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Tag: Paesi Baschi

Pamplona-la città dei tori

Pamplona – La città dei tori


Pamplona. Plaza del Castillo e la Via Estafeta.

Pamplona. Plaza del Castillo e a destra la più pericolosa via durante la corsa dei tori, in quanto molto stretta: via Estafeta.


Pamplona – Introduzione

Questo video è dedicato ad una città dei Paesi Baschi (Spagna) che rappresenta il centro economico, politico, amministrativo e culturale più importante della Navarra. Uno dei luoghi più conosciuti di tutti i Paesi Baschi, soprattutto per la fiera di San Fermin, vera e propria follia collettiva, durante la quale la città, in pratica, quintuplica i suoi circa 200.000 abitanti.

Stiamo parlando di PAMPLONA, la città meglio conosciuta per l’Encierro, la pazza corsa dei tori attraverso il centro storico.

Fiera di San Fermin

Per l’inaugurazione della  fiera di San Fermin, allo scoppio di un petardo, vengono aperti i cancelli del recinto dei tori sorteggiati.

I tori cominciano a correre lungo la salita che porta nel centro storico incontrando i primi gruppi che danno il via a questa vera e propria follia, correndo come disperati inseguiti dai tori.

Tutto avviene attraversano il vero e proprio centro storico tra stradine strette e piazzette. I tori continuano ad inseguire i Sanfirmini, incornandoli e calpestandoli, fino ad imboccare la micidiale e fatidica  Via Estafeta.

Questa è la via più pericolosa in quanto lunga, stretta e senza ripari.

Finalmente dopo una pazza corsa  di circa 850 metri, che ha lasciato per terra feriti più o meno gravi e qualche volta anche morti, termina l’Encierro ovvero il trasferimento dei tori dal recinto alla Plaza de Toros. Qui i tori vengono rinchiusi ognuno nel proprio box in attesa dell’imminente corrida.

Pamplona. La Plaza de Toros

La Città – Quartiere della Navarreria

Ma Pamplona fortunatamente non  è solo San Fermin e la corsa dei tori; pur conosciuta dalla maggioranza delle persone per questa festa, la città è ben più apprezzata per le sue attrazioni artistiche ed architettoniche.

Il suo splendido Casco Antiguo (l’antico centro) è ricco di storia, caratteristico per le sue stradine, vicoli, palazzi, chiese presenti un po’ ovunque.

Pamplona è la città degli estremi opposti. Bagni di folla, fiumi d’alcool e pazzie durante la settimana di San Fermín. Una pacifica e sorniona atmosfera d’altri tempi in tutto il resto dell’anno.

Una delle città spagnole con il più alto livello di qualità della vita.

La visita della città non può che cominciare dalla plaza del Castillo, punto di ritrovo e di riferimento per i tutti i cittadini e non, un punto dove tutti prima o  poi devono passare.

Plaza de Castillo

La piazza fa parte del quartiere Navarriauno dei tre quartieri in cui la città è divisa e che una volta erano in guerra tra loro. Questo quartiere è il più antico ed offre diverse attrazioni molto interessanti.

Pamplona- Plaza de Castillo, la principale piazza dim Pamplona.

La stessa Plaza Castillo è di per sè un’attrazione bellissima. E’ il centro nevralgico della vita cittadina, un vero salotto nonché teatro dei più importanti eventi pubblici. E’ fiancheggiata da eleganti palazzi e caffetterie, tra cui lo storico Caffè Iruña.

Fondato nel 1888 fu il primo locale della città illuminato con la luce elettrica.

E’ un elegante locale, molto vasto, arredato con sedie, tavoli, lampade dell’epoca. Questo era il bar preferito dallo scrittore Hemingway che qui scrisse molte pagine dei suoi  libri tra cui: Per chi Suona la Campana.

In prossimità della  sede del Banco de Espana, a sud della Plaza del Castillo, spicca il superbo Palazzo della Navarra, attualmente sede ufficiale della omonima provincia.

