Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Mese: Maggio 2019

Panorama sul borgo

San Miniato e Certaldo – Borghi Medievali Toscani


San Miniato e Certaldo – Olio, Vino e Tartufo Bianco


Introduzione


Perché San Miniato e Certaldo?

Godere di una gita domenicale particolarmente piacevole,  in Toscana è possibile.

La regione è così ricca di borghi  e cittadelle medievali, da avere solo l’imbarazzo della scelta.

Molti sono i villaggi della Toscana che meritano la classificazione di Borgo Storico. Inserita in un paesaggio bucolico, tra panorami spettacolari e località UNESCO, ogni cittadella racconta ancora la propria storia medievale con le  sue mura, le sue torri, le rocche e le caratteristiche abitazioni tutte concentrate in vie strette ed acciottolate.

Studiando il territorio e sapendo scegliere, in virtù anche  delle brevi distanze che separano tra loro i vari paesi, è possibile addirittura in un solo giorno estendere la visita anche a più di un borgo, come nel caso di questi due paesi, distanti tra loro solo circa 25 km.

Queste due località fanno parte di un elenco di “15 borghi toscani più belli” da visitare per conoscere l’anima più autentica di questa terra”.

San Miniato e Certaldo - Campagna circostante il borgo di san Miniato.
Campagna circostante San Moniato

Situati su verdi colli in una splendida campagna, San Miniato e Certaldo formano un concentrato di Toscana e di tutto quello che di bello e di buono esiste in questo territorio.


San Miniato – Paese del tartufo bianco e degli antichi mestieri


San Miniato e Certaldo - Antica mappa di san Miniato

San Miniato  è un comune   della provincia di Pisa con 27 903 abitanti.

Il centro storico della città sorge in posizione strategica su un colle a metà strada tra Firenze e Pisa per cui la città è stata scenario di molteplici scontri fra i due odierni capoluoghi, fino alla definitiva conquista fiorentina.

Un po’ di Storia

Il nucleo originario della città risale all’VIII secolo, quando un gruppo di Longobardi, secondo un documento originale datato 713 dC  e conservato nell’Archivio Arcivescovile a Lucca, si stabilì su questo colle ed edificò una chiesa dedicata al martire Miniato.

La città rimase nell’orbita fiorentina fino al 1925, quando fu ceduta alla provincia di Pisa. La seconda guerra mondiale lasciò il segno nella città per via della strage del Duomo. Venne altresì distrutta una buona parte delle costruzioni medievali, tra cui la Rocca di Federico II, prontamente ricostruita però negli anni successivi.

Visita del Borgo

Seppur concentrati in uno spazio ristretto, i monumenti da vedere sono diversi:

San Miniato e Certaldo - Piazza del Seminario di San Miniato
Piazza del Seminario o della Repubblia

Cominciamo da Piazza del Seminario o della Repubblica, dove troviamo il bellissimo Palazzo del Seminario, contenente sulla facciata molteplici Massime Latine.



Oltrepassando un arco che si affaccia nel centro della piazza, saliamo fino al Duomo.

Qui possiamo ammirare il Palazzo Vescovile ed il Palazzo dei Vicari.

Naturalmente non possiamo non visitare il Duomo anche al suo interno dove troviamo la tomba di Jacopo Bonaparte, uno dei primi membri della famiglia Bonaparte del ramo di San Miniato , in contrapposizione al ramo conosciuto a Sarzana dal 1200 da cui deriva Napoleone.



Dalla Piazza del Duomo, dopo una breve passeggiata, si sale fino alla torre di Federico II, dalla cui sommità , si gode di un bellissimo panorama su tutto il borgo e sulla campagna circostante.


Ritornati un centro, dopo un ottimo e caldo panino con burro ed acciughe, accompagnato da ottima birra, ci dirigiamo dall’altra parte del borgo, in Piazza del Popolo, per visitare un’altra singolare ed antica chiesa, quella di San Domenico con il suo adiacente Chiostro.

San Miniato e Certaldo - Tipico locale da spuntini
san Miniato e certaldo - Chiostro di San Domenico in san Miniato.
Chiostro di San Domenico

Terminiamo qui la visita di San Miniato e raggiungiamo in breve tempo Certaldo. Parcheggiamo nella piazza del municipio dove troviamo la navetta che ci porta direttamente all’interno del Castello.


