Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Tag: borghi italiani

Ostuni – La Città Bianca


Ostuni – Introduzione e Impressioni


Provenendo in auto da Martina Franca, Ostuni ci appare come una pittoresca cittadina adagiata su tre colli.

Il paese è denominato la Città Bianca perché bianche sono tutte le abitazioni. Il borgo è un intrico urbano che ricorda una casbah araba o un paesino greco.

Ostuni. Panorama sulla città arrivando in auto.

Ostuni è un borgo medievale meraviglioso. E’ una rinomata meta turistica.

Una passeggiata nella città vecchia, detta la “terra” per distinguerla dalla più recente “marina”, regala scorci pittoreschi. I vicoli, le ripide scalinate, le corti e le piazzette, sono impreziositi da case bianche, da gerani, da botteghe artigiane, da ristoranti tipici e da negozietti. 

Appena giunti nel borgo è facile perdersi nel groviglio dei vicoli alla disperata ricerca di un parcheggio.

Ostuni. Stradine e vicoli del centro storico.
Stradine del Centro Storico

Una volta imboccata una delle vie principali, potremo arrivare facilmente in pieno centro storico.

Il piazzale della Libertà, cuore della vita cittadina, è il simbolo dell’unità raggiunta nel 1861.


Ostuni – Un po’ di Storia


Il primo nucleo cittadino fu fondato dai Messapi, un’antica popolazione illirica od anatolica che si stanziò nel Salento nel VII secolo a.C.

I Messapi furono abili costruttori di strade e città. Scelsero l’ubicazione per Ostuni in cima a un colle dalle pareti molto ripide. Scelta molto interessante dal punto di vista strategico.

Con la disgregazione dell’Impero d’Occidente, il paese, come il resto d’Italia, subisce l’invasione di Ostrogoti, Longobardi e Saraceni.

Ostuni. Museo della città
Piazza della Cattedrale

Ai primi dell’Ottocento, sull’onda degli ideali dell’illuminismo, anche Ostuni prende parte ai tumulti insurrezionali. I suoi cittadini fondano anche un circolo della Giovine Italia e una Rivendita carbonara.

Durante questi moti fu la prima città della Puglia a innalzare il tricolore.


Ostuni – Cosa Vedere


La caratteristica più peculiare del centro storico, che così  tanto affascina il turista, è l’imbiancatura a calce delle case fino ai tetti.

Questa pratica oggi è in declino, tanto che il sindaco ha dovuto emanare un’ordinanza per farla ritornare in uso. Ha fatto sì che Ostuni sia conosciuta come la Città Bianca o Città Presepe.

La parte inferiore del borgo è circondato dall’antica cinta muraria. In questa si incastonano le uniche due entrate della città rimaste integre: Porta Nova e Porta San Demetrio.


Piazza della Libertà

La nostra visita può cominciare dalla Piazza della Libertà, fulcro della vita cittadina dove tutti, prima o poi turisti e non, dovranno passare.

Ostuni. Particolare della Piazza della Libertà.
Piazza della Libertà

Convento Francescano e Chiesa dello Spirito Santo

Qui si trova l’elegante e monumentale ex convento francescano, oggi occupato dal Municipio di Ostuni.

Ostuni. Particolare della Chiesa dello Spirito santo.
Chiesa dello Spirito santo

Appartata sulla destra del palazzo si trova la piccola ma bellissima chiesa dello Spirito Santo in stile rinascimentale.


Via Cattedrale

Cominciamo la risalita del borgo da questa piazza verso la sommità del colle dove incontreremo la Cattedrale.

La strada che ci condurrà al Duomo, chiamata appunto Via Cattedrale, è piacevolissima per i numerosi palazzi gentilizi, i be bellissimi e tradizionali negozi di artigianato e l’animazione che generalmente la contraddistingue.


La Cattedrale

Arriviamo lentamente, dopo una bella e rilassante passeggiata,  sulla sommità del colle dove si erge la quattrocentesca Cattedrale di Ostuni con il suo grande rosone a 24 raggi.

