Questa Nazione é sicuramente il Paese dell’Est più “Occidentale”. Ricco di fauna, flora, laghi, praterie; una natura splendida e selvaggia nella parte settentrionale e belle città nel resto del Paese. Ancora poco conosciuta, la Polonia offre veramente tanto per tutte le tipologie di turismo. Tante sono le città interessanti, tra le quali, oltre alle note Cracovia e Danzica, spiccano Wroclaw e Poznan.
Affacciata sul Mar Baltico, è conosciuta per la sua architettura medievale e il patrimonio culturale ebraico.
Dalla fine del periodo comunista, il Paese ha raggiunto un alto tasso di sviluppo e un aumento dell’economia, tutt’ora in crescita.
Forse non partirei mai esclusivamente per visitare Lublino, ma a chi si trovasse a transitare nella parte orientale della Polonia, consiglio vivamente di visitarla. Ha un centro storico piccolo, ma molto carino, interessante e ben conservato. Nelle immediate vicinanze ha un grande e caratteristico Skansen e il secondo campo di concentramento più grande ed importante della Polonia dopo Auschwitz-Birkenau: Majdanek.
Molti fanno confusione traDublinoe Lublino. Stiamo parlando di Lublino, una città della Polonia orientale, di cui si è sentito poco parlare fin quando non sono arrivati i primi voli low cost anche dall’Italia. Solo pochi turisti la sceglievano come destinazione di viaggio fino a qualche anno fa.
Oltre alla città in sé stessa, con ben 350.000 abitanti, interessanti sono anche alcune località e città abbastanza vicine, come Zamosc (circa 90 km) e Kazimierz Dolny (55 km). Da considerare inoltre che la stessa Varsavia non si trova poi così lontana: 170,00 km
Un po’ di Storia
Sorta nel Medioevo, Lublino venne più volte distrutta dalle incursioni dei Tartari e dei Cosacchi; per tale motivo venne fortificata nel XIV secolo, grazie all’opera di Casimiro III il Grande, re di Polonia (1333-1370) a cui si deve il castello, costruito nel 1341.
Occupata nel 1939 dai nazisti, Lublino divenne un centro di raccolta per lo sterminio di massa. Le SS aprirono un campo di concentramento, denominato Majdanek, nel dicembre 1939 nella zona ove in precedenza si trovava un antico maneggio.
Visita della Città
Video di Lublino – Durata 2 minuti
La città si può visitare tranquillamente in un giorno, compreso la visita del castello. Il centro storico è attraversato completamente da una strada che nel primo tratto si chiama Zamkova (dal Castello all’ingresso della città vecchia), poi diventa Grodzka nel tratto centrale ed infine Bramowa nella parte finale fono alla Brama Krakowska (la Porta Cracoviana).
Lublino-Il Castello
Fu Casimiro III il Grande, nel XII secolo, a creare il castello di Lublino in stile gotico. La struttura venne poi ampliata nel corso dei secoli. Purtroppo, nel tempo il castello ha subito diverse distruzioni e oggi possiamo vedere solamente alcune parti; per esempio il campanile gotico, alcuni resti delle fortificazioni che circondavano l’edificio e la meravigliosa cappella della Santissima Trinità. All’interno si possono scoprire i tipici costumi di questa regione ed oggetti artigianali.
Il Castello
Lublino-Centro Storico
Una rilassante passeggiata nel centro storico, vi permetterà di ammirare diversi bei palazzi, il rynek (la piazza del mercato) ed il municipio. Spingendosi fino in fondo alla via Bramowa, si arriverà così alla Brama Krakowska. Davanti a questa porta ha inizio il viale Krakowskie Przedmieście.
Questa è una delle vie più importanti della città, è la via dello struscio, la meta preferita degli incontri e del divertimento per gli abitanti di Lublino e per i turisti che si siedono nei caffè, nei ristoranti e nelle storiche cantine artistiche ad osservare il via vai di gente.
Visita dei Dintorni
Lublino-Skansen
Poco fuori dalla città si trova lo Skansen una sorta di museo etnografico a cielo aperto in cui è stato ricreato un villaggio tradizionale polacco. Il percorso porta alle case in legno, alla chiesa ortodossa, molto particolare, al mulino a vento e alla casa padronale. Alcune abitazioni sono accessibili e questa opportunità, insieme a tutto il resto, permette di capire come si svolgesse e come fosse dura la vita in quei tempi per combattere la fame e il freddo.
A circa 5 km di distanza da Lublino, sulla Droga Majdanka, si raggiunge il Campo di Sterminio di Majdanek, il secondo lager più importante in Polonia dopo il Complesso di Auschwitz-Birkenau.
L’ingresso è gratuito e si può visitare anche il museo.
Oltre all’opportunità di poter visitare interessanti località nelle vicinanze di Lublino (come la città di Zamosc), da qui sarà facile spostarsi verso nord, lungo il confine con la Bielorussia, per visitare anche la famosa foresta di Bialowieza, la città di Bialystok, di Augustow ed entrare così nella stupenda regione dei laghi della Masuria: un vero paradiso della natura.
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Un giorno, mentre stavo aspettando il mio turno in un ambulatorio medico, sfogliando tra le vecchie riviste, che giacciono per anni sul solito tavolino, trovai un singolare e raro articolo sulle cicogne. La rivista menzionava un villaggio polacco chiamato Zywkowo, denominato “la Capitale delle Cicogne”, proprio sul confine tra la Polonia e l’Exclave russa di Kaliningrad, dove vivevano solo 25 abitanti e ben 52 coppie di cicogne che qui avevano i loro nidi ed ogni anno tornavano.
Capanne con nidi predisposti per le cicogne
Beh, mi sono talmente incuriosito e innamorato di questa storia che al mio primo viaggio inPolonia, sono andato a Zywkowo.
Non vi dico le difficoltà per trovare una così piccola località.
Nessuno la conosceva, il navigatore non andava ancora di moda e la cartina stradale, seppur dettagliata, non riportava questo villaggio. Mi guardavo intorno…chissà in quale parte del mondo sembrava di essere!!!
300 mt al confine con la RussiaCavalli nei pressi di Zywkowo
Ma la fortuna aiuta gli audaci: una vecchia signora che stava camminando su una piccola strada di campagna, sentendo arrivare un’auto (cosa rara da quelle parti), si gira e mi fa cenno di darle un passaggio. Mi fermo, sale e felicemente scopro che abitava proprio a Zywkowo.
La signora ci accompagna a casa sua, ci offre acqua fresca dal pozzo, ci fa un caffè e ci racconta un po’ di storia del villaggio.
Il VillaggioIl Pozzo
Il Villaggio
Żywkowo è un piccolo borgo nel Voivodato di Warmia-Masuria situato al confine con la Russia. Viene definito“la capitale delle cicogne” perché qui arrivano ogni anno press’a poco 100 di questi volatili e ne ripartono circa 200.
Il villaggio consiste in nove fattorie abitate da sole 25 persone, situato a poche centinaia di metri dal confine con la Russia, segnato peraltro da un vecchio cartello ed alcune fascine ammassate proprio sul confine.
Barriera di confine tra Polonia e Russia-Al di là delle fascine la Russia
In questo piccolo borgo, è possibile seguire e studiare la vita delle cicogne. Esiste un punto di osservazione particolarmente attrezzato nella fattoria numero SETTE.
Da qui è bellissimo osservare le cicogne quando, al calar della sera, rientrano al villaggio e fanno un baccano incredibile sbattendo fortemente il becco per richiamare a raccolte tutta le altre cicogne.
Ma interessante è anche osservare questi animali quando vanno a caccia nei prati e dietro alle macchine agricole mentre queste arano i campi o tagliano l’erba.
Zywkowo – Cicogne a cacciaZywkowo – Bell’esemplare di cicogna
Per questo motivo, esiste un percorso apposito, lungo circa 2 km, attrezzato anche con pannelli informativi.
Può succedere raramente che una piccola cicogna rimanga senza i genitori, per cui qualche abitante la accoglie nella propria abitazione provvedendo a nutrirla anche con piccoli ranocchi di cui questi volatili vanno ghiotti.
Piccola cicogna che si nutre di piccoli ranocchi
Conclusioni
Per chi non volesse effettuare alcuna escursione, potrà limitarsi a passeggiare e curiosare nel villaggio. Sarà ugualmente una bella esperienza. Potrà respirare questa strana e singolare atmosfera di un vecchio e sperduto luogo nell’estremo nord-est della Polonia.
Zywkowo-Una fattoria del villaggio
Potrà osservare le singolari abitazioni ben conservate come un tempo e scambiare anche qualche parola con gli abitanti del luogo.
Questi Polacchi saranno felicissimi di poter “fare due chiacchiere” con i turisti. In modo particolare con quelli provenienti dalla lontana e per loro mitica Italia, molto rari in queste zone sperdute.
…ci sono ritornato dopo OTTO anni e niente era cambiato. Che bellezza!!!
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Torun è una delle città più belle dellaPolonia, situata sulla direttrice Danzica–Poznan, lungo il corso del fiumeVistola. La città è uno dei centri più antichi della nazione, uno dei pochi ad essere sopravvissuto intatto ai danni della Seconda Guerra Mondiale. Da quando nel 1997 è stata iscritta dall’Unesco nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è diventata anche un centro di intenso richiamo turistico. Il centro storico di Torun é uno di quei luoghi da vedere almeno una volta nella vita.
Torun – Rynek Staromiejski
Un po’ di Storia
L’attuale Città Vecchia fu fondata nel 1233 dai Cavalieri Teutonici. Raggiunse il periodo di massimo splendore durante il Medioevo, quando divenne membro della Lega Anseatica. Nel Seicento diventò anche il centro del movimento protestante e nel 1473 diede i natali a Niccolò Copernico, lo scienziato che per primo rivoluzionò la concezione dell’universo, immobile fino allora da migliaia di anni.
