo è stato necessario un giorno e mezzo di visita. Questo è il solo tempo che abbiamo potuto dedicare alla visita della città. Per questo motivo mancano quindi anche tante altre attrazioni e monumenti da visitare. Anche alcune escursioni sarebbero da non perdere tra le quali sicuramente l’arcipelago e il fiordo di Oslo. Da vedere anche il Museo Nazionale, il Teatro Nazionale e l’interno del Municipio.

Infine una passeggiata nei quartieri residenziali sarebbe opportuna per vedere il contesto, estremamente ecologico e con i più ampi servizi, in cui abitano molti cittadini. Bellissimi sono anche i Barcode, queste lunghe file di grattacieli nelle forme architettoniche più stravaganti e multi funzioni.

Si può mangiare un po’ ovunque sia con cucina internazionale che tipicamente locale. Alla sera danno il meglio di sé alcuni ristoranti proprio nel cortile davanti alla cattedrale. Sono ubicati nei locali del Basarhallene. Tra questi molto buono è il BALTAZAR. Qui alcuni camerieri parlano anche l’Italiano.

Oslo. Basarhallenet. Ristorante Baltazar.
Basarhallene – Ristorante Baltazar

Cercate di dedicare almeno “…tre giorni” alla visita di Oslo”. Ne resterete pienamente soddisfatti.


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Granna e Kalmar – Due singolari località svedesi



Granna e Kalmar – Perché la scelta di questa due località ?!


Non si può affermare di aver “fatto un viaggio in Svezia” visitando solamente Stoccolma, non è corretto. Per conoscere meglio questo singolare Paese é necessario spostarsi almeno un po’ sul suo territorio. Granna e Kalmar possono essere due località adatte allo scopo.

Certamente quindici giorni non sono molti, ma sono stati comunque sufficienti, in questo viaggio, per visitare Goteborg, la seconda città svedese dopo Stoccolma,  per spostarsi lungo la costa meridionale e raggiungere i tipici villaggi di pescatori come Fjallbacka e per aver dedicato almeno quattro giorni alla bellissima capitale Stoccolma anche navigando sul lago Malaren e all’interno dello splendido  arcipelago.

Poi, semplicemente guidando, spesso in quasi totale assenza di traffico, è stato possibile ammirare stupende foreste punteggiate qua e là da laghi azzurri che spesso, con la loro bellezza, ti obbligano a piccole soste permettendoti così di  respirare sempre di più questa singolare atmosfera scandinava.

Granna e Kalmar. Lago nella pianura svedese con sosta attrezzata per pic.nic, circondato da stupende foreste.

Tutto contribuisce a conoscere e capire meglio  questo territorio, anche le semplici soste alle stazioni di servizio nelle campagne, sempre  rigorosamente in legno, ben curate, con piccoli ma accoglienti giardini e personale sempre gentile e disponibile.

Granna e Kalmar. Tipica stazione di servizio completamente in legno.
Stazione di Servizio

Perché Granna e Kalmar?


Qualche pernottamento in località all’’interno del Paese, pur tuttavia, é indispensabile per approfondire, avendo maggior tempo a disposizione, alcuni aspetti che altrimenti ci sfuggirebbero.  Per cui, in questo viaggio, pernotteremo in due piccole cittadine: Granna situata sulla riva sud orientale del grande lago Vattern e Kalmar affacciata sul Mar Baltico davanti all’Isola di Oland nella parte centro meridionale della Svezia. Particolarmente interessanti per alcune loro particolarità, sono anche strategicamente ben posizionate trovandosi sull’itinerario di ritorno da Stoccolma a Malmo.

Granna e KalmarCome raggiungerle da Stoccolma

Da Stoccolma si percorre la E4 passando in successione Nykoping, Norrkoping, Linkoping puntando poi direttamente su Granna. L’itinerario, che è lungo circa 300 km, richiede in auto un tempo approssimativo di 4/5 ore.

