Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Mese: Settembre 2018

Poznan – Una favola di altri tempi


Poznan – Una delle più antiche e più belle città della Polonia


Video con Commento Audio



Poznan – Motivi e Suggerimenti di viaggio

Nei miei programmi di viaggio in Poloniacinque sono sempre state le città da me ritenute più importanti e imperdibili da visitare. Dopo aver visto Danzica (Gdansk)), Varsavia (Warszawa), Cracovia (Krakow) e Breslavia (Wroclaw), mancava all’appello solo Poznan. Ho deciso quindi di visitarla accuratamente e così è stato. La visita si abbina bene anche alla contestuale scelta di visitare Breslavia, trovandosi a soli 200 km circa di distanza e organizzando quindi un viaggio nella parte occidentale del Paese.

poznan, polonia, wielkopolski

Stary Rynek

Poznan – Sensazioni ed Impressioni

Poznan è una città frizzante in qualsiasi momento della giornata, con i suoi numerosi ristoranti, pub e caffetterie. Anche la numerosa popolazione studentesca della città contribuisce non poco a creare un’atmosfera veramente particolare, del tutto indipendente dal turismo. La prima sensazione che si ha giungendo nel centro storico, è quella di trovarsi in una favola d’altri tempi.

poznan, polonia, wuelkopolski

Case nel Rynek

Descrizione generica

La città è una piccola metropoli di oltre mezzo milione di abitanti ed è collocata in una delle regioni più avanzate della Polonia, di cui è stata la più antica capitale. I suoi abitanti sono persone aperte, competenti, affidabili. Grazie a questa tradizione di competenza ed affidabilità è stato possibile creare qui a Poznan, negli anni ’50, uno dei più grandi quartieri fieristici dell’Europa centro-orientale, nonostante la crisi economica in cui versava il nostro continente nell’immediato primo dopoguerra.

Posizionata nel centro ovest della Polonia, è  una delle più antiche e più belle città della nazione. Bagnata dal fiume Warta, Poznan è un importante centro di forte tradizione  mercantile e accademica per la sua prestigiosa università. E’ una città  dinamica, giovane ed animata, ricca di contrasti tra moderno ed antico ed importante nodo  di comunicazione anche internazionale. Molto numerosa è  la popolazione studentesca, vivace protagonista della vita cittadina.

Poznan – Un po’ di Storia

Il primo insediamento venne edificato nell’VIII secolo, nella zona dell’attuale cattedrale, che divenne il nucleo centrale della città di Poznań.

Nel X secolo la zona passò sotto il dominio della dinastia dei Piast, i quali vi edificarono la loro roccaforte. Originariamente la città era situata sulla sponda destra del fiume Warta

Nel 968 fu edificata la Cattedrale di Poznan che divenne il luogo di sepoltura dei primi monarchi polacchi

Nel 1386 con la dinastia degli Jagelloni, iniziò l’età d’oro di Poznan. La città diviene il nodo cruciale delle rotte commerciali di tutta la Polonia.

Nel 1793 dopo la seconda spartizione della Polonia la città cadde sotto il dominio della Prussia.

Durante la seconda guerra mondiale Poznań, divenne parte delle Aree polacche annesse alla Germania nazista. La popolazione ebraica della città pre-guerra, circa 2.000 persone, venne quasi totalmente sterminata nell’Olocausto.

Nel 1956 gli operai della città insorsero contro il regime comunista, in quella che divenne celebre con il nome di Rivolta di Poznań.

Visita della città

 A mio avviso, sei sono i punti principali della visita da non perdere:

  1. Il Rynek
  2. Il Castello
  3. La Chiesa di Sant’Antonio
  4. Il Quartiere di Ostrow Tumski con La Cattedrale
  5. Il Parco di Malta
  6. Il Parco della Cittadella

Di riserva

  • Il Vecchio Zoo
  • Wielkopolski Park Narodowy

Due giorni  pieni sono sufficienti per vedere i primi sei punti, ma  per godersi al meglio i grandi spazi e le attrazioni del Parco della Cittadella e del Parco di Malta, un’altra mezza giornata sarebbe opportuna.