Gospoda-Locanda del 1489 la più antica di Torun
Divenuta un’attiva e ricca città commerciale, in virtù anche della sua adesione alla Lega Anseatica, iniziò il suo declino in seguito alle Guerre Svedesi e all’Annessione prima alla Prussia e poi alla Germania. Tornerà ad essere Polacca solo nel 1945 alla fine della II Guerra Mondiale.
La bellezza di Torun si deve in particolare allo Stare Miasto, il Centro Storico, raccolto ancora oggi nella sua tipica atmosfera medievale di un tempo. Infatti qui incontriamo subito le Mura medievali del XIII e XIV secolo, conservatesi per un buon tratto lungo il fiume. Ancora ben conservate sono le tre porte Brama Mostowa, Brama Zglarska e Brama Klasztorna. Una quarta, chiamata Krzywa Wieza, la trecentesca torre pendente, è stata adattata nell’800 ad abitazione.Deve la sua pendenze a un cedimento del terreno.
La Casa Pendente
Tutte le chiese della città sono apprezzabili per la loro importanza storica e architettonica, ma la Cattedrale, dedicata ai santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, è affascinante, oltre che per la sua imponenza, per la ricchezza artistica del suo interno e per una delle campane più grandi d’Europa: la Tuba Dei. Originaria del ‘500 è stata la più grande campana della Polonia fino all’installazione di quella della Cattedrale di Cracovia.
La Cattedrale è veramente un capolavoro gotico, iniziata nella prima metà del XIII secolo; al suo interno si conserva un vecchio fonte battesimale del ‘200 che servì, nel 1473, per il battesimo di Copernico.
Uno dei due simboli della città è proprio Copernico e lo si nota dalle innumerevoli statue con cui è decorato il centro storico. L’altro simbolo è rappresentato daibiscotti di pan pepato, di cui moli negozi della passeggiata sono fornitissimi.
Monumento a CopernicoLa Passeggiata – Szeroka Ulica
Altre attrazioni importanti sono costituite dalla Casa e dal Museo di Copernico, che meritano un’attenta visita, mentre sarà molto piacevole passeggiare nel Rynek Staromiejski, la piazza del mercato della Città Vecchia, dominato dal Ratusz (il Municipio), forse il più bello della Polonia.
Anche una passeggiata lungo la Vistola vi offrirà un’atmosfera del tutto particolare e vi consentirà di osservare la città medievale da un altro punto di osservazione.
La Vistola
Escursioni nelle vicinanze
A circa 80 Km di distanza da Torun, possiamo visitare due singolari località, distanti tra loro solo circa quattro chilometri, che si chiamano Biskupin e Wenecja: due villaggi veramente unici, degni di un’attenzione particolare.
Biskupin
Ingresso al VillaggioInterno del Villaggio
Questa piccola località con 300 abitanti in frazione di Gasawa, a circa 1 km dall’omonimo villaggio, è divenuta famosa per il suo Museo Archeologico a Cielo aperto. Biskupin è un sito archeologico e un modello a grandezza naturale di un insediamento fortificato dell’età del ferro in Polonia, chiamato “la Pompei del Baltico”. Il museo è situato su una penisola paludosa nel lago Biskupin, lo scavo e la ricostruzione dell’insediamento preistorico hanno avuto un ruolo strumentale nella coscienza storica polacca.
Lago di Biskupin
Il villaggio, abitato da tribù protoslave, occupava un’isola di circa 2 ettari al centro del lago ed era circondato da una doppia palizzata di forma ovale ripiena di terra, larga 3 metri e alta 6, con tanto di porta con torre e ponte che lo collegava alla terraferma.
Il sito è uno dei monumenti storici nazionali ufficiali della Polonia
Wenecja
Anche questa è una piccola frazione distante circa 4 km da Biskupin, famosa per il Museo della Ferrovia a Scartamento Ridotto.
Questa ferrovia, vecchia di quasi 120 anni, continua ancora ad essere funzionante con le sue vecchie e singolari locomotive e carrozze, unendo due località distanti tra loro circa 12 km, passando da Biskupin ed appunto da Wenecja
Stazione di Wenecja
Sarà veramente divertente salire sule vecchie carrozze, munite ancora di vecchie stufe per il riscaldamento, visitare la vecchia sala d’attesa e poi farsi un piccolo giro anche solo di pochi chilometri, magari proprio fino a Biskupin, per provare a rivivere l’atmosfera di tempi passati.
La ferrovia è funzionante da Maggio ad Agosto; anche a Settembre solo però per raggiungere il villaggio di Biskupin
Vecchia sala d’attesa
Wenecja si pronuncia Venezia, proprio come la nostra città. Chi arriva però qui attratto casualmente da questo nome, non troverà ponti ,canali e bei palazzi in stile gotico, ma solo tre laghi con le rovine di un castello e tanti, tanti vecchi treni a scartamento ridotto, particolarmente interessanti e rari per gli appassionati di Fermodellismo.
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Frombork – La cittadella episcopale della Warmia polacca
La Laguna
Perché proprio questo borgo…?!
Chi si trovasse in viaggio in Polonia, provenendo dal sud-ovest e diretto verso la Masuria, o chi trovandosi in Polonia fosse diretto a Danzica (Gdansk), dovrebbe dedicare almeno una mezza giornata alla piccola, ma suggestiva cittadina di Frombork.
Durante l’ennesimo viaggio in questo Paese, provenendo da Poznan e diretto nella Masuria, anch’io ho voluto effettuare una deviazione ed attraversare la Warmia, altra storica regione polacca, ricca di tante località interessanti tra le quali questo piccolo borgo.
Con circa 2500 abitanti, questa cittadina fu fondata nel 1278. In questo punto della Warmia, il più grande fiume polacco, la Vistola, sfocia nel mar Baltico formando una grande laguna. Proprio di fronte a questa laguna si è sviluppato questo piccolo borgoche si è conquistato l’ambito titolo di Città di Copernico.
Le Mura Difensive
Un po’ di Storia
Chi era Copernico? Il suo vero nome, in polacco, è Nikolai Koperniknato a Torun, in Polonia, il 19 febbraio 1473. Per questo motivo dovrebbe essere Torun a potersi fregiare del titolo di “città di Copernico”. Ma anche se in questa città nacque e trascorse l’infanzia e la prima giovinezza, è stato a Frombork dove lo scienziato ha vissuto gli ultimi quarant’anni di vita, effettuando tutti i suoi più importanti esperimenti e sviluppando le sue teorie.
Niccolò Copernico è stato sicuramente l’astronomo più famoso al mondo, quello che ha fermato il sole ed ha messo in movimento la terra. Aveva studiato anche a Bologna, Ferrara e Padova. E’ a Frombork che elaborò ed espose la teoria eliocentrica in una sua grande opera letteraria stampata proprio nell’anno della sua morte. Fu sepolto nella cattedrale di questo borgo nel 1626.
Quando gli Svedesi saccheggiarono la città, portarono in Svezia la sua preziosa opera (De Revolutionis Orbis Coelestium) dove tutt’oggi si trova.
Visita della Collina della Cattedrale (Wzgòrze Katedralne)
La visita è semplice dato che tutto è concentrato nella piccola cittadella episcopale; per questo motivo non dobbiamo perdere nessuna delle poche, ma interessanti attrazioni esistenti su questa collina:
Le Mura difensive;
La Torre di Copernico;
Le Antiche Case dei Canonici;
La Torre del Vescovo Radziejowski;
Il Palazzo dei Vescovi;
La Cattedrale (Katedra Wniebowziecia NMP.
La collina è tutta circondata da 1.Mura difensive costruite tra il 1300 e 1500, con porte e torri a protezione della cittadella.
Tra le torri, la più importante è la celebre Wieza Kopernika, 2.La Torre di Copernico. Questa trecentesca costruzione fu allo stesso tempo abitazione ed osservatorio dell’astronomo dal 1504 al 1543. La torre merita una visita sia per ammirare lo struttura architettonica che il gigantesco pendolo attestante la rotazione terrestre.
La Torre di Copernico
Dalla sua sommità si gode di un bellissimo panorama. Lo sguardo arriva fino alle coste dell’exclave russa di Kaliningrad.
Degne di nota sono anche 3.Le Antiche Case dei Canonici del XVIII secolo, mentre 4.La Torre del Vescovo, interessante costruzione, è datata XVI secolo.
5.Il Palazzo dei Vescovi di Varmia (Warmia) del ‘500, ma rifatto nel XVIII secolo e ricostruito dopo la guerra, ospita il Museo Nikolaja Kopernika (Museo di Niccolò Copernico).
Veramente singolare è infine 6.La Cattedrale (Katedra Wniebowziecia NMP) che, con i suoi bastioni, è un raro esempio di Cattedrale Fortificata. Eretta nel XIV secolo, ha una facciata molto ornata ed un singolare frontone. Attraverso un portale in stile gotico si accede all’interno con volte pure queste in stile gotico.
La Cattedrale
le volte gotiche
La Cattedrale
Una curiosità: all’interno della chiesa fu sepolto ovviamente Copernico, insieme agli altri canonici, ma nonostante l’esistenza di pilastro nella navata centrale, con tanto di epitaffio dedicato all’astronomo, la sua tomba non fu mai identificata.
Nelle vicinanze…
L’escursione a Frombork, può essere sfruttata anche per visitare alcune località minori, ma interessanti, nelle sue vicinanze.
