Contributi di viaggio

I Viaggi di Alessandro

Mese: Settembre 2019

Granna e Kalmar – Due singolari località svedesi



Granna e Kalmar – Perché la scelta di questa due località ?!


Non si può affermare di aver “fatto un viaggio in Svezia” visitando solamente Stoccolma, non è corretto. Per conoscere meglio questo singolare Paese é necessario spostarsi almeno un po’ sul suo territorio. Granna e Kalmar possono essere due località adatte allo scopo.

Certamente quindici giorni non sono molti, ma sono stati comunque sufficienti, in questo viaggio, per visitare Goteborg, la seconda città svedese dopo Stoccolma,  per spostarsi lungo la costa meridionale e raggiungere i tipici villaggi di pescatori come Fjallbacka e per aver dedicato almeno quattro giorni alla bellissima capitale Stoccolma anche navigando sul lago Malaren e all’interno dello splendido  arcipelago.

Poi, semplicemente guidando, spesso in quasi totale assenza di traffico, è stato possibile ammirare stupende foreste punteggiate qua e là da laghi azzurri che spesso, con la loro bellezza, ti obbligano a piccole soste permettendoti così di  respirare sempre di più questa singolare atmosfera scandinava.

Granna e Kalmar. Lago nella pianura svedese con sosta attrezzata per pic.nic, circondato da stupende foreste.

Tutto contribuisce a conoscere e capire meglio  questo territorio, anche le semplici soste alle stazioni di servizio nelle campagne, sempre  rigorosamente in legno, ben curate, con piccoli ma accoglienti giardini e personale sempre gentile e disponibile.

Granna e Kalmar. Tipica stazione di servizio completamente in legno.
Stazione di Servizio

Perché Granna e Kalmar?


Qualche pernottamento in località all’’interno del Paese, pur tuttavia, é indispensabile per approfondire, avendo maggior tempo a disposizione, alcuni aspetti che altrimenti ci sfuggirebbero.  Per cui, in questo viaggio, pernotteremo in due piccole cittadine: Granna situata sulla riva sud orientale del grande lago Vattern e Kalmar affacciata sul Mar Baltico davanti all’Isola di Oland nella parte centro meridionale della Svezia. Particolarmente interessanti per alcune loro particolarità, sono anche strategicamente ben posizionate trovandosi sull’itinerario di ritorno da Stoccolma a Malmo.

Granna e KalmarCome raggiungerle da Stoccolma

Da Stoccolma si percorre la E4 passando in successione Nykoping, Norrkoping, Linkoping puntando poi direttamente su Granna. L’itinerario, che è lungo circa 300 km, richiede in auto un tempo approssimativo di 4/5 ore.

Granna e Kalmar. Mappa della zona compresa tra Stoccolma e Granna e Kalmar.

Da Granna a Kalmar, si percorre ancora la E4 fino a Jonkoping e poi si punta verso l’interno in direzione Kalmar, attraversando un territorio ricco di bellissimi laghi circondati da stupende foreste. L’itinerario, che è lungo circa 200 km, richiede in auto un tempo di 2/3 ore.


Video con Commento Audio



Granna


Granna è un paese della Svezia, con 2.553 abitanti, che si trova su una sponda del lago Vattern, proprio davanti all’isola Visingsò, collegata a questa da un ottimo servizio di traghetti fino a tarda sera.


Il paese è divenuto famoso in tutto il mondo, per i suoi Polkagris, i tradizionali bastoncini di zucchero bianco e rosso aromatizzati alla menta (spesso ricurvi per essere appesi all’albero di Natale), che furono inventati proprio qui nel 1859 da Amalia Eriksson.

Granna e Kalmar. Negozio di polkagris.
Negozio di Polkagris

I Polkagris


Il nome “polkagris” si riferisce a una vivace danza vorticosa slava denominata polka. Questa danza era ancora una novità ai tempi dell’invenzione dei polkagris. Nata a metà del XIX secolo è ancora un genere comune nella danza e nella musica popolare svedese. La caramella consiste in pasta di zucchero che viene bollita, impastata su una tavola di marmo, tirata e attorcigliata a mano delle dimensioni giuste. Le caramelle contengono menta piperita, zucchero, acqua e una piccolissima quantità di aceto. Si possono acquistare in circa 20 negozi in città.