Certaldo – Il Borgo del Boccaccio


Certaldo è un comune di circa 16.000 abitanti in provincia di Firenze.

Un po’ di Storia

L’abitato, sviluppatosi in posizione collinare intorno al castello, si è esteso successivamente, in epoca moderna, anche in pianura.

San Miniato e Certaldo - Vista del Borgo di Certaldo arroccato su di una collina
Certaldo Alto

Il Castello ed il contado appartennero alla famiglia degli Alberti che alla fine del XIII secolo furono sottomessi dai Fiorentini.

Il borgo è patria di Giovanni Boccaccio, di famiglia certaldese. Anche se il luogo di nascita è incerto tra Certaldo e Parigi, sicuramente qui morì nel 1373.

Visita del Borgo

La arroccata cittadina medievale di Certaldo è da sempre una delle mete preferite dagli appassionati dei borghi storici e per chiunque ami fare una passeggiata dal sapore medievale, all’interno di un centro intatto e dai tratti singolari.

Il borgo storico, detto anche Castello, è raccolto entro mura su cui si aprono le antiche porte d’accesso.

Non essendoci lo spazio necessario per una piazza come tutti gli altri paesi hanno e dove si svolge la maggior parte della vita cittadina, questa invece avviene a Certaldo nella Via del Boccaccio, dove si affacciano tanti palazzi e costruzioni medievali, la Chiesa, il Palazzo Pretorio e le Logge del Mercato.

San Miniato e Certaldo - Passeggiata in Via del Boccaccio a Certaldo Alto.
Via del Boccaccio

Ma il monumento più importante del Borgo è sicuramente  il Palazzo Pretorio, l’antica dimora dei conti Alberti che venne costruita alla fine del XII secolo sulle rovine delle antiche case di questa famiglia. Ne sono visitabili le prigioni, la sala delle udienze, l’archivio, la cappella e gli alloggi privati dei Vicari. Sulla facciata e all’interno del palazzo sono ammirabili numerosissimi stemmi, ognuno dei quali rappresenta l’effigie della famiglia di ogni Vicario che ha governato la città.

San Miniato e Certaldo - Facciata del palazzo pretorio con stemmi
Facciata del palazzo Pretorio

Prodotti tipici

Come per San Miniato, anche qui è presente l’attività di raccolta del pregiato tartufo bianco.

Le tradizioni agricole, il clima e l’ambiente collinare, consentono una ricca produzione di olio extravergine di oliva e vino Chianti D.O.C.G. 

A Certaldo inoltre, molto famosa e apprezzata è la “Cipolla di Certaldo”, che
ha un sapore intenso e leggermente dolciastro, adatta per zuppe, ed anche per farne marmellata. E’ un prodotto certificato da un preciso marchio di qualità.

Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

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Bruxelles - Quartiere Europeo

Bruxelles – “Atomium e Manneken Pis”… simboli indiscussi della città.


Simboli di Bruxelles. Atomium e Manneken Pis
Simboli di Bruxelles

Dov’é, com’é, cosa c’è a Bruxelles?…queste le domande frequenti.


Premessa


Parlando di viaggi verso Capitali Europee e curiosando tra FB, Instagram, Blog ed altri Social, saltano fuori, con molta frequenza, nomi ormai noti come Madrid, Lisbona, Parigi, Londra, Vienna, Varsavia, Copenaghen, Budapest…e chi più ne ha più ne metta. Raramente o quasi mai si sente parlare di Bruxelles, meta turisticamente meno ambita che non suscita particolari interessi.


Bruxelles - Quartiere Europeo
Bruxelles – Quartiere Europeo

Motivazioni


Così la capitale del Belgio era anche per me fino a qualche mese fa, se non fosse stato per quel “biglietto aereo da 30 euro andata e ritorno Pisa-Bruxelles” che ho acquistato senza esitazioni.

Con un breve volo di due ore e un week-end a disposizione, ho potuto quindi visitare un’altra importante città europea che, contrariamente a quanto detto in premessa, è risultata essere una bella ed importante metropoli. Ritengo pertanto che debba avere la giusta considerazione ed una immancabile visita, senza la quale ci mancherebbe sicuramente qualcosa nei nostri viaggi in Europa.