A breve distanza (circa 35km) si trova una località chiamata Elblag, da dove parte un battello che attraversando un lungo canale, raggiunge l’altra cittadina diOstroda, attraversando addirittura, con strani sistemi di ingegneria, colline e boschi uscendo letteralmente dall’acqua.
Altra paese molto interessante per il suo centro storico, ma ancor di più per il suo castello è Lidzbark Warminski (circa 60Km).
Lidzbark Warminski
Da non trascurare infine anche Orneta e Morag….tutte piccole ma singolari località di cui la Polonia è veramente ricca.
Non dimentichiamoci infine che Danzica, insieme a Sopot e Gdynia, dista da Frombork solamente circa 70 Km.
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Poznan – Una delle più antiche e più belle città della Polonia
Video con Commento Audio
Poznan – Motivi e Suggerimenti di viaggio
Nei miei programmi di viaggio in Polonia, cinque sono sempre state le città da me ritenute più importanti e imperdibili da visitare. Dopo aver visto Danzica (Gdansk)), Varsavia (Warszawa), Cracovia (Krakow) e Breslavia (Wroclaw), mancava all’appello solo Poznan. Ho deciso quindi di visitarla accuratamente e così è stato. La visita si abbina bene anche alla contestuale scelta di visitare Breslavia, trovandosi a soli 200 km circa di distanza e organizzando quindi un viaggio nella parte occidentale del Paese.
Stary Rynek
Poznan – Sensazioni ed Impressioni
Poznan è una città frizzante in qualsiasi momento della giornata, con i suoi numerosi ristoranti, pub e caffetterie. Anche la numerosa popolazione studentesca della città contribuisce non poco a creare un’atmosfera veramente particolare, del tutto indipendente dal turismo. La prima sensazione che si ha giungendo nel centro storico, è quella di trovarsi in una favola d’altri tempi.
Case nel Rynek
Descrizione generica
La città è una piccola metropoli di oltre mezzo milione di abitanti ed è collocata in una delle regioni più avanzate della Polonia, di cui è stata la più antica capitale. I suoi abitanti sono persone aperte, competenti, affidabili. Grazie a questa tradizione di competenza ed affidabilità è stato possibile creare qui a Poznan, negli anni ’50, uno dei più grandi quartieri fieristici dell’Europa centro-orientale, nonostante la crisi economica in cui versava il nostro continente nell’immediato primo dopoguerra.
Posizionata nel centro ovest della Polonia, è una delle più antiche e più belle città della nazione. Bagnata dal fiume Warta, Poznan è un importante centro di forte tradizione mercantile e accademica per la sua prestigiosa università. E’ una città dinamica, giovane ed animata, ricca di contrasti tra moderno ed anticoed importante nodo di comunicazione anche internazionale. Molto numerosa è la popolazione studentesca, vivace protagonista della vita cittadina.
Città moderna
Università
Poznan – Un po’ di Storia
Il primo insediamento venne edificato nell’VIII secolo, nella zona dell’attuale cattedrale, che divenne il nucleo centrale della città di Poznań.
Nel X secolo la zona passò sotto il dominio della dinastia dei Piast, i quali vi edificarono la loro roccaforte. Originariamente la città era situata sulla sponda destra del fiume Warta
Nel 968 fu edificata la Cattedrale di Poznan che divenne il luogo di sepoltura dei primi monarchi polacchi
Nel 1386 con la dinastia degli Jagelloni, iniziò l’età d’oro di Poznan. La città diviene il nodo cruciale delle rotte commerciali di tutta la Polonia.
Nel 1793 dopo la seconda spartizione della Polonia la città cadde sotto il dominio della Prussia.
Durante la seconda guerra mondiale Poznań, divenne parte delle Aree polacche annesse alla Germania nazista. La popolazione ebraica della città pre-guerra, circa 2.000 persone, venne quasi totalmente sterminata nell’Olocausto.
Nel 1956 gli operai della città insorsero contro il regime comunista, in quella che divenne celebre con il nome di Rivolta di Poznań.
Visita della città
A mio avviso, sei sono i punti principali della visita da non perdere:
Il Rynek
Il Castello
La Chiesa di Sant’Antonio
Il Quartiere di Ostrow Tumski con La Cattedrale
Il Parco di Malta
Il Parco della Cittadella
Di riserva
Il Vecchio Zoo
Wielkopolski Park Narodowy
Due giorni pieni sono sufficienti per vedere i primi sei punti, ma per godersi al meglio i grandi spazi e le attrazioni del Parco della Cittadella e del Parco di Malta, un’altra mezza giornata sarebbe opportuna.
Stary Rynek
Anche se sarebbe più corretto iniziare la visita dall’Isola della cattedrale (Ostrow Tumski), il nucleo più antico della città, è sicuramente questa l’attrazione maggiore di Poznan ed è quindi questo il luogo in cui il turista si dirige immediatamente.
Rynek
Il Ratusz (Municipio)
Lo Stary Rynek era una volta il Mercato Vecchio, cuore dell’amministrazione e del commercio della città. La piazza è definita da case molto particolari e variopinte, di stili diversi, in gran parte ricostruite dopo le distruzioni della seconda Guerra Mondiale. Le caffetterie, i bar ed i ristoranti che circondano la piazza, la rendono oltre che molto bella, anche molto frequentata.
Ratusz (Municipio)
Il bello di questa attrazione, è quello di passeggiare tutt’intorno alla piazza, ogni tanto alzare gli occhi, guardarci attorno…i particolari, i negozi, i colori delle case.
Al centro della piazza si stacca sopra tutte le altre costruzioni il Ratusz (Municipio), costruito all’inizio del secolo XIV, che merita veramente un’attenzione particolare per la sua bellezza ed il suo stile originale. Da un balconcino della torre centrale, alle ore 12 precise, si affacciano due caproni meccanici che battono le ore scambiandosi dodici colpi di corna, secondo una vecchia leggenda. Poco prima di mezzogiorno una piccola banda, attraversando la piazza, preannuncia tale evento allegorico.
Il Castello
Dopo aver assistito a questo piccolo spettacolo che attira veramente molta gente, possiamo continuare il giro della piazza, in senso antiorario, ed avvicinarsi alla via Franciszkanska che ci conduce direttamente al Castello ed alla Chiesa dei Francescani.
Il Castello
Più volte distrutto e rifatto, l’unica ala superstite ricorda più un palazzo del ”700 che un castello vero e proprio. Oggi vi ha sede un museo ricco di mobili, ceramiche, porcellane, vetri, argenti e arazzi.
Chiesa dei Francescani
In cima alla Franciszkanska, di lato al Castello, troviamo la Chiesa dei Francescani intitolata a Sant’Antonio da Padova. Eretta tra il XVII e XVIII secolo conserva, al suo interno a tre navate, stucchi e pittore molto importanti.
Il Quartiere Ostrow Tumski
Lasciamo la Stare Miasto (città vecchia) ed il Rynek, per spostarci nella parte nor-est della città. Attraversiamo il fiume Warta ed entriamo nel quartiere Ostrow Tumski.
Ostrow Tumski
La Cattedrale
Questa parte della città è chiamata anche l’Isola della Cattedrale; qui sorse il primo nucleo di Poznan, dove risiedeva il Re protetto da una cerchia muraria fortificata, mentre fuori dalle mura vivevano gli artigiani e si tenevano i mercati.
La Cattedrale dei SS Pietro e Paolo
Nell’Isola si trova la bellissima Cattedrale, costruita nel 968 e ricostruita, dopo la Seconda Guerra Mondiale a causa dei grandi danni subiti, nelle originarie forme gotiche, ma conservando però le cappelle in stile barocco.
La chiesa, consacrata ai SS Pietro e Paolo, si presenta con una facciata alta e stretta, serrata da due possenti torri con coperture barocche. L’interno a tre navate, in puro stile gotico con tracce qua e là anche di stile romanico, è molto bello; attraverso una piccola scala sotto la torre nord, si può accedere alla cripta dove si trovano i resti delle due chiese preesistenti e di alcune tombe forse dei primi sovrani polacchi.
Il Parco di Malta
Uscendo dall’Isola della Cattedrale ed attraversando il piccolo fiume Cybina, in breve tempo raggiungiamo il bellissimo Parco di Malta: qui possiamo riposarci, rilassarci, mangiare e divertirsi…non ci sono monumenti o riferimenti storici da visitare.
Al centro del parco si trova un lago artificiale costruito nel 1952 e lungo circa due chilometri, tutto circondato da interessanti strutture sportive sia estive che invernali, tra le quali una pista artificiale da sci, una pista di pattinaggio sul ghiaccio e bei percorsi per ciclisti e pattinatori. Una piccola ferrovia a scartamento ridottoconsente, con i suoi caratteristici trenini, di attraversare il parco da un’estremità all’altra, per raggiungere agevolmente le attrezzature sportive ed i punti turistici più importanti, tra i quali il nuovo Zoo.
Il Parco di Malta
Per i suoi grandi spazi verdi, la possibilità in estate di fare il bagno e le numerose infrastrutture, oggi il Parco di Malto è diventato il centro di svago preferito dai Pozniani.
Il Parco della Cittadella
L’altro parco cittadino, un tempo cittadella fortificata, è costituito da un immenso spazio verde tutto racchiuso all’interno di possenti mura. Si trova un po’ distante dal centro della città, per cui è indispensabile usare un mezzo pubblico oppure spostarsi con la propria autovettura: non ci sono assolutamente problemi di traffico e si trova facilmente da parcheggiare proprio davanti all’ingresso principale della Cittadella.
All’interno di questo parco, si può visitare un interessante museo all’aperto di armi e mezzi militari sia polacchi che russi, della Seconda Guerra Mondiale: all’interno di questo spazio c’è anche un punto di ristoro dove poter mangiare o bere qualcosa.