Stary Rynek

Anche se sarebbe più corretto  iniziare la visita dall’Isola della cattedrale (Ostrow Tumski), il nucleo più antico della città, è sicuramente questa l’attrazione maggiore di Poznan ed è quindi questo il luogo in cui il turista si dirige immediatamente.

Lo Stary Rynek era una volta il Mercato Vecchio, cuore dell’amministrazione e del commercio della città. La piazza è definita da case molto particolari e variopinte, di stili diversi, in gran parte ricostruite dopo le distruzioni della seconda Guerra Mondiale.  Le caffetterie, i bar ed i ristoranti che circondano la piazza, la rendono oltre che molto bella, anche molto frequentata.

poznan, polonia, wielkopolski, rztusz

Ratusz (Municipio)

Il bello di questa attrazione, è quello di passeggiare tutt’intorno alla piazza, ogni tanto  alzare gli occhi, guardarci attorno…i particolari, i negozi, i colori delle case.

Al  centro della piazza si stacca sopra tutte le altre costruzioni il Ratusz (Municipio),     costruito all’inizio del  secolo XIV, che merita veramente un’attenzione particolare per la sua bellezza ed il suo stile originale. Da un balconcino della torre centrale, alle ore 12 precise, si affacciano due caproni meccanici che battono le ore scambiandosi dodici colpi di corna, secondo una vecchia leggenda. Poco prima di mezzogiorno una piccola banda, attraversando la  piazza, preannuncia tale evento  allegorico.

Il Castello

Dopo aver assistito a questo piccolo spettacolo che attira veramente molta gente, possiamo continuare il giro della piazza, in senso antiorario,  ed avvicinarsi alla via Franciszkanska che ci conduce direttamente al Castello ed alla Chiesa dei Francescani.

poznan,polonia,wielkopolski,castelli

Il Castello

Più volte distrutto e rifatto, l’unica ala superstite ricorda più un palazzo del ”700 che un castello  vero e proprio. Oggi vi ha sede un museo ricco  di mobili, ceramiche, porcellane, vetri, argenti e arazzi.

Chiesa dei Francescani

In cima alla Franciszkanska, di lato al Castello, troviamo la Chiesa dei Francescani intitolata a Sant’Antonio da Padova. Eretta tra il XVII e XVIII secolo conserva, al suo  interno  a tre navate, stucchi e pittore molto  importanti.

Il Quartiere Ostrow Tumski

Lasciamo la Stare Miasto (città vecchia) ed il Rynek, per spostarci nella parte nor-est della città. Attraversiamo il fiume Warta ed entriamo nel quartiere Ostrow Tumski.

Questa parte della  città è  chiamata anche l’Isola della Cattedrale; qui sorse il primo nucleo di Poznan, dove risiedeva il Re protetto da una cerchia muraria fortificata, mentre fuori dalle mura vivevano gli artigiani e si tenevano i mercati.

poznan,polonia,wielkopolski

La Cattedrale dei SS Pietro e Paolo

Nell’Isola si trova la bellissima Cattedrale, costruita nel 968 e ricostruita, dopo la Seconda Guerra Mondiale a causa dei grandi danni subiti, nelle originarie forme gotiche, ma conservando però le cappelle in stile barocco.

La chiesa, consacrata ai SS Pietro e Paolo, si presenta con una facciata alta e  stretta,  serrata da due possenti torri con coperture barocche. L’interno a tre navate, in puro stile  gotico con tracce qua e là anche di stile romanico, è molto bello; attraverso una piccola scala sotto la torre nord, si può  accedere alla cripta dove si trovano  i  resti delle due chiese preesistenti  e di alcune tombe forse dei primi sovrani  polacchi.

