Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Mese: Ottobre 2019

York – Una città infestata dai Fantasmi



York – Notizie generali


Lo Yorkshire è un’antica contea dell’Inghilterra con una popolazione di 5 milioni di abitanti e un’estensione di circa 15.000 km². Il suo simbolo è la “rosa bianca”, emblema del Casato di York.

York. Piantina della regione dello yorkshire
Piantina della Contea dello Yorkshire

Se abbiamo occasione di transitare in questa contea, non possiamo perderci la visita di York. Questa città, con circa 200.000 abitanti, è famosa per la sua stupenda cattedrale e per aver dato il nome alla statunitense New York. E’ celebre inoltre per la Guerra delle due Rose.

Curiosamente, York è considerata anche una delle città più infestate dai fantasmi della Gran Bretagna oltre ad essere una delle località dal passato più oscuro.

Situata alla confluenza dei fiumi Ouse e Foss, essa presta il nome alla contea storica dello Yorkshire, della quale è considerata, sotto molti aspetti, la capitale tradizionale.


Un po’ di Storia


York è stata fondata dai Romani nel 71 d.C. e durante la sua storia è stata anche capitale di un regno Vichingo, con il nome di Jorvik.

Con la fine del periodo romano, la città fu abbandonata e distrutta dai Sassoni. Successivamente fu conquistata dai Vichinghi, intorno all’anno 866, e fu eletta capitale del regno di Jórvík.

In seguito alla Conquista normanna dell’Inghilterra, York parve leggermente decadere. Una rifioritura della città si ebbe solo a partire dal XII secolo e tale benessere continuerà per tutta l’epoca medievale. In questo periodo la città cresce anche come grande centro commerciale.


Il casato di York, con il duca Riccardo, arriverà addirittura a disputare la corona d’Inghilterra al casato dei Lancaster. Sarà questo il motivo che scatenerà la Guerra delle Due Rose (14551485).


L’evoluzione e la prosperità di York nel XIX secolo sono dovute al grande sviluppo della rete ferroviaria locale, fattore che ha permesso di incrementare i commerci in modo esponenziale.

York. Case a graticcio nel centro storico.
Centro Storico

Come Arrivare


Gli aeroporti più vicini, raggiungibili con voli diretti dall’Italia, sono quelli di Manchester, Liverpool e Leeds.  In treno York dista circa 2 h da Liverpool, 1 h 15 min da Manchester, 30 min da Leeds, 50 min da Sheffield, 1 h da Newcastle, 2 h da Londra.

Per chi arriva in auto, esiste un enorme parcheggio nella periferia, a circa 4/5 km dalla città, che é collegato al centro cittadino da bus, anche a due piani, che partono ogni 10 minuti.


York – Cosa Vedere


Album Fotografico


Per chi ha un solo giorno a disposizione, potrà godersi, con tutta calma, un giro sul tratto percorribile della antiche Mura della città, l’imperdibile visita della stupenda Cattedrale Gotica ed una passeggiata nella parte antica della città.

Passeggiando per il centro storico, che é racchiuso entro mura tuttora percorribili, si ha subito l’impressione di fare un tuffo nel passato. La parte vecchia è infatti un labirinto di stradine medievali e  splendide case a graticcio che oggi ospitano graziosi caffè, boutique e negozi veramente particolari e singolari per le loro strutture e le loro insegne.

Date le sue dimensioni, questa città può essere facilmente esplorata a piedi. The Shambles, la celebre strada medievale che esiste da circa 900 anni, è contornata da case risalenti anche al XIV secolo. Vi catturerà a tal punto da non trovare la forza di uscire da questo quartiere.

York. The Shambles, la via stretta con le case a graticcio.
The Shambles

Proseguiamo passeggiando verso Nord, lasciando lentamente il nucleo più antico di York. Arriviamo così alla Cattedrale, chiamata York Minster, una delle Cattedrali gotiche più belle d’Europa.

Disponendo di maggior tempo, si potranno visitare anche alcuni interessanti musei. Ad esempio il Jorvik Viking Centre, il Grande Museo Ferroviario ed il Museo della Cioccolata. L’economia di York si basava, un tempo, sulla pasticceria ed in particolare sulla cioccolata.