Parco della Cittadella
Parco della Cittadella
Sarà bellissimo fare unna lunga passeggiata nel parco, immersi in un verde da un colore veramente splendido e magari sedersi su qualche panchina per leggere un po’ di storia su questa cittadella, un tempo prussiana, considerata il forte di artiglieria più grande d’Europa e che ha vissuto tante battaglie importanti. Non sarà difficile incontrare nel parco alcuni personaggi che lo attraversano in largo e lungo indossando divise militari di altre epoche, e lasciandosi intervistare e fotografare molto gentilmente.
Considerazioni e Note
Sempre per chi avesse tempo, interessante sarebbe anche passeggiare intorno al quartiere dell’Università e nella parte moderna di Poznan: zone veramente belle, con giardini e verde ovunque e ben curati, addirittura lungo le rotaie dei tram per alleggerire l’impatto di questi mezzi con la città. Si possono inoltre ammirare particolari ed interessanti strutture architettoniche moderne.
Una piccola chicca, è il vecchio ZOO ormai quasi privo di animali e in fase di smantellamento. E’ stato soppiantato quasi completamente dal più ampio e moderno Zoo di Poznan divenuto il più importante e famoso della Polonia. La visita è interessante non certamente per i pochi animali rimasti, ma per osservare le vecchie strutture sulla base delle quali venivano allestiti gli Zoo nell’800.
Zoo – Gabbie fine ‘800
Zoo – Gabbie fine ‘800
Personalmente, essendomi fermato tre giorni e mezzo a Poznan, ho avuto anche la possibilità di visitare il Wielkopolski Park Narodowy, un bellissimo parco forestale ben organizzato in località Mosina a circa 18 chilometri da Poznan, con una grande varietà di interessanti sentieri anche percorribili in una sola mezza giornata. In questo parco si accampò Napoleone durante la marcia per l’Invasione della Russia e dove fece rifornimento di acqua ad una sorgente, oggi sostituita da un pozzo, chiamato appunta Fonte di Napoleone.
Wielkopolski Park Narodowy
Wielkopolski Park Narodowy
Conclusioni
Come si può capire bene anche da questo articolo, la Polonia non è solo Cracovia, Danzica o Varsavia. Molte sono le località belle, più o meno grandi e più o meno interessanti, ma sicuramente due sono le città che raccomando in modo particolare e che non tutti coloro che sono stati in Polonia hanno potuto visitare, forse anche perché non ben documentati su questa bellissima Nazione: POZNAN E BRESLAVIA due città che offrono molte attrazioni anche nei loro dintorni.
…la Città Ideale su progetto dell’Italiano Bernardo Morando.
Zamosc-Il Municipio
Zamosc – Motivi del Viaggio
In uno dei tanti viaggi fatti in Polonia, mi sono prefissato l’obbiettivo di visitare il Campo di Sterminio diMajdanek nei pressi di Lublino e la Foresta di Bialowieza. Per questo motivo ho dovuto guidare lungo tutto il confine orientale della Polonia con l’Ucraina e la Bielorussia. Transitando quindi nei pressi della città di Zamosc, non ho potuto fare a meno di fermarmi un paio di giorni: mi ero documentato prima della partenza ed avevo scoperto dettagli ed informazioni importanti, che mi “costringevano” ad una sosta.
Zamosc – Rynek
La città di Zamość rappresenta l’unico complesso urbanistico-architettonico al mondo che si avvicina al famoso concetto rinascimentale della “città ideale”. Inoltre a Zamość si può trovare una delle più belle piazze municipali d’Europa. La città viene definita la “perla del rinascimento”, per descrivere l’importanza che riveste dal punto di vista storico e architettonico. Tutto il complesso, costituito dal centro storico e dai resti della fortezza, fu apprezzato dall’UNESCO e nel 1992 fu iscritto nella lista dei Patrimoni dell’Umanità come perfetto ed unico esempio di città rinascimentale.
Zamosc-Rynek Wielki
Zamosc-Rynek Wielki
Pur trovandosi all’estremità sud-orientale della Polonia, non lontano dal confine ucraino, Zamosc deve molto all’Italia. La città, infatti, è una perla rinascimentale ottimamente conservata. La particolarità del centro è l’ottimale stato con cui si sono conservati più di cento monumenti di grande valore artistico e architettonico.
Zamosc – Centro Storico
Zamosc – Un po’ di storia
Zamość, fondata nel 1580, sorse dal nulla per volontà del potente magnate polacco Jan Zamoyski, come capitale dei propri vastissimi possedimenti all’interno della Polonia.
Zamosc-Particolare di facciata
Uomo di profonda cultura e vasti interessi, Zamoyski, al censimento del 1605, possedeva 5 città e 149 villaggi in Polonia oltre ad altri 50 villaggi in Ucraina per un totale di 17.000 kmq di territorio, corrispondente all’incirca alla superficie del Lazio.
Aveva studiato nella città di Padova della quale si era letteralmente innamorato e dove conobbe l’architetto Bernardo Morando. Proprio qui a Padova tra l’altro, si era anche convertito dal Calvinismo al Cattolicesimo ed era stato rettore dell’Università dei Legisti.
La “Capitale del suo Stato” fu proggettata e edificata sul percorso commerciale che collega l’Europa occidentale e settentrionale al Mar Nero, secondo un progetto di “città ideale” rinascimentale dell’architetto padovano Bernardo Morando.
Concepita per svolgere allo stesso tempo funzioni di residenza principesca, centro commerciale e presidio militare, per certe caratteristiche ricorda la città natale dell’architetto e viene chiamata “la Padova del Nord”.
Inizialmente vennero edificati la residenza di Zamoyski e il centro commerciale, quindi si passò alle fortificazioni su pianta pentagonale, per resistere alle frequenti incursioni di cosacchi e tartari. Insieme a Czestochowa e Danzica, Zamosc fu l’unica a resistere agli assedi durante le invasioni svedesi, proprio grazie alla sua piazzaforte pentagonale.
Zamosc-Centro Storico
Zamosc-I Portici
Zamosc fu una delle otto più importanti città della Polonia e un vivace centro commerciale internazionale. Vi arrivavano merci dal Portogallo, dall’Inghilterra, dalla Turchia, dalla Persia. Attratti dai privilegi concessi dal Zamoyski, si insediarono in questo territorio mercanti armeni, greci, ebrei, ungheresi, tedeschi, italiani e perfino scozzesi. Questa sorta di Stato nello Stato duro fino al 1944.
Zamosc – Visita della città
Il segreto per godersi Zamość è girovagare per la Rynek Wielki, la “Città Vecchia”, dove le cose da vedere sono tantissime. L’unico elemento stonato che stride con l’ottimo stato di conservazione degli edifici e dei palazzi governativi del centro è la cinta muraria, gravemente danneggiata dai bombardamenti russi durante la seconda guerra mondiale. Tra i pochi tratti sopravvissuti ricordiamo quelli all’estremità meridionale del centro, dove, dal 2004, si stanno compiendo ingenti sforzi per restaurarli e riportarli al loro stato originario.
Zamosc – Il Centro
Il Municipio
Uno dei palazzi migliori della Rynek è il municipio, costruito tra il 1639 ed il 1651, che però presenta anche ampliamenti successivi, come la scalinata curva aggiunta nel 1768.
Zamosc – Ratusz
La piazza sulla quale si affaccia l’edificio è delimitata da abitazioni appartenenti in gran parte a mercanti armeni, e per questo decorate in maniera del tutto particolare.
Due di queste sono state destinate ad ospitare il Muzeum Zamojskie (Museo di Zamosc), all’interno del quale è possibile vedere tante testimonianze interessanti legate alla storia della città, oltre ad ammirare gli splendidi soffitti lignei e le decorazioni che contraddistinguono porte e finestre. Tra i pezzi migliori ricordiamo un modello che raffigura l’insediamento com’era al momento della fondazione ed una lettera inviata da Bernardo Morando a Jan Zamoyski con disegnata la planimetria della piazza ed i nomi dei primi occupanti di ciascun edificio.
Subito fuori dai confini della Rynek, si erge la cattedrale, costruita da Morando tra il 1587 ed il 1598 come mausoleo della famiglia Zamoyski. Le fattezze esterne sono state modificate nell’Ottocento, ma per fortuna l’interno è ancora quello originale.
Al di sotto dell’ultima cappella della navata destra c’è la cripta della famiglia Zamoyski.
Muzeum Arsenal (Museo dell’Arsenale)
Ad ovest della chiesa si trovano altre due bellezze: il Muzeum Arsenal (Museo dell’Arsenale) ed il Palac Zamoyskich (Palazzo Zamoyski). Il primo mette in mostra un’ampia collezione di armi di ogni genere, tra cui cannoni, moschetti, spade, mentre il Palazzo Zamoyski, invece, è chiuso al pubblicoin quanto sede di alcuni uffici governativi, ma rappresenta un edificio cardine della storia della città.
Zamosc-Antico portone
Zamosc-Antico portone
Il Rynek Wielki è tutto circondato da bellissimi portici utili anche per passeggiare nelle giornate di pioggia, con vecchie insegne, portoni e serramenti in ferro per accedere alle vecchie cantine. Una visita raccomandata è anche quella all’unico bastione visitabile delle mura.
Zamosc – Rynek
Zamosc – Bastioni
Zamosc – Ennesimo Campo di Concentramento Nazista in Polonia
Per concludere la visita a Zamosc bisogna percorre i circa 500 metri che separano la Città Vecchia dalla cosiddetta Rotonda, un forte a pianta circolare del diametro di 54 metri che circonda un cortile a sud-ovest del centro.