 

 

 

Il Parco di Malta

Uscendo  dall’Isola della Cattedrale ed attraversando  il  piccolo fiume Cybina, in breve tempo raggiungiamo il bellissimo Parco di Malta: qui possiamo riposarci, rilassarci, mangiare e divertirsi…non ci sono monumenti o riferimenti storici da visitare.

Al  centro  del  parco si trova un lago artificiale costruito  nel 1952 e lungo circa due chilometri,  tutto  circondato  da interessanti strutture sportive sia estive che invernali, tra le quali una  pista artificiale da  sci, una pista di pattinaggio sul  ghiaccio e bei percorsi  per ciclisti e pattinatori. Una piccola ferrovia a scartamento ridotto consente, con i suoi caratteristici  trenini, di attraversare il parco da un’estremità all’altra, per raggiungere agevolmente le attrezzature sportive ed i punti turistici più importanti, tra i quali il nuovo Zoo.

poznan,polonia,wielkopolski,malta

Il Parco di Malta

Per i  suoi grandi spazi verdi, la possibilità in estate di fare il bagno e le numerose infrastrutture, oggi il  Parco  di Malto è diventato il centro di svago preferito dai  Pozniani.

Il Parco della Cittadella

L’altro parco cittadino, un tempo cittadella fortificata, è costituito da un immenso spazio verde tutto  racchiuso all’interno di possenti mura. Si trova un po’ distante dal centro della città, per cui è indispensabile usare un mezzo pubblico oppure spostarsi con la propria autovettura: non ci sono assolutamente problemi di traffico e si trova facilmente da parcheggiare proprio davanti all’ingresso  principale  della Cittadella.

All’interno di questo  parco,  si può visitare un interessante museo all’aperto di armi e mezzi  militari sia polacchi che russi, della Seconda Guerra Mondiale: all’interno di  questo spazio c’è  anche un punto di ristoro dove poter mangiare o bere qualcosa.

Sarà  bellissimo fare unna lunga passeggiata nel parco, immersi  in un verde da un colore veramente  splendido e magari sedersi su qualche panchina per leggere un po’ di storia su questa cittadella, un tempo prussiana, considerata  il forte di  artiglieria più grande d’Europa e che ha vissuto tante  battaglie importanti. Non sarà  difficile incontrare nel parco alcuni personaggi che lo attraversano in largo e lungo indossando divise militari di altre epoche, e lasciandosi intervistare e fotografare molto gentilmente.

Considerazioni e Note

Sempre per chi avesse tempo, interessante sarebbe anche passeggiare intorno al quartiere dell’Università e nella parte moderna di Poznan: zone veramente belle, con giardini e verde ovunque e ben  curati, addirittura lungo le rotaie dei tram per alleggerire l’impatto di questi mezzi con la città. Si possono inoltre ammirare particolari ed interessanti strutture architettoniche moderne.

Una piccola chicca, è  il vecchio ZOO ormai quasi privo di animali e in fase di  smantellamento. E’ stato soppiantato quasi completamente dal più ampio e moderno Zoo di Poznan divenuto il  più importante e famoso della  Polonia. La visita è interessante non certamente per i pochi animali rimasti, ma per osservare le vecchie strutture sulla base delle quali venivano allestiti gli Zoo nell’800.

Personalmente, essendomi fermato tre giorni  e mezzo a Poznan, ho avuto anche la possibilità di visitare il Wielkopolski Park Narodowy, un bellissimo parco forestale ben  organizzato  in località Mosina a circa 18 chilometri da Poznan,  con una grande varietà  di  interessanti sentieri anche percorribili in una sola mezza giornata. In questo parco si accampò Napoleone durante la marcia per l’Invasione della Russia e dove fece rifornimento di acqua ad una sorgente, oggi sostituita da un pozzo, chiamato appunta Fonte di Napoleone.

