Ancora poco nota al turismo di massa, l’affascinante Aveiro è una tappa da inserire in ogni tour del Portogallo centro-settentrionale. Non avrà il fascino romantico di Lisbona o il carattere fiero di Porto, ma certamente Aveiro ha una sua distinta personalità ed attrazioni uniche in tutto il Portogallo.
La città si trova su una laguna circa a metà della costa atlantica. Nel mezzo tra Porto e Coimbradalle quali dista rispettivamente 75 e 65 chilometri, con un tempo di percorrenza di 50 minuti.
La sensazione che si prova arrivando nel centro di Aveiro è veramente unica. Palazzi in stile art nouveau, il rumore dell’acqua solcata dalle imbarcazioni, i Moliceiros ormeggiati un po’ ovunque lungo il canale ed il piacevole brusio della gente, appaiono così all’improvviso da lasciarci letteralmente sorpresi.
Aveiro – Il Canale Centrale visto dalla Praca Humberto Delgado
Un po’ di Storia
Il nome di Aveiro appare per la prima volta il 26 gennaio 959 nella donazione testamentaria della contessa Mumadona Dias al monastero di Guimarães. La cittadina si è sviluppata inizialmente intorno alla chiesa principale. La Chiesa di San Michele situata dove oggi è la Piazza della Repubblica dopo che la chiesa stessa fu demolita nel 1835.
Nel XIV secolo Giovanni I del Portogallo, consigliato dal figlio Infante Don Pietro, la fece circondare da una muraglia che fu anch’essa demolita nel XIX secolo, riutilizzando le pietre per costruire il porto.
Nel 1434Edoardo del Portogallo concesse alla cittadina il privilegio di avere una fiera libera annuale che è arrivata ai nostri giorni ed è conosciuta come Fiera di marzo.
La magnifica posizione geografica ha propiziato l’insediamento urbano, con la produzione di sale, pesca e commercio marittimo fattori determinanti di sviluppo economico per la popolazione.
Moliceiros
Prima di andare avanti con questo articolo, è bene dare un cenno sulla storia e l’utilizzo di queste strane imbarcazioni, visto che spesso appare questo nome: MOLICEIRO.
Aveiro – Moliceiro
I Moliceiros sono imbarcazioni dalla forma simile ad una gondola. Tipiche proprio di questa zona del Portogallo, servivano un tempo a trasportare i “molicos”, ovvero alghe marine fertilizzanti. Queste venivano impiegate nella concimazione dei campi e sono molto decorate con dipinti che le distinguono l’una dall’altra. Oggi i Moliceiros sono la principale attrazione turistica della città, usati per emozionanti crociere attraverso i canali.
La città è posta su una laguna che a sua volta è collegata al mare. I canali collegano Aveiro alla laguna, concedendogli così lo sbocco al mare, che nel tempo ha permesso lo sviluppo della pesca e del commercio marittimo, fattori determinanti per l’incremento economico della popolazione.
Aveiro – Piantina
Giungendo ad Aveiro dalla Avenida 5 Outubro, si entra in città nei pressi di un parcheggio dove conviene lasciare subito l’auto (vedi cerchietto rosso a sinistra della mappa); si attraversa a piedi un grosso Centro Commerciale (vedi grosso cerchio rosso) arrivando così in Praca Humberto Delgado (cerchio rosso a destra della cartina), una piazza che taglia in due il Canale Centrale con una grossa Rotonda. Da qui avremo una visuale stupenda sulla città .
Aveiro – Praca Humberto Delgado
Aveiro – Imbarcadero
A sinistra si potrà salire verso la parte più alta di Aveiro, per visitare la Sè Catedral ovvero la Cattedrale di San Domenico, un severo edificio in granito del XVI secolo. Seppur con una facciata in stile barocco, il suo interno è una commistione di stili. Molto presenti anche qui gli Azulejos policromi.