Granna e Kalmar. Mappa della zona compresa tra Stoccolma e Granna e Kalmar.

Da Granna a Kalmar, si percorre ancora la E4 fino a Jonkoping e poi si punta verso l’interno in direzione Kalmar, attraversando un territorio ricco di bellissimi laghi circondati da stupende foreste. L’itinerario, che è lungo circa 200 km, richiede in auto un tempo di 2/3 ore.


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Granna


Granna è un paese della Svezia, con 2.553 abitanti, che si trova su una sponda del lago Vattern, proprio davanti all’isola Visingsò, collegata a questa da un ottimo servizio di traghetti fino a tarda sera.


Il paese è divenuto famoso in tutto il mondo, per i suoi Polkagris, i tradizionali bastoncini di zucchero bianco e rosso aromatizzati alla menta (spesso ricurvi per essere appesi all’albero di Natale), che furono inventati proprio qui nel 1859 da Amalia Eriksson.

Granna e Kalmar. Negozio di polkagris.
Negozio di Polkagris

I Polkagris


Il nome “polkagris” si riferisce a una vivace danza vorticosa slava denominata polka. Questa danza era ancora una novità ai tempi dell’invenzione dei polkagris. Nata a metà del XIX secolo è ancora un genere comune nella danza e nella musica popolare svedese. La caramella consiste in pasta di zucchero che viene bollita, impastata su una tavola di marmo, tirata e attorcigliata a mano delle dimensioni giuste. Le caramelle contengono menta piperita, zucchero, acqua e una piccolissima quantità di aceto. Si possono acquistare in circa 20 negozi in città.

Storia dei Polkagris

“Polka”, nel nome della caramella, si riferisce al modo in cui viene prodotto il tradizionale polkagris, torcendo i nastri di pasta di zucchero rosso e bianco. I colori rosso e bianco collegano la sua etimologia direttamente alla Polonia; il rosso e il bianco sono i colori nazionali della Polonia .

L’ideatrice di questo tipo di caramelle, Amalia Eriksson, era una povera vedova di 35 anni che aveva bisogno di sostenere la sua famiglia dopo la morte del marito. Riuscì ad ottenere il permesso dal consiglio comunale di aprire una panetteria per fare dolci e scogli di menta piperita. Aprì quindi  un negozio a Gränna e mantenne segreta la sua ricetta fino alla morte.

Granna e Kalmar. Lavorazione a mano dei Polkagris.
Lavorazione a mano dei Polkagris

Le caramelle sono disponibili in una varietà di forme, dimensioni e colori, ma i bastoncini aromatizzati alla menta rossa e bianca rimangono i classici polkagris originali, per i quali il villaggio riceve ogni anno centinaia di migliaia di visitatori.

Granna e Kalmar. Varietà di Polkagris.
Varietà di Polkagris

Cosa vedere a Granna

Granna non ha rilevanze artistiche o architettoniche. Ha però una sua importanza storica per ciò che riguarda i voli in mongolfiera. Il paese è noto in tutta la Svezia come il più grande centro di voli in mongolfiera. Questa tradizione é legata all’esploratore locale Salomon-Auguste Andree, al quale è dedicato il museo che merita sicuramente  una visita.

Pur in assenza di rilevanze storiche e architettoniche, sarà comunque particolarmente piacevole visitare Granna, passeggiare nel paese lungo la via principale, sulla collina che domina il paese per poi spingersi lentamente fino al porto dove troveremo alcuni ottimi ristoranti. Qui sarà possibile inoltre usufruire del servizio  traghetti che ogni 20 minuti salpano verso l’isola di Visingsò, nel lago di Vattern, fino a tarda ora.

Traghetto per l’Isola Visingsò

Kalmar


Kalmar è una cittadina con poco più di 35.000 abitanti ed è situata nella regione dello Smaland, nel sudest svedese. Affacciata sul Mar Baltico di fronte all’isola Oland, è collegata a questa per mezzo del ponte Olandsbron. Questo ponte, di ben 6 km, è uno dei ponti più lunghi d’Europa. Simbolo della città è la bellissima e possente fortezza nei pressi dell’antico porto.


