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Bolzano…porta delle Dolomiti


Bolzano – Notizie Generali


Bolzano  è  un luogo d’incontro unico fra tradizione e modernità, estro latino e precisione teutonica, natura e cultura. Con i  suoi 102.000 abitanti, la città è situata a circa 250 metri s.l.m., entro una soleggiata conca montana, tutta verdeggiante e ricca di vigne e di frutteti. E’ la porta di accesso alla Val Gardena.

Bolzano. Il Castel Mareccio circondato da vigneti.

In nessun altro luogo dell’Alto Adige, come a Bolzano, l’incontro di culture diverse è così tanto evidente. Qui la nota dolce vita italiana s’incrocia con la genuina naturalezza alto-atesina.

Bolzano. Angolo della città vecchia.

La città gode di un ottimo clima per il quale il comune ha ottenuto la prestigiosa certificazione di “ComuneClimaGold” , il più alto livello di certificazione europea per la tutela del clima.


Il centro storico, o città vecchia, è costituito da un insieme  compatto di case in gran parte in stile  tedesco, intersecate da una rete di vicoli e stradine fiancheggiate da bei palazzi e ricche di bellissimi negozi.


Bolzano – Visita del centro storico


Video con Commento Audio


Il percorso di visita comincia da Piazza Walther der Vogelweide e si sviluppa nel  centro medievale, che ha come asse la direttrice di piazza delle Erbe e via dei Portici..

Bolzano. Piazza Walther der Vogelweide, il  centro della vita cittadina.
Piazza Walther der Vogelweide

Piazza Walther der Vogelweide

La piazza  Walther è considerata il salotto di Bolzano ed è qui dove ogni  anno  si svolge l’ormai noto Mercatino di Natale.

Questo spazio è il  centro della vita cittadina. Fiancheggiata da importanti edifici e ricca di locali, si trova nelle immediate vicinanze della stazione, dei più importanti parcheggi e nei pressi della Cattedrale.

Nei  pressi della piazza, esiste un ampio parcheggio sotterraneo con uscita proprio nel  centro della piazza stessa.

La Cattedrale

Il Duomo, intitolato a Santa Maria Assunta, è situato sul lato sud-ovest della piazza Walther.

La costruzione, iniziata nel 1280 e  portata a termine nel 1340, è considerata oggi il  massimo esempio di architettura gotica dell’arco alpino.

L’interno, atre navate, è diviso in sei campate da pilastri su cui  poggiano volte ogivali a crociera.

Bolzano. Interno della Cattedrale.
Interno del Duomo

Degno  di nota, nella navata centrale, il pulpito gotico in arenaria con interessanti bassorilievi.

Via dei Portici

La via più caratteristica del centro storico è sicuramente Via dei Portici.

Questa strada mercato è il cuore dell’antico borgo mercantile e tutt’ora la via centrale dello shopping cittadino.

Bolzano. Via dei Portici.
Via dei Portici

Per sfruttare al massimo il poco spazio a disposizione, furono costruiti edifici lunghi e stretti con botteghe e portici a piano terreno, abitazioni ai piani superiori e magazzini nelle zone mediane.

Bolzano. Facciate particolari di palazzi storici.
Centro Sorico

Le case che vediamo oggi, con semplici facciate abbellite da decorazioni a stucco, risalgono ai secoli XVI e XVII.

Piazza delle Erbe

Alla fine della  Via dei Portici si arriva ad un grande slargo che ospita, ogni mattina, un colorato mercato ortofrutticolo con bancarelle permanenti. Questa è la Piazza delle Erbe, realizzata nel Duecento e dove si affacciano belle case storiche.

Al centro della piazza, si trova la singolare fontana del Nettuno in bronzo, sprannominata scherzosamente “l’oste con la forchetta”.

Piazza del Grano

La piazzetta del Grano è uno degli angoli più graziosi della città, con l’antica e caratteristica Casa della Pesa, così chiamata perché nel 1780 vi si trovava la  pesa pubblica.

Sulla facciata si notano ancora i  resti di affreschi del ‘600.

Zona Stazione

Terminata  la visita del centro storico, sarà interessante spostarsi anche ai margini della città vecchia, per ammirare ancora delle belle costruzioni  nei  pressi della  stazione. Qui si trova anche  il vecchio e famoso Hotel Laurin. Un pezzo di storia di Bolzano.