Storia dei Polkagris

“Polka”, nel nome della caramella, si riferisce al modo in cui viene prodotto il tradizionale polkagris, torcendo i nastri di pasta di zucchero rosso e bianco. I colori rosso e bianco collegano la sua etimologia direttamente alla Polonia; il rosso e il bianco sono i colori nazionali della Polonia .

L’ideatrice di questo tipo di caramelle, Amalia Eriksson, era una povera vedova di 35 anni che aveva bisogno di sostenere la sua famiglia dopo la morte del marito. Riuscì ad ottenere il permesso dal consiglio comunale di aprire una panetteria per fare dolci e scogli di menta piperita. Aprì quindi  un negozio a Gränna e mantenne segreta la sua ricetta fino alla morte.

Granna e Kalmar. Lavorazione a mano dei Polkagris.
Lavorazione a mano dei Polkagris

Le caramelle sono disponibili in una varietà di forme, dimensioni e colori, ma i bastoncini aromatizzati alla menta rossa e bianca rimangono i classici polkagris originali, per i quali il villaggio riceve ogni anno centinaia di migliaia di visitatori.

Granna e Kalmar. Varietà di Polkagris.
Varietà di Polkagris

Cosa vedere a Granna

Granna non ha rilevanze artistiche o architettoniche. Ha però una sua importanza storica per ciò che riguarda i voli in mongolfiera. Il paese è noto in tutta la Svezia come il più grande centro di voli in mongolfiera. Questa tradizione é legata all’esploratore locale Salomon-Auguste Andree, al quale è dedicato il museo che merita sicuramente  una visita.

Pur in assenza di rilevanze storiche e architettoniche, sarà comunque particolarmente piacevole visitare Granna, passeggiare nel paese lungo la via principale, sulla collina che domina il paese per poi spingersi lentamente fino al porto dove troveremo alcuni ottimi ristoranti. Qui sarà possibile inoltre usufruire del servizio  traghetti che ogni 20 minuti salpano verso l’isola di Visingsò, nel lago di Vattern, fino a tarda ora.

Traghetto per l’Isola Visingsò

Kalmar


Kalmar è una cittadina con poco più di 35.000 abitanti ed è situata nella regione dello Smaland, nel sudest svedese. Affacciata sul Mar Baltico di fronte all’isola Oland, è collegata a questa per mezzo del ponte Olandsbron. Questo ponte, di ben 6 km, è uno dei ponti più lunghi d’Europa. Simbolo della città è la bellissima e possente fortezza nei pressi dell’antico porto.


Granna e Kalmar. Ponte di Olandsbron, uno dei ponti più lunghi d'europa che collega Kalmar all'isola di Oland.
Kalmar – Ponte di Olandsbron

La Fortezza

La fortezza di Kalmar, che é conosciuta come Castello di Kalmar, è un possente sistema di difesa svedese del 1200, che è sempre stato coinvolto, direttamente o indirettamente, in tutte le vicende storiche svedesi fin dalla sua costruzione.

Granna e Kalmar. La fortezza o meglio il castello che sorge nei pressi del porto.
Il Castello di kalmar

Il suo ruolo più importante è stato nel 1397 quando, proprio in questo castello, fu proclamata l’Unione di Kalmar tra Danimarca, Svezia e Norvegia, voluta dalla Regina Margherita I di Danimarca.

Dopo danneggiamenti per  guerre e incendi, andato poi in rovina nel tempo, è stato oggi completamente restaurato e riportato quindi, per la gioia dei visitatori, al suo pieno splendore. Oggi all’interno del cortile d’ingresso vengono organizzate diverse manifestazioni, e le sue sale sono messe a disposizioni dei turisti per poter ammirare gli splendidi arredi, quadri e suppellettili, tavole apparecchiate, il tutto insomma per far capire meglio   come si svolgesse in quei tempi la vita all’interno del castello.