Granna e Kalmar. Ponte di Olandsbron, uno dei ponti più lunghi d'europa che collega Kalmar all'isola di Oland.
Kalmar – Ponte di Olandsbron

La Fortezza

La fortezza di Kalmar, che é conosciuta come Castello di Kalmar, è un possente sistema di difesa svedese del 1200, che è sempre stato coinvolto, direttamente o indirettamente, in tutte le vicende storiche svedesi fin dalla sua costruzione.

Granna e Kalmar. La fortezza o meglio il castello che sorge nei pressi del porto.
Il Castello di kalmar

Il suo ruolo più importante è stato nel 1397 quando, proprio in questo castello, fu proclamata l’Unione di Kalmar tra Danimarca, Svezia e Norvegia, voluta dalla Regina Margherita I di Danimarca.

Dopo danneggiamenti per  guerre e incendi, andato poi in rovina nel tempo, è stato oggi completamente restaurato e riportato quindi, per la gioia dei visitatori, al suo pieno splendore. Oggi all’interno del cortile d’ingresso vengono organizzate diverse manifestazioni, e le sue sale sono messe a disposizioni dei turisti per poter ammirare gli splendidi arredi, quadri e suppellettili, tavole apparecchiate, il tutto insomma per far capire meglio   come si svolgesse in quei tempi la vita all’interno del castello.


Attualmente è il castello rinascimentale meglio conservato in Svezia.


Cosa vedere a Kalmar

Rispetto a Granna,  Kalmar può offrire qualcosa di più al turista, essendo la più antica città marinara della Svezia.

La Stortorget è la piazza centrale, cuore della vita amministrativa, dove sorge al centro la Domkyrkan, la cattedrale barocca a pianta centrale, in stile romano. All’interno si trovano grandi stemmi barocchi ed il bellissimo pulpito di provenienza tedesca.

Granna e Kalmar. La Sortorget con al centro la Domkyrkan.
Stortorget – Domkyrkan

Nei pressi della Stortorget, si trova la Sodra Langgatan, la via più antica della città dove sorsero le prime case in pietra.

A est, all’angolo con la Stortorget, si trova il vecchio municipio, edificio in stile impero, oggi trasformato in albergo.

Granna e Kalmar. Vecchio municipio oggi trasformato in albergo.
Vecchio Municipio-Oggi Albergo

Granna e Kalmar – Aspetti comuni


Le due cittadine sono molto differenti tra di loro sotto tanti punti di vista, ma una cosa in comune pur tuttavia Granna e Kalmar ce l’hanno: lo stile costruttivo delle case, un inconfondibile aspetto tipico svedese.


Lungo la strada principale che attraversa il borgo di  Granna, possiamo apprezzare le vecchie case di legno del XIX secolo, mentre sulla collinetta che sovrasta il paese, in zona panoramica nei pressi della chiesa e del singolare cimitero, molto particolare  e ben curato, possiamo visitare un museo all’aperto costituito da vecchie costruzioni del XVII secolo, ancora regolarmente abitate, completamente in legno e perfettamente conservate come erano all’epoca.

A Kalmar questo aspetto, lo possiamo invece trovare nella Gamla Stan, ovvero la città vecchia, al  di là della ferrovia. Un quartiere costituito da vecchie case in legno variopinte, con i rispettivi giardini ben curati ed anche qui perfettamente conservate nel loro stile singolare che costituisce uno degli aspetti più fortemente caratteristici di questo Paese scandinavo che è la Svezia.


Granna e Kalmar – Conclusioni


Anche in queste zone possiamo trovare piatti tipici interessanti: le consuete Polpette svedesi, il Salmone ed il Roding, un tipo di Salmerino Svedese veramente eccezionale. Ottimi sono anche i Bruna Bodor, fagioli bruni perfetti per preparare il tradizionale Stufato Svedese. Il tutto annaffiato da ottima birra.