Impressioni



Nonostante la prima impressione sia quella di una città frenetica, trafficata, con gente che si muove frettolosamente ed auto che sfrecciano nei boulevard, cominciando a passeggiare nel centro storico e osservando con attenzione tutto quanto ci circonda, cominciamo lentamente ad apprezzarla e scopriamo che Bruxelles è una città tranquilla, a misura d’uomo, dove passeggiare è particolarmente piacevole, dove il moderno e l’antico, la Storia del Passato e quella dei Fumetti riescono a convivere in modo naturale.


Un po’ di Storia

Il primo nucleo della città si è sviluppato nel VI secolo d.C. per volere del vescovo di Cambrai che volle in questo luogo, un punto di collegamento tra le importanti città di Colonia e di Bruges. Durante Il regno di Luigi XIV, Bruxelles risentì pesantemente della politica espansionistica della Francia, subendo anche un pesante bombardamento nel 1695.
Dopo un periodo di occupazione napoleonica ed una pseudo-alleanza con la Corte Olandese, durata una quindicina di anni, la città raggiunge la sua indipendenza nel 1830.
Dopo tale data, Bruxelles vive diversi decenni di tranquillità interrotti soltanto dalle invasioni tedesche del 1914 e 1940.

Vecchia Bruxelles - Parco del Cinquantenario
Parco del Cinquantenario

Visita della città


Questa é una capitale che non ha assolutamente niente da invidiare alle altre.

I monumenti di elevato interesse spesso affiancati ad architetture moderne, un  passato storico notevole che convive serenamente con il nuovo e i grandi murales che spesso ci appaiono all’improvviso svoltando un angolo, creano un’atmosfera così particolare, da rendere questa città diversa da tutte le altre. Scrutando gli angoli più impensati e lanciando sguardi all’interno dei negozi, scopriamo con stupore molti dettagli e curiosità così singolari e ben curati, da rendere particolarmente piacevole passeggiare per la città.

I luoghi e le attrazioni da non perdere assolutamente, a mio parere, sono i seguenti:

Nel Centro Storico: tutta la zona pedonale che, dal Boulevard du Jardin Botanique, arriva fino al Palazzo della Borsa (Rue Neuve), le attrazioni che s’incontrano in questa parte della città e cioè Piazza dei Martiri, Place de la Monnaie, la Chiesa di San Nicola, il Palazzo della Borsa da dove si può accedere al vecchio quartiere Ilote Sacré, la Grand Place fino ad arrivare all’angolo dove si trova la statuetta di Manneken Pis. Piacevole sarà passeggiare anche nei dintorni di questa zona fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Caterina situata nell’omonima piazza nella zona del Vecchio Porto e la Galeries Royales, in una zona particolarmente caratteristica.

Fuori dal Centro Storico:non dovremo perderci la parte alta della città, con la Place Royale, il Palazzo Coudenberg, i Boulveard, la Cattedrale di San Michele, per arrivare quindi al Quartiere Europeo ed al Parco del Cinquantenario, senza perdersi infine l’Atomium.


Centro Storico


Manneken Pis

La visita dettagliata al Centro Storico vero e proprio, può cominciare partendo proprio dall’angolo dove è situata la statuetta di Manneken Pis, il bambino simbolo della città, che la leggenda   lo vuole eroe per aver spento, con la pipì, un fuoco che altrimenti sarebbe divampato incendiando la città.



Grazie alle donazioni da tutto il mondo, esiste un museo di abiti di Manneken Pis ed un’associazione che provvede al cambio giornaliero del suo abbigliamento.


Grand Place

Da Manneken Pis, dopo pochi passi, sbuchiamo nel punto clou di Bruxelles, nella Grand Place.

Questa spettacolare piazza, di forma rettangolare, armonizza stili ed epoche diverse, dal gotico al fastoso barocco. Distrutta nel 1695 dall’artiglieria francese, fu ricostruita in meno di quattro anni con elementi italianeggianti liberamente interpretati. Sul lato sud spicca il Palazzo del Municipio, un significativo esempio di architettura gotica profana e di fronte, sul lato opposto, il Palazzo del Museo della Città, costruito inizialmente come Casa del Re, in eleganti forme tardogotiche.

Ilot Sacrè

Subito a nord della Grand Place, si sviluppa la Ilot Sacrè, il quartiere più antico di Bruxelles. Formato da un reticolo di strade strette, tra edifici del seicento e settecento questa è la parte di Bruxelles più animata e frequentata alla sera grazie anche al gran numero di ristoranti di cucina tradizionale belga, sempre affollati di turisti.