Conclusioni

Come si può capire bene anche da questo articolo, la Polonia non è solo Cracovia, Danzica o Varsavia. Molte sono le  località belle, più o meno grandi e più o  meno interessanti, ma sicuramente due sono le città  che raccomando in modo  particolare e che non tutti coloro che sono stati in Polonia hanno potuto visitare, forse anche perché non ben documentati  su questa bellissima Nazione: POZNAN E BRESLAVIA due città che offrono molte attrazioni anche nei loro dintorni.



Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tanti video girati in tutta Europa. Grazie


Tirana – La Capitale meno conosciuta, ma non per questo la meno interessante.

Tirana

Tirana – mangia il Byrek e bevi il Rakì

Tirana. Piazza e Monumento a Skanderbeg
Piazza Skanderbeg – Monumento all’Eroe albanese

Ho trascurato ogni e qualsiasi pregiudizio che, inutile nasconderlo, si è creato negli ultimi anni intorno all’Albania ed ai suoi abitanti. Dopo essermi ben  documentato  su tutto quanto di interessante ci possa essere in questo paese, mi sono fortemente deciso di volerlo visitare. Per cui guide alla mano (indispensabili), cartine e appunti vari raccolti un po’ qua e là, sono partito per un giro nei Balcani  con sosta anche a Tirana.

Tirana. Facciata del Museo
Museo Storico

Capitale amministrativa ed economica dell’Albania, Tirana è oggi una metropoli con poco meno di 800.000 abitanti provenienti un po’ da tutto il paese. E’ una città moderna, giovane, ordinata ed in continua fase di sviluppo.

Tirana. Il famoso Hotel Tirana
Il famoso Hotel Tirana

 

Tirana – Impressioni

L’impressione che si ha passeggiando per Tirana, è quella di una città  in pieno risveglio dopo anni di repressione esercitata dal regime di Enver Hoxha.

Anche i monumenti ed i riferimenti a quel periodo, fanno ormai parte del normale arredo turistico della città e quindi  motivo di curiosità e di foto  da parte dei turisti.

Tirana è praticamente un concentrato della storia albanese. Già nella sola piazza Skanderbeg si possono osservare le tracce di tutti i periodi che hanno caratterizzato la storia del Paese e della Capitale.Ll’epoca ottomana con l’ANTICA MOSCHEA DI Et’hem Bey, il periodo italiano con gli edifici istituzionali più importanti ed i grandi bulevard, gli anni del comunismo con il Museo Storico nazionale, l’Hotel Tirana e il Palazzo della Cultura.

Da non perdere la visita della Moschea e del Museo Storico.

Tirana. Piazza Skanderbeg
Piazza Skanderbeg
Tirana. Monumento a Skanderbeg
Tirana – Monumento a Skanderbeg

Questa piazza rappresenta il centro di Tirana e simbolicamente dell’intera Albania. Sicuramente il  primo monumento un po’ inquietante che attira l’attenzione ed incuriosisce il turista è la statua equestre di Skanderbeg.

L’ eroe albanese il mito anti-ottomano che guidò il  popolo contro i Turchi.

Visita della Città

Non sono molte le opere di rilevanza storica o architettonica da visitare, ma in alternativa, passeggiando con attenzione intorno alla piazza Skanderbeg, si possono osservare alcune opere particolari, tra le quali il Bunker Museo, i vecchi edifici italiani dell’epoca fascista, ed alcuni palazzi  particolarmente variopinti.

Staccandoci lentamente dalla Piazza Skanderbeg ed oltrepassando il piccolo fiume Lana, in direzione sud verso l’Università, il primo monumento discutibile che incontriamo sulla nostra sinistra è la famosa Piramide di Hoxha.