Zamosc – La Rotunda
Annessa alla precedente struttura difensiva all’inizio dell’Ottocento, la fortificazione, costruita nel 1825/1831 e adibita a polveriera, fu utilizzata invece dalle SS, durante la Seconda Mondiale come base per gli interrogatori, prigione e luogo di esecuzioni di massa da parte dei Nazisti
Per ricordarli, dal 1947 la Rotonda ospita il Museo del Martirio: una visita estremamente toccante che consente di comprendere meglio le atroci sofferenze patite dalla popolazione polacca durante la guerra.
In questo luogo dal 1940 al 1944, furono fucilati e bruciati dai Tedeschi 8.000 prigionieri. Nel cimitero interno alla Rotonda riposano le ceneri di altre 45.000 vittime dei Nazisti: partigiani e soldati polacchi e sovietici.
Tra i dintorni di Zamosc, molto interessanti sono la città di Lublino e il borgo di Kazimierz Dolny.
Breslavia – La quarta città polacca per popolazione
Breslavia – Panorama
La maggior parte delle persone che sono state o che desiderano andare in Polonia, conosce prevalentemente Cracovia e Varsavia. Esistono anche altre città importanti come Danzica, Lublino, Zamosc, Stettino, Bialistok, Augustow…senza considerare le svariate località minori ricche di storia e curiosità. Personalmente ritengo però che altre due siano le città più belle della Polonia, insieme a Cracovia e Danzica, ricche di cose interessanti da vedere anche nel territorio circostante: Breslavia e Poznan. In questo articolo vi parlerò di Breslavia (Wroclaw in Polacco), capoluogo del Voivodato della Bassa Slesia e capitale storica della Slesia.
Breslavia – Vista sull’Ostrow Tumski
Breslavia è chiamata anche la Venezia del Nord per i suoi innumerevoli canali, attraversati da oltre un centinaio di ponti, che la fanno “somigliare”, molto vagamente, a Venezia. Con ii suoi 632.000 abitanti, ha ospitato nel 2012 i Campionati Europei di Calcio.
Breslavia – Come raggiungere la città
Tanto per dare un’idea, partendo dalla mia città (Lucca), per chi si sposta con la propria auto, gli itinerari da seguire sono due, uguali fino a Wiener Stadt:
Breslavia – Itinerari
Lucca-Bologna-Udine-Tarvisio-Klagenfurt-Graz-Wiener Stadt (circa 900 km)
Wiener Stadt-Vienna-Jelena Gora-Breslavia……500 Km…più breve, ma a mio avviso più noioso nel tratto Wiener-Jelena Gora
Wiener Stadt-Bratislava-Zilina-Cracovia-Breslavia………..700 Km…circa 200Km in più rispetto al precedente itinerario,ma molto più bello da Bratislava a Cracovia
Avendo seguito entrambi gli itinerari, in viaggi diversi, posso affermare quanto sopra a ragion veduta: il tratto Bratislava-confine polacco, è veramente stupendo dal punto di vista paesaggistico.
Breslavia – Un po’ di storia
Breslavia – Ostrow Tomski
La città di Breslavia nacque come roccaforte boema all’incrocio di due vie commerciali, la Via Regia e la Via dell’Ambra nell’attuale zona di Ostrów Tumski.
Ostrow Tumski, che letteralmente significa Isola della Cattedrale, è la parte più antica della città. Bagnata dalle acque dell’Oder, è costituita dal vecchio borgo, sorto intorno al castello e da qui sviluppandosi, ha dato origine a quella che oggi è la città di Wroclaw.
Uno degli eventi più importanti della città è stata la fondazione della diocesi di Breslavia dal re polacco Boleslao I nell’anno 1000.
Nel 1241 la città subì l’invasione da parte dei Tartari . Per costringere i Tartari a ritirarsi, Breslavia venne data a fuoco. La maggior parte della popolazione sopravvisse, e in seguito la città venne ricostruita nell’attuale zona della piazza centrale. Mentre il luogo originale di fondazione, Ostrów Tumski, divenne il centro religioso della città. Dopo l’invasione Tartara della città, la popolazione tedesca prevalse sulla popolazione polacca.
Durante le guerre napoleoniche, Breslavia venne occupata dall’esercito della Confederazione del Reno, alleanza tra 16 stati satelliti dell’Impero Francese, dal 6 dicembre 1806 al 7 gennaio 1807. Nel 1813 la città divenne il centro del movimento di liberazione contro Napoleone, con volontari provenienti da tutta la Germania, riuniti a Breslavia.
Breslavia – Rynek
Dopo l’unificazione della Germania del 1871 Breslavia diventò la sesta città più grande dell’Impero tedesco.
Nell’agosto del 1945 Breslavia contava una maggioranza di 189.500 cittadini tedeschi su 17.000 cittadini polacchi. Ben presto, gran parte degli abitanti tedeschi fuggì o venne espulsa con la forza tra il 1945 e il 1949: essi vennero insediati nelle zone di occupazione alleate nella Germania Ovest. Una piccola minoranza tedesca rimase in città e dovette affrontare un comitato speciale di verifica che giudicava il loro comportamento durante la guerra. La popolazione polacca nel frattempo aumentò sino a raggiungere il 75% sul totale della popolazione.
Breslavia – Cosa vedere in città
La visita di Breslavia, si può suddividere in quattro parti:
Ostrow Tumski, Rynek, Giro in battello sull’Oder e il Panoramio.
Ostrow Tumski
Questa è la parte più vecchia di Breslavia, dove si trovano diverse chiese antiche e importanti, ma non ci possiamo perdere la bellissima cattedrale di San Giovanni, il più imponente ed importante monumento della città.Dopo aver ammirato l’interno, molto particolare, si può salire su una delle due torri con un ascensore, da dove si può ammirare un panorama mozzafiato su tutta Breslavia ed i suoi canali.
Ostrow Tumski
Ostrow Tumski
Nel quartiere di Ostrow Tumski esistono ancora i lampioni a gas per l’illuminazione delle strade, per cui se vi organizzerete in modo da trovarvi all’imbrunire in questo quartiere, potrete osservare un vecchio lampionaio che accende ad uno ad uno, tutti i lampioni.
Ostrow Tumski – Lampionaio
Ostrow Tumski – Lampionaio
Rynek
Il cuore della città batte qui, nella piazza del Mercato, fin dal XIII secolo. Le case che le lo circondano, bellissime, singolari, colorate, in stile rinascimentale e barocche, sono opera di ricostruzione, come in parte ricostruito è anche il celebre e magnifico Ratusz (Municipio), capolavoro d’architettura gotica, uno dei più belli della Polonia.
Breslavia – Rynek
Breslavia – Ratusz (Municipio)
Nell’angolo nord-ovest della piazza, nei pressi della chiesa di S.Elisabetta, si trovano due pittoresche case denominate, in lingua locale, Jas i Malgosia (Hansel e Gretel), una rinascimentale e l’altra barocca; sono molto particolari e meritano alcune foto. Sono unite da un arco che fa da ingresso alla chiesa di S.Elisabetta.
Breslavia – Hansel e Gretel
Gli Gnomi di Breslavia
Camminando all’interno del Rynek, ma non solo (…un po’ in tutta la città), è normale passeggiare con il naso all’insù, per ammirare frontoni, torri gotiche, pinnacoli e attici ornati di cui la città è piena; dobbiamo però stare anche attenti a dove mettiamo i piedi perché si rischia di pestare od inciampare in qualche gnometto di bronzo.
Gnomi Minatori
Gnomo Gelataio
Infatti la città è piena di questi gnomi che rappresentano tutte le attività esistenti e spesso anche gli stati d’animo (come lo gnomo innamorato e lo gnomo nostalgico). Sono figure nate negli anni ’80 in segno di protesta contro il regime di allora, sollevato da un movimento chiamato Alternativa Arancione. Sono così famosi e diffusi, che all’ufficio turistico (o scaricandolo da internet) potrete avere una mappa dettagliate di tutte le figure esistenti in città.
Una visita, seppur fugace, la meritano anche i vecchi quartieri attorno al Rynek, come gli Antichi Mattatoi, dove venivano macellati gli animali. Oggi questo luogo è divenuto un importante quartiere residenziale alla moda, pur avendo mantenuto e rispettato il suo vecchio stile.
Giro in Battello
Per riposarci dalle lunghe camminate ed ripararci in parte dalla calura estiva, un giro in battello sul fiume Oder è sicuramente consigliabile.
Breslavia – Canali
Questo fiume polacco, che tra l’altro per molti chilometri segna a nord-ovest il confine tra Polonia e Germania, è stato ed è molto importante per Breslavia. Un’escursione sul fiume, vi consentirà di apprezzare anche un altro aspetto della città: un polmone per il tempo libero dei suoi abitanti e non solo, oltre che un buon riparo dal caldo dell’estate che anche qui si fa sentire.
Il Panoramio non ve lo dovrete perdere assolutamente: è una vera chicca. Questa curiosa forma di cultura di massa ottocentesca, antenata del cinema, è una delle poche conservatasi in Europa.
Panoramio – Particolare del Diorama
Dietro il Museo di Architettura, nella parte Est della città, un moderno edificio rotondo ospita un monumentale diorama che ricrea la famosa battaglia di Raclawicka in cui i Polacchi sconfissero i Russi il 4 aprile del 1794.
Panoramio – Particolare del Diorama
Panoramio – Particolare del Diorama
Il dipinto è lungo 120 metri ed alto 15; per la sua realizzazione 19 pittori hanno impiegato 9 mesi e 750 kg di colori. Questa gigantesca tela di 1800 mq, si stima sia stata visitata dal 1985 (anno in cui è stata esposta al pubblico) ad oggi, da oltre dieci milioni di persone.
E’ veramente una cosa unica, singolare…mai visto niente di simile prima.
