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Tag: francia

I borghi del “Fiume Sorgue”

Fiume Sorgue. Fontaine de Vaucluse vista dall'alto col drone.

Introduzione

Fiume Sorgue: queste due località della Provenza, l’Isle sur la Sorgue e Fontaine de Vaucluse, devono entrambe la loro nascita e il loro sviluppo ad un fattore in comune: il corso del fiume Sorgue. Lungo appena una trentina di chilometri, la sua sorgente ispirò al poeta aretino Francesco Petrarca  i celebri versi di “Chiare, fresche e dolci acque”.

Proprio per la purezza ed abbondanza di acqua sorgiva, il piccolo borgo Fontaine de Vaucluse, si è sviluppato  esattamente in questo luogo.

Fiume Sorgue. Fontaine de Vaucluise. La purezza dell'acqua del fiume sorgue.

Appena giunto nel borgo, non nascondo la mia grande sorpresa nello scoprire un museo inaspettato.

Proprio qui ,  a 800 chilometri di distanza dal sua città natale, Arezzo, la presenza del nostro poeta italiano Francesco Petrarca , con un museo ed una piazza dedicati esclusivamente a lui. E’ proprio in questo borgo dove il poeta visse a lungo ed incontrò Laura de Sade.

E’ con lei che nacque la famosa storia dei mitici amanti della Sorgue.

Fontaine de Vaucluse

Fontaine-de-Vaucluse è un vecchio villaggio dove è bello passeggiare all’ombra degli alberi e guardarsi intorno per osservare tanti piccoli e simpatici particolari.  Le ruote a pale, sono una  caratteristica costante di questo borgo, e testimoniano quanto importante fosse  sfruttare la forza dell’acqua per i vari lavori.

Una vecchia ed antica cartiera è tutt’ora presente ed operativa nel villaggio.  Produce carta con gli stessi  sistemi  che venivano usati nel XV secolo, e opera grazie a questa ruota a pale perfettamente funzionante.

Fiume Sorgue.Ruota a pale, per il funzionamento di una vecchia  cartiera

L’interno, nei locali non più sfruttati dall’attività cartaria, è stato trasformato in museo e piccolo centro commerciale.

Passeggiando lungo le strade, non esitate a entrare in uno dei negozi di artigianato locale per farvi un’idea di ciò che si produce nella regione.

Fiume Sorgue. Percorso in canoa.
Fontaine de Vaucluse e L'Isle de la Sorgue.

E adesso lasciamo questo piccolo, ma interessante villaggio, per proseguire il nostro itinerario lungo le rive della Sorgue. Solo 10 chilometri ci separano da un’altra cittadina che, come Fontaine de Valcluse, deve la sua vita ed il suo sviluppo a questo, seppur breve, ma importantissimo fiume, forse uno dei più importanti della Francia.


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L’Isle sur la Sorgue

Fiume Sorgue. L'isle sur la sorgue vista dall'alto col drone.

Arriviamo a L’Isle sur  la Sorgue, verso l’ora di pranzo, un pasto fugace con una insalata mista, in uno  dei tanti locali situati lungo  i canali della Sorgue e cominciamo  subito il tour del borgo.

Circondata da diverrsi corsi d’acqua, L’Isle-sur-la-Sorgue, soprannominata la Venezia della Provenza, è un incantevole villaggio percorso da diversi canali, punteggiati da antiche ruote idrauliche in legno ricoperte di muschio, che un tempo erano più di 70.

Fiume Sorgue. In Canoa lungo uno dei canali di Isle sur la sorgue.

Strade vivaci ricche di negozi che espongono articoli tipici della zona, sapori e profumi provenzali, clima mediterraneo, abitanti accoglienti, sono gli elementi che contraddistinguono questa cittadina che ha saputo conservare uno spirito d’altri tempi.

E questo spirito di altri tempi, lo possiamo trovare anche nel mercato dell’antiquariato di cui il borgo è famoso in tutta la Francia e che si tiene due volte alla settimana.

Qui possiamo trovare veramente di tutto, dai vecchi giocattoli ad articoli vintage per la casa ed oggetti di arredamento veramente singolari.