Aveiro – La Cattedrale di San Domenico
A destra invece si entra in pieno centro storico, non particolarmente interessante dal punto di vista artistico-architettonico, ma molto piacevole da visitare, passeggiando per le stradine e piazzette con i loro negozi e edifici particolari, con un po’ di musica fado di sottofondo e profumi di cucina.
Aveiro – Centro Storico
Aveiro – Centro Storico
Le Pastel de Nata
Trovate una pasticceria e mangiatevi le Pastel de Nata (tortine alla crema)…sono una cosa “semplicemente favolosa”.
Pastelas de Nata
Dal centro storico, è consigliabile raggiungere il Mercato del Pesce dove, oltre ad ammirare questo quartiere di pescatori veramente pittoresco, si può mangiare dell’ottimo pesce direttamente dentro il mercato.
Aveiro – Quartiere dei pescatori
Aveiro – Quartiere dei pescatori
Un’altra attrazione assolutamente da non perdere è la Vecchia Stazione, tutta decorata con splendidi Azulejos, che si trova esattamente accanto alla Stazione Centrale in Largo de Estacao.
La Vecchia Stazione con gli Azulejos
Aveiro – Escursione sui canali
La vera attrazione, la più singolare ed emozionante durante una visita ad Aveiro, è indubbiamente il tour dei canali a bordo di un Moliceiro; un’escursione assolutamente da non perdere.
Escursione sui canali
Le saline
Con una spesa irrisoria, meno di 10 euro, potrete navigare per circa un’ora attraverso i canali passando sotto i vari ponti disseminati un po’ ovunque. Potrete osservare da un’altra prospettiva la città ed ammirare meglio gli eleganti edifici che si affacciano lungo i canali. Sarà possibile vedere anche le grandi saline che sono state nel tempo fonte di sostentamento per la città e i grandi magazzini di sale completamente in legno.
Video con Commento Audio
Note – Avvisi – Consigli – Curiosità
Conviene parcheggiare appena fuori della città, perchè in centro trovare posto è abbastanza problematico (vedi piantina nell’articolo).
L’imbarcadero per l’escursione sui canali, si trova in praca Humberto Delgado.
Il giorno si può mangiare del buon pesce direttamente al mercato ittico, oppure anche presso il Centro Commerciale, all’aperto con tanto di sedie, panchine e tavolini. NON DIMENTICATE DI ASSAGGIARE LE PASTEL DE NATA
Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com
Belle spiagge, ottima cucina e niente turismo di massa.
Kalamata – Panorama visto dal Castello
Impressioni
In tutti miei viaggi cerco sempre di inserire qualche strana o insolita località. Mi piace visitare anche luoghi un po’ fuori dalle consuete rotte turistiche. Nel caso specifico, chi si reca in Greciageneralmente punta subito su Atene, Zante, Salonicco, le Meteore e le isole più famose…tralasciando altri luoghi come la Zagoria, Ionannina, Kalavryta…Tutte località non così famose e conosciute come altre, ma che a mio modesto parere meritano di essere visitate, se non altro per conoscere ancora meglio il Paese, per vederne altri aspetti…il lato B, la parte della vita normale e non così turisticizzata come nelle altre località più famose.
Per questo motivo, anche nel mio ultimo viaggio in Grecia, oltre a visitare luoghi “obbligati” come Zante, Nauplia, Corinto e Atene, ho voluto visitare anche una piccola isola come Poros, da pochi conosciuta ma veramente carina…da non perdere, e Kalamata.
…perchè nonostante la città non abbia molto da offrire come attrazioni storiche, artistiche e architettoniche, a causa dei frequenti terremoti che l’hanno quasi completamente distrutta, è situata strategicamente nel punto giusto per visitare e conoscere meglio il Peloponneso anche al suo interno, pur godendoci anche il mare, il sole e le spiagge: è situata proprio al centro del golfo di Messinia.
Inoltre visitare questi luoghi è un po’ come ritornare indietro nel tempo. Quasi come rivedere la Grecia classica degli anni ’70.
Da qui, spostandoci lungo il golfo sia a sud-ovest che a sud-est, possiamo incontrare tante belle località di mare con spiagge particolari, borghi più o meno grandi ancora rimasti naturali, tipici e caratteristici senza essere stati artificialmente resi tali per scopi turistici.