Attualmente è il castello rinascimentale meglio conservato in Svezia.


Cosa vedere a Kalmar

Rispetto a Granna,  Kalmar può offrire qualcosa di più al turista, essendo la più antica città marinara della Svezia.

La Stortorget è la piazza centrale, cuore della vita amministrativa, dove sorge al centro la Domkyrkan, la cattedrale barocca a pianta centrale, in stile romano. All’interno si trovano grandi stemmi barocchi ed il bellissimo pulpito di provenienza tedesca.

Granna e Kalmar. La Sortorget con al centro la Domkyrkan.
Stortorget – Domkyrkan

Nei pressi della Stortorget, si trova la Sodra Langgatan, la via più antica della città dove sorsero le prime case in pietra.

A est, all’angolo con la Stortorget, si trova il vecchio municipio, edificio in stile impero, oggi trasformato in albergo.

Granna e Kalmar. Vecchio municipio oggi trasformato in albergo.
Vecchio Municipio-Oggi Albergo

Granna e Kalmar – Aspetti comuni


Le due cittadine sono molto differenti tra di loro sotto tanti punti di vista, ma una cosa in comune pur tuttavia Granna e Kalmar ce l’hanno: lo stile costruttivo delle case, un inconfondibile aspetto tipico svedese.


Lungo la strada principale che attraversa il borgo di  Granna, possiamo apprezzare le vecchie case di legno del XIX secolo, mentre sulla collinetta che sovrasta il paese, in zona panoramica nei pressi della chiesa e del singolare cimitero, molto particolare  e ben curato, possiamo visitare un museo all’aperto costituito da vecchie costruzioni del XVII secolo, ancora regolarmente abitate, completamente in legno e perfettamente conservate come erano all’epoca.

A Kalmar questo aspetto, lo possiamo invece trovare nella Gamla Stan, ovvero la città vecchia, al  di là della ferrovia. Un quartiere costituito da vecchie case in legno variopinte, con i rispettivi giardini ben curati ed anche qui perfettamente conservate nel loro stile singolare che costituisce uno degli aspetti più fortemente caratteristici di questo Paese scandinavo che è la Svezia.


Granna e Kalmar – Conclusioni


Anche in queste zone possiamo trovare piatti tipici interessanti: le consuete Polpette svedesi, il Salmone ed il Roding, un tipo di Salmerino Svedese veramente eccezionale. Ottimi sono anche i Bruna Bodor, fagioli bruni perfetti per preparare il tradizionale Stufato Svedese. Il tutto annaffiato da ottima birra.

Granna e Kalmar. Piatto tipico svedese: Roding con patate cotte con la buccia.
Roding (Salmerino)

In Giugno le giornate sono molto lunghe, con sole anche oltre le 23,00 e non sarà completamente buio fino e oltre la mezzanotte. Per questo motivo, la seconda quindicina di Giugno sarà il momento più indicato per visitare queste zone. Questo è anche il periodo meno piovoso di tutto l’anno con tempo prevalentemente soleggiato.


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Zywkowo – La Capitale delle Cicogne


Zywkowo - Cartello di benvenuto nel villaggio

Perchè sono andato a Zywkowo?


Un giorno, mentre stavo aspettando il mio turno in un ambulatorio medico, sfogliando tra le vecchie riviste, che giacciono per anni sul solito tavolino, trovai un singolare e raro articolo sulle cicogne. La rivista menzionava un villaggio polacco chiamato Zywkowo, denominato “la Capitale delle Cicogne”, proprio sul confine tra la Polonia e l’Exclave russa di Kaliningrad, dove vivevano solo 25 abitanti e ben 52 coppie di cicogne che qui avevano i loro nidi ed ogni anno tornavano.

Zywkowo-Capanne del villaggio con nidi di cicogne
Capanne con nidi predisposti per le cicogne

Beh, mi sono talmente incuriosito e innamorato di questa storia che al mio primo viaggio in Polonia, sono andato a Zywkowo.