Cosa vedere a L’Isle sur la Sorgue

La città  non offre particolari attrazioni architettoniche, ma il quartiere della Città Vecchia è costituito da vecchi edifici, strade lastricate e grandiosi palazzi d’epoca. L’unica rilevanza architettonica è costituita dalla Cattedrale.

Al centro del borgo, in una piccola piazza alberata, si trova la bellissima Nottre Dame des Anges, il monumento più importante di questa bella cittadina. Dalla facciata spiccatamente romanica è un edificio semplice, ma allo  stesso  tempo piacevole. Ha un interno molto  particolare, sorprendente nella colorazione blu e oro delle colonne e delle volte.

Particolarmente in estate, la città viene vissuta in modo rilassante dagli stessi abitanti e dai turisti, che trovano refrigerio  durante il giorno lungo i canali…ma non solo di giorno; in modo particolare anche alla sera.

Cenare con un ottimo pasto, in uno dei tanti locali lungo la Sorgue, al fresco e al dolce scrosciare dell’acqua, sarà forse uno dei migliori ricordi che ci porteremo dietro, dal nostro viaggio in questa caratteristica e singolare cittadina della Provenza….L’Isle sur la Sorgue.

Fiume Sorgue. L'isle de la Sorgue. Cena lungo un canale.

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Panorama della costa di Biarritze

Biarritz – Il Paese Basco Francese


Biarritz – Introduzione

Biarritz. Gran parte delle persone  pensano che con la definizione Paesi Baschi, si identifichi una zona a nord della Spagna, nel Golfo di Biscaglia, lungo la costa atlantica. Qui si trovano località come San Sebastian, Bilbao, Getxo e la singolare San Juan de Gaztelugatxe, proprio sulla strada tra San Sebastian e Bilbao. Un isolotto collegato alla terra ferma grazie ad un ponte molto antico, che risale pensate un po’ al XIV secolo.

Biarritz. Sosta a Gaztelugatxe.

Chiariamo subito quindi, che i Paesi Baschi non sono tutti  in Spagna. Alcuni anche in Francia e Biarritze, l’oggetto di questo articolo, è una località basca in Francia a soli 10 chilometri da Bayonne la capitale delle tre province basche francesi.

Biarritz. Una delle tante spiaggette cittadine.

Biarritz – Cosa Vedere

Biarritz è diventata popolare meta vacanziera da quando i reali d’Europa hanno iniziato a frequentarla nell’Ottocento.

Molto amata dai surfisti, possiede lunghe spiagge sabbiose e scuole di surf.

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Il simbolo di Biarritz, la Rocher de la Vierge, è uno scoglio che affiora dal mare e sulla cui cima c’è una statua della Vergine Maria.

Biarritz. Il simbolo della città.

Il lungomare vero e proprio si apre con la Plage de Miramar e l’adiacente Grand Plage. All’estremità meridionale di questa spiaggia, si stagliano due grandi edifici: Il Casinò Municipale in stile Art Decò e l’ex casinò, oggi centro dei congressi  denominato Bellevue.

Ma la parte più caratteristica è sicuramente  il Port des Pecheurs, che molti credono risalga al medioevo, quando Biarritz era di fatto un villaggio di pescatori.

Oggi è diventato un luogo pittoresco, anche se molto turistico, con le tipiche crampottes le vecchie casette dei pescatori. Qui si trovano anche diversi ottimi ristoranti dove si può assaggiare una vasta gamma di piatti di pesce.

Polpo con patate, calamari al prezzemolo e patate fritte, insalata mista di polpo, sardine alla griglia con patatine e non mancano poi gli ottimi dolci tipici di Biarritze. 


L’Arte culinaria


Biarritz. Ottimo ristorante presso il porto dei pescatori.

Passeggiando nei pressi del porto, possiamo godere di belle vedute sul litorale e sulla città dove spicca, nella parte più alta la bellissima Eglise di Sainte Eugenie.

La Chiesa di Biarritz

La chiesa, in stile neogotico in pietra grigia, che si affaccia su Port Vieux, il vecchio porto,  ha un campanile centrale costruito nel 1856. La costruzione fu interamente finanziata da Napoleone III con ben 30.000 franchi di quei tempi.

Biarritz. Veduta della Chiesa.