Kalamata – Lungomare
Un po’ di storia
Centro agricolo e commerciale molto fiorente in epoca turca, è stata una delle prime città greche a conquistare l’indipendenza.
E proprio qui a Kalamata è stato stampato e pubblicato il primo quotidiano nazionale.
La storia della città coincide con quella dell’antica regione di Messenia, della quale ha sempre seguito le vicende storiche.
Nei pressi di Kalamata negli anni tra il 1684 ed il 1699 si svolse la guerra di Morea, nella quale si affrontarono le truppe della Lega Santa e quelle dell’impero Ottomano.
Visita della Città
Come già accennato all’inizio, a causa dei frequenti terremoti, Kalamata è stata quasi completamente distrutta. Per questo motivo non sono molte le attrazioni storico-artistiche o architettoniche di una certa rilevanza. Il Castello o Kastro come viene qui chiamato, è l’unica opera di un certo rilievo rimasta ancora in piedi,in quanto risparmiata dall’ultimo terremoto del 1986.
Il Castello fu eretto nel 1208 dai Franchi sul sito dell’antica Acropoli e restaurato completamente dai Veneziani nel ‘700. Fu apposto, sul portale d’ingresso, il Leone di San Marco. Una visita merita anche il piccolo anfiteatro ai piedi del castello.
Kalamata – La Rocca veneziana
Le chiese di una certa rilevanza sono due:
La Chiesa di Ypapanti, cattedrale ortodossa con un ricco e suggestivo interno; vicino alla Chiesa, ben allineate, si possono apprezzare le statue degli Arcivescovi della città.
Kalamata – Cattedrale di Ypapanti
La Chiesa di Agioi Apostoloi, una piccola chiesetta situata nel centro storico di Kalamata. Fu edificata nella prima metà del 1300 e poi distrutta parzialmente dal terremoto del 1986; vista dall’esterno questa piccola chiesa bizantina è un gioiellino, internamente molto semplice ha una sola cupola parzialmente affrescata.
Kalamata – Chiesa di Agioi Apostoloi
Anche se privo di particolari motivazioni artistiche, il centro storico nella parte alta della città, ai piedi delle due chiese sopra menzionate, è comunque grazioso e vale la pena di essere visitato passeggiando lungo le sue stradine e piazzette caratteristiche.
Dintorni
Tante sono le località interessanti da visitare su entrambi i lati del Golfo di Messinia, con altrettante spiagge belle e particolari.
Koroni – Zaga Beach
Koroni – Zaga Beach
Qualunque sia la vostra scelta sarà sempre e comunque buona.
Personalmente ho visitato due paesi interessanti: Pylos che ricorda un po’ la vecchia Grecia classica degli anni ’70, sviluppatosi quasi completamente intorno al porto, con una bellissima piazza con porticati e platani giganti. L’altra località è Koroni, grazioso porticcioloche ha saputo conservare tutti gli aspetti tipici e caratteristici della Grecia Classica. E’ arroccato in gran parte su un promontorio con un bel castello, ai piedi del quale si può fare il bagno, così come a Zaga Beach, grande spiaggia di sabbia fine circondata da una bella vegetazione, che si trova sulla strada all’uscita del paese in direzione di Vassilitsi.
Pylos
Koroni
Voidokilias Beach
La più bella attrazione rimane comunque Voidokilias Beach, la bellissima spiaggia a forma di Omega, chiamata Ventre di Vacca, nei pressi di Navarino/Pylos: questa spiaggia non ve la dovrete perdere.
Pylos (Navarino) – Voidokilias Beach (Ventre di Vacca)
Dove Mangiare
A Kalamata si possono trovare diverse trattorie e ristoranti sulla passeggiata lungomare. Generalmente sono tutte modeste, ma buonese non avete grandi pretese con prezzi veramente irrisori (10/15 euro circa con vino e caffè). Se volete però un buon ristorante per un pranzo degno di questo nome, dovrete andare in centro nella parte alta, a nord della città. Nei pressi della Vecchia Stazione, in platia Stathmou al numero 21, troverete un ottimo ristorante di nome Kardano; bel locale accanto ad una vineria con scritte in Italiano: per un pranzo completo potrete spendere da 15 a 20 euro.