Pamplona. Pazade la Navarra

La Cattedrale

Passeggiando tra piazzette, negozi singolari ed angoli caratteristici, arriviamo nella parte alta della città. E’ qui che si trova la cattedrale di Pamplona, che provoca reazioni contrastanti.

C’è chi la considera una perla architettonica grazie alla sua solenne facciata e chi la descrive come una bella donna con orecchie d’asino, riferendosi alle massicce torri campanarie.

Bellissimo l’interno in stile gotico, che ospita pregevoli opere d’arte.

Pamplona. Interno della Cattedale in puro stile gotico.

Plaza Consistorial

Nella piccola ma suggestiva plaza Consistorial, il re Carlo III volle costruire il palazzo dell’Ayuntamento, ovvero il palazzo comunale.

Pamplona. Il palazzo dell'Ayuntamento.

Fu costruitio in ricordo dell’unificazione dei tre quartieri di Pamplona, nel 1423, che proprio in questo punto convergevano tutti: la Navarreria, San Cèrnin e San Nicola.

Il Mercato

Per gli amanti ed appassionati di mercati, proprio alla destra del palazzo delll’Ayuntamento, si trova un piccolo ma ben tenuto Mercado Publico, abbastanza fornito e molto pulito.


Pamplona – Gli altri due storici quartieri

A questo punto, per chiudere la visita del centro storico, non ci resta che dedicare un po’ di tempo anche agli altri due quartieri: San Cèrnin e Santo Nicola.

Sono molto simili tra loro, come struttura urbana, al quartiere Navarreria, ma con differenti attrazioni altrettanto interessanti.

Passeggiando per le caratteristiche vie e guardandoci intorno, potremo ammirare tanti particolari singolari e vecchi aspetti di questi quartieri rimasti integri fino ai tempi attuali.

Attraverseremo la bella Piazza San Francesco, sede della biblioteca storica pubblica di Pamplona. Un luogo a misura di famiglia con un’area giochi per bambini, bar e ristoranti che contribuiscono a creare un’atmosfera comune.

Pamplona. Plaza San Francisco.

Una visita dovuta sarà sicuramente quella alle due chiese che rappresentano questi due quartieri.

San Cèrnin, patrono di Pamplona, del XIII secolo, centro religioso della città, contribuisce non poco ad arricchire il patrimonio artistico di Pamplona e Santo Nicola, anche questa come l’altra hiesa, con funzioni di difesa militare.

La chiesa fu costruita nel XIII secolo e mostra un’architettura chiaramente ispirata allo stile gotico.


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La Parte Nuova della Città

Per apprezzare meglio Pamplona e per avere un quadro più completo della città, dobbiamo uscire dal Casco Antiguo e dalle sue strette vie e piazze.

Dobbiamo imboccare il viale Carlo III che dalla Plaza del Castillo ci porta fuori dal centro storico, per ammirare la parte moderna della città.

Pamplona – L’Ensanche

Passeggiando per i suoi bei viali e piazze, ricchi di verde, con le loro belle fontane, cominciamo ad apprezzare un’altra Pamplona.

Anche qui la città è ricca di attrazioni importanti , con bei palazzi ed importanti monumenti.

Uno questi è l’Encierro inaugurato il 6 Luglio del 1994, a pochi metri dalla confluenza dell’Avenida de Roncisvalle e Carlo III. Si tratta di un gruppo scultoreo composto da diciannove figure, che rappresentano un’istantanea della corrida nel tratto più pericoloso dell’Encierro: la via Estafeta.

Pamplona. Monumento all'Encierro.

Pamplona – Il Parco cittadino

Pamplona è anche la città basca che detiene la più alta percentuale di verde per abitante di tutta la  Spagna. Lo si può notare anche dai Giardini della Taconera, il parco principale della città, che si trova proprio  vicino al cuore di Pamplona.

Pamplona. I giardini della Taconera visti dall'alto.