Tirana. La piramide di Oxha
La Piramide di Hoxha

Questo edificio, una delle più controverse testimonianze architettoniche del periodo comunista, era il museo  di Enver Hoxha, da tutti definito La Piramide, per la sua forma. Concepito come celebrazione eterna della gloria del Dittatore, oggi la piramide non trova pace. Dopo diverse trasformazioni e destinazioni, addirittura anche in discoteca, attualmente  le sue pareti servono solo come scivolo  preferito dai bambini della capitale. Una visita all’interno di questa struttura è  consigliabile.

Il Bllok

Anche il Bllok e la villa del dittatore, fanno parte dei luoghi d’interesse turistico, e la loro  visita inizia proprio dal Post Bllok, il Posto di Blocco, memoriale dell’isolamento comunista inaugurato il 26 marzo del 2013.

Il sito è  costituito dall’installazione di tre elementi: il Bunker TRIII 1976 I che durante gli anni della dittatura proteggeva l’ingresso del quartiere,  una sezione del muro di Berlino donata dalla Germania al Comune di Tirana e un tratto della struttura di pilastri che reggeva le gallerie della miniera di Spac, tragico luogo  di detenzione e  lavori forzati per i prigionieri  politici.

Una volta superato il Post Bllok, si accede al Bllok vero e proprio, cioè il  quartiere una volta riservato esclusivamente alle residenze dei funzionari del Partito e dello stesso Hoxha, e il cui accesso era rigorosamente vietato ai comuni cittadini. Oggi il Bllok si è  trasformato  in un bellissimo rione ricco di locali  alla moda, bar, ristoranti e pub di ogni genere.

Nel Bllok è visibile  ancora, in perfette condizioni, l’abitazione del dittatore Enver Hoxha.

Tirana – Acquisti

Nelle vicinanze del Bllok,  si trova il Myslym Shyri, il principale quartiere dello shopping di Tirana dove si può  trascorre un bel po’ di tempo alla ricerca di acquisti originali. Qui si può veramente acquistare di tutto.  Una tempo questo quartiere era il Bazar  della Capitale, demolito in seguito dal regime, ed oggi è sostituito da numerosi negozi di ogni genere.

Tirana. Per le vie della città.
Myslym Shyri

Per chi non trovasse comunque niente di interessante tra questi  negozi, può sempre recarsi nella parte occidentale di Tirana, nel quartiere Pazari i Ri, dove  si trova  il Nuovo Bazar, creato nel 1928, tutto circondato da palazzi e varie costruzioni un po’ stravaganti ed accuratamente variopinte.  Il mercato, formato da 60 botteghe, oltre a carne, pesce, frutta e verdura, espone  ogni altro genere di articoli, compresi souvenir, vecchi oggetti e addirittura tabacco sfuso  di varie qualità.

Tirana. Il Mercato moderno.
Pazari i Ri

Tirana – Vita Notturna

Ma se di giorno la capitale è vivace,  frizzante ed abbastanza frenetica, la notte lo è ancora di più. Quando il caldo torrido del pomeriggio cala, i Tiranas, i cittadini della  capitale,  cercano refrigerio nel  fresco della sera. Allora i ristoranti si riempiono, i bar sono affollati così come pure i casinò, il traffico continua ad essere intenso, ma  tutto però è ordinato, pulito e ben curato anche nei particolari.

Non c’è  niente di meglio di tutto questo, dopo una giornata passata sotto il sole, in giro per  scoprire questa giovane, moderna e inaspettatamente ordinata capitale.

…dimenticavo: non trascurate né sottovalutate la cucina albanese. E’ molto varia, singolare e veramente ottima.

                                                 Video con Commento Audio 

Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tantissimi video girati in tutta Europa. Grazie

Bolgheri e Castagneto Carducci – Due imperdibili borghi labronici

 

 

I borghi del Poeta Giosuè Carducci

Come ormai ben noto a tutti gli Italiani e non solo, la Toscana è ricca di bei Paesi, Cittadine e Borghi medievali, caratteristici e ben curati.  Trovandomi per alcuni giorni  in zona Piombino, ho scelto  di fare una gita a Bolgheri e Castegneto  Carducci,  due borghi già visti più volte, ma che riescono sempre ad emozionarmi per il loro fascino, la loro storia e la loro tradizione culinaria.

