Nozzano – Motivazioni della costruzione
A causa delle numerose lotte tra Lucchesi e Pisani e le frequenti incursioni di quest’ultimi in territorio lucchese, la Repubblica di Lucca decise di costruire la fortezza di Nozzano come avamposto lungo il confine con Pisa. Ciò anche in contrapposizione alla Rocca di Ripafratta, situata sul lato opposto del Fiume Serchio.
Anche questa naturalmente, con le sue torri di avvistamento seppur staccate, serviva a controllare i movimenti del nemico lucchese. Non era comunque una macchina bellica così efficiente ed organizzata come il Castello di Nozzano.
Rimangono comunque tutt’oggi due bei giganti di confine, a testimonianza dei trascorsi tra le due città.
Nozzano – Posizione strategica
Dalle torri del castello si gode di un paesaggio incantevole sulle colline lucchesi, ricche di oliveti, vigneti e boschi con una visuale a perdita d’occhio veramente incredibile che giustifica la scelta strategica della posizione del castello.
Nozzano – Etimologia
Il nome Nozzano, pare derivi da quello di un patrizio romano, di nome Noctianus, che aveva possedimenti nella zona conseguenti all’opera di centurazione.
Nozzano – Conservazione del Castello
I Pisani distrussero facilmente la prima realizzazione del castello che era completamente in legno. Fatto ricostruire da Castruccio Castracani, il grande condottiero lucchese, dopo la morte di quest’ultimo i Pisani lo distrussero nuovamente. Solo dopo la seconda ricostruzione ad opera di Francesco Guinigi, il castello riuscì a resistere nel tempo mantenendosi così intatto fino ai giorni nostri.
Si è conservato così bene, al punto che ancora oggi sono ben visibili le mura e accessibili le torri. Anche per questo Nozzano è uno dei più caratteristici Borghi Lucchesi.
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Attrazioni all’interno del borgo
La Rocca
Al centro del circuito murario si trova un’altra costruzione, la Rocca vera e propria, l’eventuale ultimo ridotto difensivo.
La Rocca ha un impianto a forma di pentagono irregolare, convergente verso il Mastio, ovvero la parte più elevata e centrale del castello, in genere costituita da una robusta torre.
Al Mastio si contrappone una seconda torre aperta verso il cortile interno, denominata anche Contromaschio o Torre Femmina. Ed è proprio dalla sommità di queste torri che una sentinella spiava notte e giorno i movimenti del nemico. Sono ancora perfettamente intatte e visibili le merlature, i camminamenti di ronda e resti degli impianti difensivi.
Ma l’appariscente bellezza della fortezza e della rocca non sono le sole attrazioni del luogo. L’interno del castello, o meglio il borgo oggi abitato dai Nozzanesi, offre alcuni particolari artisticamente degni di nota
La Pietra datata
A questo punto, dopo aver fatto un giro intorno al castello, per osservare anche ciò che resta delle antiche mura, varchiamo l’unica porta d’accesso al borgo e subito troviamo, sulla nostra sinistra, una pietra su cui è scolpita la data della sua ultima ricostruzione nell’anno 1395.
La nuova fortezza così ricostruita, fu utilizzata fino alla fine del 1500 anche per controllare le navi che risalivano il Serchio verso Lucca, poi la sua importanza militare e strategica cessò.
L’ antico Pozzo
All’interno del borgo, sul lato sinistro della chiesa, sono visibili i resti di un pozzo profondo oltre 70 metri, scavato interamente nella roccia, che serviva in caso di assedio all’approvvigionamento di acqua ed anche come di via di fuga, attraverso un cunicolo scavato all’interno del pozzo.
La Rocca non era la sola a trovarsi all’interno della cinta difensiva delle mura. Ai suoi piedi quasi tutte le abitazioni sono del 1300.
La Casa del Podesta
Appena varcata la porta d’ingresso al borgo, sulla destra notiamo una casa sul cui fronte sono distinguibili tre archi. La casa, di proprietà un tempo dei Canossa, fu abitata nel 1400 dal Podestà di Nozzano, persona che attendeva all’ordine del territorio e degli abitanti, il solo che possedesse un falco ed un cane per poter cacciare e che veniva pagato dall’intera comunità con 16 dinari.
La Proto Stamperia
Proseguendo per la viuzza che corre intorno al castello, s’incontra una casa forse tra le più vecchie, riconoscibile per il portone d’ingresso in pietra lavorata e che intorno al 1450 divenne una “proto stamperia”, ossia una delle prime stamperie d’Europa.
La Chiesa e la Madonna Celeste
Una prima chiesa in questo castello risale al sec. X. Fu sostituita da una seconda chiesa nel 1412 e dedicata a S. Antonio Abate e poi a S. Acconcio. La chiesa attuale, a croce latina, risulta da un ampliamento e rifacimento della precedente e risale al 1880. In prossimità della chiesa, si trova la statua della Madonna Celeste.
Conclusioni
Venuta meno nel tempo l’importanza strategica e bellica del castello, lentamente il borgo si è andato popolando, con la costruzione di nuove abitazioni ed il restauro e riadattamento di antichi edifici, mantenendo e curando anche certi spazi verdi all’interno del castello, che fungono oggi da orti, piccoli frutteti e giardini.
Questa aerea è rimasta praticamente intatta dalle trasformazioni urbanistiche e permette, a chi la visita, di sentirsi proiettato in un’atmosfera fuori dal tempo.
Ecco…per tutto questo, Nozzano può essere considerato uno dei castelli meglio conservati e più caratteristici d’Italia, ancora purtroppo sconosciuto a molti Lucchesi…ed è per questo quindi che meriterebbe tutta l’attenzione e l’interessamento dovuti da parte del governo e delle istituzioni.
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