Breslavia – Cosa vedere nei dintorni
Le tre cose da non perdere sono:
il Castello di Ksiaz-La Chiesa di Jawor e la Chiesa di Swidnica
Il castello di Ksiaz dista da Breslavia circa 80 chilometri in direzione Jelena Gora, verso il confine con la Repubblica Ceca. Questa fortezza medievale è una vera perla della Bassa Slesia. Costruita nel XIII secolo ha cambiato spesso padroni e subito varie ricostruzioni, ma il suo fascino è rimasto sempre irresistibile. Con un po’ di attenzione ed uno sforzo di memoria, probabilmente vi ricorderete di averlo già visto in tanti film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale, essendo stato anche sede del Quartier Generale della Wermacht nel 1941. Negli anni dell’occupazione nazista furono realizzati dei tunnel sotterranei su ordine del comando dell’esercito tedesco ed oggi le gallerie sono accessibili tramite una visita guidata per i turisti assetati di mistero ed avventura.
Zamek Ksiaz – Parco
Zamek Ksiaz – Parco
Ma l’itinerario dei sotterranei non è ovviamente l’unico aspetto interessante di questo castello. Il suo interno è molto bello, ricco di storia, di oggetti pregiati e con tante bellissime sale. Da non trascurare il parco-giardino circostante molto ben curato e allestito con arte e fantasia.
Chiese di Swidnica e Jawor
Non pensate che si tratti delle solite chiese: queste due sono veramente una rarità, ne sono rimaste poche, forse altre due/tre in tutta Europa.
Swidnica – Kosciol Pokoiu
La prima (Swidnica) dista dal Castello di Ksiaz circa 15 km, sulla via di ritorno verso Breslavia, mentre l’altra si trova in direzione nord-ovest a circa 35 chilometri. Ottimizzando i tempi di visita, si possono fare tutte e tre le escursioni in unico giorno…è bene prima informarsi sull’orario di chiusura della chiesa di Jawor, che è poi la più bella e interessante.
Si tratta di due edifici a graticcio completamente in legno, con interni molto particolari che con i suoi numerosi matronei, danno più l’impressione di un teatro che di una chiesa. Sono talmente grandi che possono arrivare a contenere addirittura 7500 persone. Jawor è sicuramente la più famosa, essendo stata classificata “Monumento Eccezionale” ed iscritto dal 2001 nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. All’interno di Jawor, un commento audio anche in Italiano (su richiesta), diffuso direttamente dagli altoparlanti della chiesa, spiega la storia della sua costruzione, nonché le vicissitudini attraversate nei secoli.
Jawor – Kosciol Pokoiu
La loro storia è veramente molto interessante.
Per chiudere in bellezza con la visita di Breslavia, vi potrete godere un po’ di vita notturna nel Rynek, ricco anche di tanti locali e ristoranti, dove potrete sicuramente gustare dell’ottima cucina locale, annaffiatta con ottima birra, il tutto con pochi euro e con un ottimo servizio, cortesia e massima disponibilità.
Nel Rynek di Breslavia, si può mangiare cibo tipico polacco in uno dei tanti locali presenti nella piazza, a prezzo molto contenuto, con ottima birra.
Nel castello di Ksiaz, a fine visita, si può mangiare in uno dei locali intorno al castello.
All’interno del Panoramio viene messo a disposizione dei visitatori un sistema audio con ben 16 lingue diverse, tra le quali ovviamente anche l’Italiano.
Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com
Majdanek – Campo di Concentramento e di Sterminio – Lublino
Majdanek – Torrette di Guardia
Introduzione
Per chi si trovasse in viaggio in Polonia, sulla direttiva Zamosc, Bialowietza, Confine lituano,si troverà a passare anche da Lublino (bella città polacca famosa anche per il suo castello) e non potrà quindi perdersi l’opportunità di visitare Il Campo di Sterminio di Majdanek.
Perché questo articolo è dedicato proprio a Majdanek?-Perchè molti conoscono solo i più famosi e più facilmente raggiungibili campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, ma anche questo lager a quel tempo era molto famoso e purtroppo largamente operativo; inoltre ho potuto visitarlo con tutta calma in una giornata in cui l’afflusso di visitatori è stato pari a zero.
Lublino – Il Castello
Majdanek – Notizie generali
Spesso parliamo o sentiamo parlare dei campi di sterminio (da non confondersi con i campi di concentramento…altro problema), ma le nostre conoscenze si fermano quasi sempre ad Auschwitz (…che poi spesso viene confuso con Birkenau o meglio Auschwitz 2…quello con la classica entrata a volta per il treno, sotto la torretta di controllo).
Auschwitz
Birkenau
I più famosi campi di concentramento in Polonia
A questo scopo è bene sapere che negli anni ’40, in Polonia esistevano decine di campi nazisti più o meno grandi, di concentramento e di sterminio. I più grandi e famosi campi di sterminio erano:
Aushwitz (…forse il più conosciuto per essere stato il primo tra i tre formanti il Grande Complesso dei Campi di Aushwitz insieme a Birkenau e Monowitz, perché in quanto ad atrocità anche gli altri non erano da meno);
Birkenau;
Monowitz;
Chelmno;
Treblinka;
Sobibor (…conosciuto anche per il suo storico film);
Belzec;
Majdanek
…oltre ad altri minori come la Rotunda di Zamosc e il XI Forte di Kaunas (a quel tempo in territorio polacco…anche questi ultimi due da me visitati), diventati dopo il ’45 campi di prigionia e tortura sovietici.
Majdanek è una località situata a circa quattro chilometri ad est di Lublino in Polonia. Nonostante il campo non rientrasse nel programma dei centri di sterminio voluti con l’Operazione Reinhard (come quelli di: Treblinka II, Bełżec e Sobibór) il campo di Majdanek era divenuto il sesto centro di sterminio. Servì soprattutto per concentrare gli ebrei che i tedeschi avevano temporaneamente risparmiato dal lavoro forzato.
Baracche di Legno
Torretta di Guardia
Di tanto in tanto funzionò come luogo di uccisione per eliminare vittime che non potevano essere sterminati a Belzec, Sobibor e Treblinka, tanto che le persone che trovarono la morte, secondo la ricerca dello studioso polacco Tomasz Kranz furono almeno 78.000 di cui 60.000 ebrei.
Rastrellamenti
Dopo l’invasione della Polonia nel 1939, la maggior parte dei 3,5 milioni di polacchi ebrei furono rastrellati e messi in ghetti di nuova costituzione da parte della Germania nazista. Lublino, una delle principali città polacche, ne ospitava uno. I detenuti nel ghetto di Lublino erano per lo più ebrei polacchi.
Storia del Campo
Al momento della sua fondazione, nelghetto di Lublinoc’era una popolazione di 34.000 ebrei polacchi e un numero imprecisato di rom. Ecco uno dei motivi per cui proprio qui, in questa lòcalità, venne istituito un campo di sterminio.
Diversamente da molti altri campi di concentramento e sterminio nazisti, Majdanek non era un luogo nascosto in qualche remota foresta o oscurato alla vista da barriere naturali né circondato da una “zona di sicurezza”.
Periferia di Lublino
Periferia di Lublino
Motivazioni e Fondatori del Campo
Fu fondato nell’ottobre 1941, su ordine di Heinrich Himmler, in seguito alla sua visita a Lublino nel luglio dello stesso anno. Inizialmente concepito come un campo per prigionieri di guerra, con una gestione affidata alle SS ai comandi di Karl Otto Koch, nel febbraio del 1943, fu trasformato in un imponente campo di concentramento.
Esteso su una superficie di 667 acri (circa 270 ettari) con 19 torri di guardia e 22 baracche per i prigionieri, il campo venne munito per tutta la sua estensione, con una doppia recinzione di filo spinato elettrificato. Era ubicato proprio nell’immediata periferia della città.
Gli inconsapevoli condannati a morire con il gas erano portati al blocco 41, una struttura del campo con una della camere a gas probabilmente la più conosciuta. Collocato appena dopo l’ingresso del campo, il blocco divenne da subito una fabbrica di morte. Chi doveva essere gasato veniva portato in una prima stanza di questo blocco e gli venivano rasati i capelli. Quindi si passava in una sala di vere docce dove i condannati si lavavano per pochi minuti e si tranquillizzavano. Non potevano lontanamente supporre che proprio grazie a quella doccia avrebbero passato una porta che conduceva direttamente alla camera a gas e alla loro eliminazione.
Majdanek-Baracca 41 – Camere a Gas
Majdanek-Baracca 41-“Docce”
“Festa della Mietitura”
Majdanek-Reticolati elettrificati
Majdaneklega il suo nome anche ad una delle più cruente azioni naziste per eliminare gli ebrei tramite “fucilazione di massa”, l’operazione Ernefast, Aktion Erntefest (in tedesco) che in Italiano significa “Festa della Mietitura”. Superata solo dai 50.000 uccisi nel 1941 dai militari romeni nel Massacro d’Odessa, l’Ernterfest fu la singola più grande strage di ebrei compiuta dai nazisti nella seconda guerra mondiale, superando per numero di uccisi da un simile massacro, quello delle 33.771 vittime di Babij Jar. Il campo durò fino al 22 luglio del 1944 quando per la rapida avanzata dell’Armata Rossa venne frettolosamente smantellato dai nazisti e subito dopo liberato dai sovietici.
La fuga repentina delle SS
La fuga repentina delle SS e la mancata organizzazione del comandante del campo, Anton Thernes, non consentirono la distruzione delle prove che in seguito avrebbero dimostrato i loro crimini di guerra.