Queste due imperdibili località della provincia di Livorno, storicamente legati tra loro dal  Poeta Giosuè Carducci, si trovano a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra e possono essere tranquillamente visitate entrambe nell’arco di una giornata. Per questo motivo, ho inteso inserirli in un unico articolo: sarebbe assurdo andare in un borgo senza visitare l’altro.

 

Bolgheri

 

bolgheri, maremma, livorno, toscana

Il Castello

Poco oltre il  bivio per Marina di Bibbona, di fronte all’oratorio ottagonale di San Guido, si apre il famoso viale dei Cipressi, più volte celebrato dal poeta Giosuè Carducci.

Questo incredibile e lungo viale, seguendo l’ondulazione del terreno, ci conduce proprio di fronte al castello. Scendendo  leggermente sulla destra, immediatamente prima dell’ingresso, si trovano due comodissimi parcheggi,  dove lasciare l’auto ed iniziare così la visita a piedi.

Si accede al borgo passando sotto l’arco del castello ristrutturato nel 1895 su disegno di Tito Bellino. Fa parte del complesso il Palazzo della Gherardesca, la Porta Urbana sottostante alla torre, che fa appunto da accesso al borgo, e la chiesetta dei Ss. Giacomo e Cristoforo, d’impianto romanico. Appena sopra la porta si nota il grande stemma dei conti Della Gherardesca, antica casata nobile proprietaria del castello fin dal 1200.

Nella rustica piazzetta al centro del paese, si trova la casa dove Carducci abitò da bambino dal 1838 al 1848 e subito  nelle vicinanze, la statua di Nonna Lucia, la nonna del Poeta.

bolgheri, livorno, maremma, toscana

Nonna Lucia (la nonna di Giosuè Carducci)

La visita del borgo  non richiede molto tempo. E’ consigliabile effettuarla con tutta calma per godersela completamente. Ci conquista con il suo centro raccolto, le caratteristiche case in pietra e mattoni, le botteghe ricche di prodotti eno-gastronomici, i ristorantini ed i bar-enoteche.

Prestando  attenzione, noteremo un po’ ovunque particolari originali, nati dalle  più svariate idee, creati con fantasia e ben curati. Il borgo è perfetto per una passeggiata rilassante che potrete trascorrere curiosando tra le caratteristiche botteghe ed i vicoli del borgo e gustandovi magari una bella merenda od un aperitivo.

 

Album Fotografico

 

Castagneto Carducci

 

Castagneto Carducci, livorno, maremma, toscana

Castagneto Carducci – Vecchie abitazioni

Una volta usciti dal borgo del Carducci ed imboccato di nuovo il viale dei cipressi con direzione mare, ad un certo punto sulla nostra sinistra, molto evidente,  una deviazione ci conduce a Castagneto Carducci, altro bel borgo più  grande del precedente,  con stradine costellate di piccole meraviglie storico-artistiche.  Il nome, come si può ben dedurre, deriva dalla zona in cui si trova l’abitato, ricca di castagni secolari  e dal nome del poeta che anche qui trascorse la sua prima giovinezza.

 

Una visita più attenta, qui richiede un maggior tempo a disposizione. Il borgo  è  ben più  grande del precedente e  maggiori sono gli edifici di interesse storico.

 

Album Fotografico

 

Tra le chiese, spicca  San Lorenzo, di epoca medievale. Ristrutturata agli inizi  del XX secolo è stato successivamente aggiunto il campanile in stile neo medievale. Anche la chiesa del Santissimo Crocifisso e quella della Madonna del Carmine sono altre due strutture architettoniche degne di nota.