A Koroni invece c’è un ottima trattoria proprio sopra la spiaggia attrezzata di Zaga Beach, sul litorale ai piedi del promontorio, dove due lettini ed un ombrellone si possono avere ancora per 5/6 euro tutto il giorno.
Video di Kalamata con Commento Audio
Note – Consigli – Avvisi – Curiosità
In questa parte della Grecia, i prezzi dei ristoranti sono veramente bassi. Difficilmente spenderete più di 15 Euro per un pranzo completo.
Andando sulla spiaggia di Voidokilias Beach, è consigliabile portarsi da bere e mangiare, in quanto non è assolutamente attrezzata, tranne una baracca nei pressi, ma distante dalla spiaggia.
Nelle trattorie sarà interessante assaggiare acciughe ripiene, sardine alla griglia, polpette di carne cucinate in svariate salse e tanti tipi di insalate sempre a base di yogurt. Il vino bianco “…della casa” è generalmente buono.
Avendo tempo a disposizione, sarebbe bellissimo visitare Monemvasiaveramente una località stupenda, situata però a circa 190 chilometri da Kalamata, verso sud est…nel terzo dito
La vita notturna si svolge non solo sulla passeggiata lungo mare, ma anche (se non di più) all’interno, nel centro…a nord della città, ricca di negozi e ottimi locali per bere e mangiare.
Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com
Kinderdijk. Da bambino ero rimasto affascinato dai paesaggi olandesi che la “TV DEI RAGAZZI” mandava in onda, ogni lunedì pomeriggio, nel programma Giramondo. Ho sempre sognato di poter visitare prima o poi uno di quei luoghi.
Anche se tanti anni ormai sono passati, sono riuscito comunque, seppur in tarda età, a realizzare il mio sogno (…non è mai troppo tardi, la speranza è l’ultima a morire…) e finalmente ho visitato una delle località più incantevoli e affascinanti dell’Olanda. Per chi ama questi paesaggi, gli stagni, i mulini a vento giganti, le biciclette, le anatre…questo è il posto adatto: KINDERDIJK.
Kinderdijk-Mulini a Vento sull’Overwaald
Non solo in questo luogo si gode lo spettacolo di una natura incredibile, ma qui si possono anche apprendere e capire meglio le grandi difficoltà che il popolo olandese con enorme sacrificio ha dovuto affrontare nei secoli, per proteggersi dalle catastrofi che la natura gli provocava, molto frequentemente, con le sue inondazioni e allagamenti.
Che questo sia stato un enorme sacrificio, che ha formato e forgiato nel tempo il carattere di questo popolo, lo si può capire ancora di più pensando che una parte significativa del territorio olandese, si trova fino a sette metri sotto il livello del mare.
Visita del Sito
L’Olanda è ricca di mulini a vento, ma se vogliamo trovare quelli classici, giganti ed ancora in parte funzionanti dobbiamo recarci a Kiderdijk. In nessun’altro posto vi è una tale concentrazione di mulini come in questa località.
Olanda-Itinerario Amsterdam_Kinderdijk
Come raggingere Kinderdijk
Kinderdijk, per chi deve spostarsi da Amsterdam, si trova a circa 100 chilometri da questa città (…un’ora e mezzo in tutta tranquillità) e circa 20 chilometri da Rotterdam. Personalmente consiglio di evitare autostrade o strade a grande traffico, ma percorrere invece le normali strade che attraversano la campagna olandese: potrete ammirare così paesaggi stupendi e attraversare luoghi e villaggi incantevoli.