Granna e Kalmar. Piatto tipico svedese: Roding con patate cotte con la buccia.
Roding (Salmerino)

In Giugno le giornate sono molto lunghe, con sole anche oltre le 23,00 e non sarà completamente buio fino e oltre la mezzanotte. Per questo motivo, la seconda quindicina di Giugno sarà il momento più indicato per visitare queste zone. Questo è anche il periodo meno piovoso di tutto l’anno con tempo prevalentemente soleggiato.


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Fjällbacka – Un fiabesco villaggio nella costa occidentale della Svezia

Fjallbacka – Ambientazione naturale dei romanzi gialli di Camilla Lackberg

Fjallbacka, piccolo villaggio di pescatori nella costa occidentale svedese, che fa da sfondo ai romanzi gialli di Camilla Lackberg
Fjallbacka

Quando con la fantasia viaggiavo sull’atlante tra Svezia e Norvegia, mi soffermavo ad osservare il villaggio di Fjallbacka. Chiudevo gli occhi e sognavo di trovarmi lì, circondato dalle casette di legno. Poi un bel giorno sono salito su un volo diretto a Goteborg e dopo un’ora e mezza di auto, in direzione Oslo, tra foreste, laghi azzurri ed una splendida campagna, ho raggiunto questo incantevole villaggio, realizzando così il mio sogno.



Impressioni


Perché proprio Fjallbacka, vi domanderete, con tanti altri bei posti in Europa? – Perché dopo averne sentito parlare dai lettori di Camilla Lackberg, scrittrice originaria di questo villaggio dove ha ambientato tutti i suoi “gialli”, e dopo aver ascoltato le impressioni di chi, casualmente, si è trovato a transitare da quelle parti, mi sono incuriosito, ho approfondito e me ne sono letteralmente innamorato.

Fjallbacka. Baracche lungo il porto, una volta impiegate per l'essiccazione delle aringhe
Fjallbacka – Baracche lungo il porto

In effetti Fjallbacka, raccoglie in un piccolo spazio, tutti gli aspetti caratteristici della Svezia: la costa frastagliata di isolette a formare piccoli arcipelaghi, i colori rosso e bianco delle case in legno, il cielo con le nubi sempre basse che danno l’impressione di sfiorarti la testa, la luce del giorno presente in estate fino a mezzanotte e la cucina tipica fatta prevalentemente di crostacei, merluzzo, salmone ed aringhe. Senza parlare poi di quell’atmosfera singolare e indescrivibile che vi si respira.

Sarebbe un vero delitto non venire a Fjällbacka soprattutto se si è fan di Camilla Läckberg o se magari ci stiamo spostando da Goteborg ad Oslo o  viceversa.


Album Fotografico


Storia e Notizie


Fjallbacka non ha una storia particolarmente ricca e interessante. La zona era già popolata nell’età del bronzo, come attestano le pitture rupestri oggi visitabili presso Tanum, eccezionale testimonianza di arte protostorica, riconosciute dall’UNESCU patrimonio dell’umanità.

La costruzione del villaggio risale al XVII secolo.

In questo paese nacque la prima industria per la produzione delle aringhe locali. Erano aringhe speciali, molto piccole, confezionate con sale e varie spezie, e presto vennero esportate in tutto il mondo con grande successo da Gustaf Andersson, loro promotore.

Verso la fine dell’Ottocento anche l’industria della pietra acquisì una certa importanza, e i blocchi granitici di Fjallbacka vennero esportati in varie zone d’Europa, tra cui l’Italia, per realizzare pavimentazioni

Soltanto negli anni Venti del Novecento Fjallbacka divenne una vera e propria località turistica, e le casette colorate con il tetto a punta andarono a ruba. Anche Ingrid Bergman, attrice nativa di Stoccolma, era solita trascorre qui le proprie vacanze.