Questofu il primo campo scoperto e liberato dagli alleati, oltre che il campo di concentramento e sterminio meglio conservato della Shoah grazie anche alla decisione molto precoce (autunno 1944) di conservare questa area come documentazione e monito delle violenze nazifasciste.
Il crematorio
Il capannone in legno del crematorio fu l’unica cosa che le SS riuscirono a incendiare. Prima che arrivasse l’Armata Rossa, lasciarono però intatti i forni, l’enorme ciminiera e le camere a gas. Il capannone venne in seguito ricostruito e oggi il Museo del lager di Majdanek è tra i meglio preservati campi di concentramento da visitare.
Majdanek-Forni Crematori
Majdanek-Forni Crematori
Nonostante 1.000 prigionieri fossero evacuati in una marcia della morte, l’Armata Rossa trovò ugualmente migliaia di persone nel campo, principalmente prigionieri di guerra, ed evidenti tracce del massacro. “Le SS in fuga avevano dato fuoco agli edifici bruciando solo le parti in legno. I liberatori vedono il crematorio, le camere a gas, le confezioni di Zyklon B. Scoprono le fosse comuni di quando, nel novembre del ’43, i nazisti avevano ucciso migliaia di ebrei in un solo giorno. Un’azione chiamata «festa della mietitura. Le camere a gas non bastano, così scavano cento metri a zig zag e li fucilano”.
Conclusioni
Anche l’Enciclopedia dell’Olocausto annovera questo campo tra i sei principali campi di sterminio realizzati dai Nazisti nella Polonia occupata, assiemea Chelmno, Belzec, Sobibor, Treblinka e Auschwitz-Birkenau.
Video del campo con Commento Audio
A chiunque avesse intenzione di intraprendere un viaggio in Polonia diretto verso Zamosc o la Foresta di Bialowieza, consiglio di fare una deviazione verso Lublino. Interessante città polacca oltre che per il suo centro storico, anche per questo campo nazista, con tutta la sua storia da non dimenticare mai.
Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com
Varcando il confine tra la Repubblica Ceca e Polonia in località Jakuszyce, si entra praticamente nel Voivodato della Bassa Slesia che ha come capoluogo Wroclaw ovvero Breslavia. Passare il confine in questo punto, conviene quando in un viaggio in Polonia vogliamo dirigerci come prima tappa a Breslavia o Poznan. Abbiamo così anche l’opportunità di fare una sosta di un giorno a BRNO, bella e interessante città ceca.
Szklarska Poreba
La Bassa Slesia è, tra le 16 province della Polonia, una delle più ricche in quanto dispone di risorse naturali pregiate. La sua città più importante e popolosa è Breslavia (Wroclaw) , situata sul fiume Oder. È una delle città più dinamiche della Polonia ed in rapida crescita economico-commerciale. La prima località polacca che incontriamo appena varcato il confine è Szklarska Poreba. E’ una cittadina polacca del distretto di Jelenia Góra. Il paese è il più grande centro turistico della zona, nonché il maggiore comprensorio sciistico delle Sudeten Mountains. Nonostante sia una città dall’importante eredità storica, colpisce prevalentemente per le sue bellezze paesaggistiche capaci di attirare migliaia di turisti in visita ogni anno. Altra caratteristica sono le diverse case tipiche in legno, presenti nella zona.
Szklarska Poreba
Szklarska Poreba
Jelenia Gora
In soli 20 chilometri da Szklarska Poreba si raggiunge Jelenia Gora. La leggenda vuole che questa lunghissima città sia stata fondata nel 1108 dal Re Boleslao Boccatorta che si ritrovò in questa località inseguendo un cervo. Infatti Jelenia Gora significa “Montagna del Cervo” (Jelenia sta per Cervo e Gora per montagna). La città essendo uscita indenne dall’ultima guerra, presenta ancora un piacevole tessuto architettonico e costituisce un’ottima base per le escursioni verso le montagne dei Giganti. Lo Stare Miasto (bisogna abituarsi a questa parola che significa Vecchia città) è caratterizzato dal Rynek (altra parola molto comune che significa Piazza del Mercato), un delle più belle della Slesia. Al centro spicca il Ratusz (Municipio).
Jelenia Gora-Ratusz
Accanto al Ratusz, una bella fontana ornata da una statua del Nettuno merita una fotografia. Mangiare all’aperto in questa piazza è veramente bello e rilassante, si respira un’atmosfera tutta particolare.
A questo punto, l’itinerario prosegue verso Breslavia e poi su a nord verso Poznan (rimandando ad altri articoli specifici la presentazione di queste due bellissime città), facendo tappa a Gniezno , prima capitale della Polonia.
Gniezno
Gniezno
Cattedrale di Gniezno – Polonia Occidentale
Personalmente ritengo doverosa una visita a questa cittadina posta su sette colline fra tre piccoli laghi. Con i suoi 70.000 abitanti distante da Poznan solo circa 65 km (…45 minuti di strada normale con traffico veramente scarso), Gniezno è stata la prima capitale della Polonia e possiede un’importantissima chiesa, una delle più antiche cattedrali di Polonia. Essa è dedicata all’Assunzione di Maria Vergine e a Sant’Adalberto. Nel 1025 vi viene incoronato re Boleslao II di Polonia (il primo re polacco, motivo per cui Gniezno diviene la prima capitale della Polonia). L’attuale cattedrale venne costruita per volere dell’arcivescovo Jarosław Bogoria Skotnicki, già rettore dell’Università di Bologna e costruttore della Cattedrale del Wawel di Cracovia , a partire dal 1342 in stile gotico secondo i Stilemi francesi dell’epoca.
Il Rynek, la vasta piazza del Mercato, é bordata di edifici in prevalenza ottocenteschi. E’ molto carina, ben tenuta ed invita a passeggiare tutt’intorno ai bellissimi palazzi, per poi imboccare la strada che conduce alla Cattedrale. Una visita all’interno di questo stupendo duomo non può mancare: detta la “madre delle chiese polacche”, situata su una collina ad ovest del mercato, é il secondo centro spirituale della Polonia dopo Czestochowa. L’interno è veramente particolare e interessante e anche un giro esterno, tutt’intorno alla chiesa, permette di ammirare nei minimi particolari questa splendida struttura architettonica, con tutti i suoi dettagli.
Frombork
Wzgorze Katedralne – Cattedrale di Frombork – Polonia Occidentale
Lasciata alle nostre spalle anche Gniezno, puntiamo direttamente su Frombork , sul confine russo, e dopo circa 330 km percorsi in poco meno di 4 ore su strade normali, arriviamo in questo piccolo borgo di circa 3.000 abitanti, dove Niccolò Copernico trascorse i suoi ultimi anni di vita ed effettuò la maggior parte dei suoi esperimenti, qui morendo nel 1543. Fondata nel 1278 sulla laguna della Vistola, Frombork fu molto danneggiata nell’ultima guerra e, dopo il 1945, fu ricostruita in stile moderno. Mentre la città bassa, proprio a seguito dei danni bellici, non offre quasi niente al turista, la collina della Cattedrale offre una cittadella episcopale fortificata circondata da mura difensive con porte e torri. La Collina della Cattedrale è la sola parte della cittadina relativamente risparmiata dai disastri della seconda guerra mondiale. La Cattedrale presenta la particolarità di essere circondata da bastioni, raro esempio questo di “Cattedrale Fortificata”. Gode di una posizione pittoresca che sovrasta il mare e la città. Con il cielo limpido si possono scorgere le coste della Russia, il cui confine si trova a soli circa sette chilometri.
Proprio qui a Frombork , il grande astronomo Copernico riuscì a dimostrare l’esattezza della sua teoria secondo la quale era la terra a girare intorno al sole. E’ consigliabile dedicare una parte della visita alla storia di questo scienziato che qui a Fromborktrascorse gli ultimi quarant’anni della propria vita. Niccolò Copernico aveva studiato, oltre che a Cracovia, presso le università di Bologna, Padova e Ferrara.
Con Frombork, abbiamo così raggiunto la Regione della Warmia: per arrivare adesso alla Masuria il passo è brevissimo e qui troveremo tanta di quella natura, paesaggi, foreste e animali, che nemmeno vi potete immaginare. Buon Viaggio.
Video con commento audio
Note – Consigli – Avvisi – Curiosità
Nelle vicinanze di Jelenia Gora si trovano anche altre tre località molto interessanti: Zamek Ksiaz, Jawor e Swidnica che consiglio vivamente di visitare, inserendo eventualmente queste escursioni nello spazio dedicato a Breslavia.
Per visitare Jelenia GGora, é consigliabile parcheggiare l’auto in un grande parcheggio comodo subito fuori della città e raggiungere lo Stare Miasto a piedi…veramente cinque minuti.
Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.co
Polonia. Dopo ben sei viaggi in Polonia con la propria auto, in inverno e in estate, attraverso tutto il Paese da Nord a Sud, da Est a Ovest, attraverso parchi, borghi, città più o meno grandi, con lunghi periodi di soggiorno, mi considero abbastanza esperto ed in grado di fornire consigli e indicazioni di qualunque genere su questo bellissimo Paese. Chiunque volesse intraprendere un viaggio in questo bellissimo Stato, può contattarmi come e quando vuole: sarò ben lieto di fornire consigli, spiegazioni in genere e indicazioni stradali.
Polonia – La Masuria
In tutti i miei viaggi, sono sempre arrivato fino all’estremo nord dello Stato, nella stupenda regione della Masuria. Dalla mia città (Lucca) fino alla punta estrema della Masuria, nei pressi del confine con l’Exclave Russa, ci sono circa 2000 km. Le strade sono più o meno buone, ma sempre molto piacevoli da percorrere per i bellissimi panorami e scorci che offrono. Il traffico è sempre molto scorrevole e abbastanza veloce, tanto da non far desiderare l’uso delle poche autostrade presenti sul territorio.