Giunti nel paese, non sarà così facile parcheggiare nelle immediate vicinanze del parco; consiglio di lasciare l’auto nel grande parcheggio contrassegnato da un cerchietto rosso nell’immagine sottostante e raggiungere a piedi, dopo circa un chilometro, l’ingresso del villaggio. In questo parcheggio troverete sicuramente un posto libero, in quanto molto grande (…io avevo due piccole biciclette nella bauliera e credetemi in questi luoghi spostarsi con questo mezzo è fantastico).
Kinderdijk-A sinistra l’area di parcheggio e in alto il parco con i mulini
Accesso al Parco
Giunti all’ingresso del parco, dopo aver comprato i biglietti, si può fare, anzi è raccomandabile, una visita al centro visitatori‘Bezoekerscentrum Wisboomgemaal’ per guardare il film sulla storia dei mulini, il loro funzionamento e la lotta sostenuta nei secoli per arginare le inondazioni. Qui una guida vi fornirà anche notizie sulle vecchie idrovore che servivano a pompare l’acqua.
Una volta usciti dal centro visitatori, il parco sarà tutto a vostra disposizione, lo potrete girare in largo e lungo, a vostro piacimento e sarà veramente divertente e rilassante. Non perdete l’occasione per visitare gli unici due mulini accessibili ai turisti, per conoscere la vita che si svolgeva all’interno, com’era formata e come trascorreva la giornata la famiglia del mugnaio e visitare i vari piani della struttura: le camere, la soffitta, la stanza degli ingranaggi, e l’ultimo piano dove si trova la calotta girevole.
I mulini di Kinderdijk, ormai famosi in tutto il mondo, sono in tutto 19, di cui 17 sono stati costruiti tra il 1739 e 1740; due erano già presenti in epoca precedente. Il nome del villaggio (…kinder è un vocabolo che deriva dal Tedesco e significa bambino), pare abbia due origini: la prima sicuramente ha molto di leggenda, mentre la seconda è sicuramente quella veritiera:
nel 1420 durante un’inondazione, una culla con un bambino ed un gatto pare si fosse fermata proprio in questo luogo…
ma in realtà tanta era la premura di costruire velocemente delle dighe e difese varie, visto l’approssimarsi di un’ennesima inondazione, che per fare prima gli abitanti usarono come mano d’opera addirittura anche i bambini…
Lungo i Canali
Passeggiando lungo i due canali dove si trovano i mulini, sarà anche probabile incontrare persone e famiglie che abitano tutt’oggi in queste strutture ricevute in eredità dai loro antenati e che hanno mantenuto i vecchi arredi anche se integrati ormai dalle moderne tecnologie. Alcune di loro le troverete anche ben disponibili a scambiare qualche parola, se avrete domande da fare.
Kinderdijk – Mulino Abitato
All’interno del parco non esiste alcuna struttura che fornisca panini o qualsiasi altra cosa da bere o mangiare, per cui ve lo dovrete portare, o altrimenti lungo la strada di ritorno verso il parcheggio troverete, sulla vostra destra, un ottimo locale con buoni piatti e ottima birra.
Questo parco eolico di altri tempi dal suggestivo impatto paesaggistico, è una difesa naturale contro le inondazioni ed è diventato oggi il simbolo secolare della lotta del popolo olandese contro le inondazioni. Per questo motivo nel 1997 Kinderdijk è stato dichiarato “Patrimonio Mondiale UNESCO” divenendo così un’Icona Olandese.
Cercate di parcheggiare abbastanza prima di arrivare all’ingresso del parco, perchè nei pressi sarà molto difficile.L’ideale sarebbe trovare nel paese delle bici a noleggio, anche perchè il parco è grande e con questo mezzo lo potreste visitare tutto. Pedalare lungo i canali, tra i mulini, sarebbe veramente piacevole.Con un piccolo traghetto si può attraversare anche il fiume. Sarebbe una cosa veramente simpatica farsi traghettare sull’altra sponda (…spesa veramente irrisoria) e fare due passi o una pedalata nel quartiere.Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com
Lisbona. Appena giunto con l’auto, venendo dall’estremo nord del Portogallo, ho avuto una sensazione strana, come non fossi più in Europa. Il ritmo, i colori, la gente e gli stili architettonici mi sembravano completamente diversi da quelli nel resto del nostro Continente.