Non possiamo lasciare la città senza salire sul faro costruito nel 1831.

Biarritz. Il Faro.

I 243 scalini che congiungono il pian terreno alla sua sommità, consentono di giungere ad un’altezza di circa 80 metri. Dalla cima si può godere, nelle belle giornate,  uno spettacolare panorama.

Biarritz. Panorama sul litorale.

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Roussillon – Il Sentiero dell’Ocra


Roussillon – Informazioni Generali


In Provenza esiste il tipico villaggio di Roussillon, iscritto nell’Associazione dei Villaggi più belli di Francia, magicamente avvolto da mille sfumature colorate, che possono essere esplorate dal Sentiero dell’Ocre.

Roussillon. Panorama dall'alto

Questo è sicuramente uno dei villaggi fra i più caratteristici di tutta la Provenza. E’ reso unico dalle polveri color ocra sospese nell’aria e depositate su muri delle case e vicoli che assumono mille sfumature diverse a seconda della luce della giornata. Tutto questo colore è contornato dal verde della foresta e dall’azzurro del cielo.

Vale sicuramente la pena inserirlo in un itinerario alla scoperta della Provenza.

Un viaggio a Roussilon ne vale praticamente due.

Avrete infatti l’opportunità di visitare e percorrere il singolare sentiero dell’Ocra, almeno mezza giornata, ed un’altra mezza giornata per visitare il villaggio.

Roussillon – Come arrivare

Una volta raggiunta Ventimiglia, si prosegue per Nizza e qui si possono scegliere due strade per puntare su Avignone.

La più agevole è sicuramente quella più a sud che passa sopra Marsiglia, prosegue per Arles e poi si stacca sulla destra in direzione appunto di Roussillon.

Roussillon. Cartina stradale.

Da Ventimiglia sono 300 chilometri da percorrere in circa 3 ore e mezza.

Giunti a Roussillon dobbiamo lasciare l’auto al parcheggio; non si può entrare dentro il borgo, ma non ci  sono problemi  di parcheggio.

Roussillon. Parcheggio visto dall'Alto.

Il parcheggio, grandissimo e sufficiente anche nei giorni di festivi e in piena stagione, è proprio nel mezzo tra il Sentiero dell’Ocra e il Villaggio.

Roussillon – Il Sentiero dell’Ocra

Una volta lasciata l’auto nel  parcheggio ci dirigiamo subito alla cassa e cominciamo la nostra visita giornaliera dal Sentiero dell’Ocra.

CONSIGLIO IMPORTANTE: PORTATEVI DELL’ACQUA FRESCA DA BERE LUNGO IL  SENTIERO.

Nonostante l’elevata temperatura, decidiamo di visitare tra i due sentieri dell’Ocra, quello più lungo e iniziamo così, con molta curiosità ed eccitazione, a muovere i  primi passi.

Il percorso inizia con una scalinata che scende nel cuore di questa antica cava in disuso: il contrasto tra il rosso delle rocce e il verde degli alberi è assolutamente magnifico.

Roussillon. Sentiero dell'Ocra

Il Sentiero dell’Ocra ci fa rimanere a bocca aperta già prima dell’ingresso. Il colore così intenso della terra ci sorprende, e in alcuni punti ci sembra di essere addirittura in un canyon americano.

Un po’ di Storia

La leggenda narra che questa terra sia diventata rossastra per il sangue versato  dalla bella Sirmonde che si gettò dall’alto delle falesie per il grande dispiacere, dopo che il marito uccise il suo amante del quale era estremamente innamorata.

Ma la verità sta nel fatto che in questo luogo del Luberon si trovava la più grande cava di ocra d’Europa. Una volta abbandonata, sono stati il tempo e gli agenti atmosferici  a creare questo paesaggio magico.

Sembra modellato dalla mano di uno scultore.

Roussillon. Sentiero dell'Ocra.

Questo territorio veniva impiegato già dalla preistoria nell’estrazione dell’ocra per produrre una tinta naturale estremamente resistente anche alla luce solare. Dal XIX secolo la produzione ha subito un fortissimo incremento, tanto da istituire nel 1880 alcuni treni che da qui giungevano fino a Marsiglia per spedire i pigmenti in tutto il mondo.