Alcuni tra i più famosi produttori di questa dolce golosità sono proprio di questa città.

York. Vecchia bottega di cioccolata e dolciumi.
Vecchia bottega di cioccolata e dolciumi

Anche la visita del Castello di York sarà molto interessante. Tuttavia, per apprezzare tutto il complesso, sarà necessario sicuramente maggior tempo a disposizione.

I più coraggiosi, potranno partecipare ad un ghost tour che permetterà di scoprire il lato soprannaturale di York. Per i più terribili segreti della città, sarà possibile visitare lo York Dungeon


York. The shambles, la via del centro storico medievale.
The Shambles

Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tanti video girati in tutta Europa. Grazie


Oslo – Una ricca Capitale di un ricco Stato



Oslo – Introduzione e Impressioni


In un viaggio in Scandinavia, se poi addirittura ci troviamo a passare da Goteborg, non ci dobbiamo assolutamente perdere la visita di Oslo, una singolare capitale.

Oslo, al contrario di altre città, appare in un primo momento meno interessante e meno fornita di attrazioni da visitare. Ma poi si lascia scoprire lentamente dimostrando di essere una capitale ricca sotto tutti gli aspetti, anche turistici, storici ed architettonici.

Oslo. Palazzi lungo la Karl Johans, il viale principale della capitale.
Palazzo lungo la Karl Johans

Ciò che colpisce subito il turista sono gli spazi aperti e i sontuosi palazzi del centro, imponenti costruzioni progettate all’epoca per dare un senso di sicurezza alla neonata nazione.

Oslo, come abbiamo già detto, è la capitale della Norvegia ed è la città più grande. Con circa 600.000 abitanti oltre quelli dell’area metropolitana, la capitale ospita il 25% di tutta la popolazione nazionale. La città è tranquilla, ma allo stesso tempo viva e ricca di cose da fare e da vedere.

Per ottimizzare la visita della città, dobbiamo pensare di suddividerla in tre macro aree: il centro ovvero la parte più storica con le sue belle passeggiate, la penisola di Bygdoy immersa tra foreste e bella campagna  e infine i quartieri residenziali un po’ fuori dal centro vero e proprio. Per questo motivo sarebbe opportuno dedicare almeno tre giorni a questa Capitale, ma avendo solo un giorno e mezzo a disposizione, ci limiteremo alla visita del centro storico e una parte della penisola di Bygdoy.


Oslo – Un po’ di Storia


Secondo le leggende nordiche, Oslo fu fondata attorno al 1048 dal re Harald Hardråde. Pare comunque che segnali precedenti dimostrino che il luogo era popolato già da tempo. Le celebrazioni del millenario di Oslo si sono comunque tenute nel 2000.

È stata considerata come capitale da quando Haakon V salì al trono (1299-1319). Egli iniziò anche la costruzione della fortezza Akershus. Però un secolo dopo la Norvegia  era diventata una provincia della Danimarca e il ruolo di Oslo fu ridotto a quello di un centro amministrativo provinciale, con il re che risiedeva a Copenaghen.

Oslo fu distrutta da un incendio nel 1624 e il re Cristiano IV la fece ricostruire dandole il nome di Christiania. Solo nel 1925 fu ripristinato l’originale nome di Oslo.

Oslo. Panorama sulla città, visto dal tetto dell'Opera House.
La città vista dal tetto del Palazzo dell’Opera

Dopo lo scioglimento dell’unione con la Danimarca e la Svezia, Oslo divenne la capitale della Norvegia. Nel XIX secolo iniziò la costruzione dei più importanti palazzi ed opere architettoniche. Cominciò così a popolarsi al punto da superare ben presto Bergen, a quel tempo la città più popolosa della Norvegia.


Oslo – Visita della Città


Opera house


Prima di cominciare la visita del centro, un forte desiderio ci spinge a raggiungere subito la baia di Bjorvika dove si trova l’incredibile Palazzo dell’Opera, un capolavoro di  architettura moderna che s’innalza sul fiordo come una montagna di marmo bianco.

Già famoso in tutto il mondo, questo affascinante edificio è diventato ormai il simbolo di Oslo.

