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Categoria: Lituania

La Lituania (in lituano: Lietuva), ufficialmente Repubblica di Lituania (in lituano Lietuvos Respublika), è uno Stato membro dell’Unione europea, confinante a nord con la Lettonia, a est con la Bielorussia, a sud con la Polonia e a sud-ovest con l’exclave russa dell’Oblast’ di Kaliningrad, mentre a ovest è bagnata dal mar Baltico.

La superficie complessiva è di 65.200 Kmq, occupata da una popolazione di 2.793.397 abitanti.

Il clima in Lituania è di tipo continentale e freddo. Gli inverni sono generalmente rigidi, con temperature medie di -5 °C, che possono raggiungere facilmente i -20 °C. Gennaio e febbraio sono i mesi più freddi, mentre in estate la temperatura può raggiungere e spesso superare i 20 °C.

Le nevi sono abbondanti tra novembre e marzo e sono in genere piuttosto copiose soprattutto nella parte centrale e orientale del paese. Lungo la costa, presso la città di Klaipėda e sulla penisola di Neringa, gli inverni sono più miti, mentre le estati sono solitamente più fresche.

La prima menzione scritta del nome “Lituania” si trova in un manoscritto tedesco del monaco Bruno di Querfurt, Annali di Quedlinburg, e risale al 9 marzo 1009. La religione pagana della Lituania divenne un obiettivo delle crociate dei Cavalieri Teutonici.

Il 22 giugno 1941 la Germania avviò l’Operazione Barbarossa; la Lituania, in quanto regione limitrofa, fu immediatamente coinvolta nell’invasione.

Ufficialmente si dichiarano cattolici il 79% dei lituani, atei e agnostici il 15%, ortodossi il 4%, protestanti il 2%.

Nei pressi della città lituana di Šiauliai esiste un luogo di pellegrinaggio chiamato Collina delle Croci, meta di turisti.

Nida – La Città dei Curoni


Nida – Impressioni e motivazioni del viaggio


Nida è il capoluogo simbolico della Penisola dei Curoni conosciuta anche con il nome di Penisola di Neringa o Penisola dei Curi.

Ho deciso di visitare questa cittadina in quanto Nida è la principale località turistica della penisola di Neringa.

Originariamente era un importante villaggio di pescatori e si trova a pochi chilometri di distanza dal confine russo, ovvero dall’exclave di Kaliningrad.


Nida. Mappa della Penisola di Neringa, segno del confine con kaliningrad.

Questa penisola è una striscia di terra lunga circa 70 chilometri e larga mediamente 3 chilometri. Si stacca da Klaipeda, l’unico porto a nord della Lituania, ed arriva  a sud fino a Zelenogradsk, una località delll’exclave russa di Kaliningrad.

E’ una regione molto particolare. Ha caratteristiche desertiche, ma a tratti è avvolta da foreste incredibili, abitate da una fauna ricca e varia costituita da alci, cervi, cinghiali e molti altri animali. Gli aironi e i cormorani formano qui due tra le più grandi colonie al mondo di queste specie di uccelli.

Nida. Panorama caratteristico della penisola di nerinmga nei pressi di nida.

Rimandiamo però ad un altro mio articolo ( Penisola di Neringa ) le caratteristiche di questa penisola e parliamo invece di Nida, splendida e singolare cittadina dal sapore e dalle caratteristiche prettamente baltiche.


Nida – Cosa Vedere



Questo antico e incantevole villaggio, menzionato già nel 1385, è l’insediamento più grande del comune di Neringa e la principale località turistica della penisola.

Pur essendo una piccola località e non avendo strutture artistiche o architettoniche da visionare, è ricca di curiosità turistiche apprezzabili. Raramente le potremo trovare in altri parti dell’Europa.

La prima curiosità che vi attirerà, sarà sicuramente la miriade di strane banderuole presenti in ogni abitazione.

Questi strani oggetti, fissati in cima ad un lungo palo nei giardini o sui tetti, rappresentano dei veri e propri “Stati di Famiglia” . La barca significherà che il capofamiglia è un pescatore e il numero riportato sotto la barca il suo anno di nascita. Altri simboli indicheranno il numero dei figli e il loro sesso, e così via.

Nida. Banderuola con i simboli della composizione della famiglia.
Banderuola

Chiunque, conoscendo il significato di tali simboli, potrà conoscere la composizione ed alcune caratteristiche della famiglia proprietaria di quella banderuola.