Nella parte alta del borgo si può inoltre visitare la casa di Giosuè Carducci, che conserva materiale sulla vita e sulle opere del poeta.

Pur tuttavia, per chi  non fosse interessato ad aspetti storico-artistici, sarà comunque piacevole e rilassante passeggiare per le stradine del borgo. Si potranno osservare le case, le piccole piazzette e i tanti particolari anche qui numerosi e ben curati. Per un buon pranzo, non ci sarà che l’imbarazzo della scelta tra i numerosi ed ottimi ristoranti…OCCHIO PERO’ AI PREZZI.

 

Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

Visita il mio Canale YouTube e Iscriviti. Troverai tanti video girati in tutta Europa. Grazie


Cabo da Roca e Sintra – Due particolari mete portoghesi imperdibili

 

 

Cabo da Roca – Estremo punto occidentale dell’Europa

cabo da roca, portogallo

Cabodaroca-Sintra Oceano Atlantico – La selvaggia costa portoghese

CabodaRoca-Sintra. Per chi ha occasione di soggiornare alcuni  giorni a Lisbona, non può e non deve perdersi queste due località: Cabo da Roca e Sintra. Distano rispettivamente da Lisbona 40 e 30 chilometri,  si trovano entrambe sulla stessa direzione e quindi facilmente raggiungibili.

 

CabodaRoca-Sintra

Il luogo era già conosciuto al tempo dei Romani col nome Promontorium Magno. Situato a 38º 47′ di latitudine nord e 9º30′ di longitudine ovest, questo promontorio è un punto di riferimento fondamentale per chi naviga lungo la costa. E’ il punto più occidentale del continente europeo, come certificato sulla pergamena che vi verrà rilasciata, dietro vostra richiesta ed un piccolo contributo, da un apposito ufficio sul posto, e che vi potrete portare a casa come originale souvenir.

Non è un luogo visitato per monumenti o altre strutture artistiche e architettoniche.  E’ semplicemente un piccolissimo villaggio situato su un promontorio, con il suo bellissimo faro ancora funzionante e quindi operativo, che si affaccia su un tratto della costa atlantica tra i più selvaggi del Portogallo ad un’altezza  di circa 150 metriSono visibili pur tuttavia alcuni ruderi di un’antica fortezza del XVII secolo, che svolgeva la funzione di difesa dell’entrata marittima di Lisbona al tempo delle Guerre Peninsulari. Il panorama è così straordinario che di per sé giustifica la visita di questo luogo.

Si respira veramente un’atmosfera particolare, isolata e rafforzata dallo sviluppo molto limitato della zona: esiste solo il faro, una caffetteria, un negozio di souvenir e poco altro.    Ma è proprio questo paesaggio drammatico, battuto dal vento, la vera attrazione che  la maggior parte dei visitatori si aspetta di vedere. Una volta si pensava che queste scogliere battute dal vento, fossero  i confini del mondo.

Non c’è da pagare alcun biglietto, esiste un ampio parcheggio gratuito e diversi sentieri per chi desidera effettuare visite più lunghe anche se il vento non sempre lo consente,

Inutile sottolineare che il momento migliore per apprezzare questo luogo é il tramonto.

 

Cabodaroca-Sioontra Video con Commento Audio

 

Cabodaroca-Sintra

Sintra è una località del Portogallo, nel distretto di Lisbona, costituita da tre distinti agglomerati: nella parte bassa Sao Pedro, centro commerciale, ed Estefania nei pressi della stazione, con il vasto parco municipale, mentre la località turistica che ci interessa particolarmente, si trova nella parte alta: la minuscola Vila Velha.

sinttra, vila velha, portogallo, sierra de sintra

Sintra – Vila Velha

Questa cittadina molto pittoresca, con un clima collinare leggermente più fresco, attirò in passato la nobiltà e l’èlite del Portogallo che la scelsero nel tempo, come residenza estiva, costruendovi singolari palazzi e residenze stravaganti. Con la Sierra omonima e il magnifico paesaggio di rocce e di giardini, è stata dichiarata dall’Unesco: Patrimonio mondiale dell’Umanità.

