Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Mese: Febbraio 2019

Torun – La città natale di Copernico

Una tra le città più affascinanti d’Europa

Torun – Il Ratusz

Torun è una delle città più belle della Polonia, situata sulla direttrice DanzicaPoznan, lungo il corso del fiume Vistola. La città è uno dei centri più antichi della nazione, uno dei pochi ad essere sopravvissuto intatto ai danni della Seconda Guerra Mondiale. Da quando nel 1997 è stata iscritta dall’Unesco nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è diventata anche un centro di intenso richiamo turistico. Il centro storico di Torun é uno di quei luoghi da vedere almeno una volta nella vita.

Torun – Rynek Staromiejski


Un po’ di Storia


L’attuale Città Vecchia fu fondata nel 1233 dai Cavalieri Teutonici. Raggiunse il periodo di massimo splendore durante il Medioevo, quando divenne membro della Lega Anseatica. Nel Seicento diventò anche il centro del movimento protestante e nel 1473 diede i natali a Niccolò Copernico, lo scienziato che per primo rivoluzionò la concezione dell’universo, immobile fino allora da migliaia di anni.

Gospoda-Locanda del 1489 la più antica di Torun

Divenuta un’attiva e ricca città commerciale, in virtù anche della sua adesione alla Lega Anseatica, iniziò il suo declino in seguito alle Guerre Svedesi e all’Annessione prima alla Prussia e poi alla Germania. Tornerà ad essere Polacca solo nel 1945 alla fine della II Guerra Mondiale.


La visita della città

Torun – Panorama sulla città e sulla Vistola

La bellezza di Torun si deve in particolare allo Stare Miasto, il Centro Storico, raccolto ancora oggi nella sua tipica atmosfera medievale di un tempo. Infatti qui incontriamo subito le Mura medievali del XIII e XIV secolo, conservatesi per un buon tratto lungo il fiume. Ancora ben conservate sono le tre porte Brama Mostowa, Brama Zglarska e Brama Klasztorna. Una quarta, chiamata Krzywa Wieza, la trecentesca torre pendente, è stata adattata nell’800 ad abitazione.Deve la sua pendenze a un cedimento del terreno.


Torun - la casa pendente
La Casa Pendente

Tutte le chiese della città sono apprezzabili per la loro importanza storica e architettonica, ma la Cattedrale, dedicata ai santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, è affascinante, oltre che per la sua imponenza, per la ricchezza artistica del suo interno e per una delle campane più grandi d’Europa: la Tuba Dei. Originaria del ‘500 è stata la più grande campana della Polonia fino all’installazione di quella della Cattedrale di Cracovia.

La Cattedrale è veramente un capolavoro gotico, iniziata nella prima metà del XIII secolo; al suo interno si conserva un vecchio fonte battesimale del ‘200 che servì, nel 1473, per il battesimo di Copernico.

Uno dei due simboli della città è proprio Copernico e lo si nota dalle innumerevoli statue con cui è decorato il centro storico. L’altro simbolo è rappresentato dai biscotti di pan pepato, di cui moli negozi della passeggiata sono fornitissimi.

Altre attrazioni importanti sono costituite dalla Casa e dal Museo di Copernico, che meritano un’attenta visita, mentre sarà molto piacevole passeggiare nel Rynek Staromiejski, la piazza del mercato della Città Vecchia, dominato dal Ratusz (il Municipio), forse il più bello della Polonia.

Anche una passeggiata lungo la Vistola vi offrirà un’atmosfera del tutto particolare e vi consentirà di osservare la città medievale da un altro punto di osservazione.


Escursioni nelle vicinanze

A circa 80 Km di distanza da Torun, possiamo visitare due singolari località, distanti tra loro solo circa quattro chilometri, che si chiamano Biskupin e Wenecja: due villaggi veramente unici, degni di un’attenzione particolare.

Biskupin

Questa piccola località con 300 abitanti in frazione di Gasawa, a circa 1 km dall’omonimo villaggio, è divenuta famosa per il suo Museo Archeologico a Cielo aperto. Biskupin è un sito archeologico e un modello a grandezza naturale di un insediamento fortificato dell’età del ferro in Polonia, chiamato “la Pompei del Baltico”. Il museo è situato su una penisola paludosa nel lago Biskupin, lo scavo e la ricostruzione dell’insediamento preistorico hanno avuto un ruolo strumentale nella coscienza storica polacca.

Lago di Biskupin

Il villaggio, abitato da tribù protoslave, occupava un’isola di circa 2 ettari al centro del lago ed era circondato da una doppia palizzata di forma ovale ripiena di terra, larga 3 metri e alta 6, con tanto di porta con torre e ponte che lo collegava alla terraferma.

Il sito è uno dei monumenti storici nazionali ufficiali della Polonia

Wenecja

Anche questa è una piccola frazione distante circa 4 km da Biskupin, famosa per il Museo della Ferrovia a Scartamento Ridotto.


Questa ferrovia, vecchia di quasi 120 anni, continua ancora ad essere funzionante con le sue vecchie e singolari locomotive e carrozze, unendo due località distanti tra loro circa 12 km, passando da Biskupin ed appunto da Wenecja


Wenecja-Stazione Museo a scartamento ridotto
Stazione di Wenecja

Sarà veramente divertente salire sule vecchie carrozze, munite ancora di vecchie stufe per il riscaldamento, visitare la vecchia sala d’attesa e poi farsi un piccolo giro anche solo di pochi chilometri, magari proprio fino a Biskupin, per provare a rivivere l’atmosfera di tempi passati.