Museo Etnografico

Il Museo Etnografico è una visita assolutamente da non perdere. Possiede una ricca documentazione sulla vita quotidiana dei pescatori nei villaggi della zona.

Nida. Ingresso del caratteristico Museo Etnografico.
Museo Etnografico

Allocato in una vecchia e tipica costruzione del luogo, la sua visita sarà interessante anche per osservare lo stile e le caratteristiche costruttive.


Chiesa evangelico-luterana

Altra attrazione turisticamente interessante e singolare  da non perdere, è la chiesa Evangelico-Luterana costruita nel 1888.

Si trova in cima ad una collinetta ed è circondata da un piccolo cimitero. Anche questo merita una visita per la sua singolarità. Infatti è molto caratteristico per le originali croci delle tombe. Tutte questa hanno la forma di uccello, di pianta o di cavallo e la loro misura e il disegno dipendono dall’ età e dal sesso del defunto.

Galleria dell’Ambra

Nelle immediate vicinanze della chiesetta, una galleria dedicata all’ambra farà la gioia delle signore, con un’esposizione di splendidi esemplari. D’altronde qui ci troviamo nella patria dell’ambra.


La casa di Thomas Mann

La casa, con relativo museo, di Thomas Mann è anche questa una visita obbligata.  Scrittore tedesco molto legato a  Nida, qui trascorreva le sue estati, in una casa che si fece costruire con “Vista Italiana”.

Duna Parnidis



Ma l’attrazione principale di Nida è data sicuramente dalla Parnidis Kalnas, la duna di Parnidis.

Nida. Particolare della Duna Parnidis.
Duna Parnidis

Questa duna è una collina di sabbia alta 52 m ed è l’ultima duna mobile della penisola. E’ possibile salirvi sopra tramite scale in legno che si raggiungono seguendo la costa. Da lassù si gode di una sorprendente vista su Nida, la laguna, il mare e il “Sahara lituano”. Questa enorme striscia di sabbia si estende oltre il filo spinato del confine con la frontiera della Russia.

Nida. veduta del Sahara Baltico dalla duna Parnidis.
“Sahara Baltico”

E’ un luogo fragile con sabbia instabile, dove crescono piante rare. Non è possibile allontanarsi dai sentieri. E’ considerata una Duna Mobile e pertanto è vietato camminare fuori dei sentieri per evitare la caduta in basso di tonnellate di sabbia.

Un passo fatto sul bordo della duna, al di fuori del sentiero, può smuovere una quantità di sabbia tale che può arrivare a circa una tonnellata, a valle della duna.

Per chi ha fretta, può raggiungere la duna anche con l’auto, parcheggiando nel grande e comodo parcheggio nelle immediate vicinanze.

Nella piazza principale di Nida, si potranno trovare ristoranti, locali, noleggio di bici ed anche un piccolo mercato costituito da banchi che, oltre all’inevitabile ambra, vendono molti oggetti dell’artigianato locale, tra i quali bellissimi plaid con disegni tradizionali a costi veramente irrisori.

Le caratteristiche costruttive dei fabbricati ed alcune casette presenti in questo spiazzo, ci faranno sentire veramente come in un altro mondo. Una tranquilla e rilassante passeggiata tra i giardini lungo la riva, amplificheranno ancora di più il piacere di trovarsi nel lontano Baltico.


Nida – Prodotti e Piatti tipici


Gli abitanti della Lituania non hanno un orario per mangiare e sono particolarmente attratti dai piatti affumicati. Tra questi troviamo il Baracchino affumicato, un tradizionale pesce che si pesca lungo le coste di Nida.

L’Ossicocco un particolare piatto vegetariano con erbe di palude e mirtillo rosso, particolarmente apprezzato la sera della vigilia di Natale ed il pane fritto sono altre due specialità

Un altro piatto interessante, questa volta di carne, è costituito dai “Cepellinai”, sorta di enormi dirigibili ripieni, il cui impasto bianco trasparente è ottenuto dalle patate grattugiate e strizzate. È il piatto nazionale, insieme alla salsiccia di patate, che è fatta con lo stesso impasto più la pancetta. 

Per quanto riguarda la birra, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. Esistono oltre 200 tipi di birra autoctona. Personalmente quella che ho preferito è stata la Svyturys.