La produzione ha avuto un picco massimo nel 1929 da lì cominciò però la decrescita, fino a sospendere la produzione nel 1958. Oltre all’avvento delle nuove tinte sintetiche, la forte estrazione perpetrata negli anni causava il rischio concreto di un crollo dell’intera area di Roussillon.

Fine del Sentiero

Una volta terminato  il  sentiero, all’uscita esistono bagni, fontanella con acqua fresca, bar e un negozio ben fornito di souvenir.


Video con Commento Audio

Roussillon

Una volta che ci siamo ripresi dal caldo e dalla stanchezza, possiamo entrare nel villaggio che è subito prospicente l’uscita del Sentiero.

Prima dell’ingresso al borgo si  attraversa una piazza dove in genere è sempre presente un mercato e poi si accede al borgo che c’impresiona subito per la sua particolarità.

Roussillon. Piazza con mercato.

Il villaggio è ubicato nel centro del parco del Luberon, che rientra tra le riserve della biosfera protetta dall’Unesco.

Non ha particolari attrazioni artistiche o architettoniche; la particolarità del villaggio di Roussillon è data dai colori degli edifici che sfoggiano tutte le diciotto tonalità di ocra che venivano estratte nella vicina cava.

Roussillon. Strada in salita.

Il centro storico, nel quale è piacevole passeggiare, ha una via principale che disegna una sorta di spirale che conduce fino in cima al borgo da dove possiamo godere di una splendida vista.

Roussillon. Panorama visto dall'alto.

Lungo questa via principale, si affacciano negozi di tutti i generi, in particolare di souvenir molto singolari, e ristoranti con ottima cucina locale che sfoggiano i menù più variegati.

Un po’ di Storia

Il villaggio nacque durante il periodo della dominazione gallo romana e precisamente nel X secolo. Ma solo a partire dal XVIII secolo, quando s’iniziarono a sfruttare con maggiore intensità le ingenti riserve di Ocra, dando così  lavoro a molte persone, il villaggio si sviluppò velocemente prendendo l’aspetto di un vero e proprio borgo.

Roussillon. Via caratteristica

L’attività estrattiva dell’ocra, ormai terminata, è stata soppiantata dal turismo che è diventato la vera fonte di guadagno per la maggior parte delle persone che vi abitano.

Non è un  caso, visto  che Roussillon fa parte a pieno titolo dell’Associazione dei più bei villaggi di Francia.

All’Interno del Borgo

Seppur un villaggio piccolo, non mancano i buoni ristoranti ed altri locali dove mangiare in modo più  semplice. Menu molto vari, a base di pesce e carne, alcuni particolari in quanto offrono ricette della zona.

Passeggiando per le sue strade, oltre ad osservare negozi, ed ammirare particolari singolari, si possono scoprire anche tanti luoghi simbolo del villaggio.

E così troviamo le Beffroi, il campanile del X secolo che fungeva da antica porta d’accesso al Castrum fortificato.

Roussillon. Le beffroi.

La Place de la Marie, circondata da deliziose case del XVIII sec, la più affollata di turisti.

Infine la Chiesa di St Michel, situata proprio in prossimità del bordo della falesia, il punto culminante del villaggio.

La facciata e l’interno, a tre piccole navate, sono estremamente semplici, ma accoglienti.

Conclusioni

Se un giorno vi troverete in Provenza, per scelta o di passaggio, non perdete l’occasione e  prendetevi il giusto tempo  per visitate Roussillon e il Sentiero dell’Ocra: una giornata sarà sufficiente per vederli entrambi e non vi sarete persi così un piccolo, ma affascinante villaggio ed un sentiero particolare, singolare, sicuramente una rarità in Europa.

Roussillon. Panorama visto dall'alto.

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Colmar e i suoi Villaggi

Colmar

 

Uno dei borghi più suggestivi dell’Alsazia

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Colmar

Introduzione

Tra le regioni francesi, l’Alsazia è la più piccola, chiusa a Ovest dalla catena dei Vosgi, a Sud dalla Svizzera, a Est dal corso del Fiume Reno che le fa praticamente da confine da Basilea a Karlsruhe e a Nord dalla Germania.