Lisbona – Il mitico Tram 28
Salendo poi nella parte alta della città, con le facciate degli edifici colorate, il vecchio storico tram 28che arranca per le stradine in salita nel quartiere dell’Alfama , mi facevano pensare più al Brasile che al Portogallo…e sicuramente un nesso esiste.
Così, Lisbona ti entra subito nel cuore; il più grande poeta portoghese Fernando Pessoa, scriveva: “Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole”. Il susseguirsi di colori, dal mare alle case, dalle persone alle azulejos, sono a mio parere la caratteristica principale di questa capitale, un avvicendamento di emozioni miste a gioia e malinconia.
Anche la bellissima posizione di Lisbona sulla riva nord del Tago, ha conquistato i visitatori per più di mille anni. I romani avevano battezzato questo luogo “Felicitas”. La capitale del Portogallo è sicuramente una delle più affascinanti d’Europa, luminosa, calda, signorile e popolare allo stesso tempo, gioiosa e malinconica con la sua musica Fado. E’ una città con una vita notturna molto vivace, soprattutto lungo il fiume Tago e nel quartiere alto del Bairro Alto.
Lisbona-Panorama
La Cucina portoghese
La cucina è ricca di piatti saporiti e originali che risentono anche delle influenze sudamericane, delle lontane colonie del Portogallo. E’ infine ricca di musica con due stili particolarmente apprezzabili: il genere latino-sudamericano (vedi bossa nova) e il Fado, musica questa abbastanza malinconica, ma apprezzabile. Meglio ascoltarla dopo averne conosciuto almeno un po’ le origini, le motivazioni e parte della sua storia. Magari seduti in un vecchio locale caratteristico, davanti ad un tavolino di marmo, con un bel bicchiere di Porto.
La città si estende per circa 20 km sulla riva destra del Tago ed occupa sette colli. E’ formata fondamentalmente da 4 quartieri che sono: La Baixa, (la parte bassa della città), il Bairro Alto (il quartiere alto), il Chiado e l’Alfama. Per spostarsi tra questi quartieri, la città mette a disposizione una singolare gamma di trasporti pubblici adatta alla morfologia della zona: Elevadores (funivie a cremagliera), Vecchi tram (eléctrico) che effettuano un ottimo servizio specialmente nel quartiere dell’Alfama, la metropolitana nella parte bassa della città, oltre naturalmente ai tradizionali autobus adatti per i collegamenti un po’ più fuori della città.
Lisbona-Bairro Alto-Elevadore
Lisbona-Visto sull’Alfama dal Bairro Alto
Per una buona conoscenza di Lisbona, personalmente ritengo che siano necessari almeno quattro giorni di cui almeno due da dedicare ai quattro quartieri principali.
Partiamo quindi con la visita della capitale, organizzata secondo la mia personale esperienza acquisita sul posto rimandando, come al solito, la storia della città e tutti i dettagli artistico-culturali alle indispensabili e insostituibili guide.
Quartiere Baixa
Lisbona-Quartiere Baixa (Praca do Comercio)
Questo è il cuore di Lisbona ed è stato completamente ricostruito dopo il devastante terremoto del 1755 che lo rase completamente al suolo. Il quartiere è ricco di fantastiche piazze, collegate da strade diritte cinte da maestosi edifici del XVIII secolo. Centro commerciale della capitale, sempre affollato di turisti, ospita molte delle più importanti attrazioni turistiche di Lisbona ed è la zona migliore, a mio parere, dove soggiornare. Il quartiere è animato anche da tanti artisti da strada veramente bravi (vedi e senti il percussionista nel video), mentre alla sera nella Praca do Comercio (Piazza del Commercio) si esibiscono tanti bravi musicisti nei vari locali qui presenti.
Le strade della Baixa sono tra le più animate della città e prendono il nome dalla specializzazione commerciale che ciascuna ebbe dopo la ricostruzione post terremoto (…via dei mercanti di stoffe, via dell’argento, via dei sellai…).