Non vi dico le difficoltà per trovare una così piccola località.

Nessuno la conosceva, il navigatore non andava ancora di moda e la cartina stradale, seppur dettagliata, non riportava questo villaggio. Mi guardavo intorno…chissà in quale parte del mondo sembrava di essere!!!

Ma la fortuna aiuta gli audaci: una vecchia signora che stava camminando su una piccola strada di campagna, sentendo arrivare un’auto (cosa rara da quelle parti), si gira e mi fa cenno di darle un passaggio. Mi fermo, sale e felicemente scopro che abitava proprio a Zywkowo.

La signora ci accompagna a casa sua, ci offre acqua fresca dal pozzo, ci fa un caffè e ci racconta un po’ di storia del villaggio.


Il Villaggio


Żywkowo è un piccolo borgo nel Voivodato di Warmia-Masuria situato al confine con la Russia. Viene definito“la capitale delle cicogne” perché qui arrivano ogni anno press’a poco 100 di questi volatili e ne ripartono circa 200.

Il villaggio consiste in  nove fattorie abitate da sole 25 persone, situato a poche centinaia di metri dal confine con la Russia, segnato peraltro da un vecchio cartello ed alcune fascine ammassate proprio sul confine.

Zywkowo-Barriera di confine tra Polonia e Russia
Barriera di confine tra Polonia e Russia-Al di là delle fascine la Russia

In questo piccolo borgo, è possibile seguire e studiare la vita delle cicogne. Esiste un punto di osservazione particolarmente attrezzato nella fattoria numero SETTE.

Da qui è bellissimo osservare le cicogne quando, al calar della sera, rientrano al villaggio e fanno un baccano incredibile sbattendo fortemente il becco per richiamare a raccolte tutta le altre cicogne.

Ma interessante è anche osservare questi animali quando vanno a caccia nei prati e dietro alle macchine agricole mentre queste arano i campi o tagliano l’erba.

Per questo motivo, esiste un percorso apposito, lungo circa 2 km, attrezzato anche con pannelli informativi.

Zywkowo-Cartello indicatore dell'arrivo, delle partenze delle cicogne e dei nati.

Può succedere raramente che una piccola cicogna rimanga senza i genitori, per cui qualche abitante la accoglie nella propria abitazione provvedendo a nutrirla anche con piccoli ranocchi di cui questi volatili vanno ghiotti.

Zywkowo-Cicogna adottata da una famiglia, mentre si sta nutrendo di piccoli ranocchi.
Piccola cicogna che si nutre di piccoli ranocchi

Conclusioni


Per chi non volesse effettuare alcuna escursione, potrà limitarsi a passeggiare e curiosare nel villaggio. Sarà ugualmente una bella esperienza. Potrà  respirare questa strana e singolare atmosfera di un vecchio e sperduto luogo nell’estremo nord-est della Polonia.

Zywkowo - Particolare di una fattoria del villaggio
Zywkowo-Una fattoria del villaggio

Potrà osservare le singolari abitazioni ben conservate come un tempo e scambiare anche qualche parola con gli abitanti del luogo.

Questi Polacchi saranno felicissimi di poter “fare due chiacchiere” con i turisti. In modo particolare con quelli provenienti dalla lontana e per loro mitica Italia, molto rari in queste zone sperdute.


…ci sono ritornato dopo OTTO anni e niente era cambiato. Che bellezza!!!


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Nauplia – Meta obbligata delle tue vacanze nel Peloponneso


NaupliaIntroduzione.

Quando si parla di Grecia, si sentono quasi esclusivamente nominare isole come Zante, Corfù, Cefalonia, Lefkada, Mikonos, Samos, Santorini, Karpathos, Paros e chi più ne ha più ne metta.

Personalmente insisto nell’affermare che la Grecia non è solo Mare e Isole. Non possiamo avere un quadro completo di questo stupendo Paese, senza conoscere almeno una parte del suo territorio continentale.