Tutte le località sopra indicate e visitate, sono state interessanti. Alcune però sono state delle vere e proprie rarità:
La Wolfsschance di Hitler, la cittadina fatta costruire dal dittatore nazista allo scoppio della guerra con la Russia, da dove poteva meglio controllare lo svolgimento delle operazioni belliche. Qui è stato girato il Film “Operazione Valchiria”.
Lo Slowinski Park Narodowy, un vero deserto di dune chiamato appunto Il Deserto Polacco.
Dune di Sabbia
Slowinski Park Narodowy
Dune di Sabbia
Mamerki, il quartier generale della Wehrmacht, ancora con i Bunker dei più noti generali.
Il Parco Naturale più grande d’Europa, dove si può accedere solo con la guida prenotando in anticipo e dove si possono incontrare, oltre ai consueti animali selvatici, anche la lince, il bisonte europeo addirittura con un po’ di fortuna anche il lupo.
Bisonti
Vecchio ingresso dell’800
Vecchio Lupo
6) I tre Campi di Concentramento più grandi: Auschwitz – Birkenau – Majdanek
Birhenau
Auschwitz
Majdanek
Non sto comunque qui ad elencarle tutte; seguendo i miei articoli potrete constatare da voi stessi la particolarità e la bellezza di tutte queste località che sono comunque solo una piccola parte rispetto a tutto quello che vi può offrire la Polonia.
IL PAESE IN GENERALE
Considerazioni Generali
La Polonia, rispetto all’Italia, ha 22.000.000 di abitanti in meno su una superficie di 12.000 kmq in più rispetto al nostro Stato. Per questo motivo rimarrete sorpresi dai grandi spazi, dalle grandi foreste, da regioni che hanno oltre 1000 laghi (in Masuria si parla addirittura di circa 3000 laghi). Questo anche perché nel Paese non esistono montagne, ad eccezione dei monti Tatra lungo il confine con la Slovacchia (vedi Zakopane). Solo il 30% del territorio è collinare e solo una minima parte di questo 30% arriva ad un’altezza di 300 msl. Grazie a questi spazi, alla lunga distanza tra loro dei centri abitati e da un numero ben inferiore rispetto a noi di veicoli, in Polonia si viaggia con piacere anche sulle strade normali, osservando tranquillamente il panorama e con tempi di percorrenza abbastanza brevi. Si può calcolare una media di circa 75/80 km su strade normali e su lunghe percorrenze, con tendenza all’aumento nella zona della Masuria (per esempio 200 km si fanno tranquillamente in due ore e mezza).
Riferimenti Storici
Dal punto di vista storico questo Paese offre molte cose importanti e particolari, spesso anche collegate alla nostra storia, vedi Napoleone e la cavalleria Polacca (guardia armata personale dell’Imperatore) che proprio in Italia scrisse i versi che diventeranno poi l’inno nazionale polacco. Riferimenti alla prima guerra mondiale. Addirittura la seconda moglie del re Sigismondo I, la regina di Polonia, era Italiana: Bona Sforza di Aragona. Fu peraltro lei che importò nello Stato molte delle nostre verdure, tant’è che quella che noi chiamiamo Insalata Russa, i Polacchi la chiamano Insalata Italiana (…e i Russi Insalata Polacca). Non bisogna poi dimenticarci che in Polonia esistevano oltre 100 campi di concentramento, alcuni dei quali ancora oggi visitabili, quali Auschwitz, Birkenau (loc. Oswiecim), Majdanek (loc. Lublino), La Rotunda (loc. Zamosc).
Wenecja – Biskupin
nei pressi di un bellissimo lago, dove qui invece aveva la sede il Quartier Generale della Wermacht. Ancora oggi esistono quasi tutti i bunker dei più noti generali tedeschi, con le centrali elettriche e la stazione ferroviaria. Sia La Tana del Lupo che Mamerki, sono inseriti in un bel contesto paesaggistico, tra bei sentieri nelle foreste tra laghi e paludi. Un’altra curiosità veramente molto particolare, è la risalita del canale Ostroda-Elblag con un battello che in certi tratti esce dall’acqua e, agganciato da una cremagliera, risale le colline per poi rigettarsi nel canale: é veramente una cosa singolare e da provare (informarsi bene su “Canale Ostroda – Elblag)
Canale Ostroda-Elblag
Polonia Curiosità
Molte poi sono le curiosità che offre questo Paese: un vero desertodove le truppe della Afrika Korps di Rommel effettuarono il loro addestramento prima di invadere gli Stati Settentrionali dell’Africa , la Ferrovia a scartamento ridotto più vecchia d’Europa, ancora funzionante, nel piccolo paesino di Wenecja e il villaggio diBiskupin, museo archeologico all’aperto, ricostruito sul luogo dove per puro caso fu riportato alla luce questo villaggio addirittura appartenente all’età del ferro. Ci sono poi curiosità riguardanti il secondo conflitto mondiale, con la famosa Wolfsschanze (Tana del Lupo), la cittadella di Hitler da dove controllava la Campagna Bellica contro la Russia. Era una vera e propria città con tanto di stazione ferroviaria e aeroporto, con bunker incredibilmente grandi e resistenti; si pensi che le pareti del bunker di Hitler avevano uno spessore di ben 8 mt. La Tana del Lupo si trova nei pressi di Ketrzyn in località Gerloz, dove è stato girato il noto film “Operazione Valchiria”. A circa 20 km dalla Wolfsscanze, si trova un’altra località di nome Mamerki,
Ci sono poi curiosità riguardanti il secondo conflitto mondiale, con la famosa Wolfsschanze (Tana del Lupo), la cittadella di Hitler da dove controllava la Campagna Bellica contro la Russia. Era una vera e propria città con tanto di stazione ferroviaria e aeroporto, con bunker incredibilmente grandi e resistenti; si pensi che le pareti del bunker di Hitler avevano uno spessore di ben 8 mt. La Tana del Lupo si trova nei pressi di Ketrzyn in località Gerloz, dove è stato girato il noto film “Operazione Valchiria”. A circa 20 km dalla Wolfsscanze, si trova un’altra località di nome Mamerki,
Polonia – La Cucina
Per ciò che riguarda il cibo, devo dire che mangiare in Polonia è molto diverso, ma piacevole. La cucina è prevalentemente a base di verdure in modo particolare cavoli e patate, ma anche la carne è molto presente e di ottima qualità. Non esiste una pasta come primo piatto, ma esistono i famosi Pierogi, grossi tortelli (una porzione é costituita da 5 pierogi) presenti in diverse varianti tra le quali: con ripieno di patate, con ripieno di cavoli e funghi e con ripieno di carne. Il condimento è comunque sempre lo stesso: soffritto di cipolla e pancetta. Molto Buoni.
Pierogi
Dal punto di vista economico, la Polonia è ancora oggi (2017) per noi, un paese veramente molto conveniente. Il cambio (novembre 2017) è di circa 1 a 4, cioè con 25 euro si acquistano 100 Zloty. Se pensiamo, tanto per dare un’idea, che un infermiere o un operaio specializzato guadagnano circa 1500 zloty al mese, provate a pensare cosa potete fare in ferie con 1000 euro quando al Cambio (Kantor) vi danno 4000 zloty.
Polonia – Arte e Architettura
Anche dal punto di vista artistico la Polonia offre molto. Tanti sono gli edifici, palazzi e chiese molto interessanti, dove peraltro quasi sempre salta fuori la mano e l’estro di qualche artista italiano. Per non parlare poi dei numerosi castelli sparsi un po’ ovunque come quello enorme di Marienburg a Malbork, nei pressi di Elblag, altra bella località, il Wawel di Cracovia, il castello di Reszel, quello di Ksiaz nei pressi di Breslavia,Lidzbark Warminski e molti altri ancora.
Lidzbark Warminski
Ksiaz (Breslavia)
Wawel (Cracovia)
Per finire, il Polacco è una persona discreta, educata e riservata, ma quando si trova a contatto con un Italiano si apre e diventa molto affabile. Dialoga molto volentieri anche perché per il Polacco l’Italia è ancora un mito, per cui quando può darti un’informazione o un aiuto qualsiasi, lo fa sempre molto volentieri. C’è molto feeling tra Polacchi e Italiani.
All’interno della Categoria Polonia, potrete trovare altri articoli specifici con maggiori dettagli e informazioni sulle località menzionate nella descrizione sovrastante.
Note – Consigli – Avvisi – Curiosità
1) Quando si saluta un amico/a o conoscente col bacio, lo si fa tre volte (guancia dx – guancia sx – guancia dx)
2) Prestare molta attenzione ai limiti di velocità nei centri abitati…appena sgarrate, trovate puntualmente la polizia.
3) Non bevete bevande alcooliche se dovete guidare perché la polizia effettua severi controlli.
4) Il prezzo medio in un buon ristorante oscilla intorno ai 15 euro o 20 euro se vi trovate in una bella piazza di qualche grossa città in un ottimo ristorante. Altrimenti in trattorie, anche di passaggio, spenderete dai 7 ai 10 euro.
5) Il costo del gasolio (Novembre 2017) è di circa € 1,10/1,15…usate un po’ di additivo perché il combustibile non è proprio di buona qualità.
6) L’ufficio di cambio (Kantor in Polacco) più conveniente, è sempre quello che troviamo immediatamente varcato il confine polacco.
7) Nella Masuria, in Agosto, si può passare dai 25° del giorno agli 8/9 della notte se ci troviamo in campagna o nelle foreste. In inverno si raggiungono, nel nord del Paese, temperature anche di 25° sotto zero. Però il freddo è secco e, se ben coperti, non è così insopportabile come si può pensare.
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