Intitolata a Santa Maria Assunta e incasellata tra le tante abitazioni, la Cattedrale è una sintesi perfetta di stile gotico, romanico e bizantino, che dall’alto del colle domina la piana degli ulivi fino al mare.

L’interno, a croce latina a tre navate su colonne, è stato restaurato più volte fino a stravolgerne l’originaria architettura. Ha pianta basilicale ed è rifatto in ariose e solenni forme settecentesche. Il soffitto piano è ricoperto da tele pure queste del ‘700.

Ostuni. Interno della Cattedrale.
Interno della Cattedrale

Nell’abside si può ammirare un bellissimo coro in legno di noce riccamente intagliato, mentre accanto all’ingresso centrale, si trova un prezioso affresco del ‘400.


Conclusioni


Usciti dal Duomo, continuiamo la nostra passeggiata in salita attraverso stradine e vicoli veramente pittoreschi, fino a raggiungere la cima del colle da dove è possibile ammirare un superbo panorama.


Anche di notte il Centro Storico ha un suo fascino tutto particolare.

I turisti si attardano in via Cattedrale dove i negozi restano aperti fino a tarda ora.

L’offerta commerciale di Ostuni è molto varia. Dai Souvenir più turistici, agli importanti oggetti dell’artigianato locale, fino allo shopping tra i negozi più importanti.

Sin dagli anni Trenta del Novecento, Ostuni è il polo turistico principale della Provincia di Brindisi ed è diventato oggi una delle mete più importanti e caratteristiche di tutta la regione pugliese.


Ostuni. Monumento a Sant'Oronzo, il patrono di Ostuni.
Sant’Oronzo – Il Patrono di Ostuni

Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tanti video girati in tutta Europa. Grazie


Vernazza – Il Castrum Vernatio


Vernazza – Impressioni


Vernazza è un paese iscritto nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia. Ciò non significa che sia anche il più bello rispetto agli altri borghi delle Cinque Terre che sono Monterosso, Manarola, Corniglia e Riomaggiore.

Sicuramente ha altre caratteristiche storico-artistiche che lo differenziano dagli altri altrimenti non sarebbe iscritto in tale elenco, ma in quanto a bellezza anche gli altri paesi non sono sicuramente da meno.

Vernazza. Veduta del borgo dall'alto arrivando da Corniglia.

Comunque, dobbiamo ammettere che percorrendo il sentiero in direzione Corniglia-Monterosso e arrivando quindi dall’alto sopra il borgo, lo spettacolo è semplicemente magnifico. Sembra di trovarci di fronte ad uno schermo di un Cinerama a 180°. Il colpo d’occhio è veramente spettacolare.

Vernazza è considerata in effetti una delle più belle località delle Cinque Terre, circondata da rocce, mare e disseminata di alte case variopinte in stile genovese.

Vernazza. Vista dall'alto del borgo sul sentiero proveniente da Corniglia.
Vista dall’alto del borgo

L’aspetto che la rende unica in confronto alle altre ”terre” è indubbiamente la sua bellissima piazza ed il porto che non hanno eguali in nessun‘altro borgo di questo litorale.

Vernazza. La piazza principale circondata da case variopinte.
La Piazza principale

Un po’ di Storia


Il nome pari derivi da un vecchio tipico prodotto del luogo:  il vino locale denominato “vernaccia”.

La storia di questo borgo è molto antica e risale intorno all’anno 1000.

La prima notizia storica risale infatti al 1080, quando per la prima volta appare il nome di Castrum Vernatio, ovvero il castello di Vernazza, in un documento dell’epoca.

La storia del borgo si è sviluppata tutta intorno al suo porticciolo, l’unico naturale di questa costa che era anche la base marittima degli Obertenghi. Questi erano i signori di Vernazza che edificarono quello che fu il primo sistema difensivo del paese.

Vernazza. La torre cilindrica ed i resti del castello-
La torre cilindrica

Il simbolo di questo paese è la sua torre cilindrica alta circa 70 metri, ed è la parte più antica del castello.