Nauplia-Mappa della Grecia a testimonianza di quanto sia ampio il territorio continentale da visitare.
Grecia – Mappa

Non vorrei essere frainteso se affermo che, limitandoci alla sola visita delle classiche ed ormai turisticamente sfruttate isole elleniche, abbiamo una falsa immagine della Grecia.  Per cui, oltre alle due ormai consuete e famose città come Atene e Salonicco, dovremmo cominciare a visitarne anche altre come Ioannina, Kalamata, Larissa e Patrasso, allargandoci poi a paesi, cittadine e regioni meno conosciute, ma con la propria fetta di interesse turistico, storico ed artistico come Kalavryta, per la sua singolare ed incredibile ferrovia a cremagliera, Metsovo, la Zagoria, Epidauro, le Meteore ed altre ancora.

Non ho volutamente menzionato un’altra bellissima città ricca di storia, con un bel mare ed attrazioni importanti  nelle immediate vicinanze, come il Teatro di Epidauro, proprio perché è l’oggetto di questo articolo: stiamo parlando di NAUPLIA, in Italiano, o NAFPLIO in Greco .

Nauplia-Piazza Syntagma, la piazza centrale circondata da vecchi e importanti edifici.
Piazza Syntagma

Notizie generali


Nauplia è un comune della Grecia situato nella regione dell’Argolide alla periferia del Peloponneso con poco più di 33.000 abitanti. E’ una vivace città ricca di musei, gioielli architettonici e coronata da imponenti castelli veneziani. E’ facilmente raggiungibile da Atene, distante solo due ore circa di guida, quindi ottima anche per una gita di un solo giorno.

Ritengo però che almeno con un pernottamento, potremmo apprezzare al meglio questa cittadina, quando la sera è caratterizzata da un’atmosfera calda ed accogliente.

Proprio per essere appartenuta nei secoli al dominio prima degli Ottomani e poi dei Veneziani, la città è molto particolare e variegata negli edifici, nei quartieri, nelle piazze e nelle strutture architettoniche in generale, nonché nella cucina, nei colori e nei profumi che si respirano nell’aria.

E’ un luogo pieno di vita che conserva ben vive le sue leggende, con un suo mondo misterioso e affascinante. Chiamata dai Veneziani “la Napoli dell’est”, Nafplio è stata anche la prima capitale dello Stato greco.


Un po’ di Storia


Tra i vari domini ai quali Nauplia è stata sottoposta, uno dei più importanti è stato quello dei Romani e quindi dei Bizantini fino al 1205 per poi essere venduta nel 1388 a Venezia. Attaccata ben quattro volte dagli Ottomani, fu difesa da Greci, Italiani e Albanesi stradioti che la riconsegnarono a Venezia con un trattato del 1503.

Nauplia-Fontana in stile otomana, costruita al tempo dell'invasione degli Ottomani.

Strappata dagli Ottomani ai Veneziani nel 1540, fu da questi riconquistata definitivamente al tempo in cui il Doge di Venezia era Francesco Morosini.

Sotto il dominio veneziano, la città fu oggetto di grandi opere di ricostruzione e fortificazione.

Nel 1829, in occasione dell’indipendenza della Grecia, quando Atene era ancora in mano agli ottomani, Nauplia ebbe l’onore di diventare la prima Capitale del neonato stato ellenico.

Nauplia-Fortificazione veneziana costruita dopo la sconfitta degli ottomani
Fortificazione venezaiana

Cosa vedere a Nauplia


Album Fotografico


La prima attrazione più gratificante sarà sicuramente quella di passeggiare per le stradine della città, tra i tanti negozi particolari e ben curati, attraversare la piazza principale e le varie piazzette guardandoci intorno per ammirare i tanti particolari sparsi un po’ ovunque ed i vecchi palazzi in stile veneziano che fanno da cornice.


Negozi del Centro Storico

Ciò che attrae però immediatamente il turista è l’imponente fortezza di Palamidi.