 

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Cartina dell’Alsazia

La sua città principale e capoluogo della regione è Strasburgo, bellissima città con i suoi romantici canali solcati continuamente da barche e battelli, le tipiche case alsaziane a graticcio e la stupenda cattedrale, uno dei più prestigiosi edifici dell’architettura gotica. Ma non meno degna di un’accurata visita, anche se molto più piccola, è la pittoresca cittadina di Colmar, situata in felice posizione tra alcuni vigneti e villaggi pittoreschi, tutti situati nel cuore della zona vinicola del Riesling Alsaziano.

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Riquewihr – Riesling

L’Alsazia, trovandosi proprio sul confine tra Francia e Germania, nel corso dei secoli è passata da uno stato all’altro più volte a seconda del periodo storico. Per questo motivo sono molti gli elementi delle due culture che si sono fusi e che è possibile oggi ammirare proprio tra le suggestive strade del centro storico di Colmar. Si gira tra stradine e case tipiche, immersi in un’atmosfera d’altri tempi; il silenzio è  una garanzia, la quiete una certezza; Colmar ci trasporta immediatamente in un’altra epoca.

Un po’ di Storia

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Colmar – Centro Storico

Colmar è  stata un’antica città libera del Sacro Romano Impero, e figura tra le dieci città della Decapoli d’Alsazia. Diventò francese nel 1648 a seguito del Trattato di Vestfalia. Nel 1789 contava 11.000 abitanti (oggi ne ha circa 70.000).

Dopo l’annessione all’Impero tedesco, successiva al Trattato di Francoforte (10 maggio 1871), divenne il capoluogo del distretto dell’Alta Alsazia,  e rimase tale fino alla firma del Trattato di Versailles (28 giugno 1919) che mise fine alla I guerra mondiale.

Rimasta francese fino al 1940, con l’annessione dell’Alsazia al Terzo Reich durante la II guerra mondiale, il 2 febbraio 1945, Colmar fu l’ultima città alsaziana ad essere liberata dall’occupazione tedesca, dopo una lunga resistenza.

 

Visita della città

 

Video con Commento Audio

 

La città è un vero complesso urbanistico medievale che possiede numerose costruzioni antiche, soprattutto a graticcio, tipiche dell’architettura alsaziana. Inoltre conserva monumenti di prim’ordine:

  • La Collegiata di San Martino,
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    Colmar – Cpia della statua della libertà

     

    comunemente detta Cattedrale di San Martino, è uno dei più importanti esempi dell’Architettura gotica della regione.

  • La Vecchia DoganaAncien Douane (o Koifhus), che sorge sulla piazza omonima.
  • La Casa Pfister, tipico edificio cittadino eretto nel 1537.
  • La Petite VenisePiccola Venezia, è il pittoresco e famoso quartiere con innumerevoli costruzioni a graticci dai colori vivaci a bordo dell’acqua.
  • Il Musée d’Unterlinden, che si trova all’interno del Monastero delle Domenicane.
  • La replica della Statua della Libertà,    alta 12 metri, realizzata nel 2004 e posta all’entrata settentrionale della città, in onore allo scultore cittadino Auguste Bartholdi che la progettò, e la realizzò insieme a Gustave Eiffel.

Edifici importanti del centro storico

Entrando nel centro storico, rimaniamo subito colpiti ed affascinati da questo mirabile complesso di vecchi edifici, insegne e collezioni dei secoli XV e XVI, tempi in cui la città era un attivo centro d’arte.

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Colmar – Ingresso al Centro Storico

La casa Pfister costruita nel 1537, ne è un classico esempio. Nonostante le sue caratteristiche medievali, la casa è il primo esempio di architettura rinascimentale a Colmar. E’ divenuta ormai il simbolo della vecchia Colmar e deve il suo nome alla famiglia che la restaurò e la abitò dal 1841 al 1892.

La Chiesa di Saint Martin

Altro importante esempio di grande architettura, è la gotica Saint Martin, chiesa costruita tra il 1235 e 1365. A seguito di un incendio scoppiato nella torre sud nel 1572, i tetti andarono completamente distrutti.

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Colmar – La Cattedrale di San Martino

Il nostro itinerario continua verso l’antica dogana, punto strategico della città alla confluenza delle due strade principali la Grand Rue e la Rue des Marchandes.