Fjallbacka. Costruzioni in legno lungo il porto, costituite da abitazioni, ricovero barche e vecchi magazzini dove una volta venivano essiccate le aringhe.

Cosa vedere a Fjallbacka


La prima curiosità che attira il turista, è sicuramente la piazzetta dedicata ad Ingrid Bergman, con pannelli ricchi  di immagini dell’attrice ed altri attori, scattate durante le riprese di vari film. Al centro della piazzetta, si erge un busto peraltro ben riuscito dell’attrice.

Poco più avanti, tornando verso la parte alta del paese, sulla sinistra, si incontra il vecchio e caratteristico hotel Bryggen dove Ingrid Bergman era solita soggiornare con il marito Roberto Rosselini.

Albergo Bryggen, dove Ingrid Bergman soggiornava durante le sue vacanze a Fjallbacka insieme con il marito Roberto Rossellini.
Hotel Bryggen

La chiesa del villaggio, costruzione del tutto particolare, si trova  alla sommità di un piccolo colle da dove peraltro si può ammirare uno splendido panorama su tutto il villaggio.

Una vista migliore però possiamo averla dalla sommità del Monte Vetteberget, raggiungibile salendo circa un centinaio di scalini. E’ questo sicuramente il punto più alto di Fjallbacka.

Ma al di là di alcuni punti più o meno interessanti, la vera attrazione di Fjallbacka sta nel passeggiare lentamente per il villaggio, lungo il porto, nella pace più totale. Fermarsi ogni tanto per guardarsi intorno e respirare questa magica atmosfera.

In questo villaggio il tempo sembra essersi fermato ed il ritmo della vita scorre così lentamente, senza furia, senza stress, da sembrare veramente di vivere in un altro mondo.


Come raggiungere Fjallbacka


Non c’è possibilità di errore. Per arrivare a Fjallbacka è sufficiente imboccare l’unica strada che da Goteborg conduce ad Oslo. Si raggiunge così, dopo circa un’ora e mezza di guida, questa località che si trova a circa metà strada tra le due città.

Fjallbacka. Particolare della cartina stradale da dove si può individuare l'unica strada di collegamento tra Goteborg e Oslo.

Per chi volesse andare in qualunque periodo dell’anno è bene sapere che il clima  è rigido d’inverno e frizzante in estate con temperature da -7° una massima di 2° in Gennaio e 13°/22° in Luglio e Agosto. Nel mese di Giugno le giornate sono particolarmente lunghe, cominciando a far buio dopo la mezzanotte, e meno piovose rispetto agli altri mesi.

Non ci sono prodotti di artigianato particolari, mentre la cucina locale, fatta di pollo, crostacei, polpette svedesi, aringhe cucinate in vari modi, merluzzo e salmone, vi lascerà spesso favorevolmente sorpresi.

Inutile parlare della birra ovunque presente e sempre ottima.


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SMOGEN


Per rimanere in tema di pittoreschi villaggi di pescatori, non possiamo perderci Smogen a circa 30 km da Fjallbacka, edificato nei secoli tra dune di roccia che formano un isolotto a 135 chilometri da Goteborg.


Sul molo in legno lungo 600 metri, sono i vecchi capanni di pesca a raccontare la storia di questo pittoresco paesino: ieri ospitavano la fatica dei marinai, oggi negozi e magazzini di singolari souvenir da portare via come ricordo di questi luoghi.



Nei mesi di Luglio e Agosto, Smogen è particolarmente affollato di turisti in prevalenza svedesi che qui ormeggiano le proprie barche e trascorrono le vacanze all’insegna del mare e della pesca. Da Settembre a Maggio anche qui si respira un’atmosfera singolare, intrisa di pace e relax, ma mai come quella di Fjallbacka, che rimane quindi un inconfondibile, pittoresco, magico e fiabesco villaggio svedese senza eguali.


Smogen. Turisti al fresco dopo il caldo pomeriggio.
Smogen

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