Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Mese: Febbraio 2018

Majdanek – Il primo Campo di Sterminio liberato dagli Alleati

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Majdanek – Campo di Concentramento e di Sterminio – Lublino

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Majdanek – Torrette di Guardia

Introduzione

Per chi si trovasse in viaggio in Polonia, sulla direttiva Zamosc, Bialowietza, Confine lituano, si troverà  a passare anche da Lublino (bella città polacca famosa anche per il suo castello)  e non potrà quindi perdersi l’opportunità di visitare Il Campo di Sterminio di Majdanek.

Perché questo articolo è dedicato proprio a Majdanek?-Perchè molti conoscono solo i più famosi e più facilmente raggiungibili campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, ma anche questo lager a quel tempo era molto famoso e purtroppo largamente operativo; inoltre ho potuto visitarlo con tutta calma in una giornata in cui l’afflusso di visitatori è stato pari a zero.

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Lublino – Il Castello

 

Majdanek – Notizie generali

Spesso parliamo o sentiamo parlare dei campi di sterminio (da non confondersi con i campi di concentramento…altro problema), ma le nostre conoscenze si fermano quasi sempre ad Auschwitz  (…che poi spesso  viene confuso con Birkenau o meglio Auschwitz 2…quello  con la classica entrata a volta per il treno, sotto la torretta di controllo).

 

 

I più famosi campi di concentramento in Polonia

A questo scopo è bene sapere che negli anni ’40, in Polonia esistevano decine di campi nazisti più o meno grandi, di concentramento e di sterminio. I più grandi e famosi campi di sterminio erano:

  • Aushwitz (…forse il più conosciuto per essere stato il primo tra i tre formanti il Grande Complesso dei Campi di Aushwitz insieme a Birkenau e Monowitz, perché in quanto ad atrocità anche gli altri non erano da meno);
  • Birkenau;
  • Monowitz;
  • Chelmno;
  • Treblinka;
  • Sobibor (…conosciuto anche per il suo storico film);
  • Belzec;
  • Majdanek

…oltre ad altri minori come la Rotunda di Zamosc e il XI Forte di Kaunas (a quel tempo in territorio polacco…anche questi ultimi due da me visitati), diventati dopo il ’45 campi di prigionia e tortura sovietici.

 

RACCOLTA FOTOGRAFICA

 

Majdanek  è una località situata a circa quattro chilometri ad est di Lublino in Polonia. Nonostante il campo non rientrasse nel programma dei centri di sterminio voluti con l’Operazione Reinhard (come quelli di: Treblinka IIBełżec e Sobibór)  il campo di Majdanek era divenuto il sesto centro di sterminio. Servì soprattutto per concentrare gli ebrei che i tedeschi avevano temporaneamente risparmiato dal lavoro forzato.

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Baracche di Legno

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Torretta di Guardia

 

Di tanto in tanto funzionò come luogo di uccisione per eliminare vittime che non potevano essere sterminati a Belzec, Sobibor e Treblinka, tanto che le persone che trovarono la morte, secondo la ricerca dello studioso polacco Tomasz Kranz furono almeno 78.000 di cui 60.000 ebrei.

 

Rastrellamenti

Dopo l’invasione della Polonia nel 1939, la maggior parte dei 3,5 milioni di polacchi ebrei furono rastrellati e messi in ghetti di nuova costituzione da parte della Germania nazista. Lublino, una delle principali città polacche, ne ospitava uno. I detenuti nel ghetto di Lublino erano per lo più ebrei polacchi.

 

Storia del Campo

Al momento della sua fondazione, nel ghetto di Lublino c’era una popolazione di 34.000 ebrei polacchi e un numero imprecisato di rom. Ecco uno dei motivi per cui proprio qui, in questa lòcalità,  venne istituito un campo di sterminio.

Diversamente da molti altri campi di concentramento e sterminio nazisti, Majdanek non era un luogo nascosto in qualche remota foresta o oscurato alla vista da barriere naturali né circondato da una “zona di sicurezza”.