Come arrivare


Vernazza si raggiunge facilmente in treno da La Spezia. L’uso dell’auto è assolutamente sconsigliabile per mancanza quasi assoluta di parcheggi. Sarà più pratico raggiungere in auto la stazione ferroviaria di La Spezia dove qui potremo parcheggiare facilmente per poi prendere uno dei tanti treni che collegano quasi ogni 15 minuti la città alle Cinque Terre.


Vernazza – Visita del Borgo


Le attrazioni particolari da visitare sono la chiesa di Santa Margherita d’Antiochia e il Torrione di Avvistamento con i resti del castello. Ma l’attrazione migliore è costituita dalle case tipiche liguri che sono tutte ammassate le une alle altre e tutte appositamente colorate con varie tinte.

Questo affinché un tempo i marinai che tornavano dal mare, potessero scorgere le proprie abitazioni da lontano.

Anche tutti i vicoli che si snodano stretti e tortuosi tra le case, sono molto caratteristici

Questi vicoli un tempo servivano per intrappolare gli invasori e buttare loro addosso olio bollente dalle cose-torri.

Vernazza. Case tipiche liguri.
Terrazzamenti

Tutto intorno al borgo, sono visibili le piccole e caratteristiche terrazze, piccoli appezzamenti di terreno strappati alle rocce delle colline circostanti, trasformate nel tempo e con molta fatica a piccoli vigneti che producono un’ottima uva da vino.

Da qualunque parte volgeremo lo sguardo, il panorama sarà sempre superbo.

Impossibile non indugiare nella bella piazza principale proprio davanti al porto, tutta circondata da belle case colorate.

Seduti ad un tavolino di uno dei tanti locali presenti, ci potremo riposare e rilassare osservando il via vai di barche, respirare aria di mare e godersi un’atmosfera veramente unica.


Piatti tipici


Chi rimane a pranzo a Vernazza, non può rinunciare alle Trofie al Pesto ed al “tian Vernazza”, un piatto preparato con acciughe di Monterosso, pomodori e patate.

Non mancano ottimi vini bianchi tra i quali un particolare e famoso passito: lo Sciacchetrà.


Vernazza. Un locale tipico del borgo.
Locale tipico

Conclusioni


Per smaltire il pranzo, potremo incamminarci a piedi lungo il sentiero per Monterosso o Corniglia. Una volta raggiunta una di queste località, riprenderemo il treno per tornare a La Spezia.

Forse potrà essere una giornata stancante, ma sicuramente ne rimarrete entusiasti. Sarà veramente una bellissima gita.



Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tanti video girati in tutta Europa. Grazie


Framura – Il Borgo che non esiste


…per la serie I Borghi più Belli d’Italia


Framura

Divertitevi pure a cercare su una cartina o su una mappa il Borgo di  Framura: non lo troverete mai.

Allora vi domanderete: com’è possibile quindi che compaia nell’elenco ufficiale dei Borghi più Belli d’Italia?

Framura è un comune della provincia di La Spezia che esiste solo come aggregazione di cinque piccoli borghi tre dei quali, Costa, Setta ed Anzo, hanno delle caratteristiche storico architettoniche ben diverse dagli altri due insediamenti oltre anche ad un fascino particolare.

Framura. Cartello che indica Setta appartenente all'elenco dei Borghi più belli d'Italia.
Setta

Proprio questi  tre insediamenti e tutti insieme, rientrano nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia sotto la voce di Framura.

Il paese, che conta cinquecento abitanti, ha un territorio scosceso che degrada fino al mare con una vista stupenda. L’insieme dei piccoli agglomerati di case conserva ancora il fascino di epoche passate.

Il comune di Framura è facilmente raggiungibile in treno sulla linea ferroviaria Genova-La Spezia, in auto tramite l’autostrada A12 Genova-Rosignano, uscita di Deiva Marina.

Per raggiungere la nostra meta, conviene arrivare in località Castagnola che si trova nella parte più alta del comune. Qui parcheggiamo e cominciamo la nostra escursione scendendo verso il mare.

Attraversiamo Costa, Setta, Ravecca fino ad arrivare ad Anzo, dove esiste anche la stazione ferroviaria ed un porticciolo.