Nida – Conclusioni


Ogni anno, da questa minuscola cittadina, passano più di 200.000 visitatori, che per raggiungerla attraversano tutta la penisola, passando anche dai villaggi di Smiltynè, Joudkrantè, Pervalka e Preila, tutti piccoli, ma bellissimi e caratteristici villaggi dalla tipica atmosfera nordica che vi invito a visitare.


Nida. Passeggiata lungo mare.
Passeggiata lungo mare

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Trakai – Il paese dei vecchi guerrieri Karaimi


Trakai – Il paese del Castello sul Lago


Chi si reca in visita a  Vilnius non può non andare anche a Trakai, una cittadina della Lituania appartenente alla Contea di Vilnius, un tempo anche Capitale dello Stato.

E’ una delle più note e frequentate mete turistiche del paese baltico; vanta un illustre passato e un importante patrimonio artistico.

Oltre all’interesse specifico della località, sarà bello e rilassante anche percorrere il tratto di strada di circa 30 chilometri che separa Vilnius dalla nostra località. Un bell’itinerario che attraversa una fresca e verde campagna, punteggiata qua e là da vecchie e tipiche case in legno, ciascuna completamente diversa dall’altra.

Trakai. Foreste e case in legno lungo il tragitto Vilnius - Trakai.
Case in legno

Quando si arriva nei pressi del lago, sembrerà di entrare in una favola. Lo scenario è davvero fiabesco, con il lungo pontile che conduce a questo bel castello su  un isolotto nel bel mezzo del lago.


Trakai. Il castello visto dal litorale del paese.
Trakai – Il Castello

Il paese si estende in maniera spettacolare su una penisola collinare tra il lago dei Tatari a Ovest e il lago Bernardinai a Est, i quali confinano entrambi a nord con il lago Galve, dove su quest’ultimo, troneggia l’incantevole fortezza gotica in mattoni rossi.


Un po’ di Storia


I suoi 7000 abitanti discendono dai Caraiti, detti anche Karaimi, popolo di famosi guerrieri di ceppo e lingua turchi, provenienti dalla Crimea.

Trakai. Un karaimo, abitante di Trakai.
Karaimo

Trakai nasce intorno al 1370 come roccaforte sulla penisola, voluta da Kestutis figlio di Gediminas, il granduca della Lituania, durante gli anni delle lotte contro i Cavalieri Teutonici. Pochi anni più tardi, viene terminata anche la costruzione del noto castello sull’acqua.

Trakai. Fianco del c astello.
Trakai – Il Castello

Durante la guerra con la Russia, a metà del XVII secolo, la fortezza viene completamente distrutta e solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, verrà completamente restaurata.


Visita del Castello



Raggiungere Trakai da Vilnius è molto semplice, sia che usi l’auto propria, il bus o il treno. La distanza è di circa 30 chilometri, e sul luogo non esistono problemi di parcheggio.

Dalla riva nord, dove si trovano caffè e bancarelle di souvenir, il panorama sul castello è davvero di grande effetto, come se si erigesse direttamente sull’acqua.


Trakai. Litorale del lago con bancarelle e caffè.
Litorale del Lago

Qui si potrà noleggiare una barca per dirigersi al castello, o semplicemente arrivare a piedi attraversando il lago Galvè per mezzo dei due pontili.

All’interno, oltre alle consuete bancarelle di souvenir, si potrà visitare in tutta comodità il castello incontrando anche strani personaggi in abbigliamento dell’epoca che arricchiranno il nostro album fotografico.

Sarà possibile accedere al Museo Storico che merita veramente una visita anche per avere almeno qualche nozione di base sulla storia lituana. 

Trakai. Interno del castello
Interno del Castello

Sempre all’interno, sarà possibile e simpatico assaggiare uno dei tanti piatti tipici presenti per l’occasione, seduti ad uno dei tavoli allestiti nel cortile, circondati da tanta bellezza ed immersi in un’atmosfera veramente singolare.

Fuori del castello, nelle foreste circostanti l’isolotto, non sarà difficile incontrare vecchie chiromanti in abiti originali. Se riuscirete a trovarlo, non dovrete perdere l’occasione per assaggiare il Kibinai, un piatto tipico del luogo, consistente in un fagottino di sfoglia ripieno di carne, veramente molto buono.


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Kaunas – Il volto autentico della Lituania


Kaunas – INTRODUZIONE


Kaunas: in quanti hanno sentito parlare di questa città?

Per la stragrande maggioranza dei turisti, andare in Lituania significa andare a Vilnius e viceversa. Ma la Lituania non è solo Vilnius.