La struttura, che sembra uscire dall’acqua, è stata completata nel 2008 ed ha una facciata completamente in marmo bianco di Carrara..

Il tetto dell’edificio fa un angolone al livello del suolo, creando una grande piazza che invita i pedoni a salire fino sopra il tetto e godere della vista panoramica sulla capitale.  

Oslo. Palazzo dell'Opera e del Balletto.
Palazzo dell’Opera e del Balletto

L’atrio è circondato da finestre alte 15 m con una piccolissima cornice e vetro speciale che permette la massima vista dell’acqua. Le superfici interne sono completamente in legno di rovere.


Il Centro


Oslo. Cittadini a passeggio nel centro.
Pedoni in centro nei pressi della Cattedrale.

Il  centro è in buona parte visitabile a piedi tenendo come punti di riferimento la stazione centrale ed il viale Karl Johans che staccandosi proprio dalla piazza della stazione, attraversa tutto il centro tra bei palazzi ed eleganti negozi, fino ad arrivare in cima alo colle dove si trova il palazzo reale con il rispettivo parco.

Per questo motivo, la visita può iniziare proprio dalla Piazza della Stazione, cuore e fulcro della vita cittadina, dove arrivano tutti i mezzi pubblici, tram compresi.

La Cattedrale e il Basarhallene

Il primo monumento di una certa importanza che incontriamo è la Cattedrale, bell’edificio del ‘600 fiancheggiata dal Basarhallene, singolare struttura a pianta circolare a due piani, all’interno della quale si aprono porticati che fino al secolo scorso ospitavano il mercato alimentare di Oslo.

L’interno della Cattedrale, anche se non artisticamente molto rilevante, rimane pur sempre interessante da vedere, considerato che non tutti sono abituati a questi stili e queste impostazioni religiose che fanno parte della Chiesa Evangelica Luterana. Ben curato  il soffitto con gli affreschi e singolare l’altare con un bassorilievo raffigurante l’ultima cena  ed il pesante pulpito in stile barocco.

Il Parlamento

Ripresa la Karl Johans gate, nel tratto in discesa fiancheggiata da bei negozi, pub e ristoranti, raggiungiamo lo Stortinget, overo il Parlamento. Questo imponente edificio, di aspetto neoromanico, in  solida struttura di mattoni color sabbia, fu costruito dopo una lunga serie di accese discussione nel 1860.

Oslo. Lo STortinget, ovvero il Parlamento Norvegese.
Lo Stortinget

I giardini di fronte e quelli lungo il viale, valorizzano ancora di più questa zona.


Tra i vari eleganti negozi che fiancheggiano il viale in questo punto della città, vale la pena di visitarne uno veramente singolare ed elegantissimo pur essendo un negozio di souvenir.  Fa parte di una catene norvegese ed è veramente un piacere visitarlo, in modo particolare per i bambini.



Il Palazzo Reale

Giunti sul piazzale del castello, dove al centro si trova il monumento a cavallo di Carlo Giovanni XIV, possiamo godere di un panorama completo sulla città. Il monumento riporta il motto del re: “L’amore del popolo è la mia ricompensa”.

Oslo. Il palazzo reale.
Palazzo Reale

Questo palazzo, monumento all’apertura norvegese, fu eretto tra il 1825 e 1848 quando i sovrani di altre nazioni europee dovevano guardarsi  bene gli uni dagli altri. La Norvegia, che invece non aveva nemici, era uno stato sereno e tranquillo, per cui come si può notare, l’edificio non presenta nè cancellate né mura difensive e i suoi giardini sono aperti gratuitamente al pubblico.

Il palazzo è protetto su tutti i lati dalla Guardia Reale Norvegese, le tipiche guardie con i tradizionali costumi, oggi rappresentate sia da maschi che da femmine, carine e ben felici di essere osservate.

Tutti i giorni alle 13,30 avviene il cambio della guardia.

Il Municipio

A sud del Palazzo reale, nei pressi del porto e più precisamente  nella Fridtjof Nansens Plass (Piazza per la  Pace della Mente) c’imbattiamo in una strana e possente costruzione: il Radhus ovvero il Municipio.