Bolzano. Particolare dell'Hotel Laurin.
Hotel Laurin

Lungo Talvera

Per chi  avesse ancora tempo, è  consigliabile una bella passeggiata sul Lungo Talvera il torrente che bagna la città. Una bellissima area verde ricca anche di giochi e strutture sportive per tutti i gusti e necessità, da bambini ad adulti.


Bolzano – Conclusioni


Vagando lentamente per il  centro storico, potremo scoprire con stupore ancora tanti altri particolari, palazzi ed angoli così  caratteristici, che ci faranno apprezzare ancora di più questa bella città e capoluogo altoatesino. Non mancano poi ottimi ristoranti  e trattorie dove assaggiare i piatti tradizionali del luogo.

Bolzano. Centro Storico

Questa è la vecchia Bolzano, un ComuneClima Gold, prestigiosa certificazione europea per l’impegno nella tutela del clima.


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Rasciesa – Pascolo per Cavalli

Rasciesa – Introduzione


Rasciesa. Parte situata dietro il rifugio, con cavalli all'abbeveratoio.

Rasciesa è sinonimo di cavalli. Una montagna popolata da tanti bei cavalli di varie razze, più o meno grandi. Ma seppur la loro  presenza sia numerosa e sparsa un po’ per tutto il  monte, non da meno lo è quella delle mucche che insieme ai vitelli pascolano  tranquillamente su questi grandi prati. 

Per la gioia dei bimbi poi, si fanno avanti anche gli asini, che abituati ormai alla vista dei turisti, si fermano come se volessero salutare e farsi riprendere.

Tanti animali insomma allo stato libero, che non disdegnano il contatto  con l’uomo. Abituati a questo ormai da tempo, si lasciano avvicinare senza creare alcun problema.

Rasciesa. Mucche al pascolo nei pressi del  Raschotz.
Mucche al Pascolo nei pressi del Raschotz

Anche per tutto questo, un’escursione sul Monte Rasciesa è un’ottima scelta per una passeggiata in totale relax. Senza particolari difficoltà e immersi nella natura più incontaminata.

Rasciesa – Descrizione

Il monte Rasciesa è un vasto altipiano situato a nord di Ortisei, in Val Gardena, con una superficie di quasi 1.000 ettari, ad un’altezza superiore ai 2.300 m s.l.m.

L’alpe è un paesaggio culturale antico con ampie malghe. Si suddivide in due aree geografiche ben distinte: Rasciesa di dentro, situato alla destra dell’arrivo della funicolare, e Rasciesa di fuori alla sinistra della stazione.

Rasciesa. La parte del Rasciesa di Fuori.
Rasciesa di Fuori

La storia documentata risale al decimo secolo e il suo nome deriva, molto probabilmente, dalla parola Ross-Etz, che significa “pascolo per cavalli“. 

Come raggiungere il Monte e il Rifugio

Per chi vuol raggiungere il monte e rinunciare alla salita a piedi, da Ortisei parte una comoda funicolare che in pochi minuti raggiunge la stazione a monte Rasciesa da dove si comincia ad ammirare uno stupendo panorama sul Sassolungo e sull’Alpe di Siusi.

Rasciesa. Funicolare del monte rasciesa
Funicolare del Rasciesa

Dopo aver superato un dislivello di poche decine di metri, il sentiero si  snoda con fare pianeggiante tra pini e larici, prati ed abbeveratoi per gli animali al pascolo.

L’obbiettivo di questa escursione, indicato anche nel cartello all’inizio del sentiero, è quello di raggiungere il Raschotz, il più  noto rifugio dell’alpe . 

Una volta raggiunto, ci potremo riposare e guardarci attorno per ammirare questo panorama che non finisci mai di stupirci.

Raschotz – Il Rifugio

Da lontano il rifugio ci appare con la sua inconfondibile sagoma del tetto, come un’oasi in questa vastità di prati e boschi.

Rasciesa.Il Raschotz visto da lontano..
Il Raschotz visto dall’alto

L’intera costruzione è una vera e propria terrazza sulle montagne più famose di questa valle, la Val Gardena.

Stiamo parlando di un luogo incredibile, alla portata di tutti e soprattutto, raggiungibile da tutti. Qui ci possiamo gustare veramente un ottimo pranzo, a base di piatti tipici locali, con vista mozzafiato

Ristrutturato pochi anni fa, si trova a 2170 mt. di altitudine all’interno del parco naturale PUEZ-ODLE.