Esistono anche Klaipeda, Neringa, Panevezys, e pure Kaunas, la ex Capitale dell’ex repubblica Sovietica.

In questo articolo parleremo di Kaunas, una città dal fascino antico e un cuore moderno tipicamente Lituani, come l’atmosfera che vi si respira.

Vilnius, contrariamente a Kaunas, ha connotati più polacchi in quanto è stata, per molto tempo, una città della Polonia con il nome di Vilna.

Kaunas. Tra piazza del municipio e l'inizio della Vilniaus Gatvè, nei pressi della cattedrale.
Tra Piazza del Municipio e la Cattedrale

Seconda città della Lituania, con una popolazione di oltre 400.000 abitanti, Kaunas sorge alla confluenza dei due principali fiumi, il Nemunas e il Neris. Si trova a circa 100 km di distanza da Vilnius e 250 km da Klaipeda, l’unico vero porto della Lituania.

Kaunas è uno di quei luoghi per viaggiatori intenditori.

Ancora poco conosciuta, la seconda maggiore città lituana sta diventando sempre più turisticamente interessante.

Come avviene sempre in questi casi, alcuni vorrebbero salvaguardarla dal turismo di massa, mentre altri esultano per la maggiore possibilità e facilità di poterla conoscere meglio.


CENNI STORICI


La storia della città è un miscuglio negli anni di vicende legate ai Cavalieri Teutonici, alla Lega Anseatica, all’invasione di Napoleone, spartizioni con la Polonia e l’inevitabile occupazione russa, trovandosi la Lituania alla periferia occidentale dell’impero dello Zar.

Kaunas è sempre stata il centro di resistenza nazionale perchè partecipe attivamente alla lotta per la propria identità nazionale.

Nel 1919 i bolscevichi russi invasero Vilnius. Per questo motivo Kaunas diventerà, per vent’anni, la Capitale della Lituania

Il 16 Febbraio 1988 venne celebrato il Giorno dell’Indipendenza proprio nel luogo dove nel maggio del 1972, Romas Kalanta si diede fuoco per protesta contro il regime sovietico.


Kaunas ha diversi quartieri e luoghi interessanti per il visitatore. La città vecchia è stata in gran parte costruita tra il XIV e il XVII secolo, con diversi edifici in stile gotico, rinascimentale e con una tipica architettura barocca. Un tour a piedi è il modo migliore per visitarla.


KAUNAS – VISITA DELLA CITTA’ VECCHIA (Senamiestis)


Vilniaus Gatvè

Il centro storico è la parte della città dove si trovano tutte le maggiori attrazioni da visitare. E’ caratterizzato dalla Vilniaus Gatvè, la lunga via pedonale più antica di Kaunas che collega la parte vecchia e quella nuova della città. All’inizio della strada, in una piazzetta sulla sinistra, si prospetta la Cattedrale.

Kaunas. Vilniaus Gatvè, la strada principale della città, lunga passeggiata.
Vilniaus Gatvè

La via è interamente lastricata con pietre e molto ben tenuta. E’ addobbata con fiori e fiancheggiata da bei palazzi d’epoca, negozi, bar e ristoranti veramente caratteristici.


Kauno Pilis (Castello)

Prima di imboccare la Vilniaus Gatvè e passeggiare tra i palazzi ed i negozi, conviene cominciare la visita della città dal Castello che si trova sulla riva sinistra del Neris.

Purtroppo, della fortezza originaria rimangono solo alcuni tratti delle mura e una torre restaurata.

Ciò nonostante, l’impatto visivo è veramente bello e piacevole. Merita proprio una visita.

Kaunas. Il CAstello con la torre ed alcuni tratti delle mura.
Kauno Pilis (Il Castello)

Dal castello, con una breve passeggiata, si arriva alla punta della penisola dove le acque del fiume Neris confluiscono in quelle del Nemunas, in un ambiente di grande bellezza paesaggistica.


Rotuses Aikstè (Municipio)

Il municipio è chiamato anche il Cigno Bianco grazie al suo colore e la slanciata torre della facciata. Occupa una bella piazza quadrangolare che è il centro del nucleo storico della città. Sulla piazza si affacciano vecchi edifici in stili architettonici tipici delle città Anseatiche.

Kaunas. Municipio detto anche Cigno Bianco per il suo colore e la torre slanciata sulla facciata.
Cigno Bianco(Municipio)

Al civico numero 2 si potrà notare un vecchio edificio. Uuna volta era sede della Gilda. Ora è adibito a in birreria.