Lisbona-Praca do Comercio
L’attrazione principale, più elegante e quella architettonicamente più appariscente, è sicuramente la Praca do Commercio, con tutti i bellissimi edifici che la circondano, direttamente sulla riva destra del Tago dove si trova anche il famoso imbarcadero. Completa questa magnifica scenografia l’Arco di trionfo della Rua Augusta, la principale via completamente pedonale come quasi tutte le strade della Baixa. Da non perdersi una passeggiata fino alla Praca Don Pedro IV e Praca da Figueira.
Lisbona – Quartiere Bairro Alto
Il Bairro Alto, posizionato su una collina opposta a quella dell’Alfama, domina la Baixa di Lisbona. Al contrario dell’Alfama, quartiere popolare per eccellenza della capitale portoghese, il Bairro Alto è invece il quartiere creativo, amato dagli artisti che qui vivono e lavorano nelle numerose gallerie. Infine, se l’Alfama è il quartiere delle visite diurne dei turisti, il Bairro Alto è la scelta di chi vuole scoprire non solo i monumenti, ma anche la vivace vita notturna di Lisbona.
Con l’Elevador da Gloria (veramente singolare), da Praca dos Restauradores, in pochi minuti ci trasferiamo dalla parte bassa della città alla parte alta ed arriviamo così in pieno quartiere Bairro Alto.
Lisbona-Miraduro di Sao Pedro
Lisbona-Bairro Alto
Dal Miraduro (…in Portoghese belvedere) di Sao Pedro possiamo godere di un panorama sulla città veramente mozzafiato. Il Belvedere (miraduro) si trova all’uscita della funicolare “Da Gloria”. Prima troviamo la Casa do Vinho do Porto, che organizza degustazioni dei migliori vini Porto e, subito dopo, il Miradouro de Sao Pedro de Alcantara. Bellissimo punto panoramico con vista sull’Alfama e sulla Baixa. Di giorno si anima di turisti e di notte è un punto di riposo nel passaggio da un bar all’altro.
Da non perdere una cena in questo quartiere, dove mangerete del buon pesce, ottimo vino e godrete di un atmosfera veramente particolare, accompagnata da buona musica popolare (Fado) e non, ma attenzione perchè non è facile scegliere: fra tante offerte ci sono alcuni posti molto commerciali e poco credibili, con prezzi alti e pessima musica.
Lisbona – Quartiere Chiado
Questo era il quartiere preferito dal poeta Pessoa e si trova esattamente tra la collina del Bairro Alto e la Baixa. Si può raggiungere il Chiado scendendo dal Bairro Alto oppure salendo dalla Baixa per mezzo dell’Elevador di Santa Justa, un grosso ascensore in ferro che in pochi secondi porta nel cuore del quartiere. Ricco di negozi raffinati, librerie e teatri, il quartiere è anche noto per le imponenti rovine gotiche della Chiesa del Carmo, semidistrutta dal terremoto del 1755 e volutamente lasciata così a futura memoria di questo evento catastrofico. La Rue Garret è la via principale, quella più elegante, che taglia in due il quartiere. Proprio in questa via si trova uno dei luoghi di incontro più famosi: il caffè “A BRASILEIRA”. Una copia in bronzo di Pessoa seduto ad un tavolino del bar, ricorda che qui il poeta passava le sue giornate a leggere e scrivere.
Lisbona – Quartiere Alfama
Lisbona-Alfama-Il Castello
Lisbona-Alfama-Azulejos
L’Alfama è il quartiere più antico di Lisbona, ma anche il più popolare. Infatti quando questo quartiere si trovava al di fuori delle mura, era abitato dai più poveri della Capitale. Questa reputazione sfavorevole si aggravò quando Lisbona si estese e l’Alfama cominciò ad ospitare scaricatori di porto e marinai: ecco perchè l’Alfama è considerato tutt’oggi il quartiere popolare della Città. E’ un fitto intreccio di viette che portano dall’estuario del Tago fino al Castello. Il miglior mezzo per raggiungere l’Alfama è il tram che passa attraverso le vie e le colline di questo quartiere. Il percorso particolarmente stretto e ondulato è totalmente inadatto ai tram moderni, quindi il servizio viene offerto dagli storici tram Remodelado che risalgono agli anni Trenta (…uno di questi è il famoso storico tram 28).