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Colmar-Presso l’Antica Dogana

La Piccola Venezia

Si prosegue quindi verso il luogo più caratteristico e pittoresco di Colmar, la Piccola Venezia, originariamente abitata da una comunità di produttori di vino, il cui nome pare derivi dallo stile originario delle case situate ai lati del fiume.

Punto di riferimento per tutti i turisti, la Piccola Venezia è un quartiere veramente caratteristico, da non perdere; ricco di locali tipici ed originali, è sempre molto frequentato da artisti di strada veramente bravi.

Il Vino Alsaziano

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Colmar – Vigneti di Riesling

Il Riesling Alsaziano è sicuramente l’altro elemento che ha contribuito non poco allo sviluppo turistico della città. Questo vino dalle particolari caratteristiche molto gradevoli e dalla storia molto antica, addirittura dal tempo dei Romani, viene prodotto prevalentemente in questa zona e in alcuni villaggi, nelle immediate vicinanze di Colmar, divenuti ormai anch’essi mete turistiche molto frequentate.

Lasciamo quindi Colmar per un giro tra questi villaggi.

 

Album  Fotografico di Colmar

 

I Villaggi Alsaziani

Lasciata Colmar ci dirigiamo a sud per visitare il primo dei quattro villaggi Eguisheim, il meno turisticizzato, per poi proseguire a nord, costeggiando le colline e raggiungere così Kaysersberg, il meno frequentato ma non per questo il meno bello. Arriviamo poco dopo a Riquewihr, sicuramente il più importante in quanto situato proprio nel cuore della zona vinicola del Riesling ed infine tocchiamo Ribeauville pittoresco villaggio anch’esso molto frequentato dai turisti , per raggiungere di nuovo Colmar dopo soli pochi kilometri.

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Piantina dei Villaggi intorno a Colmar

Eguisheim

Album Fotografico

Se entriamo nel villaggio da un accesso secondario, di quelli non consigliati, Eguisheim non appare così bello come decantato nelle guide turistiche, ma mano a mano che procediamo verso il centro, il paesaggio cambia continuamente.

Come in Italia abbiamo l’Associazione dei “Borghi più belli d’Italia”, in Francia esiste l’associazione dei “Più bei Villaggi Francesi” e dal 2003 Eguisheim ne è entrato a far parte. Ma la bellezza di questo villaggio era già sotto gli occhi di tutti ben prima del 2003, da un tempo molto più lungo. La cittadina di Eguisheim è una culla di cultura, tradizione e ospitalità, abitata da poco più di 1500 anime e incorniciata da un paesaggio idilliaco.

Eguisheim – Centro Storico

L’artigianato locale e la vecchia pasticceria tradizionale, costituiscono ancora un’importante economia per il villaggio, insieme alla produzione vinicola sviluppata in una area di ben 339 ettari.

Altro elemento molto caratteristico del borgo, sono le numerose fontane disseminate nel centro storico, di grande valore artistico e simbolico, tra le quali una delle più belle è sicuramente quella situata nella parte più alta del villaggio, nei pressi del castello, dove ha termine praticamente la visita del centro storico.

Kaysersberg

Album Fotografico

Possedere una propria città o anche solo un piccolo borgo, era un vezzo da imperatori che Federico II di Svevia decise di soddisfare nel XIII secolo quando acquistò l’abitato di Kaysersberg, che significa proprio Collina dell’Imperatore.

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Kaysersberg-Centro Storico

Considerato tra i più bei borghi dell’Alsazia, compreso nella cosiddetta strada dei vini, Kaysersberg è un gioiello di rara bellezza incastonato tra i vitigni a 820 metri di altitudine.

Le uve simbolo della borgo sono quelle importate dalla città ungherese di Tokay, con cui si produce un ottimo vino Pinot Grigio: protagonista indiscusso delle tavole sin dal XVI secolo, questo vino è entrato a far parte della tradizione enologica locale e nel corso dell’anno è celebrato insieme ad altre pregiate varietà, con varie manifestazioni a tema.