Arkikatedra Bazilika (La Cattedrale)

All’inizio della Vilniaus Gatvè, subito fuori dalla piazza del Municipio, si trova la Cattedrale. Questa è la più grande chiesa gotica della Lituania costruita tra il 1408 e 1413.


Album Fotografico


KAUNAS – VISITA DELLA CITTA’ NUOVA (Naujamiestis)


Laisves Aleja

Percorrendo tutta questa lunga arteria, naturale prosecuzione della Vilniaus Gatvè, si arriva alla chiesa Neobizantina di San Michele del 1895. Orginariamente fu costruita come tempio ortodosso per la guarnigione zarista della città e successivamente consacrata in chiesa cattolica nel 1919.

A circa metà del viale, nei giardini della città, si trova la statua commemorativa dello studente Romas Kalanta che proprio in questo punto si dette fuoco in segno di protesta per l’occupazione russa.


Vienybes aikstè

Termina la visita della citta la piazza Vienybes aikstè, la piazza principale della città nuova aperta negli anni ’20 del secolo scorso, ribattezzata al tempo dell’occupazione russa in piazza Lenin. In questo luogo vi sorgono importanti monumenti agli eroi della storia lituana.

Anche a Kaunas non mancano musei importanti come quelli di pittura, di storia, della medicina e farmacia, di storia naturale, un bellissimo museo militare ed un ottimo Skansen ad una ventina di chilometri circa fuori della città.

Una visita imperdibile e dovuta è quella al IX Forte, nella immediata periferia di Kaunas

Kaunas. IX Forte, sullo sfondo monumento ai caduti del campo.
IX Forte

IX Forte


Si tratta di una fortificazione che fa parte della fortezza di Kaunas costruita alla fine del XIX secolo.

Kaunas. IX Forte
IX Forte

Durante l’occupazione sovietica della Lituania tra il 1940 e il 1941 , il IX forte servì dall’NKVD (Commissariato russo del popolo per gli affari interni) per arrestare prigionieri politici nel loro cammino verso i campi di lavoro forzato in Siberia .

Con l’occupazione della Lituania da parte dei tedeschi, il IX Forte servì come base per omicidi di massa .

Almeno 5.000 ebrei lituani furono catturati prevalentemente nel ghetto ebraico della città e, trasportati al forte, furono poi uccisi.

Dopo la seconda guerra mondiale, i sovietici usarono di nuovo il IX Forte come prigione e luogo di tortura. ù

Questa situazione fu mantenuta per molti anni.

Nel 1958, al IX Forte fu istituito un museo. L’anno seguente, la prima mostra fu allestita in quattro celle. Furono esposte notizie di crimini di guerra nazisti e sovietici commessi in Lituania.

Il museo del IX forte contiene collezioni di oggetti e documenti legati sia alle atrocità sovietiche che ai genocidi nazisti. Contiene inoltre materiale relativo alla storia di Kaunas e alla fondazione del forte.

Un memoriale in onore delle vittime del nazismo fu innalzato sul IX Forte dallo scultore A. Ambraziunas. Eretto nel 1984 , il monumento è alto 32 metri.


Kaunas. Monumento ai caduti del campo.
IX Forte – Monumento ai caduti del Campo.

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Raganu kalnas – La Collina delle Streghe, un bosco infestato dagli spiriti maligni.

Raganu kalnas – Introduzione

Chi ha letto il mio articolo su Neringa, troverà in queste righe un esempio di quanto c’è ancora da vedere e conoscere in questa favolosa, unica e straordinaria penisola lituana chiamata anche penisola dei Curi.

Una volta traghettati da Klaipeda a Smiltyne ed entrati nel parco nazionale di Neringa, il primo paese che incontriamo è Juodkrantè. Questa è una località di mare e centro di estrazione dell’ambra del paese.

Mappa della Penisola di Neringa detta anche Penisola dei Curi.
Mappa della Penisola di Neringa

La maggior parte delle attrattive di questo borgo è legata al contesto paesaggistico nel quale il paese è inserito.  Ma la prima tappa obbligatoria assolutamente da non perdere è la cosiddetta Raganu kalnas, ovvero la Collina delle Streghe.