Il Parco occupa una superficie complessiva di circa 90 mila metri quadrati. Oltre alle varie specie di piante e fiori, diversi sono i monumenti importanti all’interno del parco.

Proprio grazie alla sua vicinanza al centro storico, imboccando il Paseo di Ronda, dopo una beve e piacevole passeggiata sulle mura, ci ritroveremo nella parte alta del centro storico.

Pamplona. Il paseo de Ronda.

Avremo così completato la visita di  questa città capoluogo della Comunità Autonoma della Navarra e centro strategico della regione dal quale è possibile visitare facilmente tutte le altre città e paesini che la circondano

Pamplona. Il centro storico visto dall'alto.

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Panorama della costa di Biarritze

Biarritz – Il Paese Basco Francese


Biarritz – Introduzione

Biarritz. Gran parte delle persone  pensano che con la definizione Paesi Baschi, si identifichi una zona a nord della Spagna, nel Golfo di Biscaglia, lungo la costa atlantica. Qui si trovano località come San Sebastian, Bilbao, Getxo e la singolare San Juan de Gaztelugatxe, proprio sulla strada tra San Sebastian e Bilbao. Un isolotto collegato alla terra ferma grazie ad un ponte molto antico, che risale pensate un po’ al XIV secolo.

Biarritz. Sosta a Gaztelugatxe.

Chiariamo subito quindi, che i Paesi Baschi non sono tutti  in Spagna. Alcuni anche in Francia e Biarritze, l’oggetto di questo articolo, è una località basca in Francia a soli 10 chilometri da Bayonne la capitale delle tre province basche francesi.

Biarritz. Una delle tante spiaggette cittadine.

Biarritz – Cosa Vedere

Biarritz è diventata popolare meta vacanziera da quando i reali d’Europa hanno iniziato a frequentarla nell’Ottocento.

Molto amata dai surfisti, possiede lunghe spiagge sabbiose e scuole di surf.

Video con Commento Audio


Il simbolo di Biarritz, la Rocher de la Vierge, è uno scoglio che affiora dal mare e sulla cui cima c’è una statua della Vergine Maria.

Biarritz. Il simbolo della città.

Il lungomare vero e proprio si apre con la Plage de Miramar e l’adiacente Grand Plage. All’estremità meridionale di questa spiaggia, si stagliano due grandi edifici: Il Casinò Municipale in stile Art Decò e l’ex casinò, oggi centro dei congressi  denominato Bellevue.

Ma la parte più caratteristica è sicuramente  il Port des Pecheurs, che molti credono risalga al medioevo, quando Biarritz era di fatto un villaggio di pescatori.

Oggi è diventato un luogo pittoresco, anche se molto turistico, con le tipiche crampottes le vecchie casette dei pescatori. Qui si trovano anche diversi ottimi ristoranti dove si può assaggiare una vasta gamma di piatti di pesce.

Polpo con patate, calamari al prezzemolo e patate fritte, insalata mista di polpo, sardine alla griglia con patatine e non mancano poi gli ottimi dolci tipici di Biarritze. 


L’Arte culinaria


Biarritz. Ottimo ristorante presso il porto dei pescatori.

Passeggiando nei pressi del porto, possiamo godere di belle vedute sul litorale e sulla città dove spicca, nella parte più alta la bellissima Eglise di Sainte Eugenie.

La Chiesa di Biarritz

La chiesa, in stile neogotico in pietra grigia, che si affaccia su Port Vieux, il vecchio porto,  ha un campanile centrale costruito nel 1856. La costruzione fu interamente finanziata da Napoleone III con ben 30.000 franchi di quei tempi.

Biarritz. Veduta della Chiesa.

Non possiamo lasciare la città senza salire sul faro costruito nel 1831.

Biarritz. Il Faro.

I 243 scalini che congiungono il pian terreno alla sua sommità, consentono di giungere ad un’altezza di circa 80 metri. Dalla cima si può godere, nelle belle giornate,  uno spettacolare panorama.

Biarritz. Panorama sul litorale.

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