 

Motivazioni e Fondatori  del Campo

Fu fondato nell’ottobre 1941, su ordine di Heinrich Himmler, in seguito alla sua visita a Lublino nel luglio dello stesso anno. Inizialmente concepito come un campo per prigionieri di guerra, con una gestione affidata alle SS ai comandi di Karl Otto Koch, nel febbraio del 1943, fu trasformato in un imponente campo di concentramento.

Esteso su una superficie di 667 acri (circa 270 ettari) con 19 torri di guardia e 22 baracche per i prigionieri, il campo venne munito per tutta la sua estensione, con una doppia recinzione di filo spinato elettrificato. Era ubicato proprio nell’immediata periferia della città.

Gli inconsapevoli condannati a morire con il gas erano portati al blocco 41, una struttura del campo con una della camere a gas probabilmente la più conosciuta. Collocato appena dopo l’ingresso del campo, il blocco divenne da subito una fabbrica di morte. Chi doveva essere gasato veniva portato in una prima stanza di questo blocco e gli venivano rasati i capelli. Quindi si passava in una sala di vere docce dove i condannati si lavavano per pochi minuti e si tranquillizzavano. Non potevano lontanamente supporre che proprio grazie a quella doccia  avrebbero passato una porta che conduceva direttamente alla camera a gas e alla loro eliminazione.

“Festa della Mietitura”

 

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Majdanek-Reticolati elettrificati

Majdanek lega il suo nome anche ad una delle più cruente azioni naziste per eliminare gli ebrei tramite “fucilazione di massa”, l’operazione Ernefast, Aktion Erntefest (in tedesco) che in Italiano significa “Festa della Mietitura”. Superata solo dai 50.000 uccisi nel 1941 dai militari romeni nel Massacro d’Odessa, l’Ernterfest fu la singola più grande strage di ebrei compiuta dai nazisti nella seconda guerra mondiale, superando per numero di uccisi da un simile massacro, quello delle 33.771 vittime di Babij Jar. Il campo durò fino al 22 luglio del 1944 quando per la rapida avanzata dell’Armata Rossa venne frettolosamente smantellato dai nazisti e subito dopo liberato dai sovietici.

La fuga repentina delle SS

La fuga repentina delle SS e la mancata organizzazione del comandante del campo, Anton Thernes, non consentirono la distruzione delle prove che in seguito avrebbero  dimostrato i loro crimini di guerra.

Questo fu  il primo campo scoperto e liberato dagli alleati, oltre che il campo di concentramento e sterminio meglio conservato della Shoah grazie anche alla decisione molto precoce (autunno 1944) di conservare questa area come documentazione e monito delle violenze nazifasciste.

Il crematorio

Il capannone in legno del crematorio fu l’unica cosa che le SS riuscirono a incendiare. Prima che arrivasse l’Armata Rossa, lasciarono però intatti i forni, l’enorme ciminiera e le camere a gas. Il capannone venne in seguito ricostruito e oggi il Museo del lager di Majdanek è tra i meglio preservati campi di concentramento da visitare.

Nonostante 1.000 prigionieri fossero evacuati in una marcia della morte, l’Armata Rossa trovò ugualmente migliaia di persone nel campo, principalmente prigionieri di guerra, ed evidenti tracce del massacro. “Le SS in fuga avevano dato fuoco agli edifici bruciando solo le parti in legno. I liberatori vedono il crematorio, le camere a gas, le confezioni di Zyklon B. Scoprono le fosse comuni di quando, nel novembre del ’43, i nazisti avevano ucciso migliaia di ebrei in un solo giorno. Un’azione chiamata «festa della mietitura. Le camere a gas non bastano, così scavano cento metri a zig zag e li fucilano”.

Conclusioni

Anche l’Enciclopedia dell’Olocausto annovera questo campo tra i sei principali campi di sterminio realizzati dai Nazisti nella Polonia occupata, assieme ChelmnoBelzecSobiborTreblinka e Auschwitz-Birkenau.

 

Video del campo con Commento Audio

 

A chiunque avesse intenzione di intraprendere un viaggio in Polonia diretto verso Zamosc o la Foresta di Bialowieza, consiglio di fare una deviazione verso Lublino. Interessante città  polacca oltre che per il suo centro storico, anche per questo campo nazista, con tutta la sua storia da non dimenticare mai.