Escursione alla Raganu kalnas


Juodkrantè-Raganu Kalnas, la collina delle Streghe.
Ingresso alla Collina delle Streghe

Dal centro del paese si stacca un sentiero che conduce in questo luogo molto amato dai bambini. Si tratta di una sorta di galleria all’aperto. Un sentiero di circa 2 Km che si snoda in salita, attraverso i boschi, fino a raggiungere la sommità chiamata appunto la “collina delle streghe”.


E’ praticamente una “galleria” all’aperto di sculture con soggetto comico e grottesco, denominata anche “parco delle sculture”, tutte eseguite rigorosamente in legno da artisti locali. Il parco fu aperto nel 1979 e, come si può capire dal nome, le opere raffigurano sembianze di personaggi descritti nei miti e nelle leggende del luogo, dove le streghe sono spesso le protagoniste.

Raganu kalnas. La panchina delle streghe.
La panchina delle streghe

Si dice che da tempo immemorabile non solo le persone abbiano amato questa montagna, ma anche diavoli e streghe abbiano fatto proprio qui le loro feste.  Ispirato da queste storie, il ranger della foresta di Juodkrantė Jonas Stanius ha avuto l’idea di far rivivere queste vecchie storie e realizzarle sotto forma di sculture. 


Passeggiare per questo sentiero, sarà veramente un’esperienza unica, singolare e rilassante osservando con stupore tutte le varie stravaganti figure che cattureranno la vostra attenzione, strappandovi tanti scatti fotografici.

Una volta tornati in paese, il viaggio potrà continuare verso Pervalka, Preila e Nida, villaggi stupendi di questa terra dall’atmosfera indescrivibile.


Nida. Piccole costruzioni in legno.
Nida-Capoluogo della Penisola

Il video che troverete in questo articolo, è abbastanza datato, non tecnicamente ben fatto, senza commento audio, ma può ugualmente aiutare a renderci conto della “Raganu kalnas”.


Video


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Penisola di Neringa – Alzi la mano chi sa dove si trova.

 

 

Penisola di Neringa – Lituania. Una lingua di sabbia dalla natura prepotente.

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Neringa – Lituania

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Neringa – Duna Parnidis

Un giorno, osservando senza alcun preciso motivo la cartina dell’Europa, mi sono incuriosito della  striscia di terra che unisce la Lituania, dal porto di Klaipeda, all’Exclave Russa di Kaliningrad. La curiosità era così forte che ho voluto approfondire. Ho individuato il nome di tale lingua sabbiosa  e sono andato quindi a cercare foto, nomi dei villaggi, del capoluogo, un po’ di storia e caratteristiche del luogo per poter organizzare il viaggio.

Polonia-Russia-Lituania

Lituania

Il territorio oggetto della curiosità si chiama Penisola di Neringa o Penisola dei Curoni o Penisola Curlandese. I suoi villaggi più o meno grandi sono tre: Joudkrantè, Pervalka e Preila; il capoluogo  è la bellissima cittadina di Nida.

Neringa – Impressioni

L’impressione che mi hanno fatto questi luoghi rispecchiava intanto quanto avevo già visto sui libri, letto e immaginato; è difficile descrivere le sensazioni provate nel vedere e camminare su queste gigantesche dune, incontrare una fauna così varia con alci, caprioli e volpi che ti attraversano la strada, le case dei  pescatori molto particolari e variopintesembra  di essere veramente in un altro mondo. Se non avessi organizzato un viaggio in queste zone, mi sarebbe veramente mancato qualcosa d’importante, singolare e particolarmente affascinante da raccontare e condividere.

Neringa – Descrizione geografica

La penisola di Neringa è più propriamente un lido, ossia una formazione tipica dell’ambiente lagunare formatasi con il progressivo accumulo di sedimenti sabbiosi e che di fatto isola la laguna interna dal mare aperto.

E’ una striscia di terra sabbiosa lunga circa 90 chilometri di cui 50  in territorio lituano ed il rimanente in territorio russo. Ha una larghezza massima, nei pressi del capoluogo, di poco meno di 4 chilometri ed una larghezza minima di 380 metri presso il paese russo di Lesnoje.

La punta settentrionale della penisola è separata dalla città di Klaipėda e dalla Lituania continentale da un canale largo 300 metri.

 

Album  Fotografico di Neringa

 

Neringa – Un po’ di storia

Secondo le leggende baltiche, la penisola  fu creata da una forte ragazza di nome Neringa,  figlia di un pescatore che costruì la striscia di terra per proteggere i pescatori dalle grandi onde provenienti dal mare e consentire loro la pesca. In realtà la formazione del lido risale a 5.000 anni fa.