La ferrovia è funzionante da Maggio ad Agosto; anche a Settembre solo però per raggiungere il villaggio di Biskupin

Vecchia sala d’attesa

Wenecja si pronuncia Venezia, proprio come la nostra città. Chi arriva però qui attratto casualmente da questo nome, non troverà ponti ,canali e bei palazzi in stile gotico, ma solo tre laghi con le rovine di un castello e tanti, tanti vecchi treni a scartamento ridotto, particolarmente interessanti e rari per gli appassionati di Fermodellismo.

Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

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Cattaro – Una perla nelle Baie di Cattaro

Cattaro

Cattaro-Un labirinto di vicoli e piazzette nascoste

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Centro Storico

 

In fondo ad una profonda insenatura, aggrappata al monte Lovcen, è situata Kotor, città-fortezza al confine tra due imperi, l’ottomano e l’asburgico. La cittadina è tutta racchiusa dentro una cerchia muraria lunga circa 4km che i Veneziani cominciarono a costruire nel 1420 e terminarono ben 400 anni dopo.

L’atmosfera che si respira in questo luogo, ed in modo particolare nelle baie, è veramente singolare e indescrivibile.

Come raggiungere Kotor

Per raggiungere la nostra meta, provenendo da Dubrovnik, é consigliabile traghettare in località Kamenari. In questo modo si evita di dover percorrere tutto il perimetro delle baie, risparmiando così circa 30 chilometri di strada molto stretta, tortuosa e abbastanza trafficata. Il traghettamento invece dura solo alcuni minuti e costa veramente poco.

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Kamenari – Traghettamento

Una volta sull’altra sponda, ci troveremo comunque ad imboccare una strada stretta, a doppio senso, che, se da un lato ci costringerà ad andare a passo d’uomo, dall’altro ci consentirà di osservare con calma il panorama tutt’intorno: la Baia, le piccole case, i piccoli stabilimenti balneari, tutto veramente singolare e suggestivo.

Una volta arrivati a Cattaro, si potrà lasciare l’auto nel grande parcheggio del porto, proprio davanti alle mura della città.

 

Un po’ di Storia

La città venne fondata durante il periodo romano, quando era conosciuta come Acruvium e faceva parte della provincia romana della Dalmazia. Dopo insistenti pressioni, per paura di essere sottomessa dall’Impero Ottomano, nel 1420 la Repubblica di Venezia accolse la richiesta di far entrare Cattaro tra i suoi domini investendo un patrimonio ingente nella costruzione della poderosa fortificazione, ancora perfettamente conservata.

L’Austria e L’Italia la presero in consegna a fasi alterne (la prima nel 1797 e la seconda nel 1805). Dopo il 1918, assieme all’intero Montenegro, Kotor entrò a far parte della neonata Jugoslavia.

Il 15 aprile 1979 un altro terremoto danneggiò la città, che venne prontamente restaurata. Dalla disgregazione della Jugoslavia, Cattaro ha seguito le sorti del Montenegro, e dal maggio 2006 è pienamente parte della nuova repubblica indipendente.

 

Visita della Cittadina

L’accesso principale al centro storico, si ha dalla Porta Nord, quella situata proprio di fronte al parcheggio sul mare, costruita nel XVI secolo in stile rinascimentale. Subito si nota l’impronta veneziana, come testimonia lo stemma del Leone di San Marco sulle mura.

 

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Kotor – Ingresso Porta Nord

La cittadina non è molto grande e mezza giornata é sufficiente per una accurata visita. Pur avendo un patrimonio di chiese e palazzi rilevante che meritano un’attenzione particolare, sarà piacevole anche semplicemente passeggiare per stradine e vicoli che offrono scorci e particolari interessanti e suggestivi.

Una volta entrati nel centro storico, ci troviamo subito nella bellissima Piazza dell’Orologio. Questo probabilmente é il punto migliore per scoprire lo spirito di una città che in passato è stata governata da Romani, Veneziani e Austriaci.

L’interno della cinta muraria è un vero dedalo di vicoli lastricati in pietra e piazze nascoste tra le quali si incontrano chiese cattoliche e ortodosse e negozi di souvenir per ogni gusto.

La prima attrazione di una certa importanza é sicuramente la cattedrale di San Trifone, patrono della città. Fortemente danneggiata dal terremoto del 1979, é stata completamente restaurata. L’interno è un capolavoro di architettura gotico-romanica, con colonne corinzie alternate a pilastri di pietra rosa che sostengono coperture a volta. I campanili, in stile barocco, sono stati aggiunti successivamente, nel 1667.

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Cattedrale di San Trifone

Altre due sono le chiese che meritano una particolare attenzione: San Luca e San Nicola.

San Luca

Questa chiesa fu costruita nel 1195 come chiesa cattolica, ma successivamente fu usata serenamente da entrambe le comunità, sia cattolica che ortodossa. L’aggiunta di un secondo altare ortodosso proprio accanto a quello cattolico, testimonia questa usanza.

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San Luca

San Nicola

Questa chiesa è invece il classico tempio ortodosso, con un interno semplice e disadorno, costruito nel 1909 e introdotto da un intenso profumo di cera e incenso.

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San Nicola

 

Conclusioni

Dopo un ultimo giro tra stradine, piazzette e mercatini ricchi di singolari oggetti di artigianato locale, la visita può dirsi completata. Non rimane che l’imbarazzo della scelta per un buon pranzo , in uno dei numerosi ristoranti presenti un po’ ovunque nel centro storico.

Ovunque potrete gustare dell’ottimo pesce di tutte le varietà, cucinato in diverse varianti. Del buon vino bianco locale, accompagnerà degnamente tutti piatti di pesce. Resterete meravigliati dai prezzi così contenuti.

Una curiosità per gli amanti dei gatti: esiste nel centro storico, un singolare e curioso museo del gatto veramente interessante che consiglio di visitare.

 

Video con Commento Audio

 

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