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Madrid – La Capitale spagnola che si lascia scoprire lentamente.

L Madrid

 

MADRID – Una capitale storica proiettata nel futuro

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Madrid – Le Quattro Torri

 

Impressioni

Viaggiando in Europa, e più precisamente in Spagna, non può e non deve mancare una visita a questa capitale. Pur se meno conosciuta e sfruttata di altre mete turistiche come Londra, Parigi e Vienna, ma non per questo meno interessante, anche Madrid è una metropoli stupenda e particolare nel suo genere. Non ha una sua  icona ben definita che la identifichi come la Torre Eiffel, il BigBen, l’Acropoli, la Sagrada Familia ed altre ancora. E una città che si lascia scoprire lentamente, giorno dopo giorno.

L’impressione che ho avuto, giungendo in auto ed attraversandola per raggiungere il centro storico, è stata quella  di una città elegante, ordinata, con una viabilità eccezionale. Gli spazi ampi, il verde, le fontane e le larghe passeggiate, conferiscono a Madrid un’aspetto di città abbastanza tranquilla e non eccessivamente frenetica pur essendo una metropoli. Sono rimasto inoltre colpito dalla semplicità con cui i Madrileni sono riusciti conciliare il moderno con l’antico in un mix veramente incredibile. Si può passare dall’antico al moderno con una naturalezza ed un piacere tali da creare sì forti cambiamenti, ma senza alcuna violenza visiva. Il messaggio che la città trasmette è quello di una capitale storica proiettata nel futuro.

 

ALBUM FOTOGRAFICO DI MADRID

 

Visita della città

Ritengo che tre giorni siano pienamente sufficienti per acquisire già una buona conoscenza di Madrid. Dedicandoli al centro storico, ricco  di monumenti interessanti e al Palazzo Reale. Alla parte immediatamente fuori del centro storico vero e proprio, quella settecentesca e ottocentesca, , Piazza Cibeles, Piazza Colon e Porta di Alcalà. Sicuramente una passeggiata all’interno del parco del Retiro è dovuta anche per poter ammirare le strutture ottocentesche presenti, come il Palacio de Cristal. La Stazione de Atocha inoltre costituisce una vera curiosità. Non può  mancare una visita, anche se fugace, alla  parte moderna della città, quella delle Cuatro Torres Business Area e la Puerta de Europa in Plaza de Castilla.  E infine perché no?…anche un bel tour guidato all’interno dello Stadio Bernabeu.

Ma andiamo per gradi  e diamo un ordine alla visita.

Per evidenti motivi non starò certo qui a fornire dettagli storici, artistici, date, autori,ecc…non potendo certamente sostituirmi alle Guide Turistiche che restano gli strumenti più opportuni, utili e sicuramente indispensabili. Spero di poter fornire indicazioni utili su come muoversi per ottimizzare al meglio la visita della città. A questo scopo, suggerisco di usare tranquillamente la Metro. Molto ben presente ed organizzata, pulita e con alcune stazioni molto belle e particolari; con carrozze prevalentemente nuove, ben tenute e con aria condizionata.

 PRIMO GIORNO a madrid

Il cuore della zona storica è quella parte di città attraversata dalla Calle Mayor, nel tratto che va da Puerta del Sol al Palazzo Reale.

Madrid-Spagna-Metropoli europee-Penisola Iberica

Madrid-Puerta del Sol

Dopo una sosta nella caotica piazza Puerta del Sol, punto di partenza obbligato per la scoperta del centro storico, s’imbocca la Calle Mayor per visitare prima di tutto la bellissima e stupenda Plaza Mayor, ricca di Storia e di storie.

Madrid-Spagna-Metropoli Europee-Penisola Iberica-Plaza Mayor

Madrid-Plaza Mayor

Questa è la parte più viva della città, ben fornita di negozi e locali con le loro vecchie insegne.  Vi attirerà, in questo bellissimo contesto, anche la sera per cenare in uno dei tanti locali qui presenti e godere anche un po’ della vita notturna madrilena. Sarà bello girovagare per le circostanti stradine e vicoli (calle). Ammirare vecchie costruzioni, piazzette (Plaza de Villa, Puerta Cerrada) e antiche chiese, per poi tornare sulla Calle Mayor e dirigersi verso la Cattedrale di Nostra Signora.