Nel IX secolo in questa terra sorse una località di nome Kaup, importante punto commerciale pagano, che non è stata ancora portata alla luce. I Cavalieri Teutonici occuparono queste terre facendo base a Klaipeda.

Nel XVI secolo, a causa dell’erosione e del massiccio disboscamento, le dune cominciarono a crescere seppellendo sotto la sabbia numerosi villaggi. Il governo prussiano finanziò allora, a partire dal 1825, un rimboschimento su larga scala per arrestare l’avanzata delle dune. Per questo rimboschimento furono impiegati anche gran parte dei soldati napoleonici fatti prigionieri durante l’invasione della Russia, molti dei quali morirono proprio a causa delle zone malsane dove erano costretti a lavorare in condizioni estreme. Per questo motivo tra Nida e il confine russo, esiste una zona chiamata appunto Valle della Morte.

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Neringa – Vecchio cimitero con Krikstas

Grazie a questi interventi la penisola è oggi ricoperta al 70% da boschi.

Visita di Neringa

Dal porto di Klaipeda con pochi euro, si prende il traghetto e si sbarca  a Smiltyne da dove, dopo un paio di chilometri, si raggiunge un casello con la sbarra dove, dietro il pagamento di un ticket, si accede al Parco Nazionale della Penisola Curlandese. In effetti tutta la penisola è un parco, la strada di accesso una sola e quindi il biglietto d’ingresso è inevitabile.

Dopo circa 10 chilometri incontriamo il primo paese o villaggio che dir si voglia dal nome strano: Joudkrantè.

Joudkrantè

Fiorito nella seconda metà del XIX secolo come principale centro di estrazione dell’ambra, Joudkrantè è oggi un affermata località turistica particolarmente apprezzata per la bellezza degli scorci paesaggistici che offre sul Mar Baltico.

Video di Joudkrantè senza commento Audio

 

Raganu Kalnas

La maggior parte delle attrattive del paese è legata appunto al contesto paesaggistico nel quale si trova inserito, ma un’altra bellissima e singolare attrazione consiste nella Raganu Kalnas, ovvero la ” Collina delle Streghe”, una sorta di galleria all’aperto con tante e svariate sculture grottesche immersa nella foresta che si estende sulle dune di sabbia a poche centinaia di metri dall’abitato.

Passato il borgo di Joudkrantè, proseguiamo per circa 15 chilometri, superiamo l’altro villaggio di Pervalka e prima di raggiungere Preila, troviamo un parcheggio sulla nostra sinistra dove lasceremo l’auto e c’incammineremo a piedi verso il mare, passeggiando sulla stupenda duna di Vecekrugas, alta circa 70 metri. Godrete di un panorama mozzafiato, indescrivibile…vi sembrerà di essere in un altro mondo.

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Neringa – Duna Vecekrugas

Mentre camminerete su questa gigantesca duna, dovrete pensare che un tempo sotto i vostri piedi si trovava un piccolo villaggio con una famosa locanda dal nome appunto Vecekrugas, coperta completamente dalla sabbia e mai riportata alla luce.

Tornati al parcheggio, riprendiamo l’auto e dopo un paio di chilometri arriviamo nel villaggio di Preila.

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Penisola di Neringa – Nei pressi di Preila

Preila

Preila si trova sulla strada principale 167, che funge da collegamento tra Nida e Klaipėda. E’ un piccolo ed accogliente borgo di pescatori che si trova a circa 2 chilometri dal Mar Baltico. La maggior parte delle case sono del diciannovesimo secolo, molto variopinte, caratteristiche e uniche nel loro genere.

Nato nel 1843, con l’arrivo degli abitanti provenienti dai vicini villaggi dell’interno inghiottiti dalle dune di sabbia, fu subito dotato di una “scuola di villaggio”. All’inizio del XX secolo c’erano già 250 abitanti che ampliarono la scuola e costruirono un albergo. Nell’anno 1961 l’insediamento fu incorporato nella regione di Neringa.

Dopo aver fatto anche un po’ di birdwatching presso una colonia con migliaia di cormorani e aironi nei paraggi, si punta finalmente su Nida, capoluogo della regione e nota località turistica.