Framura. Stazione ferroviaria di Anzo.
Stazione ferroviaria di Anzo

Framura – Cenni storici


La storia principale di queste località gira attorno alle famiglie più potenti e più famose nel medioevo come i Da Passano, proprietari del territorio framurese, nonché i Fieschi, che abbiamo già ritrovato nella storia di Varese Ligure.

Questi, ancora più potenti, occuparono il castello di Frascario sottraendolo ai Da Passano..

Framura. Veduta sul mare da Costa.

Nel 1815, con tutta la Liguria anche Framura entrò nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861.


Costa


Framura. Piazzetta con accesso al borgo.
Costa – Ingresso del Borgo

Questo insediamento ha buone caratteristiche architettoniche. La torre carolingia, spiccatamente robusta costruita nel IX secolo, è stata oggi trasformata in campanile dell’attigua Pieve di San Martino .

Alcuni storici sostengono che la pieve di San Martino nacque tra il X e l’XI secolo come complesso monastico alle dipendenze dell’abbazia di San Colombano di Bobbio .

Questa chiesa e la torre di avvistamento sono le due attrazioni di maggior rilevanza.

E’ bello e molto rilassante passeggiare nel paese per le stradine ed i vicoli, ammirando i vecchi edifici e le case con le facciate colorate alla maniera tipicamente ligure. Ogni tanto lo sguardo si volge verso il mare che a tratti appare tra una casa e l’altra, tra un vicolo e l’altro, separato dal borgo da uliveti e vigneti.


Setta


Scendendo verso il mare, passando attraverso piante di limoni e pompelmi, arriviamo all’altro insediamento denominato Setta.

Framura. Piante di limoni e pompelmi

La sede del Comune di Framura si trova proprio qui a Setta, protetta da un’altra torre di guardia genovese, anch’essa del XV secolo. A Setta si può ammirare anche la Cappella di San Rocco, la cui facciata è stata ristrutturata di recente.

Sicuramente in questo borgo, seppur anch’esso piccolo, le strutture architettoniche sono di maggior rilevanza rispetto agli altri due insediamenti. Qui si possono notare ancora tracce di muri medievali, ed archi costruiti con la pietra di Levanto.

Questa è la frazione che più mi è piaciuta, dove è stato molto bello passeggiare e curiosare. Ogni volta che mi guardavo intorno, scoprivo sempre qualche particolare degno di nota.


Anzo


Anzo, l’ultimo dei tre borghi, è una delle località turistiche preferite dai genovesi benestanti, grazie anche ai restauri ottocenteschi che hanno fatto di questo paese, un luogo di villeggiatura caratterizzato da dimore signorili e giardini mediterranei. Il tutto al riparo dal “caos” cittadino, nella calma dei numerosi “orti” presenti in paese.

Framura. Particolare di facciata a Anzo.

All’interno del borgo si trova la Cappella della Madonna della Neve, costruita nell’Ottocento e decorata con il gusto neogotico. Questa è l’attrazione architettonica più rilevante di Anzo.

Anche qui passeggiare, osservare e curiosare è l’attrazione più bella. L’insieme delle case formano un borgo fortificato che proteggeva gli abitanti dalle incursioni dei pirati barbareschi.

Un bel sentiero, dopo aver attraversato tutto il paese in mezzo alle case tra angoli caratteristici e particolari degni di nota, conduce per mezzo di una lunga scalinata fino al mare.

E’ una bellissima passeggiata con scorci panoramici stupendi, in mezzo ai profumi di piante mediterranee di ogni tipo, rilassante e facile, ma altrettanto faticosa quando dovrete risalire per tornare nel borgo. Comunque la fatica vale la bellezza degli scorci panoramici.


Framura – Prodotti Locali


Anche qui possiamo trovare alcune specialità locali particolari come i Tagliolini con le cozze, Polpettone di verdure o di acciughe, Coniglio fritto impanato e Frittelle di fiori di zucchini. 



Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tanti video girati in tutta Europa. Grazie


Powered by WordPress & Theme by Anders Norén