Proprio di fronte alla cattedrale, si trova il Palazzo Reale. Sia la visita della Cattedrale che quella del Palazzo Reale, peraltro imperdibili, richiederanno un bel po’ di tempo. Dal Palazzo Reale, attraversando la Calle Bailen, si entra nella Plaza de Oriente. L’ampia e scenografica piazza, accessibile solo ai pedoni, tra i luoghi più belli e suggestivi della Capitale. Dopo aver speso meritevolmente un po’ di tempo in questo luogo, si può imboccare la Calle del Arenal, dietro il Teatro Real, completamente pedonale, per tornare in piazza Puerta del Sol, da dove eravamo partiti, concludendo così la visita del centro storico.

 

Secondo Giorno a madrid

Giornata sicuramente un po’ più pesante per gli ampi spazi che dovremo percorrere, ma molto interessante e completamente diversa da quella del primo giorno.

Estacion de Atocha

Madrid

Madrid-Estacion de Atocha

Si può cominciare la nostra visita partendo dalla Estacion de Atocha , vecchia stazione fine ‘800 alla cui costruzione collaborò anche Gustav Eiffel. Completamente ristrutturata nel 1992, è stata dotata, nella vecchia sala centrale in ferro e vetro, di uno splendido giardino tropicale con oltre 500 specie tropicali e diverse vasche piene di tartarughe per la gioia di grandi e piccini. Purtroppo questo fu lo scenario del tragico attentato terroristico dell’11  Marzo 2004, che coinvolse tre treni  pendolari causando numerose vittime. Oggi, su questo luogo, un commovente monumento ricorda silenziosamente il drammatico accaduto. Sarà veramente particolare passeggiare un po’ all’interno di questa stazione e guardarsi intorno. Molto interessante e singolare è  l’inserimento della nuova stazione moderna, nel contesto della vecchia Estacion de Atocha.

Madrid-Spagna

Madrid-L’ottocentesca Stazione Centrale con il Giardino Tropicale

 

Museo del Prado

Usciti dalla stazione imbocchiamo,  sulla nostra destra, il Paseo del Prado per raggiungere dopo circa 500 metri, l’omonimo Museo del Prado …e qui rimando tutto alle insostituibili guide turistiche. Inutile sottolineare l’importanza di questo museo…seppur breve, una visita è sicuramente dovuta. Qui potrete ammirare dipinti di Goya, El Greco, Rubens, Tiziano, Velazquez e tanti altri.

Uscendo dal museo, teniamo  la destra ed arriviamo, poco dopo, in una bella piazza con la magnifica Fontana di Nettuno, mentre proseguendo sempre sul Paseo del Prado, raggiungiamo la  Plaza de la Lealtad. Da qui s’imbocca a destra il viale (Calle Maura) che porta direttamente al centro del Parco del Retiro, proprio sulla sponda dell’Estanque Grande del Retiro (…alla lettera Il Grande Stagno, ma in realtà un bel lago che potrete navigare con una delle tante barca messe a disposizione). Belle sono anche le strutture ottocentesche all’interno del parco, tra le quali il famoso  Palacio  de Cristal, completamente in ferro e vetro.

Plaza de Cibeles

Per proseguire il nostro  itinerario senza perdite di tempo, dobbiamo uscire dal parco passando sotto la Porta de Alcalà. Da qui (a destra) percorriamo per un breve tratto la Calle de Alcalà per giungere nella bellissima Plaza de Cibeles. Presieduta da quattro magnifici edifici, dei quali uno occupato dal Banco de Espana, con al centro la splendida Fuente de Cibeles, questo spazio è sempre teatro di festeggiamenti in caso di vittoria del Real Madrid, mentre i tifosi dell’Atletico devono accontentarsi della Fontana del Nettuno.