 

Nida

L’antico villaggio di pescatori di Nida, situato a 35 chilometri a sud di Smiltyne è la principale località turistica della penisola, l’oasi naturalistica più affascinante di tutta la Lituania. Ogni anno da questa minuscola cittadina passano più di 200.000 visitatori, attratti dal fascino delle acque spumeggianti della laguna, dalle vaste distese di sabbia gialla, dalle pinete e dalle tipiche costruzioni di legno.

Nel 2000 l’UNESCO ha inserito queste zone tra i patrimoni dell’Umanità.

 

Museo ed alla Fattoria Etnografica dei pescatori

Oltre al locale Museo ed alla Fattoria Etnografica dei pescatori, situata al n° 4 di Nagiliu, sarà bello visitare tutto il borgo passeggiando lentamente, senza una precisa meta, per tutto il centro, tra le costruzioni tipiche di legno variopinte e molto particolari, tra i pittoreschi negozi ed i tanti locali singolari presenti un po’ ovunque. Anche nei pressi del porticciolo potrete trovare diversi locali dove bere e mangiare. I banchetti di ambulanti sono disseminati un po’ per tutto il borgo e offrono prodotti di artigianato veramente validi sia per il costo che per la particolarità degli oggetti, come ambra, articoli in legno e coperte.

Una visita la merita sicuramente anche il Vecchio cimitero di Nida, situato vicino alla chiesa luterana, con tombe e lapidi particolari immersi in un bosco suggestivo. Nella parte nord si possono vedere le tipiche Krikstas, lapidi di origine pagana.

 

Breve video del borgo di Nida

 

Neringa- Altre due sono le visite obbligate:

La casa di Thomas Mann, noto scrittore e saggista di Lubecca, che qui dimorò all’interno di un grazioso cottage dal tetto di paglia che pare uscito da un racconto di fiabe, oggi trasformato in museo dello scrittore e della sua famiglia.

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Nida – Casa di Thomas Mann

La duna Parnidis, tra le più grandi del parco; alta poco più di 50 metri, dalla sua sommità si gode un panorama veramente singolare. Parnidis è classificata come una duna Viva o Mobile, nel senso che è ancora in movimento, tant’è che esistono dei camminamenti entro i quali sarà obbligatorio spostarsi senza oltrepassare le staccionate: un passo in punti critici può portare alla base della duna anche una tonnellata di sabbia (al contrario di questa, la duna Vecekrugas, menzionata in precedenza, è una duna morta, ovvero ormai stabile che non risente più di alcun spostamento).

Breve video della Duna di Parnidis

 

La Valle della Morte

A questo punto, chi ha tempo può proseguire verso sud fino al vicinissimo confine russo, per fare una piccola escursione anche nella Valle della Morte, una pianura tra Parnidi e Grandi Dune, legata alla guerra franco-prussiana del 1870-1871. Alcune fonti storiche raccontano che dopo la guerra i tedeschi stabilirono qui caserme per prigionieri francesi. I Francesi furono usati come forza lavoro per piantare alberi e rafforzare le dune. A causa delle condizioni estreme i prigionieri spesso morivano e venivano sepolti nella sabbia.

Ritorno sul continente

Terminata la visita della Penisola di Neringa, si torna verso nord, a Smiltyne ed in attesa del traghetto che ci riporta sul continente, possiamo dedicare un po’ di tempo anche a questo piccolo borgo, situato proprio davanti a Klaipeda, con bellissime spiagge di sabbia bianca e dune,  dove potrete visitare anche un interessante acquario con relativo spettacolo di delfini.

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Nida – Tipica catasta di legna

Note – Avvisi – Consigli – Curiosità
Vorrete scusare la qualità dei video…fanno parte delle mie prime esperienze e sono anche senza commento audio.
I prezzi sono molto accessibili sia per il traghetto, che per  l’ingresso al parco, ristoranti, alberghi o appartamenti. La disponibilità e gentilezza degli abitanti è totale, però un po’ d’Inglese è indispensabile.
A Preila troverete un paio di ristoranti sul piccolo lungo mare veramente buoni, dove si mangia anche del buon pesce.
Non esistono problemi di parcheggio.
Per godersi in pieno la penisola, respirare la sua atmosfera veramente unica e particolare e premesso che per visitare i diversi luoghi di interesse, spiagge e dune, dovrete spostarvi molto a piedi, consiglio almeno un paio di pernottamenti a Nida in maniera da avere almeno tre giorni pieni da dedicare a tutto il territorio. Vista la breve distanza tra i villaggi, Nida è la base strategicamente giusta dove soggiornare.
Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

 

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