La fortezza, costruita a tempo di record dai Veneziani, è raggiungibile a piedi (circa un migliaio di scalini…salita consigliata per chi vuol farsi del male) o in auto per una ripida salita piena di curve, con ampio parcheggio nelle vicinanze dell’ingresso.

Passeggiando e curiosando all’interno di questa gigantesca fortificazione, potremo godere di stupende viste panoramiche sula città e sul mare.

Proprio dall’alto di Palamidi si nota ancora meglio la sagoma del Bourtzi, il castello anch’esso veneziano, dove risiedevano i giustizieri dei prigionieri detenuti nel Castello della Fortezza.

Nauplia-Castello di Bourtzi.
Castello di Bourtzi

Altra interessante fortificazione è indubbiamente Akronafplia, l’acropoli di Nafplio, eretta anche questa dai Veneziani su tre livelli, ciascuno con il proprio castello e le proprie mura. Da questa rocca abbiamo la miglior vista sul Bourtzi e sulla sottostante spiaggia di Arvanitias.

Non possiamo infine perderci una bellissima passeggiata sul lungomare di Arvanitia ed all’interno della piazza Syntagma, circondata da molti  edifici storici come il Trianon, il Museo Archeologico e l’edificio della Banca Nazionale di Grecia, costruito negli anni ’30.


Conclusioni


Dedicando una visita a questa città e a questa parte della Grecia, sono certo che rimarrete sorpresi dalla bellezza ed eleganza di Nauplia nonché dalla sua antica, ricca ed interessante storia.

La visita di questa città contribuirà sicuramente ad avere un quadro ancora più completo della Grecia ampliando ulteriormente la conoscenza di questo bellissimo e straordinario Paese che, non dimenticatelo, NON E’ SOLO MARE E ISOLE.

Nauplia - Catsello di Bourtzi
Nauplia – Il Castello di Bourtzi

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Raganu kalnas – La Collina delle Streghe, un bosco infestato dagli spiriti maligni.

Raganu kalnas – Introduzione

Chi ha letto il mio articolo su Neringa, troverà in queste righe un esempio di quanto c’è ancora da vedere e conoscere in questa favolosa, unica e straordinaria penisola lituana chiamata anche penisola dei Curi.

Una volta traghettati da Klaipeda a Smiltyne ed entrati nel parco nazionale di Neringa, il primo paese che incontriamo è Juodkrantè. Questa è una località di mare e centro di estrazione dell’ambra del paese.

Mappa della Penisola di Neringa detta anche Penisola dei Curi.
Mappa della Penisola di Neringa

La maggior parte delle attrattive di questo borgo è legata al contesto paesaggistico nel quale il paese è inserito.  Ma la prima tappa obbligatoria assolutamente da non perdere è la cosiddetta Raganu kalnas, ovvero la Collina delle Streghe.



Escursione alla Raganu kalnas


Juodkrantè-Raganu Kalnas, la collina delle Streghe.
Ingresso alla Collina delle Streghe

Dal centro del paese si stacca un sentiero che conduce in questo luogo molto amato dai bambini. Si tratta di una sorta di galleria all’aperto. Un sentiero di circa 2 Km che si snoda in salita, attraverso i boschi, fino a raggiungere la sommità chiamata appunto la “collina delle streghe”.


E’ praticamente una “galleria” all’aperto di sculture con soggetto comico e grottesco, denominata anche “parco delle sculture”, tutte eseguite rigorosamente in legno da artisti locali. Il parco fu aperto nel 1979 e, come si può capire dal nome, le opere raffigurano sembianze di personaggi descritti nei miti e nelle leggende del luogo, dove le streghe sono spesso le protagoniste.

Raganu kalnas. La panchina delle streghe.
La panchina delle streghe

Si dice che da tempo immemorabile non solo le persone abbiano amato questa montagna, ma anche diavoli e streghe abbiano fatto proprio qui le loro feste.  Ispirato da queste storie, il ranger della foresta di Juodkrantė Jonas Stanius ha avuto l’idea di far rivivere queste vecchie storie e realizzarle sotto forma di sculture. 