 

 

Plaza de Colon

A questo punto, se le forze vi reggono ancora, in altri 500 metri circa si raggiunge la Plaza de Colon, ultima tappa di questa giornata…e da qui si cominciano ad ammirare le strutture moderne della Capitale.

Personalmente, ritengo che questo  itinerario non sia tanto interessante per i monumenti in sé stessi, anche se in parte lo è, quanto invece per la possibilità, passeggiando lungo questi grandi spazi, di ammirare una parte della città ricca di belle strutture, bei viali e notevoli spazi pedonali. La viabilità, l’organizzazione del traffico e l’urbanizzazione in generale, credo possano  fare invidia a molte altre città europee e non solo.

 

TERZO GIORNO a madrid

Oggi dedichiamo la visita alla parte nuova di Madrid, quella futuristica, dei grattacieli e delle strutture moderne.

Madrid-Puerta d'Europa

Madrid-Torri Kio

Prendiamo la metro e scendiamo a Plaza de Castilla. Usciti dalla metro, resteremo subito colpiti da questo grande spazio e noteremo subito le due spettacolari Torri Kio, le prime torri inclinate al mondo, conosciute anche come Puerta de Europa. Ci guardiamo un po’ attorno per le dovute foto e video per poi incamminarci verso nord, lungo il Paseo de la Castellana per circa 1 chilometro, arrivando così alle Cuatro Torres nella Business Area...non ci sarà da visitare niente di particolare, ma solo guardarci attorno per ammirare questa parte moderna di Madrid…vecchia capitale storica, ma palesemente proiettata nel futuro.

Stadio Bernabeu

Tornati in Plaza de Castilla, per evitare di farsi di nuovo più di un chilometro a piedi, riprendiamo la metro e scendiamo a Santiago Bernabeu…e qui vi potrete rilassare e lasciarvi andare, visitando lo Stadio Bernabeu ed il suo museo. Il biglietto che acquisterete, vi permetterà anche di entrare in campo, sedervi sulle panchine dei giocatori ed accedere anche alla sala stampa. Personalmente, da  sportivo amante del calcio, ritengo che sia veramente una bella visita, in modo particolare per quello che riguarda il museo; riconoscerete tanti vecchi e famosi calciatori, anche italiani.

A questo punto, dopo tre giorni così spesi, credo che avremo visto gli aspetti più salienti di Madrid, ma nel caso avanzasse del tempo e della voglia (…e credo che ben ottimizzando i tempi del terzo giorno sarà possibile), mancherebbe una piccola visita anche alla Plaza de Espana, con al centro il grande monumento a Cervantes, rappresentato da due statue di Don Chisciotte e Sancho Panzauna piazza stupenda con una bellissima fontana, circondata tutt’intorno da edifici che furono tra le glorie dell’architettura franchista. Da qui avrete infine un’ottima visuale sulla Gran Via, lunga e monumentale strada aperta  nel 1918.

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Madrid-Plaza de Espana-Monumento a Cervantes

Conclusioni

Quasi sempre, le persone che si sono recate in Spagna, parlano  di Barcellona come una città stupenda, unica, divertente, piena di vita, come se fosse la città più bella della Spagna e l’icona che la dovrebbe rappresentare…forse non hanno visto la Capitale. Sono stato diverse volte sia a Barcellona che a Madrid e posso affermare, con cognizione di causa, che non si può dire di essere stati in Spagna senza aver visitato Madrid…una delle più belle capitali europee ed un concentrato di storia spagnola dagli inizi fino ai tempi nostri.

                                             

                                                  Video con Commento Audio

 

Note-Avvisi-Consigli-Curiosità
I piccoli mercati presenti nel centro storico, sono molto frequentati alla sera per i loro bar e locali dove si può bere, assaggiare i boccadillos…e iniziare così la “movida madrilena”.
Attenzione al clima, perché qui a Madrid è così definito: Undici mesi d’Inverno e 1 mese d’Inferno. La città è situata oltretutto a 650 m.s.l.
Strategicamente sarebbe opportuno trovare il giusto albergo in Calle Mayor, essendo così vicini al Centro Storico, alla stazione della Metro “Sevilla” e vicini  quindi sia a Puerta del Sol che a Plaza de Cibeles.
Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

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Zante – La più decantata tra le isole greche

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Zante – La più fotografata delle isole greche

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Zante-Spiaggia del relitto (Navagio)

 

 

IMPRESSIONI

Vi sarà  capitato, qualche volta nei vostri viaggi, di rimanere un po’ delusi di un luogo sul quale avevate puntato molto, immaginato e sognato! Questo è quello che é successo a me, una volta sbarcato sull’isola di Zante.