Raggiungibile in circa 40 minuti dalla stazione della funicolare, è circondato da bellissimi prati dove pascolano liberi branchi di cavalli e mucche che rendono il paesaggio ancor più fiabesco.

Conclusioni

Rasciesa. Veduta sul  Sassolungo e sull'Alpe di  Siusi.

Si lascia il Monte Rasciesa con un po’ di tristezza, con il timore di non poter vedere mai più simili stupendi panorami, ma altri luoghi altrettanto belli ci attendono sulle Dolomiti. La Val Gardena ci sorprende continuamente e ogni giorno ci regala nuovi, fantastici paesaggi, per il piacere degli occhi, del cuore e della mente.



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Chiesa di Sant'Andrea - Chiusa

Chiusa – Il borgo medievale degli artisti

Chiusa – 4600 abitanti ad un’altezza di 523 mt slm, è un borgo in provincia di Bolzano iscritto  dal 2002 nell’elenco ufficiale dei Borghi più Belli d’Italia.

Chiusa. Il  Castel Branzoll visto dall'alto. del drone.
Castel Branzoll

Con i suoi stretti vicoli e piazzette particolari, questa località medievale è caratterizzata da un’atmosfera tipicamente altoatesina.

Chiusa – La Via Centrale

L’attrattiva principale del borgo, quella che colpisce subito e in modo particolare il viaggiatore, è costituita dalla via centrale, che in line a quasi retta collega la città basse con la città alta.

Chiusa. La via centrale ripresa dall'alto.

Ed è proprio tutt’intorno  a questa via, che si  concentrano le vecchie abitazioni e negozi, che con il  loro aspetto medievale, rendono il  borgo particolarmente  caratteristico.

Chiusa – Il Castell Branzoll

Dall’alto, il Castell Branzoll domina  sulla cittadina.

Questo castello fu costruito attorno al 1250 dai Signori di Sabiona e nel 1671 subì un furioso incendio.  

Chiusa. Il Castell Branzoll che domina sulla cittadina di Chiusa.
Castell Branzoll

Dell’intera costruzione rimasero solamente le rovine. Nel 1895 il famoso appassionato di castelli, dr. Otto Piper, lo acquistò e lo ristrutturò completamente nelle forme attuali.

La struttura non è visitabile. Il castello è attualmente abitato da una famiglia di Chiusa.

Per buone ragioni, Chiusa è nota come la “cittadina del Dürer”, in onore al  maestro Albrecht Dürer.   Questi soggiornò proprio in questo bel borgo durante il suo viaggio in Italia nel 1494, trasformandolo  in teatro di una vivace vita artistica.

Chiusa. Particolare artistico.

Piazza Parrocchie Chiesa di Sant’Andrea

La Piazza Parrocchia, su cui si affaccia la chiesa di sant’Andrea, segna il confine tra città alta e città bassa.  

La chiesa si trova proprio sulla sponda destra del fiume Isarco che ne lambisce la parte posteriore.

Chiusa. La chiesa di Sant'Anddrea vista dall'alto.

Costruita tra il 1482 e 1498 in forme tardogotiche, sorge sui resti di un precedente edificio romanico ed è considerata una delle più belle chiese del gotico sudtirolese.

L’interno, semplice e suggestivo, presenta una navata unica con volte a crociera, belle vetrate policrome e sobri arredi barocchi. Degno di particolare attenzione è l’altare completamente in  legno  del 1600.

Chiusa – Conclusioni

Il centro storico di Chiusa ha mantenuto immutata la sua particolare struttura medievale. L’atmosfera che si respira è la stessa in fondo, che entusiasmò i romantici pittori di fine secolo approdati nella cittadina.

Chiusa. Centro storico.

Allora si dipingeva, si disegnava, si beveva ammirando entusiasti il gioco di antichi angoli della città.

Non è facile trovare un altro borgo così caratteristico, ben conservato nel tempo e così ricco di storia ed arte. Ma il Trentino sotto questo aspetto è ben fornito di bei paesi. Almeno  una decina di questi sono iscritti nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia, e per trovarne un altro veramente caratteristico, non occorrerà fare molti chilometri. A soli 20 minuti da Chiusa potremo trovare un altro bellissimo borgo, anch’esso iscritto  tra i Borghi più  Belli d’Italia. Si tratta di Castelrotto.


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