Passeggiare per questo sentiero, sarà veramente un’esperienza unica, singolare e rilassante osservando con stupore tutte le varie stravaganti figure che cattureranno la vostra attenzione, strappandovi tanti scatti fotografici.

Una volta tornati in paese, il viaggio potrà continuare verso Pervalka, Preila e Nida, villaggi stupendi di questa terra dall’atmosfera indescrivibile.


Nida. Piccole costruzioni in legno.
Nida-Capoluogo della Penisola

Il video che troverete in questo articolo, è abbastanza datato, non tecnicamente ben fatto, senza commento audio, ma può ugualmente aiutare a renderci conto della “Raganu kalnas”.


Video


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Fjällbacka – Un fiabesco villaggio nella costa occidentale della Svezia

Fjallbacka – Ambientazione naturale dei romanzi gialli di Camilla Lackberg

Fjallbacka, piccolo villaggio di pescatori nella costa occidentale svedese, che fa da sfondo ai romanzi gialli di Camilla Lackberg
Fjallbacka

Quando con la fantasia viaggiavo sull’atlante tra Svezia e Norvegia, mi soffermavo ad osservare il villaggio di Fjallbacka. Chiudevo gli occhi e sognavo di trovarmi lì, circondato dalle casette di legno. Poi un bel giorno sono salito su un volo diretto a Goteborg e dopo un’ora e mezza di auto, in direzione Oslo, tra foreste, laghi azzurri ed una splendida campagna, ho raggiunto questo incantevole villaggio, realizzando così il mio sogno.



Impressioni


Perché proprio Fjallbacka, vi domanderete, con tanti altri bei posti in Europa? – Perché dopo averne sentito parlare dai lettori di Camilla Lackberg, scrittrice originaria di questo villaggio dove ha ambientato tutti i suoi “gialli”, e dopo aver ascoltato le impressioni di chi, casualmente, si è trovato a transitare da quelle parti, mi sono incuriosito, ho approfondito e me ne sono letteralmente innamorato.

Fjallbacka. Baracche lungo il porto, una volta impiegate per l'essiccazione delle aringhe
Fjallbacka – Baracche lungo il porto

In effetti Fjallbacka, raccoglie in un piccolo spazio, tutti gli aspetti caratteristici della Svezia: la costa frastagliata di isolette a formare piccoli arcipelaghi, i colori rosso e bianco delle case in legno, il cielo con le nubi sempre basse che danno l’impressione di sfiorarti la testa, la luce del giorno presente in estate fino a mezzanotte e la cucina tipica fatta prevalentemente di crostacei, merluzzo, salmone ed aringhe. Senza parlare poi di quell’atmosfera singolare e indescrivibile che vi si respira.

Sarebbe un vero delitto non venire a Fjällbacka soprattutto se si è fan di Camilla Läckberg o se magari ci stiamo spostando da Goteborg ad Oslo o  viceversa.


Album Fotografico


Storia e Notizie


Fjallbacka non ha una storia particolarmente ricca e interessante. La zona era già popolata nell’età del bronzo, come attestano le pitture rupestri oggi visitabili presso Tanum, eccezionale testimonianza di arte protostorica, riconosciute dall’UNESCU patrimonio dell’umanità.

La costruzione del villaggio risale al XVII secolo.

In questo paese nacque la prima industria per la produzione delle aringhe locali. Erano aringhe speciali, molto piccole, confezionate con sale e varie spezie, e presto vennero esportate in tutto il mondo con grande successo da Gustaf Andersson, loro promotore.

Verso la fine dell’Ottocento anche l’industria della pietra acquisì una certa importanza, e i blocchi granitici di Fjallbacka vennero esportati in varie zone d’Europa, tra cui l’Italia, per realizzare pavimentazioni

Soltanto negli anni Venti del Novecento Fjallbacka divenne una vera e propria località turistica, e le casette colorate con il tetto a punta andarono a ruba. Anche Ingrid Bergman, attrice nativa di Stoccolma, era solita trascorre qui le proprie vacanze.