 

Album Fotografico

 

Quando effettuo qualche viaggio nelle isole, non essendo appassionato più di tanto del mare, inteso come “prendere il sole e fare il bagno”, oltre a cercare belle località balneari, spiagge particolari e litorali sabbiosi, mi piace più di ogni altra cosa, trovare piccoli borghi, paesini caratteristici con un minimo di storia, di tipicità e folklore, tutte cose che non sono riuscito a trovare a Zante nonostante sia stato a Volimes e Anafonitria, i due borghi principali dell’Isola.

Arrivo e Sistemazione

Giunto al porto di Killini, proveniente dal precedente sbarco di Patrasso, mi  imbarco sul traghetto Levante Ferries con destinazione Zante.

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Zante-Traghetto Levante Ferries

Nonostante la traversata sia relativamente breve, circa un’ora e mezza, il battello é a dir poco favoloso: tre sale chiuse esclusivamente per la televisione, due bar fornitissimi ed altrettante sale con tavolini e divani, un piccolo negozio, ma fornitissimo, e addirittura un vecchio pulmino Volkswagen degli ’70 completamente rifatto, adibito ad esposizione di articoli vari. Il tutto servito da aria condizionata, veramente ordinato e pulito, bagni compresi.

 

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Laganas – Spiaggia

Ho preso alloggio in un albergo a Laganas, circa 8 chilometri da Zante, proprio sulla spiaggia, con tutti i servizi: piscina, parcheggio privato, bar in piscina, ecc…ma Laganas la sera è veramente caotica e dà quasi un senso di luna park, baracche, locali dove bere, ascoltare musica… uno attaccato all’altro. Sicuramente sarebbe stato meglio alloggiare a Zante, anche per poter passeggiare più tranquillamente tra bar, negozi, piazzette, ristoranti e locali vari sul lungo mare. Diciamo che Laganas è particolarmente adatta ai giovani che amano la confusione.

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Zante – Il Centro storico

DA VEDERE

Sotto l’aspetto artistico, direi che in tutta l’isola c’é veramente poco di particolarmente interessante da vedere, salvo qualcosa nella città di Zante; non sono molti i monumenti e gli edifici storici sopravvissuti agli spaventosi terremoti che nei secoli hanno colpito l’isola….il sisma del 1953 ha raso al suolo circa il 94% di tutte le costruzioni.

Zante è comunque carina e merita sicuramente una visita. Bello è  il  suo lungo mare dal porto fino a Platia Solomou, la piazza principale della città, ricco di bar, ristoranti, negozi e locali di ogni genere . Esistono ancora eleganti palazzi di sapore veneziano, con piazzette abbellite da fontane, portici e diverse chiese, tra le quali da vedere Panagia ton Anghelon (chiesa di Nostra Signora) in odos Louka.

All’interno dell’isola non ci sono borghi o paesi particolarmente interessanti, caratteristici e tipicamente greci come uno si potrebbe aspettare. I due borghi più importanti sono Volimes e Anafonitria. Merita comunque farci un salto, anche perché nei pressi di Anafonitria si trova la strada che conduce al promontorio dal quale si può osservare dall’alto  la famosa Spiaggia del Relitto (esiste una terrazza costruita appositamente).

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Zakinthos-Artigianato Locale

La mancanza di certi aspetti turistici sopra enunciati, è però largamente compensata dalla bellezza e varietà delle spiagge, delle scogliere, del mare meravigliosamente trasparente e dai mille colori.