Lisbona-Il vecchio Tram 28
La zona più turistica
Oggi l’Alfama si è un po’ liberata da questa triste fama, ed è diventata una zona molto trafficata dai turisti. Proprio qui troviamo alcuni degli edifici storici più importanti di Lisbona, tra cui la Cattedrale Sé, il Castello di Lisbona, il Pantheon Nazionale e la Chiesa di Sant’Antonio.
Da non perdere il bel panorama che si può godere dal Castello e dal Miraduro de Santa Luzia.
Terminata la visita dei quartieri, ora ci possiamo dedicare anche ad attrazioni un po’ più distanti dal centro di Lisbona. Personalmente ne ho scelte tre, per stare nei quattro giorni di visita come accennato precedentemente:
La Torre di Belem si trova a circa otto chilometri ad ovest della Praca do Comercio, e un chilometro prima di Belem s’incontra proprio lungo la strada (impossibile non vederlo)) il Monastero dos Jeronimos, mentre per il Parco delle Nazioni( Parque das Nacoes) dobbiamo spingerci otto chilometri a nord, potendo usare in questo caso anche la Metropolitana.
Lisbona-Torre di Belem
Lasciando alle insostituibili guide il dovere di fornire tutte le notizie utili e necessarie per apprezzare al meglio il bellissimo monastero e la torre (…veramente imperdibile, suggestiva ed icona della Capitale), voglio invece spendere alcune parole sul Parco delle Nazioni, da pochi conosciuto e non sempre preso nella giusta considerazione.
Lisbona-Parco delle Nazioni
Parque das Nacoes
Si raggiunge il Parque das Nacoes con la metropolitana arrivando al monumentale terminal della Stazione Oriente. Attraversando il grande centro commerciale Vasco da Gama, si accede così al Parco. Questo luogo non era altro che il sito dell’Expo 1998, oggi trasformato in un enorme spazio per il tempo libero, di circa 60 ettari, quasi tutti situati sulla riva destra del Tago. Il Parco si può raggiungere anche in auto attraversando il ponte Vasco da Gama, costruito in soli tre anni dal 1995 al 1998 e lungo bel 18 chilometri.
In questa zona residenziale, un tempo inquinata, è sorta in pochi anni una nuova città. Questo spazio è diventato un luogo di svago e di divertimento, ben fornito anche di bar e ristoranti.
Ma il fiore all’occhiello del Parco rimane l’Oceanario, uno dei più grandi acquari d’Europa, con vasche gigantesche dove vengono riprodotti perfettamente gli ecosistemi tipici delle coste oceaniche.
Rimarrete veramente sorpresi da questi grandi spazi, dalle opere architettoniche, dai colori…e ancora di più lo sarete se vedrete tutto questo dall’alto, facendovi un bel giro panoramico con la cabinovia.
Sarà sicuramente il miglior modo per terminare la visita della città di Lisbona.
Note – Avvisi – Consigli – Curiosità
La cucina è molto buona e variegata, ma ricordatevi che Lisbona è la Patria del Baccalà…se vi piace, approfittatene; ve lo faranno in mille modi.
E’ molto importante dire sempre grazie…(OBRIGADO)
Il miglior modo di spostarsi in città è sicuramente il tram che in Portoghese si chiama Eléctrico. Nel quartiere Alfama sarà particolarmente caratteristico. Per le lunghe distanze la metropolitana è ottima ed è abbastanza diffusa.
Consiglio di organizzare una gita a Cabo da Roca e Sintra…in un giorno ce la farete a vistare bene entrambe e sono a poca distanza da Lisbona. 40 chilometri a Cabo da Roca e 30 chilometri a Sintra.
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