Fjallbacka. Costruzioni in legno lungo il porto, costituite da abitazioni, ricovero barche e vecchi magazzini dove una volta venivano essiccate le aringhe.

Cosa vedere a Fjallbacka


La prima curiosità che attira il turista, è sicuramente la piazzetta dedicata ad Ingrid Bergman, con pannelli ricchi  di immagini dell’attrice ed altri attori, scattate durante le riprese di vari film. Al centro della piazzetta, si erge un busto peraltro ben riuscito dell’attrice.

Poco più avanti, tornando verso la parte alta del paese, sulla sinistra, si incontra il vecchio e caratteristico hotel Bryggen dove Ingrid Bergman era solita soggiornare con il marito Roberto Rosselini.

Albergo Bryggen, dove Ingrid Bergman soggiornava durante le sue vacanze a Fjallbacka insieme con il marito Roberto Rossellini.
Hotel Bryggen

La chiesa del villaggio, costruzione del tutto particolare, si trova  alla sommità di un piccolo colle da dove peraltro si può ammirare uno splendido panorama su tutto il villaggio.

Una vista migliore però possiamo averla dalla sommità del Monte Vetteberget, raggiungibile salendo circa un centinaio di scalini. E’ questo sicuramente il punto più alto di Fjallbacka.

Ma al di là di alcuni punti più o meno interessanti, la vera attrazione di Fjallbacka sta nel passeggiare lentamente per il villaggio, lungo il porto, nella pace più totale. Fermarsi ogni tanto per guardarsi intorno e respirare questa magica atmosfera.

In questo villaggio il tempo sembra essersi fermato ed il ritmo della vita scorre così lentamente, senza furia, senza stress, da sembrare veramente di vivere in un altro mondo.


Come raggiungere Fjallbacka


Non c’è possibilità di errore. Per arrivare a Fjallbacka è sufficiente imboccare l’unica strada che da Goteborg conduce ad Oslo. Si raggiunge così, dopo circa un’ora e mezza di guida, questa località che si trova a circa metà strada tra le due città.

Fjallbacka. Particolare della cartina stradale da dove si può individuare l'unica strada di collegamento tra Goteborg e Oslo.

Per chi volesse andare in qualunque periodo dell’anno è bene sapere che il clima  è rigido d’inverno e frizzante in estate con temperature da -7° una massima di 2° in Gennaio e 13°/22° in Luglio e Agosto. Nel mese di Giugno le giornate sono particolarmente lunghe, cominciando a far buio dopo la mezzanotte, e meno piovose rispetto agli altri mesi.

Non ci sono prodotti di artigianato particolari, mentre la cucina locale, fatta di pollo, crostacei, polpette svedesi, aringhe cucinate in vari modi, merluzzo e salmone, vi lascerà spesso favorevolmente sorpresi.

Inutile parlare della birra ovunque presente e sempre ottima.


Video con Commento audio


SMOGEN


Per rimanere in tema di pittoreschi villaggi di pescatori, non possiamo perderci Smogen a circa 30 km da Fjallbacka, edificato nei secoli tra dune di roccia che formano un isolotto a 135 chilometri da Goteborg.


Sul molo in legno lungo 600 metri, sono i vecchi capanni di pesca a raccontare la storia di questo pittoresco paesino: ieri ospitavano la fatica dei marinai, oggi negozi e magazzini di singolari souvenir da portare via come ricordo di questi luoghi.



Nei mesi di Luglio e Agosto, Smogen è particolarmente affollato di turisti in prevalenza svedesi che qui ormeggiano le proprie barche e trascorrono le vacanze all’insegna del mare e della pesca. Da Settembre a Maggio anche qui si respira un’atmosfera singolare, intrisa di pace e relax, ma mai come quella di Fjallbacka, che rimane quindi un inconfondibile, pittoresco, magico e fiabesco villaggio svedese senza eguali.


Smogen. Turisti al fresco dopo il caldo pomeriggio.
Smogen

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