sintra, vila velha, portogallo, sierra de sinttra

Sintra – Vila Velha

Vila Velha

Vila Velha è particolarmente affascinante, con graziose vie acciottolate cinte da case tradizionali, negozi e bar, tutti raccolti attorno al Palazzo Nazionale.  E’ particolarmente piacevole passeggiare per le sue trade e non solo per i negozi e locali di ogni genere, ma anche di bei palazzi e particolari architettonici degni di nota. Tra tutti spicca il Paco Real, conosciuto anche con il nome di  Palacio Nacional de Sintra (da non confondere con il Palacio Pena che è poi la vera attrazione di Sintra, e che vedremo più  avanti).

Il Palacio Nacional

Il Palacio Nacional è un complesso di costruzioni eterogenee, in parte anche in stile gotico-moresco, che merita essere visitato anche all’interno dove si trovano, tra le tante  sale, quella delle guardie, la sala degli Arabi, con una fontana centrale e azulejos in rilievo e la sala del Gran Consiglio, sicuramente la più bella, tutta rivestita  di azulejos del ‘600. Qui lo stile moresco-sivigliano, la fa veramente da  padrone.

Interessante e singolare è anche il Museu do Brinquedo, un museo del giocattolo con 30.000 oggetti da collezione e, per chi ha voglia di camminare, il Castelo dos Mouros,  costruito dagli  Arabi a circa 2,5 chilometri per una strada tra rocce scoscese.

Sintra ha veramente molto da offrire ai suoi visitatori e non sorprende che sia la gita in giornata più apprezzata partendo da Lisbona. Ma indiscutibilmente l’attrazione principale di questa località è il Palacio da Pena, raggiungibile anche con navette che fanno continuamente la spola con partenza nelle vicinanze del parcheggio.

 

Album Fotografico

 

Cabodaroca-Sintra Storia e descrizione del  Palazzo Nacional da Pena

Il palazzo fu fatto costruire dopo il 1840 da Maria II di Braganza (18191853), come regalo di nozze per il marito, re Ferdinando II del Portogallo, sulle rovine di un convento gerolamitano del ‘400 e progettato dall’architetto e barone tedesco Ludwig von Eschwege.

sintra, palazzo de pena, portogallo, sierra de sintra

Sintra – Palazzo da Pena

Questa stravagante e fiammeggiante costruzione, è un insieme di stili Moresco, Manuelino, Gotico, Rinascimentale e Barocco che qui si mischiano in un eclettico quadro e ricordano i famosi  castelli della Baviera di Luigi II.

 

Cabodaroca-Sintra    Visita del Palazzo

Salita la rampa principale e passati sotto l’antica porta moresca, si accede al  cortile principale da dove l’impatto con il palazzo è veramente notevole. Ogni sezione dell’esterno è singolarmente decorata con colori vivaci e belle sculture in pietra. All’interno, le sale di rappresentanza sono state mantenute come erano nel 1910 quando la corte reale portoghese scappò in Brasile per sfuggire alla rivoluzione. 

Da questo cortile inoltre, si gode di  uno stupendo panorama: verso est sulla città e sulla Sierra, mentre sul retro, ad ovest, la vista spazia sulla costa, sull’oceano Atlantico e sul  bellissimo Castelo Dos Mouros.

Il Palazzo da Pena è una meravigliosa costruzione veramente stravagante, forse una delle migliori attrazioni turistiche della regione di Lisbona. Nel 1995 è stato dichiarato, dall’UNESCO, Patrimonio dell’Umanità (come tutto il centro storico della cittadina). Il 7 luglio 2007 è stato eletto “una delle 7 meraviglie del Portogallo”.

Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com


Powered by WordPress & Theme by Anders Norén