Oslo. Piazza per la Pace della Mente.
Fridtjof Nansens Plass
Oslo. Il Municipio.
Il Municipio

L’edificio  si staglia con le sue guglie sullo sfondo del porto e la sua costruzione, durata vent’anni, fu portata avanti senza non poche polemiche. Venne inaugurato nel 1950 in occasione della  celebrazione dei novecento anni di storia di Oslo.

Proprio in questo edificio si celebra il premio Nobel per la Pace, istituito dal trentenne norvegese Alfred Nobel, inventore della dinamite, grazie alla quale diventò ricchissimo con fabbriche sparse in oltre venti nazioni.


Video con Commento Audio


La Penisolo di Bygdoy


Bygdøy è uno dei più antichi paesaggi culturali della Norvegia, che può vantare una ricca storia unitamente a parchi, foreste ed alcune delle più famose spiagge di Oslo. E’ ricca di musei tra i più famosi al mondo, quali quello delle Navi Vichinghe e il Norsk Folkemuseum. Solo la visita di tutti questi musei richiede almeno una giornata piena  o, per non stancarsi troppo, almeno due mezze giornate.

Oslo. Penisola di Bygdoy.
Penisola di Bygdoy

Per chi non avesse tempo di visitare questa penisola, se ne può fare almeno un idea visitando il Museo delle Tradizioni Popolari Norvegesi. Il Norsk Folkemuseum si trova proprio in questo territorio.

Con il suo museo a cielo aperto costituito da stalle, granai, fienili, abitazioni e strutture varie dal XVII al XIX secolo, si può comprendere ancora meglio lo stile di vita in Scandinavia di quei tempi, e quanti e quali sacrifici venissero affrontati giornalmente per combattere la fame e il freddo.

Il miglior modo per raggiungere Bygdøy in estate è quello di prendere il traghetto pubblico che parte dal Molo 3 davanti al Municipio. Il tragitto è di soli 15 minuti e il servizio è operativo da aprile a ottobre. Per il resto dell’anno è possibile raggiungere la penisola con l’autobus 30 che impiega circa 20 minuti dal Nationaltheatret.


Il Porto e l’Aker Brygge


A questo punto, per lasciare questa bellissima capitale e portarsi a casa il migliore dei ricordi, manca solo una rilassante passeggiata lungo il porto. Il quartiere di Aker Brygge é uno stravagante e singolare centro commerciale che é allietato da bar e ristoranti tra i più alla moda in città, sia all’interno delle strutture che esternamente lungo il porto, dove la sera e nei giorni di festa si riversano gran parte degli abitanti di Oslo.


La Fortezza


Dall’alto di uno spuntone roccioso, come se stesse a controllare quanto avviene nel porto, domina la fortezza Akershus.

Fu costruita nel 1300, con uno spirito piuttosto diverso dal resto della città e merita veramente una visita

Oslo. La Fortezza del '300. Akershus.
Akershus – La Fortezza

Conclusioni


Per tutto quanto descritto in questo articolo è stato necessario un giorno e mezzo di visita. Questo è il solo tempo che abbiamo potuto dedicare alla visita della città. Per questo motivo mancano quindi anche tante altre attrazioni e monumenti da visitare. Anche alcune escursioni sarebbero da non perdere tra le quali sicuramente l’arcipelago e il fiordo di Oslo. Da vedere anche il Museo Nazionale, il Teatro Nazionale e l’interno del Municipio.

Infine una passeggiata nei quartieri residenziali sarebbe opportuna per vedere il contesto, estremamente ecologico e con i più ampi servizi, in cui abitano molti cittadini. Bellissimi sono anche i Barcode, queste lunghe file di grattacieli nelle forme architettoniche più stravaganti e multi funzioni.

Si può mangiare un po’ ovunque sia con cucina internazionale che tipicamente locale. Alla sera danno il meglio di sé alcuni ristoranti proprio nel cortile davanti alla cattedrale. Sono ubicati nei locali del Basarhallene. Tra questi molto buono è il BALTAZAR. Qui alcuni camerieri parlano anche l’Italiano.

Oslo. Basarhallenet. Ristorante Baltazar.
Basarhallene – Ristorante Baltazar

Cercate di dedicare almeno “…tre giorni” alla visita di Oslo”. Ne resterete pienamente soddisfatti.


Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tanti video girati in tutta Europa. Grazie


Pécs – Capitale Europea della Cultura 2010


Pécs. Piazzeta del centro storico.
Centro Storico

INTRODUZIONE


Pécs, dov’é? – Cosa c’é da vedere? – E’ interessante?

Quando si parla di Ungheria, chissà perché, tutti parlano esclusivamente di Budapest. Esistono però anche tante altre belle località ungheresi di cui nessuno parla mai. Non ho mai sentito qualcuno che sia stato a Keszthely sul lago Balaton, questo grande e bellissimo lago con tante località interessanti. Nessuno che abbia mai parlato di Veszprem, Szekszard, Baja, Bugac nella puszta ungherese, famosa per i cavalli. Insomma i motivi di viaggio in Ungheria sono molti.

Ho visitato diverse località della parte occidentale e meridionale del Paese, naturalmente anche Budapest, ma proprio per i motivi sopra descritti lascerò per il momento da parte la Capitale, per cercare di far conoscere altre località seppur minori, ma rappresentative dell’Ungheria, cominciando dalla piccola grande Pécs, capitale europea della cultura 2010.


COME ARRIVARE

Pécs – Facilmente raggiungibile dall’Italia.


Venendo dall’Italia e volendo puntare direttamente sulla nostra meta, l’itinerario più veloce è quello che,attraversando la Slovenia, passa da Marburgo per poi piegare a destra e raggiungere Pécs.

Pécs. Mappa con itinerario Italia Ungheria
Itinerario Italia-Pécs

Personalmente ho preferito invece allungare l’itinerario per passare da Graz e poi puntare sul lago Balaton a Kszthely, bellissima cittadina, per poi scendere a sud verso Pécs.


NOTIZIE GENERALI


La città è situata nell’angolo più a sud dell’Ungheria ad appena 32 km dalla frontiera con la Croazia. Con i suoi 145.000 abitanti, è la quinta città più grande dell’Ungheria.

Pécs. Abiti tradizionali maschile e feminile
Abiti tradizionali

Pecs ne ha viste di tutti i colori, di tutte le culture, di ogni etnia e corrente religiosa, o quasi, per cui è un’area davvero molto ricca di monumenti storici che raccontano le varie epoche che si sono susseguite. Nonostante i suoi importanti monumenti, la città non ha ancora quella visibilità e quella fama di meta turistica che meriterebbe.


UN PO’ DI STORIA

Pécs – Una città vecchia duemila anni


La storia di Pécs è lunga e ricca di vicende. Mi limiterò solo a dare qualche notizia giusto per rendersi conto dell’interesse storico che avvolge questa città.

L’area è stata abitata fin dall’antichità, come testimoniano i più antichi reperti archeologici risalenti a 6000 anni fa.

La città, una volta denominata  Sopianae, fu fondata dai romani all’inizio del II secolo, in un’area popolata da tribù di Celti e Pannoni .

La prima università in Ungheria fu fondata a Pécs nel 1367 da Luigi I il Grande . (La più grande università risiede ancora a Pécs con circa 34.000 studenti).  La città ha un ricco patrimonio dovuto anche ad un’occupazione ottomana durata 150 anni, come la moschea di Pasha Qasim il Vittorioso in piazza Széchenyi . Pécs era storicamente una città multietnica in cui molti strati culturali avevano fuso valori diversi della storia di duemila anni.

Pécs. La mosche di Pasha Qasim nel centro della città.
moschea di Pasha Qasim

Dopo anni tumultuosi e passaggi di mano da un potere all’altro, un’era più pacifica iniziò dopo il 1710. L’industria, il commercio e la viticoltura prosperarono, si costruirono palazzi ed un nuovo municipio. L’industria si sviluppò ulteriormente nella seconda metà del XIX secolo. Nel 1848 c’erano 1.739 lavoratori industriali. Alcuni dei produttori erano famosi a livello nazionale. Le fabbriche di ferro e di carta erano tra le più moderne dell’epoca. L’estrazione del carbone era rilevante. Furono costruiti anche uno zuccherificio e fabbriche di birra. La città contava 14.616 abitanti.