Spiagge e Località balneari

La parte  di costa orientale, da Vasilikos a Agios Nikolaos è sicuramente la migliore per le spiagge e spiaggette, qualche volta di sabbia fine, qualche volta di sassi o sassolini, ma comunque sempre bellissime. Sono quasi tutte parzialmente attrezzate, nel senso che i  lettini e gli ombrelloni si trovano sempre e ad un costo peraltro irrisorio che si aggira intorno ai 4 o 5 euro per un’intera giornata. Addirittura in qualche spiaggia possono essere anche gratis se si effettua una consumazione, con il ragazzo che ti  porta da bere all’ombrellone per pochi euro.

Personalmente, mi é piaciuta molto la località di Agios Nikolaos, bel  porticciolo a Nord-Est dell’isola, con buoni ristoranti. Prima di raggiungere Agios Nikolaos, un’altra spiaggia piccola, ma bellissima e  inserita in un piccolo  golfo,  è quella di Makris Gialos. Per chi invece preferisce le lunghe spiagge di sabbia fine ed attrezzate, consiglio senza ombra di dubbio il litorale di Laganas.

Dalla spiaggia di Laganas, si possono fare anche escursioni per osservare le tartarughe marine Caretta Caretta, spingendosi fino all’isolotto di Marathonisi, posto ideale per fare il bagno…spesso insieme anche con le tartarughe: portatevi dietro qualche piccolo  pomodoro….ne vanno matte.

Spiaggia del Relitto

Ma la località che “la fa da padrona”, il  top  dell’isola é la Spiaggia del Relitto  o del Naufragio (Navagio). Non dovete perdere questa opportunità…recatevi verso Anafonitria e poi nei pressi della località Maries, deviate a sinistra per Porto Vromi.

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Zakinthos-Porto Vromi

Qui acquistate un biglietto valido una giornata per farvi portare in barca alla Spiaggia del Relitto, con soste al ritorno in alcune grotte dove vi sarà data la possibilità di fare il bagno. Portatevi qualcosa da bere e da mangiare, perché questa sarà  la sola spiaggia su cui non troverete niente…

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Zakinthos-Spiagggia del Relitto

Breve storia del Relitto

Prima del 1980 questa spiaggia non esisteva. C’era solo una piccola sperduta baia conosciuta come insenatura di San Giorgio delle Rocce. Durante il mese di settembre del 1980, una nave di contrabbandieri, la motonave Panagiotis, salpò dalle coste della Turchia con un carico di sigarette destinate al mercato nero italiano. Braccata dalla Marina Militare Greca, nella notte del 1 ottobre a causa delle pessime condizioni atmosferiche, l’equipaggio decise di trovare rifugio presso questa sperduta baia. Ma la mattina seguente però la nave si era arenata in una secca e quindi fu abbandonata. Dopo il naufragio, la risacca creata dal relitto, ha fatto venire alla luce una spiaggia bianchissima dando vita involontariamente a questo luogo meraviglioso che ancora meglio si può apprezzare dal punto panoramico situato in cima al promontorio che lo sovrasta.

 

                                             Zante – Video con Commento  Audio

 

Note – Avvisi – Consigli – Curiosità

Nel mese di Luglio in certi punti dell’isola, il caldo può farsi veramente sentire ; a volte si possono toccare  i 40/42 gradi.
I ristoranti (…meglio le trattorie) sono generalmente buoni ed i costi sono veramente contenuti; un po’ meno nelle località turistiche più famose come Zante e Laganas, ma comunque sempre molto accessibili.
Per la Spiaggia del Relitto attrezzatevi con una borsa frigo  e possibilmente anche un piccolo ombrellone:  il  sole picchia forte e fa molto caldo.
Sarebbe interessante e bello dal punto di vista paesaggistico, visitare la Cittadella di Zante. La strada per raggiungerla non é così facilmente individuabile. Dovrete chiedere non della Cittadella, ma di BOCHALI e di informarvi sul posto per l’orario di visita.
In certe ore del giorno, la Spiaggia del Relitto può essere abbastanza affollata; le ore più tranquille sono sicuramente quelle della pausa pranzo e la mattina presto.
Per eventuali contatti inviare email al seguente indirizzo: roujto51@gmail.com

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