E’ questo il quartiere più caratteristico, in buona parte pedonalizzato, punteggiato di botteghe artigianali,  negozietti, pub e come in tutto il resto della città, da allettanti negozi di cioccolata.

Galeries Royales

Prima di lasciare il centro storico per spostarsi nella Città Alta, dobbiamo dedicare una visita all’imperdibile  Galeries Royales, antica galleria costruita nel 1846 e completamente coperta in vetro.

Antica galeries royales di bruxelles costruita nel 1846 e tutta coperta in vetro.
Galeries Royales

Questa storica ed raffinata struttura è ancor oggi il ritrovo elegante della città, con tavolini sotto le arcate, librerie, negozi di gastronomia, birrerie e caffè.

Proprio davanti all’ingresso sul lato est, dove una volta si svolgeva il vecchio mercato, si apre una piazzetta molto caratteristica, con un atmosfera tutta particolare e rilassante, dove si può sedere al tavolino di uno dei tanti bar ed ascoltare in totale relax qualche bravo artista da strada.

Da qui comincia la salita per raggiungere la parte monumentale della città alta.


La Città Alta


A far da cerniera tra la città bassa e la città alta, è la panoramica terrazza da cui si può contemplare la Bruxelles medievale tutta stretta attorno alla Grand Place.


Place Royale

La larga area pedonale, in parte scalinata, ci accompagna lentamente alla Place Royale dove si trova il bellissimo palazzo del Coudenberg. Non particolarmente interessante, ma pur sempre importante, il palazzo fu sede di Duchi, Re, Imperatori e Governatori, poi diventato il Palazzo Reale di Bruxelles anche se i Re non vi risiedono più da oltre un secolo.

Questa parte della città alta costituisce il quartiere reale e gravita tutt’intorno al Palais Royal.  I suoi larghi viali e i palazzi dalle più singolari e sfarzose architetture sono tutti concentrati intorno alla cattedrale di San Michele,miscuglio di stili tra il gotico delle torri, il rinascimentale delle vetrate e l’architettura quattrocentesca della facciata.

A poca distanza dalla Chiesa di San Michele e dal Palazzo Reale, i simboli del nuovo e del vecchio Belgio si affollano sulla stessa via di fuga cittadina: la “Rue de la Loi”, che si allunga dal Coudenberg fino al parco del Cinquantenario, passando tra i vistosi palazzi dell’Unione Europea.

Quartiere europeo

Questo quartiere moderno è costituito da infrastrutture destinate all’ Unione Europea quali funzioni amministrative, commissione europea, attività politiche della commissione e consiglio europeo. Tutto questo in un contesto ultra moderno veramente gradevole, che ben si associa alle vecchie strutture preesistenti come ristoranti e pub oggi molto frequentati da funzionari ed impiegati del Parlamento europeo.

Tra i vari palazzi risaltano in modo particolare il Centre Berlaymont, dalla singolare pianta a croce terminato nel 1968 ma completamente ristrutturato nel 2004, e il Palazzo Europa, grande parallelepipedo in legno e vetro.

Parco del Cinquantenario

Se il quartiere europeo è il simbolo del Nuovo Belgio, il Parco del Cinquantenario è invece il simbolo del Vecchio Belgio.

Il palazzo e il territorio che lo circonda, furono costruiti nel 1880 in memoria  dell’indipendenza belga.

Il parco è disseminato di edifici, monumenti e strutture architettoniche di rilevante importanza.

In fondo al parco spicca il classicheggiante palazzo del Cinquantenario, formato da due ali a emiciclo unite da un arco di trionfo a tre fornici.

Prodotti e Piatti Tipici

  • Il prodotto tipico per eccellenza che lo si può trovare ovunque in città, nei numerosi negozi caratteristici, ben addobbati e molto curati, è indubbiamente la ” CIOCCOLATA” nelle sue più svariate forme e gusti. In ogni negozio vengono offerti assaggi e pacchetti promozionali.
  • Abbiamo inoltre i famosi Waffle ed ovviamente la Birra Belga
  • Tra i piatti tipici, oltre ad i noti Cavoletti di Bruxelles, spicca ovunque l’ottimo binomio dei “moules et frites”, ovvero Cozze e Patatine fritte.

Potrà sembrarvi strano ma le patatine fritte sono state inventate proprio in Belgio!


Video con Commento Audio


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