Durante la seconda guerra mondiale , le truppe sovietiche del 3 ° Fronte ucraino catturarono Pécs il 29 novembre 1944 nel corso dell’offensiva di Budapest . 

Dopo la guerra, lo sviluppo divenne di nuovo veloce e la città crebbe, assorbendo diverse cittadine vicine. Negli anni ’80, Pécs aveva già 180.000 abitanti.


VISITA DELLA CITTA’

Pécs – Vediamo cosa visitare una volta giunti in città


Kiràly utca é la strada principale , pedonalizzata e tradizionale luogo di passeggio e di acquisti. Percorrendola da est ad ovest, prima di arrivare nella piazza principale, possiamo ammirare diversi bei palazzi ed il Nemzeti Színház, il bellissimo teatro nazionale, celebre per il corpo di ballo. L’edificio è stato costruito tra il 1893 e 1895 in stile neorococò.

Pécs. (Il teatro nazionale famoso per il suo corpo di ballo.
Teatro Nazionale

Széchenyi tér è la piazza centrale dove convergono le strade della città con al centro la tradizionale Colonna della Trinità in perfetto stile barocco. La piazza è ornata da bei giardini ed intorno ad essa è possibile ammirare monumenti, statue e bei palazzi.

Széchenyi tér. La piazza principale dove tutt'intorno esistono statue, monumenti e bei palazzi. Il tutto ornato dai bei giardini.
Széchenyi tér

Belvarosi Templom si trova anch’esso nella piazza principale, un po’ isolato, ed è oggi la più importante moschea dell’Ungheria. Fu costruita dal pascià Gazi Kaszim nel 1580. Dopo la cacciata dei Turchi, i Gesuiti la trasformarono in una chiesa cattolica, senza perdere niente del suo aspetto originario.

Questa è una zona particolarmente ricca di opere d’arte, tra le quali anche un bel busto di Leonardo da Vinci, per cui sarà utile e piacevole dedicarle particolare attenzione.

Fiancheggiando i bei palazzi del Municipio di Contea e del Municipio della Città, in direzione nord, imbocchiamo la Szepesy Ignàc, già via Leonardo da Vinci, ed incrociamo la bellissima Kaptalan utca, una via da non perdere, una delle più belle strade della città per i suoi edifici barocchi. Questa è inoltre la strada che ci conduce alla Dom tér, la piazza antistante la cattedrale.


Monumenti Importanti


Székesgyhaz (la Cattedrale) è uno degli elementi caratterizzanti il panorama della città ed è tra gli edifici più interessanti dell’Ungheria. Costruita in stile romanico, la cattedrale è l’emblema della città e della perseveranza dei cristiani ungheresi durante i secoli. La chiesa fu costruita nel 1064, un lavoro colossale per l’epoca, che richiese la collaborazione di diversi architetti anche italiani. Nel corso dei secoli fu più volte restaurata in seguito a danni provocati da ripetuti incendi e subiti anche durante l’invasione turca.

Pécs. La cattedrale con le quattro torri, emblema della città.
Székesgyhàz-la Cattedrale

A nord del centro storico, è ben visibile il perimetro delle mura. Questo è infatti il tratto liberato dalle case che vi si erano addossate. Dal Barbakàn, il bastione circolare con ponte levatoio, si possono percorrere le strade che fiancheggiano le mura.


Particolari


Tra alcuni particolari interessanti del centro storico, oltre ad una bella statua in bronzo posizionata nella vasca di fronte al Teatro nazionale, possiamo ammirare un’insolita fontana in porcellana denominata Zsolnay-Kùt situata di fronte alla Irgalmasok templona, la chiesa barocca a sud della Széchenyi tér, la piazza principale.

PIATTI TIPICI

Pécs – Ecco cosa mangiare

Tra i vari piatti tipici della cucina ungherese, a Pécs sono abbastanza diffusi i Làngos, grosse frittelle con wurstel, con melanzane, con uova, al formaggio, al mais, alla ricotta, con i funghi e ancora in tanti altri modi. Vi è poi l’immancabile Gulasch e come dolci gli ottimi Palacinka. Il tutto annaffiato con ottimo Tokaji.


Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tanti video girati in tutta Europa. Grazie


Powered by WordPress & Theme by Anders Norén