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Kaysersberg-Centro Storico

Anche chi visita la cittadella alsaziana al giorno d’oggi, tuttavia può fingere per un attimo di essere tornato indietro, ai tempi del medioevo. L’atmosfera medievale a Kaysersberg è assicurata dalle architetture maestose e dall’intreccio di strade pittoresche.

Ribeauville

Album Fotografico

Molto più folkloristica è invece la cittadina di Rebauville, situata all’estremità orientale della Francia, quasi al confine con la Germania. Il piccolo centro storico, che conta poco meno di 5000 abitanti, è una località particolarmente apprezzata dai goliardi e gli amanti del buon vino. Anzitutto perché il piccolo centro urbano è situato lungo la celebre ” Route des vins d’Alsace“, la strada dei vini che si snoda attraverso il dipartimento dell’Alto Reno, e poi per via di una pittoresca leggenda ricordata ogni anno con la celebrazione della Fete des Ménétriers o ” Pfiffedaj”, ovvero la Festa dei menestrelli.

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Ribeauville – Centro Storico

Oltre che la Capitale Francese degli artisti di strada, Ribeauvillé è una perla di arte e architettura tutta da scoprire. Il piccolo centro storico, interamente visitabile a piedi, è ancora in parte circondato dall’antico tracciato murario e presenta magnifiche vie conservatesi come se fossimo ancora in pieno medioevo.

Tra gli edifici più significativi, il municipio e la Tour du Boucher, la duecentesca Torre del Macellaio. La maggior parte delle attrattive si concentra nella Grand Rue, punteggiata anche da belle piazzette quasi sempre dotate di fontanelle.

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Ribeauville- Municipio

Riquewihr

Album fotografico

Continuando il nostro viaggio lungo la strada dei vini, raggiungiamo il cuore della zona vitivinicola del Riesling; grazie alle particolari caratteristiche climatiche e morfologiche, qui si produce il miglior Riesling di tutta l’Alsazia. Siamo diretti a Riquewihr altro splendido borgo che dall’alto ci appare come un’isola pittoresca in un mare di viti. Anche per questo motivo Riquewihr è diventato il più famoso e frequentato tra i borghi dell’Alsazia…ma non solo per il vino.

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Riquewihr-Il Villaggio visto dall’alto

Sarà perché Riquewihr è piccola, a misura di bambola e conta appena 1200 anime…sarà perché è circondata da paesi altrettanto interessanti come quelli precedentemente visti…fatto sta che il borgo viene considerato tra i più belli del Paese e pochi riuscirebbero a sostenere il contrario. Una doppia cerchia muraria, porte austere e torri massicce, degne di una fiaba cavalleresca, ci danno l’idea che il piccolo borgo alsaziano di Riquewihr, sia un gioiello che merita di essere protetto. Se un tempo le fortificazioni servivano da difesa contro gli attacchi nemici, oggi lo scrigno antico delle mura fa da spartiacque tra il sogno e la realtà, come ad avvertire i visitatori che stanno per addentrarsi in un mondo magico. E in effetti l’atmosfera che si respira in questo lembo orientale della Francia, nel dipartimento dell’Alto Reno, sa inebriare i sensi e stuzzicare l’immaginazione, risvegliando emozioni dimenticate..

Riquewwihr – Un po’ di storia

Ma la quiete attuale non ha sempre regnato a Riquewihr; la storia ha messo a dura prova anche le sorti di questo borgo, facendolo scenario di guerre e battaglie, eppure gli edifici più belli hanno scampato i maggiori pericoli ed oggi si possono ammirare le architetture locali nella veste originaria del XVI secolo. Inoltre nessuna controversia è mai riuscita a impoverire veramente Riquewihr, o almeno non a lungo, grazie alle vigne e alle sue bellezze architettoniche cui dobbiamo aggiungere un accattivante tradizione culinaria, dolciaria ed una grande varietà di prodotti tipici locali.

Il centro storico è completamente pedonale e dominato dalla quiete: soltanto il corri corri dei pedoni nei momenti più vivaci, il chiacchiericcio allegro dei passanti e la musica di qualche artista di strada, spezzano la tranquillità delle stradine che attraversano la cittadella, tutte fiancheggiate da singolari, straordinarie vecchie abitazioni.

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Riquewihr-Centro Storico

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